Girotondi: differenze tra le versioni

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"Una festa di protesta" e alcuni fix
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Con '''girotondi''' (o '''girotondismo''') si intende chiamare dei movimenti italiani di cittadini nati a [[Milano]] il 26 Gennaio [[2002]], di fronte al [[Palazzo di giustizia]].
Con '''girotondi''' (o '''girotondismo''') si intende chiamare dei movimenti di cittadini costituitisi nel [[2002]] nelle maggiori città italiane, con diverse denominazioni, in nome della difesa dei princìpi di democrazia e legalità. La loro nascita viene fatta risalire a [[Milano]] il [[26 gennaio]] [[2002]], in occasione di una manifestazione di fronte al [[Palazzo di Giustizia]].


I girtondi sono generalmente considerati movimenti di "sinistra" per la loro forte opposizione alla politica del Governo Berlusconi; essi hanno tuttavia manifestano delle forti critiche ai partiti di sinistra, ritenendoli troppo blandi o compiacenti verso Berlusconi; per questo sono stati oggetto di attacchi da parte di politici come [[Massimo D'Alema]]. I girotondi tuttavia, hanno coinvolto in maniera trasversale rispetto ad una classificazione destra-sinistra, persone sensibili ai valori base della democraziona, della costituzione, della giustizia e della libertà di informazione.
I girtondi sono generalmente considerati movimenti "di sinistra" per la loro forte opposizione alla politica del governo, in carica all'epoca, presieduto da [[Silvio Berlusconi]]; essi hanno tuttavia manifestato forti critiche anche ai partiti di sinistra, ritenendoli troppo blandi o compiacenti verso Berlusconi; per questo sono stati oggetto di attacchi da parte di politici come [[Massimo D'Alema]]. I girotondi, tuttavia, hanno coinvolto in maniera trasversale, rispetto ad una classificazione destra-sinistra, persone sensibili ai valori base della democrazia, della costituzione, della giustizia e della libertà di informazione.


Il termine deriva dal fatto che il movimento inizò a manifestare creando enormi girotondi attorno ai beni della collettiva ritenuti a rischio e dunque da difendere (diversamente dai [[sit-in]]). Si comincia con la giustizia e dunque i girotondi intorno ai palazzi della giustizia; poi tocca all'emittenza televisiva di Stato, dunque girotondi attorno alle sedi della [[Rai]], ecc..
Il termine deriva dal fatto che il movimento iniziò a manifestare creando enormi girotondi attorno ai beni della collettività ritenuti a rischio e dunque da difendere (diversamente dai [[sit-in]]). Si comincia con la giustizia e dunque i girotondi intorno ai Palazzi di Giustizia; poi tocca all'emittenza televisiva di Stato, dunque girotondi attorno alle sedi della [[Rai]], ecc..


==Cronostoria==
==Cronistoria==
Alle origini è un moto di protesta a salvaguardia della gustizia italiana, contro gli attacchi del [[governo Berlusconi I]], e prende ispirazione dal discorso di inaugurazione dell'anno giudiziario 2002 di [[Milano]]: il [[12 gennaio]] 2002 , il procuratore generale di Milano, [[Francesco Saverio Borrelli]], a difesa della magistratura, afferma che "ai guasti di un pericoloso sgretolamento della volontà generale, al naufragio della coscienza civica nella perdita del senso del diritto, ultimo, estremo baluardo della questione morale, è dovere della collettività 'resistere, resistere, resistere' come su una irrinunciabile linea del [[Piave]]".
Alle origini è un moto di protesta a salvaguardia della gustizia italiana, contro gli attacchi del [[governo Berlusconi II]], e prende ispirazione dal discorso di inaugurazione dell'anno giudiziario 2002 di [[Milano]]: il [[12 gennaio]] 2002 il procuratore generale di Milano, [[Francesco Saverio Borrelli]], a difesa della magistratura, afferma che "ai guasti di un pericoloso sgretolamento della volontà generale, al naufragio della coscienza civica nella perdita del senso del diritto, ultimo, estremo baluardo della questione morale, è dovere della collettività ''resistere, resistere, resistere'' come su una irrinunciabile linea del [[Piave]]".


Il [[19 gennaio]] [[Marina Astrologo]] e [[Silvia Bonucci]] organizzano una manifestazione a Roma davanti al [[Ministero di Grazia e Giustizia]] contro le ingerenze dell'esecutivo nei confronti del potere giudiziario. In totale verranno coinvolte 80 persone circa che, a manifestazione conclusa, decidono di autocostituirsi in ''Presìdi per la giustizia'' e di riconvocarsi nei due sabati successivi ([[26 gennaio]] e [[2 febbraio]]). Aderiscono anche il ''Club Punto a capo'' di [[Arianna Montanari]], e il ''Club della libertà'' di [[Maria Giordano]]. Non vi è alcun girotondo, ma di fatto è la prima manifestazione sensibile di come certi settori dell'opinione pubblica solidarizzino con le parole di Borrelli.
Il [[19 gennaio]] [[Marina Astrologo]] e [[Silvia Bonucci]] organizzano una manifestazione a Roma davanti al [[Ministero di Grazia e Giustizia]] contro le ingerenze dell'esecutivo nei confronti del potere giudiziario. In totale verranno coinvolte 80 persone circa che, a manifestazione conclusa, decidono di autocostituirsi in ''Presìdi per la giustizia'' e di riconvocarsi nei due sabati successivi ([[26 gennaio]] e [[2 febbraio]]). Aderiscono anche il ''Club Punto a capo'' di [[Arianna Montanari]] e il ''Club della libertà'' di [[Maria Giordano]]. Non vi è alcun girotondo, ma di fatto è la prima manifestazione sensibile di come certi settori dell'opinione pubblica solidarizzino con le parole di Borrelli.


Il [[24 gennaio]] si tiene a [[Firenze]] la "marcia dei professori" con [[Francesco Pardi]], detto Pancho, professore di [[geologia]], e [[Paul Ginsborg]], altro esimio professore. Un corteo di 12-15.000 persone sfila per Firenze malgrado la pioggia perché la "democrazia è in pericolo".
Il [[24 gennaio]] si tiene a [[Firenze]] la "marcia dei professori" con [[Francesco Pardi]], detto ''Pancho'', professore di [[geologia]], e [[Paul Ginsborg]], altro esimio professore. Un corteo di 12-15.000 persone sfila per Firenze malgrado la pioggia perché la "democrazia è in pericolo".


Due giorni dopo a Milano il gruppo ''PerManoPerLaDemocrazia'', crea il primo girotondo attorno al Palazzo di Giustizia. Viene creata una catena umana di 4.000 persone che costituisce il primo girotondo italiano. Ad organizzare il tutto sono [[Daria Colombo]] (moglie di [[Roberto Vecchioni]]), [[Ottavia Piccolo]], [[Marina Ingrascì]], [[Luigina Venturelli]], [[Mauro Orlando]], [[Claudio Rossoni]] e altri cittadini milanesi.
Due giorni dopo, a Milano, il gruppo ''PerManoPerLaDemocrazia'' crea il primo girotondo attorno al Palazzo di Giustizia. Viene creata una catena umana di 4.000 persone che costituisce il primo girotondo italiano. Ad organizzare il tutto sono [[Daria Colombo]] (moglie di [[Roberto Vecchioni]]), [[Ottavia Piccolo]], [[Marina Ingrascì]], [[Luigina Venturelli]], [[Mauro Orlando]], [[Claudio Rossoni]] e altri cittadini milanesi.


La notizia del girotondo di Milano giunge a Roma, e Silvia Bonucci decide di conoscere il gruppo ''PerManoPerLaDemocrazia'' e creare prime forme di coordinamento.
La notizia del girotondo di Milano giunge a Roma, e Silvia Bonucci decide di conoscere il gruppo ''PerManoPerLaDemocrazia'' e creare le prime forme di coordinamento.


Poi, il 2 febbraio, la svolta. Il comitato parlamentare di centrosinistra ''La legge è uguale per tutti'' ([[Tana de Zulueta]], [[Patrizia Toia]], [[Cinzia Dato]], [[Loredana De Petris]], [[Giuseppe Ayala]], [[Marco Rizzo]], [[Sandro Battisti]] e [[Nando Dalla Chiesa]] che ne è portavoce), organizza una manifestazione a [[Roma]] in piazza Navona. Sono presenti in 4.000 e sul palco c'è la dirigenza della coalizione di opposizione de [[l'Ulivo]], oltre a illustri intellettuali come [[Paolo Sylos Labini]], [[Massimo Fini]] e "Pancho" Pardi. A fine serata prende parola anche il regista [[Nanni Moretti]] che, a sorpresa, attacca la dirigenza nazionale dell'Ulivo. Il grido disperato di Moretti fa il giro d'[[Italia]] e trova tanta solidarietà fra i militanti di sinistra. Nel suo grido, Moretti richiama anche la marcia dei professori di Firenze e definisce Pancho Pardi "nuovo leader dell'Ulivo".
Poi, il 2 febbraio, la svolta. Il comitato parlamentare di centrosinistra ''La legge è uguale per tutti'' ([[Tana de Zulueta]], [[Patrizia Toia]], [[Cinzia Dato]], [[Loredana De Petris]], [[Giuseppe Ayala]], [[Marco Rizzo]], [[Sandro Battisti]] e [[Nando Dalla Chiesa]] che ne è portavoce), organizza una manifestazione a [[Roma]] in piazza Navona. Sono presenti in 4.000 e sul palco c'è la dirigenza della coalizione di opposizione de [[l'Ulivo]], oltre a illustri intellettuali come [[Paolo Sylos Labini]], [[Massimo Fini]] e "Pancho" Pardi. A fine serata prende parola anche il regista [[Nanni Moretti]] che, a sorpresa, attacca la dirigenza nazionale dell'Ulivo. Il grido disperato di Moretti fa il giro d'[[Italia]] e trova tanta solidarietà fra i militanti di sinistra. Nel suo grido, Moretti richiama anche la marcia dei professori di Firenze e definisce Pancho Pardi "nuovo leader dell'Ulivo".


Appena 15 giorni dopo, Moretti e altre 5-7.000 persone organizzano un girotondo attorno al Palazzo di Giustizia di Roma. C'è anche qualche politico come il segretario nazionale del [[Partito dei Comunisti Italiani]], [[Oliviero Diliberto]] che spiega: "A questa manifestazione abbiamo innanzitutto partecipato come cittadini indignati per quanto sta accadendo e poi come dirigenti politici. La grande riuscita di questa iniziativa vuol dire che vi è ancora molta voglia di combattere per una giustizia uguale per tutti e contro l'involuzione autoritaria del nostro paese".
Appena 15 giorni dopo, Moretti e altre 5-7.000 persone organizzano un girotondo attorno al Palazzo di Giustizia di Roma. C'è anche qualche politico come il segretario nazionale del [[Partito dei Comunisti Italiani]], [[Oliviero Diliberto]], che spiega: "A questa manifestazione abbiamo innanzitutto partecipato come cittadini indignati per quanto sta accadendo e poi come dirigenti politici. La grande riuscita di questa iniziativa vuol dire che vi è ancora molta voglia di combattere per una giustizia uguale per tutti e contro l'involuzione autoritaria del nostro paese".


Il [[22 febbraio]], il segretario nazionale dei [[Democratici di Sinistra]], [[Piero Fassino]], incontra Nanni Moretti come "rappresentante" dei girotondini d'Italia. Ma ormai il girotondismo ha preso coraggio e inizia ad organizzarsi. Non ha delle vere ambizioni elettorali, ma spera di essere il pungolo necessario per rivitalizzare il centrosinistra uscito sconfitto dalle [[elezioni politiche del 2001]].
Il [[22 febbraio]], il segretario nazionale dei [[Democratici di Sinistra]], [[Piero Fassino]], incontra Nanni Moretti come "rappresentante" dei girotondini d'Italia. Ma ormai il girotondismo ha preso coraggio e inizia ad organizzarsi. Non ha delle vere ambizioni elettorali, ma spera di essere il pungolo necessario per rivitalizzare il centrosinistra uscito sconfitto dalle [[elezioni politiche del 2001]].


Il giorno dopo (o il 17 febbraio?) al PalaVobis di Milano, in 40.000, grazie al [[tam tam telematico]] innescato da [[Giovanni Pecora]] attraverso il sito internet Manipulite.it, commemorano i 10 anni dalla nascita dell'operazione [[Mani pulite]]: è ''La giornata della legalità''. I posti disponibili erano appena 12.000, e dunque è un successo oltre ogni immaginazione. L'evento è organizzato dalla rivista [[Micromega]] diretta da [[Paolo Flores D'Arcais]] che grida: "Tutti in piazza a dire basta a questo regime di menzogne e di bugie". All'evento partecipa anche il [[premio Nobel]] [[Dario Fo]] e trova sostegno in tanti artisti e intellettuali di sinistra.
Il giorno dopo (o il 17 febbraio?) al PalaVobis di Milano, in 40.000, grazie al [[tam tam telematico]] innescato da [[Giovanni Pecora]] attraverso il sito internet Manipulite.it, commemorano i 10 anni dalla nascita dell'operazione [[Mani pulite]]: è ''La giornata della legalità''. I posti disponibili erano appena 12.000, e dunque è un successo oltre ogni immaginazione. L'evento è organizzato dalla rivista [[Micromega]] diretta da [[Paolo Flores D'Arcais]] che grida: "Tutti in piazza a dire basta a questo regime di menzogne e di bugie". L'evento vede la partecipazione anche del [[premio Nobel]] [[Dario Fo]] e trova sostegno in tanti artisti e intellettuali di sinistra.


Il [[25 febbraio]] anche il presidente dei Ds, [[Massimo D'Alema]], va a Firenze a incontrare pubblicamente i professori leader dei girotondini. D'Alema è accolto da fischi, ma poi si applaude.
Il [[25 febbraio]] anche il presidente dei [[Democratici di sinistra|Ds]], [[Massimo D'Alema]], va a Firenze a incontrare pubblicamente i professori leader dei girotondini. D'Alema è accolto da fischi, ma poi viene applaudito.


Il [[27 febbraio]] è la volta di [[Napoli]]. Nella città partenopea l'associazione ''Assise per la legalità e la democrazia'' di [[Elena Coccia]] con ''Iniziativa democratica forense'' di [[Giuliana Quattromini]] e il gruppo ''Millepiedi'' di [[Eliana Menicozzi]], realizza una fiaccolata di 20.000 persone da piazza del [[Gesù]] a piazza del Plebiscito. Vi prendono parte anche diversi rappresentanti dell'opposizione, come [[Antonio Bassolino]], [[Antonio Di Pietro]] e [[Alfonso Pecoraro Scanio]].
Il [[27 febbraio]] è la volta di [[Napoli]]. Nella città partenopea l'associazione ''Assise per la legalità e la democrazia'' di [[Elena Coccia]], con ''Iniziativa democratica forense'' di [[Giuliana Quattromini]] e il gruppo ''Millepiedi'' di [[Eliana Menicozzi]], realizza una fiaccolata di 20.000 persone da piazza del Gesù a piazza del Plebiscito. Vi prendono parte anche diversi rappresentanti dell'opposizione, come [[Antonio Bassolino]], [[Antonio Di Pietro]] e [[Alfonso Pecoraro Scanio]].


Il [[2 marzo]] i girotondi sono in piazza [[San Giovanni]] a Roma per la prima grande manifestazione nazionale de l'Ulivo dopo la sconfitta elettorale.
Il [[2 marzo]] i girotondi sono in [[Piazza San Giovanni]] a Roma per la prima grande manifestazione nazionale dell'Ulivo dopo la sconfitta elettorale.


Il [[9 marzo]] sarà [[Genova]] a improvvisare dei girotondi contro le leggi di riforma del [[falso in bilancio]] e delle [[rogatoria internazionale|rogatorie internazionali]].
Il [[9 marzo]] sarà [[Genova]] a improvvisare dei girotondi contro le leggi di riforma del [[falso in bilancio]] e delle [[rogatoria internazionale|rogatorie internazionali]].


Il [[10 marzo]] è la volta della difesa della [[Rai]], come servizio pubblico a rischio indipendenza. Vengono organizzati girotondi contemporanei in oltre 19 città attorno a sedi Rai. La partecipazione è grande e vi partecipano anche i principali esponenti del Pdci, [[Federazione dei Verdi|Verdi]] e dellla minoranza di sinistra dei Ds (cosiddetto Correntone). Nascono i ''Girotondi per la democrazia''.
Il [[10 marzo]] è la volta della difesa della [[Rai]], come servizio pubblico a rischio indipendenza. Vengono organizzati girotondi contemporanei in oltre 19 città attorno a sedi Rai. La partecipazione è grande e vi presenziano anche i principali esponenti del Pdci, dei[[Federazione dei Verdi|Verdi]] e della minoranza di sinistra dei Ds (cosiddetto Correntone). Nascono i ''Girotondi per la democrazia''.


Il [[16 marzo]] Paolo Flores d'Arcais e Nanni Moretti incontrano a Roma l'arcipelago di sigle e persone nate soprattutto il [[10 marzo]]. Una vera assemblea di coordinamento che decide di riunirsi nuovamente il [[23 marzo]], in occasione della manifestazione sindacale voluta per dire 'no' alle nuove [[Brigate Rosse]] e per difendere lo [[Statuto dei Lavoratori]].
Il [[16 marzo]] Paolo Flores d'Arcais e Nanni Moretti incontrano a Roma l'arcipelago di sigle e persone nate soprattutto il [[10 marzo]]. Una vera assemblea di coordinamento che decide di riunirsi nuovamente il [[23 marzo]], in occasione della manifestazione sindacale voluta per dire 'no' alle nuove [[Brigate Rosse]] e per difendere lo [[Statuto dei Lavoratori]].


Il [[13 aprile]] si fanno giorotondi in tutta Italia per difendere la scuola pubblica contro la riforma del ministro [[Letizia Moratti]], i tagli ai fondi pubblici per la ricerca scientifica e l'[[Università]], e per una scuola pubblica. A Roma si manifesta davanti al [[Ministero dell'Istruzione]], nelle altre città davanti ai Provveditorati agli Studi.
Il [[13 aprile]] si fanno giorotondi in tutta Italia per difendere la scuola pubblica contro la riforma del ministro [[Letizia Moratti]], i tagli ai fondi pubblici per la ricerca scientifica e l'[[Università]], e per una scuola pubblica. A Roma si manifesta davanti al [[Ministero dell'Istruzione]], nelle altre città davanti ai Provveditorati agli Studi.


Il [[20 aprile]] ''Bo.Bi.'' (Boicottiamo il Biscione) di [[Gianfranco Mascia]] con "Girotondi" di numerose città d'Italia, lancia la ''Giornata dell'Os.Te.'' (Oscuriamo la Televisione), contro la legge del conflitto di interessi di [[Franco Frattini]] che non prevede sanzioni per Berlusconi Presidente del Consiglio e proprietario di [[Mediaset]].
Il [[20 aprile]] ''Bo.Bi.'' (Boicottiamo il Biscione) di [[Gianfranco Mascia]], con "Girotondi" in numerose città d'Italia, lancia la ''Giornata dell'Os.Te.'' (Oscuriamo la Televisione), contro la legge del conflitto di interessi di [[Franco Frattini]] che non prevede sanzioni per Berlusconi Presidente del Consiglio e proprietario di [[Mediaset]].


Quello stesso giorno a Roma, [[Serena Dandini]], [[Fiorella Mannoia]], Paolo Flores d'Arcais e Nanni Moretti convocano al teatro [[Ambra Jovinelli]] una manifestazione per protestare contro la richiesta di Berlusconi di espellere dalla Rai [[Enzo Biagi]], [[Michele Santoro]] e [[Daniele Luttazzi]].
Quello stesso giorno, a Roma, [[Serena Dandini]], [[Fiorella Mannoia]], Paolo Flores d'Arcais e Nanni Moretti convocano al [[Teatro Ambra Jovinelli]] una manifestazione per protestare contro il cosiddetto "[[editto bulgaro]]", ovvero la richiesta di Berlusconi di espellere dalla Rai [[Enzo Biagi]], [[Michele Santoro]] e [[Daniele Luttazzi]].


Il [[23 aprile]] alla [[Casa del Popolo]] di [[San Bartolo a Cintoia]], il ''Laboratorio per la democrazia'' di Firenze tiene un incontro su libertà e pluralismo dell'informazione con [[Norma Rangeri]], [[Curzio Maltese]], Michele Santoro e [[Sandro Ruotolo]].
Il [[23 aprile]], alla [[Casa del Popolo]] di [[San Bartolo a Cintoia]], il ''Laboratorio per la democrazia'' di Firenze tiene un incontro su libertà e pluralismo dell'informazione con [[Norma Rangeri]], [[Curzio Maltese]], Michele Santoro e [[Sandro Ruotolo]].


Il [[5 maggio]] si tiene a [[Bologna]] il terzo incontro di coordinamento.
Il [[5 maggio]] si tiene a [[Bologna]] il terzo incontro di coordinamento.
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Il [[31 luglio]] si manifesta davanti a [[Palazzo Madama]], sede del [[Senato]], contro l'approvazione della legge [[Melchiorre Cirami|Cirami]].
Il [[31 luglio]] si manifesta davanti a [[Palazzo Madama]], sede del [[Senato]], contro l'approvazione della legge [[Melchiorre Cirami|Cirami]].


Il [[14 settembre]] è l'apice del movimento. A piazza San Giovanni a Roma, la piazza è stracolma e, stavolta, anche Rifondazione aderisce. Moretti dal palco tiene un lungo discorso e chiarisce: "Noi continueremo a delegare ai partiti, ma visto che un po' ci siamo svegliati la nostra delega non sarà sempre in bianco".
Il [[14 settembre]] è l'apice del movimento. Viene indetta a Roma una grande manifestazione denominata "Una festa di protesta". La partecipazione popolare è enorme, tant'è vero che pochi giorni prima viene deciso di spostarla da [[Piazza del Popolo (Roma)|Piazza del Popolo]] alla ben più capiente [[Piazza San Giovanni (Roma)|Piazza San Giovanni]], che risulterà comunque gremita. Dal palco parlano [[Nanni Moretti]], [[Luigi Ciotti|don Luigi Ciotti]], [[Rita Borsellino]], [[Gino Strada]], [[Federico Orlando]], [[Paolo Flores D'Arcais]], [[Furio Colombo]], [[Francesco Pardi]], [[Daria Colombo]], [[Vittorio Foa]], con la partecipazione di numerosi artisti tra i quali [[Francesco De Gregori]], [[Fiorella Mannoia]] e [[Roberto Vecchioni]]. A Nanni Moretti spetta il discorso introduttivo, nel corso del quale chiarisce: "Noi continueremo a delegare ai partiti, ma visto che un po' ci siamo svegliati la nostra delega non sarà sempre in bianco".


==Il discorso di Moretti a piazza Navona==
==Il discorso di Moretti a piazza Navona==
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Buonasera... mah... stranamente, durante questa serata ho avuto dei momenti di ottimismo, ma devo dire, purtroppo, avendo ascoltato gli ultimi due interventi che anche questa serata è stata inutile!
Buonasera... mah... stranamente, durante questa serata ho avuto dei momenti di ottimismo, ma devo dire, purtroppo, avendo ascoltato gli ultimi due interventi che anche questa serata è stata inutile!
Il problema del centro-sinistra è: per vincere bisogna saltare due, tre o quattro generazioni?
Il problema del centro-sinistra è: per vincere bisogna saltare due, tre o quattro generazioni?
Berlusconi fa il pieno del suo elettorato... parla... alla pancia... degli elettori del centro-destra... naturalmente i voti non se li guadagna, se li compra attraverso i suoi televisioni, attraverso, per esempio, dei personaggi che non sono comici, come la sinistra pensa... per esempio Fede... non è un personaggio comico... non è nemmeno drammatico... è un personaggio violento, come c'erano gli squadristi negli anni '50... come c'erano gli squadristi negli anni '50-'60 che picchiavano in testa letteralmente, così lui, metaforicamente, picchia in testa alle persone che guardano i televisioni, però sono rimasto molto dispiaciuto sentendo gli ultimi due interventi e... sono stato contento di aver assistito alla nascita del nuovo leader dell'Ulivo il professore di Firenze, il geografo.... Però, dico, che, negli ultimi due interventi di Fassino e [[Francesco Rutelli|Rutelli]]... che scarso rispetto per le opinioni delle elettrici e degli elettori!
Berlusconi fa il pieno del suo elettorato... parla... alla pancia... degli elettori del centro-destra... naturalmente i voti non se li guadagna, se li compra attraverso i suoi televisioni, attraverso, per esempio, dei personaggi che non sono comici, come la sinistra pensa... per esempio Fede... non è un personaggio comico... non è nemmeno drammatico... è un personaggio violento, come c'erano gli squadristi negli anni '50... come c'erano gli squadristi negli anni '50-'60 che picchiavano in testa letteralmente, così lui, metaforicamente, picchia in testa alle persone che guardano i televisori, però sono rimasto molto dispiaciuto sentendo gli ultimi due interventi e... sono stato contento di aver assistito alla nascita del nuovo leader dell'Ulivo il professore di Firenze, il geografo.... Però, dico, che, negli ultimi due interventi di Fassino e [[Francesco Rutelli|Rutelli]]... che scarso rispetto per le opinioni delle elettrici e degli elettori!
Nei precedenti interventi si chiedeva un minimo di autocritica rispetto alle scelte di questi ultimi anni... rispetto alla timidezza... rispetto alla moderazione... rispetto a non saper più parlare alla testa, all'anima e al cuore delle persone!!! Mentre invece la ''burokratija'' che sta alle mie spalle non ha capito nulla di questa serata!
Nei precedenti interventi si chiedeva un minimo di autocritica rispetto alle scelte di questi ultimi anni... rispetto alla timidezza... rispetto alla moderazione... rispetto a non saper più parlare alla testa, all'anima e al cuore delle persone!!! Mentre invece la ''burokratija'' che sta alle mie spalle non ha capito nulla di questa serata!
Noi, mi dispiace dirlo, ma con questo tipo di dirigenti non vinceremo mai! Mi dispiace molto, perché io continuerò a votare per l'Ulivo e... (scusa un momento, scu... scusa un momento...) e... Fassino, Rutelli e altre persone hanno ricordato l'enorme maggioranza che questo centro-destra tutto italiano, barbaro ha, ma questa enorme maggioranza, non dico la vittoria, ma questa enorme maggioranza gliel'ha data l'Ulivo facendo l'altranno una campagna elettorale timidissima, non cercando l'unità... è il loro mestiere... io non riesco a parlare con [[Rifondazione Comunista]] non ci riesco... è più forte di me! Ma il loro mestiere è fare politica, è cercare di presentarsi insieme a [[Antonio Di Pietro|Di Pietro]], insieme a Rifondazione Comunista insieme ad altri partiti, insomma: facciamo che questa serata non sia stata proprio inutile!
Noi, mi dispiace dirlo, ma con questo tipo di dirigenti non vinceremo mai! Mi dispiace molto, perché io continuerò a votare per l'Ulivo e... (scusa un momento, scu... scusa un momento...) e... Fassino, Rutelli e altre persone hanno ricordato l'enorme maggioranza che questo centro-destra tutto italiano, barbaro ha, ma questa enorme maggioranza, non dico la vittoria, ma questa enorme maggioranza gliel'ha data l'Ulivo facendo l'altr'anno una campagna elettorale timidissima, non cercando l'unità... è il loro mestiere... io non riesco a parlare con [[Rifondazione Comunista]] non ci riesco... è più forte di me! Ma il loro mestiere è fare politica, è cercare di presentarsi insieme a [[Antonio Di Pietro|Di Pietro]], insieme a Rifondazione Comunista insieme ad altri partiti, insomma: facciamo che questa serata non sia stata proprio inutile!
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== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
*[http://www.igirotondi.it Girotondi.it]
*[http://www.manipulite.it Manipulite.it]
*[http://www.manipulite.it Manipulite.it]
*[http://www.centomovimenti.it Centomovimenti.it]
*[http://www.centomovimenti.it Centomovimenti.it]

Versione delle 01:45, 5 nov 2006

Con girotondi (o girotondismo) si intende chiamare dei movimenti di cittadini costituitisi nel 2002 nelle maggiori città italiane, con diverse denominazioni, in nome della difesa dei princìpi di democrazia e legalità. La loro nascita viene fatta risalire a Milano il 26 gennaio 2002, in occasione di una manifestazione di fronte al Palazzo di Giustizia.

I girtondi sono generalmente considerati movimenti "di sinistra" per la loro forte opposizione alla politica del governo, in carica all'epoca, presieduto da Silvio Berlusconi; essi hanno tuttavia manifestato forti critiche anche ai partiti di sinistra, ritenendoli troppo blandi o compiacenti verso Berlusconi; per questo sono stati oggetto di attacchi da parte di politici come Massimo D'Alema. I girotondi, tuttavia, hanno coinvolto in maniera trasversale, rispetto ad una classificazione destra-sinistra, persone sensibili ai valori base della democrazia, della costituzione, della giustizia e della libertà di informazione.

Il termine deriva dal fatto che il movimento iniziò a manifestare creando enormi girotondi attorno ai beni della collettività ritenuti a rischio e dunque da difendere (diversamente dai sit-in). Si comincia con la giustizia e dunque i girotondi intorno ai Palazzi di Giustizia; poi tocca all'emittenza televisiva di Stato, dunque girotondi attorno alle sedi della Rai, ecc..

Cronistoria

Alle origini è un moto di protesta a salvaguardia della gustizia italiana, contro gli attacchi del governo Berlusconi II, e prende ispirazione dal discorso di inaugurazione dell'anno giudiziario 2002 di Milano: il 12 gennaio 2002 il procuratore generale di Milano, Francesco Saverio Borrelli, a difesa della magistratura, afferma che "ai guasti di un pericoloso sgretolamento della volontà generale, al naufragio della coscienza civica nella perdita del senso del diritto, ultimo, estremo baluardo della questione morale, è dovere della collettività resistere, resistere, resistere come su una irrinunciabile linea del Piave".

Il 19 gennaio Marina Astrologo e Silvia Bonucci organizzano una manifestazione a Roma davanti al Ministero di Grazia e Giustizia contro le ingerenze dell'esecutivo nei confronti del potere giudiziario. In totale verranno coinvolte 80 persone circa che, a manifestazione conclusa, decidono di autocostituirsi in Presìdi per la giustizia e di riconvocarsi nei due sabati successivi (26 gennaio e 2 febbraio). Aderiscono anche il Club Punto a capo di Arianna Montanari e il Club della libertà di Maria Giordano. Non vi è alcun girotondo, ma di fatto è la prima manifestazione sensibile di come certi settori dell'opinione pubblica solidarizzino con le parole di Borrelli.

Il 24 gennaio si tiene a Firenze la "marcia dei professori" con Francesco Pardi, detto Pancho, professore di geologia, e Paul Ginsborg, altro esimio professore. Un corteo di 12-15.000 persone sfila per Firenze malgrado la pioggia perché la "democrazia è in pericolo".

Due giorni dopo, a Milano, il gruppo PerManoPerLaDemocrazia crea il primo girotondo attorno al Palazzo di Giustizia. Viene creata una catena umana di 4.000 persone che costituisce il primo girotondo italiano. Ad organizzare il tutto sono Daria Colombo (moglie di Roberto Vecchioni), Ottavia Piccolo, Marina Ingrascì, Luigina Venturelli, Mauro Orlando, Claudio Rossoni e altri cittadini milanesi.

La notizia del girotondo di Milano giunge a Roma, e Silvia Bonucci decide di conoscere il gruppo PerManoPerLaDemocrazia e creare le prime forme di coordinamento.

Poi, il 2 febbraio, la svolta. Il comitato parlamentare di centrosinistra La legge è uguale per tutti (Tana de Zulueta, Patrizia Toia, Cinzia Dato, Loredana De Petris, Giuseppe Ayala, Marco Rizzo, Sandro Battisti e Nando Dalla Chiesa che ne è portavoce), organizza una manifestazione a Roma in piazza Navona. Sono presenti in 4.000 e sul palco c'è la dirigenza della coalizione di opposizione de l'Ulivo, oltre a illustri intellettuali come Paolo Sylos Labini, Massimo Fini e "Pancho" Pardi. A fine serata prende parola anche il regista Nanni Moretti che, a sorpresa, attacca la dirigenza nazionale dell'Ulivo. Il grido disperato di Moretti fa il giro d'Italia e trova tanta solidarietà fra i militanti di sinistra. Nel suo grido, Moretti richiama anche la marcia dei professori di Firenze e definisce Pancho Pardi "nuovo leader dell'Ulivo".

Appena 15 giorni dopo, Moretti e altre 5-7.000 persone organizzano un girotondo attorno al Palazzo di Giustizia di Roma. C'è anche qualche politico come il segretario nazionale del Partito dei Comunisti Italiani, Oliviero Diliberto, che spiega: "A questa manifestazione abbiamo innanzitutto partecipato come cittadini indignati per quanto sta accadendo e poi come dirigenti politici. La grande riuscita di questa iniziativa vuol dire che vi è ancora molta voglia di combattere per una giustizia uguale per tutti e contro l'involuzione autoritaria del nostro paese".

Il 22 febbraio, il segretario nazionale dei Democratici di Sinistra, Piero Fassino, incontra Nanni Moretti come "rappresentante" dei girotondini d'Italia. Ma ormai il girotondismo ha preso coraggio e inizia ad organizzarsi. Non ha delle vere ambizioni elettorali, ma spera di essere il pungolo necessario per rivitalizzare il centrosinistra uscito sconfitto dalle elezioni politiche del 2001.

Il giorno dopo (o il 17 febbraio?) al PalaVobis di Milano, in 40.000, grazie al tam tam telematico innescato da Giovanni Pecora attraverso il sito internet Manipulite.it, commemorano i 10 anni dalla nascita dell'operazione Mani pulite: è La giornata della legalità. I posti disponibili erano appena 12.000, e dunque è un successo oltre ogni immaginazione. L'evento è organizzato dalla rivista Micromega diretta da Paolo Flores D'Arcais che grida: "Tutti in piazza a dire basta a questo regime di menzogne e di bugie". L'evento vede la partecipazione anche del premio Nobel Dario Fo e trova sostegno in tanti artisti e intellettuali di sinistra.

Il 25 febbraio anche il presidente dei Ds, Massimo D'Alema, va a Firenze a incontrare pubblicamente i professori leader dei girotondini. D'Alema è accolto da fischi, ma poi viene applaudito.

Il 27 febbraio è la volta di Napoli. Nella città partenopea l'associazione Assise per la legalità e la democrazia di Elena Coccia, con Iniziativa democratica forense di Giuliana Quattromini e il gruppo Millepiedi di Eliana Menicozzi, realizza una fiaccolata di 20.000 persone da piazza del Gesù a piazza del Plebiscito. Vi prendono parte anche diversi rappresentanti dell'opposizione, come Antonio Bassolino, Antonio Di Pietro e Alfonso Pecoraro Scanio.

Il 2 marzo i girotondi sono in Piazza San Giovanni a Roma per la prima grande manifestazione nazionale dell'Ulivo dopo la sconfitta elettorale.

Il 9 marzo sarà Genova a improvvisare dei girotondi contro le leggi di riforma del falso in bilancio e delle rogatorie internazionali.

Il 10 marzo è la volta della difesa della Rai, come servizio pubblico a rischio indipendenza. Vengono organizzati girotondi contemporanei in oltre 19 città attorno a sedi Rai. La partecipazione è grande e vi presenziano anche i principali esponenti del Pdci, deiVerdi e della minoranza di sinistra dei Ds (cosiddetto Correntone). Nascono i Girotondi per la democrazia.

Il 16 marzo Paolo Flores d'Arcais e Nanni Moretti incontrano a Roma l'arcipelago di sigle e persone nate soprattutto il 10 marzo. Una vera assemblea di coordinamento che decide di riunirsi nuovamente il 23 marzo, in occasione della manifestazione sindacale voluta per dire 'no' alle nuove Brigate Rosse e per difendere lo Statuto dei Lavoratori.

Il 13 aprile si fanno giorotondi in tutta Italia per difendere la scuola pubblica contro la riforma del ministro Letizia Moratti, i tagli ai fondi pubblici per la ricerca scientifica e l'Università, e per una scuola pubblica. A Roma si manifesta davanti al Ministero dell'Istruzione, nelle altre città davanti ai Provveditorati agli Studi.

Il 20 aprile Bo.Bi. (Boicottiamo il Biscione) di Gianfranco Mascia, con "Girotondi" in numerose città d'Italia, lancia la Giornata dell'Os.Te. (Oscuriamo la Televisione), contro la legge del conflitto di interessi di Franco Frattini che non prevede sanzioni per Berlusconi Presidente del Consiglio e proprietario di Mediaset.

Quello stesso giorno, a Roma, Serena Dandini, Fiorella Mannoia, Paolo Flores d'Arcais e Nanni Moretti convocano al Teatro Ambra Jovinelli una manifestazione per protestare contro il cosiddetto "editto bulgaro", ovvero la richiesta di Berlusconi di espellere dalla Rai Enzo Biagi, Michele Santoro e Daniele Luttazzi.

Il 23 aprile, alla Casa del Popolo di San Bartolo a Cintoia, il Laboratorio per la democrazia di Firenze tiene un incontro su libertà e pluralismo dell'informazione con Norma Rangeri, Curzio Maltese, Michele Santoro e Sandro Ruotolo.

Il 5 maggio si tiene a Bologna il terzo incontro di coordinamento.

Il 31 luglio si manifesta davanti a Palazzo Madama, sede del Senato, contro l'approvazione della legge Cirami.

Il 14 settembre è l'apice del movimento. Viene indetta a Roma una grande manifestazione denominata "Una festa di protesta". La partecipazione popolare è enorme, tant'è vero che pochi giorni prima viene deciso di spostarla da Piazza del Popolo alla ben più capiente Piazza San Giovanni, che risulterà comunque gremita. Dal palco parlano Nanni Moretti, don Luigi Ciotti, Rita Borsellino, Gino Strada, Federico Orlando, Paolo Flores D'Arcais, Furio Colombo, Francesco Pardi, Daria Colombo, Vittorio Foa, con la partecipazione di numerosi artisti tra i quali Francesco De Gregori, Fiorella Mannoia e Roberto Vecchioni. A Nanni Moretti spetta il discorso introduttivo, nel corso del quale chiarisce: "Noi continueremo a delegare ai partiti, ma visto che un po' ci siamo svegliati la nostra delega non sarà sempre in bianco".

Il discorso di Moretti a piazza Navona

«Buonasera... mah... stranamente, durante questa serata ho avuto dei momenti di ottimismo, ma devo dire, purtroppo, avendo ascoltato gli ultimi due interventi che anche questa serata è stata inutile! Il problema del centro-sinistra è: per vincere bisogna saltare due, tre o quattro generazioni? Berlusconi fa il pieno del suo elettorato... parla... alla pancia... degli elettori del centro-destra... naturalmente i voti non se li guadagna, se li compra attraverso i suoi televisioni, attraverso, per esempio, dei personaggi che non sono comici, come la sinistra pensa... per esempio Fede... non è un personaggio comico... non è nemmeno drammatico... è un personaggio violento, come c'erano gli squadristi negli anni '50... come c'erano gli squadristi negli anni '50-'60 che picchiavano in testa letteralmente, così lui, metaforicamente, picchia in testa alle persone che guardano i televisori, però sono rimasto molto dispiaciuto sentendo gli ultimi due interventi e... sono stato contento di aver assistito alla nascita del nuovo leader dell'Ulivo il professore di Firenze, il geografo.... Però, dico, che, negli ultimi due interventi di Fassino e Rutelli... che scarso rispetto per le opinioni delle elettrici e degli elettori! Nei precedenti interventi si chiedeva un minimo di autocritica rispetto alle scelte di questi ultimi anni... rispetto alla timidezza... rispetto alla moderazione... rispetto a non saper più parlare alla testa, all'anima e al cuore delle persone!!! Mentre invece la burokratija che sta alle mie spalle non ha capito nulla di questa serata! Noi, mi dispiace dirlo, ma con questo tipo di dirigenti non vinceremo mai! Mi dispiace molto, perché io continuerò a votare per l'Ulivo e... (scusa un momento, scu... scusa un momento...) e... Fassino, Rutelli e altre persone hanno ricordato l'enorme maggioranza che questo centro-destra tutto italiano, barbaro ha, ma questa enorme maggioranza, non dico la vittoria, ma questa enorme maggioranza gliel'ha data l'Ulivo facendo l'altr'anno una campagna elettorale timidissima, non cercando l'unità... è il loro mestiere... io non riesco a parlare con Rifondazione Comunista non ci riesco... è più forte di me! Ma il loro mestiere è fare politica, è cercare di presentarsi insieme a Di Pietro, insieme a Rifondazione Comunista insieme ad altri partiti, insomma: facciamo che questa serata non sia stata proprio inutile!»

Il discorso di Moretti in piazza San Giovanni

«Non perdiamoci di vista. Ora che ci siamo ritrovati rimaniamo in contatto. Noi cittadini possiamo fare politica, possiamo farla con piacere e possiamo farla ognuno con le proprie idee ma rimanendo uniti, noi oggi qui siamo uniti. Il 31 luglio eravamo davanti al Senato, la nostra manifestazione, questa manifestazione, nasce da quelle giornate, quando secondo il governo la legge Cirami sembrava esser diventata la cosa più urgente per il bene del Paese. Lì quel giorno, sotto il Senato, per la prima volta s'alternarono a parlare senatrici e senatori dell'opposizione e rappresentanti dei movimenti. I parlamentari stavano finalmente facendo un'opposizione seria e noi elettori gli davamo coraggio e forza perle battaglie future. Esponenti della maggioranza hanno parlato d'assedio selvaggio; non c'è stato nessun assedio, noi eravamo lì a difendere le istituzioni che in quei giorni la maggioranza stava umiliando dentro quel palazzo.

Assedio selvaggio... la cosa più violenta che ho visto è stato un mio amico che quando è passata l'auto del ministro Castelli della Lega Nord gli ha urlato: terrone. Hanno detto che siamo estremisti. I nostri movimenti hanno mostrato si intransigenza, ma sui principi fondamentali della democrazia. Siamo moderati, ma essere moderati non significa essere passivi, abituarsi alle peggiori anormalità italiane, vivere nell'assuefazione. Ci piace la Costituzione e in quanto moderati siamo rimasti prima perplessi, poi esterrefatti, poi incazzati per quello che sta succedendo in Italia. Io dopo le elezioni del maggio 2001 m'ero rassegnato a un'intera legislatura, cinque anni di terribile e tranquillo governo di centrodestra, anche perché pensavo che fossero diventati meno peggio rispetto al '94, più politici, più democratici. E invece si sono rivelati più arroganti e più incapaci del previsto. Più sfacciati nell'assecondare gli interessi personali di Berlusconi e di alcuni suoi amici. Io a una cosa non mi ero rassegnato, a vedere fatta a pezzi la Costituzione che è ancora una miniera preziosa da cui attingere risorse per la convivenza democratica. Nel contratto con gli italiani che Berlusconi firmò in una trasmissione tv non c'era la legge sul rientro dei capitali illecitamente esportati all'estero, non c era la legge sulla depenalizzazione per il falso in bilancio, non c era la legge sulle rogatorie internazionali. Gli Italiani hanno votato Berlusconi inseguendo un sogno e si sono risvegliati dentro un incubo. La cupezza è la nota dominante di questo governo, l'insicurezza, la debolezza. Noi vogliamo essere la forza della tranquillità, noi vogliamo difendere le istituzioni democratiche. Nella mia ingenuità un po' beota, in questi anni ho creduto che Fini prima o poi si rendesse autonomo da Berlusconi. Pensavo: ecco ora dice una cosa in contrasto con Berlusconi, Fini almeno il senso dello Stato ce lo dovrebbe avere. Ecco, ora dice che sul conflitto d'interessi o sulla legge antitrust Berlusconi ha torto. Non avevo capito niente. Non avevo capito che con cinismo all'ombra di Berlusconi Fini lo stava usando politicamente per avere dei pezzettini di potere. Fini l'ho sottovalutato politicamente anche perché l'avevo sopravvalutato moralmente. Ma valeva la pena dedicare tutta la vita alla politica, energie, tempo, sforzi per diventare democratico, strappi, discussioni, litigate, lacerazioni. Tutta la vita per poi diventare nemmeno l'unico ma uno dei tanti signorsì di Berlusconi.

Come si fa a dire - come ha fatto Berlusconi - che una manifestazione è "disdicevole"? Ma come parla? "Disdicevole"...e poi ride. E più è insicuro, più ride. Ma cosa ride che non c'è niente da ridere? E invece noi stiamo facendo non una manifestazione "disdicevole" ma una manifestazione bellissima. Allegra, pacifica, combattiva che parte sì dall'esigenza che la legge sia uguale per tutti. Ma oggi non vogliamo che si parli solo di giustizia. E a questo proposito "la legge è uguale per tutti" che poi a essere sinceri, anche prima della Cirami nei fatti la legge non era proprio uguale per tutti che cosa è successo? Ma cosa è successo in questi anni che ci vergogniamo, che mi vergogno anch'io, per paura di diventare demagogici e rozzi di ricordare delle semplici verità: che la nostra è una giustizia un po' di classe e che davanti alla legge un immigrato non è uguale a uno di noi. E a questo proposito ha fatto bene chi ci ha criticato per la nostra colpevole distrazione durante l¹approvazione della legge Bossi-Fini. In questi mesi mi chiedevo il perché di tanto nervosismo del governo contro i nostri movimenti, tutte le battute sceme che ci siamo dovuti sorbire e che non hanno mai fatto ridere nessuno sui girotondi, la regressione, tutti già per terra, giro girotondo, eccetera. E poi ho capito che ci sono almeno due motivi: il primo è che con la nostra libertà di giudizio, con la nostra autonomia, slegati da qualsiasi logica di qualsiasi partito, con le nostre critiche ai vertici del centrosinistra, noi abbiamo dato energia, fiato, coraggio alla sinistra e al centrosinistra e questo naturalmente ha dato molto fastidio.

Il secondo motivo è che noi con le nostre manifestazioni siamo riusciti a parlare, a comunicare con una parte dell'elettorato di centrodestra. E non voglio usare l'espressione sgradevole e un po' razzista "l'elettorato perbene" oppure "onesto" del centrodestra. Diciamo che abbiamo ricordato agli elettori meno pigri del centrodestra che i principi fonda mentali della democrazia non sono solo di una parte dell'elettorato ma riguardano tutti i cittadini. Il monopolio dell'informazione, il tema della giustizia, la scuola pubblica, la sanità, sono temi che riguardano tutti. Oggi io sono felice che in questa piazza ci siano anche persone che hanno votato centrodestra e persone che non erano mai, mai andate a una manifestazione. Quindi è vero che si possono coinvolgere elettori distanti da noi non arretrando sui valori democratici o andando a tentoni verso un fantomatico centro. Con i valori non si perdono voti. Anzi. Una preghiera ai dirigenti della sinistra e del centrosinistra: discutiamo, discutete, ma di cose concrete. Non perdete tempo a litigare sul nulla. Discutete di politica, di guerra e di pace, se è il caso o no di fare i referendum, discutete dei diritti dei lavoratori, dei servizi pubblici, del modo più efficace di fate opposizione e di come vincere le prossime elezioni. Ma non fate più i capricci. Non perdete più tempo in continui e logoranti scontri personalistici al vertici, sigle, gelosie e ripicche di cui non ce ne importa niente.

Sì, noi continueremo a delegare ai partiti, ma visto che un po' ci siamo svegliati la nostra delega non sarà sempre in bianco. E visto che alla sinistra italiana capita una occasione ogni secolo, se in questo secolo l'occasione non capiterà alla fine ma presto, magari tra qualche anno, questa volta fatela la legge sul conflitto d'interessi. E poi per piacere fate anche una seria legge antitrust ma non contro una persona: una legge valida per tutti, quindi per la democrazia. A sinistra c'è qualcuno che considera troppo rozzo, troppo grossolano ricordare che il capo di Forza Italia ha tre reti tv e che questo può dargli forse un piccolo vantaggio nei confronti dei suoi avversari, e anche dei suoi alleati ­ va bene. Pare che sia una considerazione banale. Tv, e poi giornali, e poi radio... Ma io dico la mia opinione. A me, come cittadino, come telespettatore non interessa una rete di sinistra. Non credo che alla faziosità della destra debba contrapporsi la faziosità uguale e contraria della sinistra. Io vorrei un'informazione indipendente all'interno di tv e radio decenti. Ma vi fa così tanta paura la cultura? Che paura vi faceva Radio3, che bisogno c'era di smantellare una rete fatta così bene e tanto seguita? E poi Berlusconi dice che la sinistra non è democratica. Ma lui deve ancora imparare cos'è la democrazia. E qualcosa forse la può imparare proprio dalla sinistra italiana.

E a questo proposito mi dispiace che anni fa morendo, il Partito comunista italiano non seppe comunicare al Paese che la sua storia aveva più a che fare con l'Emilia Romagna che non con l'Urss. Berlusconi non è contro la democrazia. è qualcosa di diverso. Lui è estraneo alla democrazia. Intimamente estraneo, perché è qualcosa che non conosce e non capisce e che comunque gli fa perdere un sacco di tempo. Un'ultima cosa. Mi chiedono - e io stesso mi chiedo - perché in questi mesi ho fatto tutto questo. Perché la situazione s'è fatta troppo seria per far finta di niente. E poi perché se un domani dovesse, Dio non voglia, diventare presidente della Repubblica, cioè di tutti gli italiani, l'uomo più di parte che c'è in circolazione oggi perché quotidianamente offende metà dei cittadini italiani, ecco domani io ripensando a questo periodo, se non avessi fatto nulla, proverei vergogna.»


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