She Is Coming

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She Is Coming
EP
ArtistaMiley Cyrus
Pubblicazione31 maggio 2019
Durata19:04
Dischi1
Tracce6
GenerePop[1]
EtichettaRCA Records
ProduttoreJohn Cunninghamm, King Henry, Mike Will Made It, Pluss, Mark Ronson, RZA, Jasper Sheff, Andrew Wyatt, BJ Burton
FormatiDownload digitale, streaming
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera del Brasile Brasile[2]
(vendite: 20 000+)
Bandiera della Polonia Polonia[3]
(vendite: 10 000+)
Miley Cyrus - cronologia
EP successivo
Logo
Logo del disco She Is Coming
Logo del disco She Is Coming
Singoli
  1. Mother's Daughter
    Pubblicato: 31 maggio 2019
  2. Slide Away
    Pubblicato: 16 agosto 2019

She Is Coming è il secondo EP della cantante statunitense Miley Cyrus, pubblicato il 31 maggio 2019 dall'etichetta discografica RCA Records. È il suo primo progetto discografico da solista dall'album Younger Now, uscito a fine 2017.

Antefatti[modifica | modifica wikitesto]

Miley Cyrus ha collaborato con molti produttori, fra cui Mike Will Made It, Mark Ronson e Andrew Wyatt per il suo settimo album in studio tra l'autunno 2017 e maggio 2019.[4] La prima canzone ad essere pubblicata è stata Nothing Breaks like a Heart, in collaborazione con Mark Ronson per il suo album Late Night Feelings. È stata resa disponibile il 29 novembre 2018 e la Cyrus l'ha descritta come un'introduzione al suo album.[5]

La cantante ha usato per la prima volta la frase She Is Coming sui social media per anticipare il MET Gala del 6 maggio 2019. Tre giorni dopo, ha usato la frase per annunciare che della nuova musica sarebbe stata pubblicata il 30 maggio.[6] Il 27 maggio è stato annunciato che She Is Coming sarebbe stato pubblicato come un EP e non come un singolo apripista, e che la commercializzazione sarebbe stata posticipata di un giorno, al 31 maggio. È diventato così il primo EP della cantante da The Time of Our Lives del 2009.[7] La foto in copertina, scattata da Gray Sorrenti, è stata rivelata quello stesso giorno: la foto in bianco e nero mostra la cantante mentre indossa un crop top con la scritta "never mind the boll*cks", un riferimento all'album del 1977 dei Sex Pistols.[8] Al momento della sua commercializzazione, la cantante aveva specificato che She Is Coming sarebbe stato il primo di una triologia di EP, che insieme avrebbero formato l'album She Is Miley Cyrus, salvo poi abbandonare l'idea.[9][10]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

She Is Coming è un progetto di musica pop con influenze rock, trap e hip hop,[1][11] ed elementi R&B (D.R.E.A.M.).[12]

Promozione[modifica | modifica wikitesto]

Miley Cyrus si è esibita con Cattitude, D.R.E.A.M. e Mother’s Daughter al BBC Radio 1's Big Weekend nel North Yorkshire il 27 maggio 2019.[9] Si è poi esibita al Primavera Sound Festival a Barcellona il successivo 31 maggio e all'Orange Warsaw Festival a Varsavia il 1º giugno;[13] si esibirà al Tinderbox di Odense il 28 giugno[14] e al Glastonbury Festival nel Somerset il 30 giugno.[15]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

She Is Coming ha ricevuto recensioni positive da parte dei critici. Su Metacritic ha ricevuto un punteggio di 64 su 100.[16] Aimee Cliff di The Guardian ha scritto che l'EP è riuscito con successo a mescolare le vecchie influenze musicali della Cyrus senza usare stereotipi estremi durante la promozione e che contiene alcune delle sue migliori canzoni pop degli ultimi anni.[17] Mike Neid di Idolator ha ritenuto che il progetto sarebbe stato sicuramente un successo ma ha criticato il verso di Ghostface Killah in D.R.E.A.M. e la canzone Cattitude.[18] Mikael Wood del Los Angeles Times l'ha reputato più contemporaneo rispetto al suo ultimo album e ha apprezzato il fatto che possieda l'energia che in passato caratterizzava la musica della cantante.[19]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Download digitale[20]
  1. Mother's Daughter – 3:39 (Miley Cyrus, Andrew Wyatt, Alma Miettinen)
  2. Unholy – 2:10 (Miley Cyrus, Andrew Wyatt, Ilsey Juber, Jasper Sheff, John Cunningham)
  3. D.R.E.A.M. (feat. Ghostface Killah) – 2:48 (Miley Cyrus, John Cunningham, Ilsey Juber, Clifford Smith, Corey Woods, David Porter, Dennis Coles, Gary Grice, Isaac Hayes, Jason Hunter, Lamont Hawkins, Robert Diggs, Russell Jones)
  4. Cattitude (feat. RuPaul) – 3:09 (Miley Cyrus, Andrew Wyatt, Alma Miettinen, Ilsey Juber, Rupaul Andre Charles)
  5. Party Up the Street (feat. Swae Lee e Mike Will Made It) – 3:37 (Miley Cyrus, Andrew Wyatt, Khalif Malik Ibn Shaman Brown, Asheton Hogan, Michael Williams II)
  6. The Most – 3:41 (Miley Cyrus, Ilsey Juber, Mark Ronson, Jonny Price, Marcus Lomax, Stefan Johnson, Brandon Joyner Burton)
Traccia bonus nella riedizione digitale
  1. Slide Away – 3:53 (Miley Cyrus, Alma Miettinen, Andrew Wyatt, Michael Williams II)

Successo commerciale[modifica | modifica wikitesto]

L'EP ha debuttato al 5º posto nella Billboard 200 statunitense con 36 000 unità vendute, tra cui 12 000 copie pure. È diventato il dodicesimo disco della cantante a raggiungere la top 10 della classifica.[21] Nella sua seconda settimana è sceso al 45º posto.[22]

Nella classifica britannica ha esordito in 18ª posizione con 3 560 copie distribuite durante la sua prima settimana di disponibilità.[23]

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Aimee Cliff, Miley Cyrus: She Is Coming review – pop chameleon finds her true colours, su theguardian.com, The Guardian. URL consultato il 31 maggio 2019.
    «six breezy, rock and trap-inflected pop songs»
  2. ^ (PT) Miley Cyrus – Certificados, su Pro-Música Brasil. URL consultato il 17 giugno 2021.
  3. ^ (PL) oficjalna lista wyróżnień, su OLiS. URL consultato il 21 dicembre 2023. Digitare "Miley Cyrus" in "wyszukaj interesującą Cię frazę".
  4. ^ (EN) Dave Quinn, Miley Cyrus Confirms Her New Album Is All Done: 'She Is Coming', su people.com, People. URL consultato il 21 giugno 2019.
  5. ^ (EN) Madeline Roth, Miley Cyrus's Next Album Will Probably Sound More Like Bangerz Than Younger Now, su mtv.com, MTV. URL consultato il 21 giugno 2019.
  6. ^ (EN) Ann Schmidt, Miley Cyrus hints new music release on social media: 'She is coming', su foxnews.com, Fox News Channel. URL consultato il 21 giugno 2019.
  7. ^ (EN) Will Gottsegen, Miley Cyrus' 'She Is Coming' Stream, su spin.com, Spin. URL consultato il 21 giugno 2019.
  8. ^ (EN) Alicia Adejobi, Miley Cyrus brushes over Cardi B and Nicki Minaj drama with new album cover, su metro.co.uk, Metro. URL consultato il 21 giugno 2019.
  9. ^ a b (EN) Jon Blistein, Miley Cyrus Plots New Project ‘She Is Coming’, su rollingstone.com, Rolling Stone. URL consultato il 21 giugno 2019.
  10. ^ (EN) Jeff Nelson, Miley Cyrus Announces Seventh Album Plastic Hearts: I 'Found Myself', su people.com, People. URL consultato il 23 ottobre 2020.
  11. ^ (EN) Paris Close, Miley Cyrus Drops New EP 'She Is Coming': Hear All Six Tracks, su iheart.com, 31 maggio 2019. URL consultato il 28 giugno 2019.
    «She Is Coming, an extended play consisting of a mix of both pop and hip-hop-infused tracks»
  12. ^ (EN) Nick Levine, Miley Cyrus – 'She Is Coming' review, su nme.com, NME, 3 giugno 2019. URL consultato il 30 agosto 2019.
  13. ^ (EN) Sachin Trivedi, Miley Cyrus Heads To Europe, Shares Sexy Photo From Hotel Room, su International Business Times, International Business Times. URL consultato il 21 giugno 2019.
  14. ^ (EN) International superstar Miley Cyrus confirmed for Tinderbox, su tinderbox.dk. URL consultato il 21 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2021).
  15. ^ (EN) Gil Kaufman, Glastonbury 2019 Headliners Include Killers, The Cure, Stormzy, Miley Cyrus, Janet Jackson, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 21 giugno 2019.
  16. ^ (EN) Miley Cyrus - She Is Coming [EP], su metacritic.com, Metacritic. URL consultato il 21 giugno 2019.
  17. ^ (EN) Aimee Cliff, Miley Cyrus: She Is Coming review – pop chameleon finds her true colours, su theguardian.com, The Guardian. URL consultato il 21 giugno 2019.
  18. ^ (EN) Mike Neid, Review: Miley Cyrus Gets It Very Right On 'SHE IS COMING', su idolator.com, Idolator. URL consultato il 21 giugno 2019.
  19. ^ (EN) Mikael Wood, Review: Katy Perry and Miley Cyrus stake their claims on pop stardom, again, su latimes.com, Los Angeles Times. URL consultato il 21 giugno 2019.
  20. ^ She Is Coming by Miley Cyrus, su music.apple.com, iTunes. URL consultato il 31 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2020).
  21. ^ (EN) Keith Caulfield, Thomas Rhett Scores Second No. 1 on Billboard 200 Albums Chart With 'Center Point Road', su billboard.com, Billboard. URL consultato il 18 giugno 2019.
  22. ^ (EN) Billboard 200 - The week of June 22, 2019, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 27 giugno 2019.
  23. ^ (EN) Alan Jones, Charts analysis: Senorita reigns for a sixth week, su musicweek.com, Music Week. URL consultato il 2 settembre 2019.
  24. ^ (EN) MILEY CYRUS - SHE IS COMING (ALBUM), su australian-charts.com. URL consultato il 9 giugno 2019.
  25. ^ (DE) Miley Cyrus - She Is Coming, su austriancharts.at. URL consultato il 16 giugno 2019.
  26. ^ (NL) Miley Cyrus - She Is Coming, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 7 giugno 2019.
  27. ^ (FR) Miley Cyrus - She Is Coming, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 7 giugno 2019.
  28. ^ (EN) Miley Cyrus Debut Takes A Back Seat To Billie Eilish's No. 1 Album, su fyimusicnews.ca. URL consultato il 10 giugno 2019.
  29. ^ (DA) Album Top-40 - Uge 22, 2019, su hitlisten.nu, Hitlisten. URL consultato il 12 giugno 2019.
  30. ^ (ET) Siim Nestor, EESTI TIPP-40 MUUSIKAS: Bon Jovi kontsert tõmbas kuulatuma muusika edetabelisse 33 aastat vana plaadi, su ekspress.delfi.ee, Eesti Ekspress. URL consultato il 10 giugno 2019.
  31. ^ (EN) Miley Cyrus: She Is Coming, su ifpi.fi, Musiikkituottajat. URL consultato il 7 giugno 2019.
  32. ^ (FR) Le Top de la semaine : Top Albums - Semaine du 07 Juin 2019 [collegamento interrotto], su snepmusique.com, Syndicat national de l'édition phonographique. URL consultato il 10 giugno 2019.
  33. ^ (DE) Miley Cyrus - She Is Coming, su offiziellecharts.de, Offizielle Deutsche Charts. URL consultato il 7 giugno 2019.
  34. ^ (EN) Irish Charts - Albums - Week 23 2019 - Week Ending 07 Jun 2019, su irma.ie, Irish Recorded Music Association. URL consultato il 7 giugno 2019.
  35. ^ (IS) TÓNLISTINN – PLÖTUR - Vika 23, 2019, su plotutidindi.is, Plötutíðindi. URL consultato il 14 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2019).
  36. ^ Classifica settimanale WK 23 (dal 31.05.2019 al 06.06.2019), su fimi.it, Federazione Industria Musicale Italiana. URL consultato il 7 giugno 2019.
  37. ^ (LV) Mūzikas Patēriņa Tops/ 25. nedēļa, su parmuziku.lv, Latvijas Izpildītāju un producentu apvienība. URL consultato il 10 ottobre 2019.
  38. ^ (LT) 2019 23-os SAVAITĖS (gegužės 31 – birželio 6 d.) TOP100, su agata.lt, AGATA. URL consultato il 9 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2019).
  39. ^ (NO) Topp 40 Album 2019-23, su vglista.no, VG-lista. URL consultato il 7 giugno 2019.
  40. ^ (EN) Official Top 40 Albums - 10 June 2019, su nztop40.co.nz, The Official NZ Music Charts. URL consultato il 7 giugno 2019.
  41. ^ (EN) She Is Coming - Full Official Chart History, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 7 giugno 2019.
  42. ^ (CS) CZ - ALBUMS - TOP 100 - MILEY CYRUS - She Is Coming, su hitparada.ifpicr.cz, ČNS IFPI. URL consultato il 10 giugno 2019.
  43. ^ (CS) SK - ALBUMS - TOP 100 - MILEY CYRUS - She Is Coming, su hitparada.ifpicr.cz, ČNS IFPI. URL consultato l'11 giugno 2019.
  44. ^ (ES) Miley Cyrus - She Is Coming, su elportaldemusica.es. URL consultato l'11 giugno 2019.
  45. ^ (EN) Keith Caulfield, Thomas Rhett Scores Second No. 1 on Billboard 200 Albums Chart With 'Center Point Road', su billboard.com, Billboard. URL consultato il 10 giugno 2019.
  46. ^ (SV) Veckolista Album, vecka 23, su sverigetopplistan.se, Sverigetopplistan. URL consultato il 7 giugno 2019.
  47. ^ (DE) Miley Cyrus - She Is Coming, su hitparade.ch, Schweizer Hitparade. URL consultato il 16 giugno 2019.
  48. ^ (LV) Digitālās Mūzikas Tops 2019, su parmuziku.lv, Latvijas Izpildītāju un producentu apvienība. URL consultato il 3 gennaio 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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