Stridsvagn L-120

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Stridsvagn L-120
Descrizione
Tipocarro armato leggero
Equipaggio2
CostruttoreBandiera della SveziaAB Landsverk
Data impostazione1936
Data entrata in servizio1937
Data ritiro dal servizio1940
Utilizzatore principaleBandiera della Svezia Svezia
Altri utilizzatoriBandiera della Norvegia Norvegia
Esemplari2-3
Dimensioni e peso
Lunghezza4,05 m
Larghezza1,75 m
Altezza1,65 m
Peso4-4,5 t
Propulsione e tecnica
MotoreVolvo V8, 7,9 litri
Potenza150-160 hp
Trazionecingolo
Prestazioni
Velocità50 km/h
Armamento e corazzatura
Armamento primario1 × mitragliatrice M/29 7,92 mm
Corazzatura5-15 mm
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Lo Stridsvagn L-120, conosciuto anche come Landsverk L-120, era un carro armato leggero svedese. Un carro completo ed un telaio vennero ordinati dall'Esercito svedese nel 1936. Il telaio ordinato nello stesso anno anche dall'Esercito norvegese divenne il primo carro norvegese in assoluto, armato di torretta e corazzatura artigianali.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

In ottobre 1936 l'Esercito svedese ordinò un prototipo completo ed un telaio del modello L-120 realizzato dall'azienda produttrice di veicoli corazzati AB Landsverk di Landskrona, al fine di sottoporli a test. Ad aprile dell'anno successivo seguì l'ordine per una torretta[1].

Il telaio venne consegnato all'esercito a maggio del 1937 ed il carro seguì in luglio-agosto. In luglio del 1937, due mesi dopo la consegna, il telaio venne riacquistato dalla Landsverk nell'ambito di un grosso ordine di Stridsvagn L-60 da parte del governo svedese e probabilmente venne utilizzato per soddisfare l'ordine norvegese[1].

Rikstanken[modifica | modifica wikitesto]

Il Rikstanken alle esercitazioni invernali.

Contemporaneamente alla commessa svedese, la Landsverk ricevette un ordine dalla Norvegia per un telaio di carro L-120, pagato 30.000 corone svedesi, con consegna fissata per marzo del 1937. Dopo la consegna, avvenuta in ritardo[1], in Norvegia il telaio venne dotato di una torretta improvvisata, armata di mitragliatrice Colt M/29 in calibro 7,92 mm, e venne corazzato con piastre di ferro ordinario. Questo mezzo "artigianale" fu il primo carro in assoluto in dotazione alle forze armate norvegesi[1][2][3], subito soprannominato Rikstanken ("carro armato nazionale")[1], ma anche "Kongstanken" ("carro armato regio") o Norgestanken ("carro armato norvegese")[2].

L'acquisto del carro da parte del governo norvegese avvenne sullo sfondo delle crescenti tensioni in Europa che precedettero la seconda guerra mondiale. La situazione di pericolo convinse il governo norvegese a stanziare 20.000 corone norvegesi per l'acquisto di un carro per l'esercito. Poiché i costi di trasporto di un carro completo erano troppo elevati, venne importato solo il telaio. Poiché le piastre corazzate in acciaio sarebbero costate altre 50.000 corone, per l'allestimento dello scafo furono usate piastre in ferro[2]. Inoltre, le frizioni di sterzo furono sostituite da un volante. Il motore si dimostrò inaffidabile e la velocità massima raggiungibile era di 25 km/h[2]. I freni erano sottopotenziati, tanto che in un'esercitazione a Trøndelag il carro si schiantò contro un albero[5].

Insieme con un plotone sperimentale di autoblindo di produzione locale, il "Rikstanken" formava la forza corazzata della cavalleria norvegese. Il carro e tre autoblindo parteciparono a tutte le esercitazioni dell'esercito tra il 1938 ed il 1939. Le autoblindo vennero poi assegnate ai diversi reggimenti di dragoni dell'esercito[1][5].

In una conferenza del 1939 presso la società Oslo Militære Samfund, il colonnello Christopher Fougner sottolineò come un singolo carro era completamente insufficiente per addestrare i soldati dell'esercito alla guerra anticarro. Il colonnello avvisò inoltre i vertici che se non avessero provveduto rapidamente all'acquisto di un numero congruo di carri ed autoblindo, il primo carro che la maggior parte dei soldati norvegesi avrebbe mai visto sarebbe stato un carro nemico mentre attaccava il loro Paese[6].

Il 9 aprile 1940, quando la Germania invase la Norvegia, il carro e le tre autoblindo erano stoccati nel deposito del 1º Reggimento Dragoni di Gardermoen[7]. Quando il reggimento terminò la mobilitazione alle 3,00 del 10 aprile e mosse contro l'invasore, i 4 mezzi furono lasciati nel deposito[8]. Questi furono tutti catturati dalle truppe tedesche nella loro avanzata, scomparendo[1] dopo aver fatto da soggetti alle foto ricordo dei soldati della Wehrmacht nel maggio 1940 a Gardenmoen[9].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g (SE) Stridsvagn L-120, su Landskrona Museum, Landskrona Municipality Culture Department. URL consultato il 29 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2010).
  2. ^ a b c d Jensen 1995: 509
  3. ^ Dag Sundkvist, Daniella Carlsson and Thorleif Olsson, Norway, su Tanks! Armoured warfare prior to 1946, Florida State University, 13 febbraio 2003. URL consultato il 29 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2010).
  4. ^ Kristiansen 2008: 271 (NO) Feltmanøveren på Jæren i 1938 var den rene forferdelse av primitivt materiel. Signal-, sambands- og sappørmateriell var det lite og ingenting av, heller ikke motoriserte avdelinger, bortsett fra manøverens eneste skrekk, den gamle tank som ristet, gikk og stod, alt etter som den fant det for godt... En forstemmende matrialmangel i forhold til til et herlig menneskematriell.
  5. ^ a b Jensen 1995: 510
  6. ^ Wig 1977: 147
  7. ^ Jensen 1995: 512
  8. ^ Jensen 1995: 527
  9. ^ Mølmen 1998: 19

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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