Enes Freedom

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Enes Freedom
Freedom con i Boston Celtics
Nazionalità Bandiera della Turchia Turchia
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Altezza 211 cm
Peso 104 kg
Pallacanestro
Ruolo Centro
Squadra Free agent
Carriera
Giovanili
2009-2010Stoneridge Preparatory School
Squadre di club
2011-2015Utah Jazz265 (2.475)
2015-2017Oklahoma Thunder180 (2.556)
2017-2019N.Y. Knicks115 (1.614)
2019Portland T. Blazers23 (301)
2019-2020Boston Celtics58 (469)
2020-2021Portland T. Blazers72 (806)
2021-2022Boston Celtics35 (129)
Nazionale
2009Bandiera della Turchia Turchia U-18
2011-2015Bandiera della Turchia Turchia
Palmarès
 Europei Under-18
Bronzo Francia 2009
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate all'11 febbraio 2022

Enes Freedom, nato Enes Kanter (Zurigo, 20 maggio 1992), è un cestista statunitense, già apolide e turco, professionista in NBA, attualmente free agent.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Di religione musulmana,[1][2] Kanter è nato a Zurigo, in Svizzera, da genitori turchi che sono poi tornati in Turchia, dove è cresciuto.[3] È vegetariano e sostiene pubblicamente il vegetarianesimo e le campagne degli animalisti.[4][5][6]

L'opposizione a Erdoğan[modifica | modifica wikitesto]

Sin dal suo arrivo negli Stati Uniti non ha fatto mancare il suo appoggio a Fethullah Gülen e al suo movimento politico opponendosi così al presidente della Turchia Recep Tayyip Erdoğan. Dopo il fallito golpe militare del 2016 in Turchia ha pubblicamente criticato il presidente.[7] È stato minacciato di morte via web a seguito di queste sue dichiarazioni tanto che ha dovuto cancellare il proprio account Twitter.[7] Queste sue dichiarazioni gli sono costate anche il disconoscimento da parte della sua famiglia.[8] Dopo questo avvenimento ha dichiarato che avrebbe cambiato il proprio cognome in Gülen.[9][10]

Kanter nella stagione 2016-2017 non ha fatto mancare i propri attacchi a Erdoğan,[11] tanto che a fine stagione (il 20 maggio 2017, giorno del suo 25º compleanno) è stato fermato in Romania dopo che alla frontiera non aveva passato i controlli perché i suoi documenti erano stati invalidati dallo stato turco.[12] Kanter si trovava lì per promuovere le iniziative della sua associazione che assiste i bambini poveri nel mondo.[12] Alla fine è stato lasciato andare partendo con un volo verso Londra per poi andare a New York, dov'è venuto a prenderlo il compagno di squadra a Oklahoma Nick Collison.[12][13][14]

Il 27 maggio 2017 è stato accusato dalle autorità turche di fare parte di un gruppo terroristico.[15] Kanter è diventato apolide visto che la cittadinanza gli è stata revocata dalla Turchia.[16][17] Nel corso di una conferenza stampa ha definito il presidente della Turchia Erdoğan, "l’Hitler del nostro secolo".[18] Per questa ragione, il 20 dicembre 2017, la procura della Repubblica turca ha chiesto il rinvio a giudizio chiedendo la condanna a 4 anni di reclusione.[3][18] Il 19 giugno 2018 suo padre è stato condannato a 15 anni di carcere.[19] Il 24 novembre 2018 ha accusato la Nike di non dargli un contratto perché "Ha paura del regime di Erdoğan".[20] Il 5 gennaio 2019 ha annunciato che non avrebbe partecipato ai Global Games di Londra del 2019 per paura di essere arrestato o ucciso da spie di Erdoğan.[21][22]

Secondo l'agenzia di stampa turca Anadolu, le autorità della Turchia nel gennaio 2019 avrebbero richiesto la sua estradizione ed inoltrato una richiesta all'Interpol di localizzazione ed arresto.[23] Pochi giorni dopo ha avuto una lite via web con l'ex cestista turco Hidayet Türkoğlu, che ha detto in un tweet che Kanter ha paura ad andare in Inghilterra in quanto non ha un passaporto e le sue dichiarazioni minano i rapporti tra Londra e Istanbul;[24] Kanter ha risposto al tweet mostrando una foto del passaporto statunitense che possiede e definendo Türkoğlu il "cagnolino di Erdoğan".[24]

Nel marzo 2019 non è andato a giocare a Toronto per paura di essere arrestato.[25] A raccontare la sua storia da oppositore è stato realizzato da ESPN un documentario intitolato Enemy of The State.[26] Queste azioni non sono passate inosservate, tanto che le gare delle finali della Western Conference contro i Golden State Warriors non sono state trasmesse dalle televisioni turche.[27] Il 12 ottobre 2019 ha attaccato nuovamente Erdoğan per via dell'offensiva militare turca in Siria.[28] Il 19 giugno 2020, dopo 7 anni di prigionia, viene rilasciato suo padre.[29]

Il 29 novembre 2021 ha ricevuto il passaporto statunitense, diventando a tutti gli effetti un cittadino americano.[17][30]

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Enes Kanter Freedom è un centro molto portato all'attacco, ottimo al rimbalzo offensivo e nei movimenti in post.[31][32][33] Ha molte difficoltà in difesa, dove viene spesso puntato dagli avversari per via della sua debolezza in particolare nei cambi.[33][34]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Inizi[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver disputato 1 stagione nelle file del Fenerbahçe Ülker, ha militato per 1 anno all'High School negli Stati Uniti. Non è poi andato al college nonostante avesse firmato un contratto con Kentucky nel 2010.[35][36]

NBA[modifica | modifica wikitesto]

Kanter a Utah mentre tenta di stoppare Patrick Beverley

Utah Jazz (2011-2015)[modifica | modifica wikitesto]

Si è candidato al Draft NBA 2011 dov'è stato selezionato come terza scelta assoluta dagli Utah Jazz.[37] Ha firmato il suo primo contratto da professionista con i Jazz il 9 dicembre 2011 (così tardi a causa del lockout del 2011).[38]

A Utah è stato riserva nelle prime due stagioni, iniziando a giocare più spesso nel quintetto base solo dalla terza, in cui comunque ha giocato 37 partite da titolare su 80 complessivi, facendosi notare per i 27 punti segnati contro i Milwaukee Bucks, che non sono bastati a evitare la netta sconfitta della sua squadra per 114-88.[39]

Oklahoma City Thunder (2015-2017)[modifica | modifica wikitesto]

Il 20 febbraio 2015 viene ceduto nell'ambito di una trade a 3 squadre (che ha visto coinvolti i Detroit Pistons) agli Oklahoma City Thunder.[40] A Oklahoma City Kanter si è trovato bene sin da subito[41] e al debutto ha realizzato una doppia doppia da 10 punti e 13 rimbalzi in occasione della vittoria per 110-103 contro gli Charlotte Hornets.[42]

A fine stagione Kanter rimane svincolato: lui è restricted free agent e i Portland Trail Blazers hanno tentato di prenderlo con un'offerta da 70 milioni in 4 anni, ma che tuttavia è stata pareggiata dai Thunder il 13 luglio 2015.[43]

L'anno successivo diventa riserva di Steven Adams (con cui legherà molto diventandone amico),[44][45] ma questo gioverà molto alla squadra: le sue ottime prestazioni sono state molto utili alla squadra sia in stagione che nei playoffs, in cui ha avuto un ruolo importante nelle semifinali contro i San Antonio Spurs.[46][47] Nelle finali di Conference invece ha avuto un alterco con Draymond Green.[47] Viste le sue prestazioni viene inserito tra i 3 candidati per il titolo di sesto uomo dell'anno, giungendo secondo dietro a Jamal Crawford.[48]

L'anno successivo non ripete quanto mostrato nei playoffs precedenti in quanto durante la post-season i Thunder (privi di Kevin Durant che in estate ha firmato per i Golden State Warriors) incontrano gli Houston Rockets ed escono a gara-5; nel corso della serie Kanter ha giocato pochi minuti perché è stato puntato in difesa da James Harden,[49] venendo schierato quando Harden usciva per poi venire rimesso in panchina ogni qualvolta Harden rientrava in campo in quanto la stella di Houston sfruttava i limiti difensivi del turco.[49][50][51]

New York Knicks (2017-2019)[modifica | modifica wikitesto]

Il 26 settembre 2017 è stato ceduto ai New York Knicks nell'ambito dello scambio che ha portato Carmelo Anthony a OKC.[52] A New York è il centro titolare della squadra. Il 25 dicembre 2017 entra nel ristretto club dei giocatori che hanno messo a referto almeno 30 punti e 20 rimbalzi il giorno di Natale (cosa che prima era riuscita solo a Wilt Chamberlain, Bill Russell e Bob Lanier),[53] segnando 31 punti e raccogliendo 22 rimbalzi nella sconfitta per 105-98 contro i Philadelphia 76ers.[53] Nonostante una stagione in doppia doppia di media con 14,1 punti e 11 rimbalzi, i Knicks terminano la stagione come 11esimi a est.[54][55]

Nella sua seconda stagione nella Grande mela iniziarono a uscire voci sulla sua cessione,[56][57] con lui che si era dichiarato favorevole a lasciare la squadra,[58] per via dei rapporti non più idilliaci con David Fizdale,[56][59] che dopo che in novembre si era espresso su di lui dicendo che avrebbe dovuto vincere il titolo di 6º uomo dell'anno,[60] lo ha messo fuori dalle rotazioni poco tempo dopo.[55] Il 9 febbraio 2019, dopo non essere stato ceduto durante la dead-line, è stato tagliato dalla squadra tramite buyout.[61] Successivamente ha ringraziato i Knicks per averlo tagliato,[62] oltre ad avere rivelato che non lo facevano giocare in quanto lo ritenevano "troppo vecchio".[63]

Portland Trail Blazers (2019)[modifica | modifica wikitesto]

Il 14 febbraio 2019, dopo essere stato in trattativa con i Los Angeles Lakers, firma con i Portland Trail Blazers fino alla fine della stagione.[64] A Portland mantiene il suo ruolo da 6º uomo, tenendo di media 13,1 punti e 8,6 rimbalzi, diventando però titolare dopo l'infortunio accorso a Jusuf Nurkić a fine marzo.[65] Nei playoffs (oltre ad avere ricevuto la solidarietà di tutta la lega in quanto è stato insultato da un tifoso dei Denver Nuggets reo di avergli detto "Fai schifo, tornatene a casa. Aspetta, non puoi...")[2] è quindi titolare della squadra sin dal primo turno contro gli Oklahoma City Thunder, sua ex squadra; in gara-1 si è reso subito protagonista con una doppia da 20 punti e 18 rimbalzi.[55] Nella serie si rivela importante riuscendo a colmare l'assenza di Nurkić aiutando così a fare accedere la squadra alle semifinali di conference dopo gara-5.[63][66] In semifinale i Trail Blazers incontrano i Denver Nuggets, e in gara-3 (vinta 140-137 da Portland) ha giocato 4 overtime nonostante avesse problemi alla spalla (56 i minuti complessivi trascorsi in campo da Kanter, che realizza così il suo record personale).[67] Portland ha eliminato Denver a gara-7, per poi uscire in 4 gare contro i Golden State Warriors in finale di Conference.

Boston Celtics (2019-2020)[modifica | modifica wikitesto]

Il 1º luglio 2019 si accorda per firmare un biennale con i Boston Celtics;[68] il contratto viene firmato il 17 dello stesso mese.[69]

Ritorno a Portland (2020-2021)[modifica | modifica wikitesto]

Il 20 novembre 2020 fa ritorno ai Portland Trail Blazers.[70] L'11 aprile 2021, in occasione del successo per 118-103 contro i Detroit Pistons, realizza una doppia doppia con 24 punti e 30 rimbalzi;[71] con questo diventa il giocatore dei Blazers ad avere raccolto più rimbalzi in una singola partita, battendo il precedente record di Sidney Wicks (27 rimbalzi) risalente al 1975.[72][73]

Ritorno a Boston (2021-2022)[modifica | modifica wikitesto]

Il 13 agosto 2021 fa ritorno ai Boston Celtics.[74]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

NBA[modifica | modifica wikitesto]

Massimi in carriera[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche aggiornate al 26 maggio 2021[75]

Regular season[modifica | modifica wikitesto]

Anno Squadra PG PT MP TC% 3P% TL% RP AP PRP SP PP
2011-2012 Utah Jazz 66 0 13,2 49,6 0,0 66,7 4,2 0,1 0,3 0,3 4,6
2012-2013 Utah Jazz 70 2 15,4 54,4 100 79,5 4,3 0,4 0,4 0,5 7,2
2013-2014 Utah Jazz 80 37 26,7 49,1 0,0 73,0 7,5 0,9 0,4 0,5 12,3
2014-2015 Utah Jazz 49 48 27,1 49,1 31,7 78,8 7,8 0,5 0,5 0,3 13,8
Oklahoma Thunder 26 26 31,1 56,6 75,0 77,6 11,0 1,1 0,5 0,5 18,7
2015-2016 Oklahoma Thunder 82 1 21,0 57,6 47,6 79,7 8,1 0,4 0,3 0,4 12,7
2016-2017 Oklahoma Thunder 72 0 21,3 54,5 13,2 78,6 6,7 0,9 0,4 0,5 14,3
2017-2018 N.Y. Knicks 71 71 25,8 59,2 0,0 84,8 11,0 1,5 0,5 0,5 14,1
2018-2019 N.Y. Knicks 44 23 25,6 53,6 31,8 81,4 10,5 1,9 0,4 0,4 14,0
Portland T. Blazers 23 8 22,3 57,7 25,0 73,5 8,6 1,4 0,6 0,4 13,1
2019-2020 Boston Celtics 58 7 16,9 57,2 14,3 70,7 7,4 1,0 0,4 0,7 8,1
2020-2021 Portland T. Blazers 72 35 24,4 60,4 25,0 77,4 11,0 1,2 0,5 0,7 11,2
2021-2022 Boston Celtics 35 1 11,7 52,6 40,0 85,7 4,6 0,2 0,1 0,4 3,7
Carriera 748 259 21,5 54,8 28,9 77,7 7,8 0,9 0,4 0,5 11,2

Play-off[modifica | modifica wikitesto]

Anno Squadra PG PT MP TC% 3P% TL% RP AP PRP SP PP
2012 Utah Jazz 4 0 10,8 43,8 0,0 0,0 4,0 0,3 0,0 1,0 3,5
2016 Oklahoma Thunder 18 0 18,0 55,1 14,3 84,4 6,2 0,3 0,3 0,6 9,4
2017 Oklahoma Thunder 5 0 9,1 38,5 0,0 100 1,8 0,2 0,0 0,8 4,8
2019 Portland T. Blazers 16 14 28,8 51,4 25,0 75,6 9,7 1,2 0,7 0,6 11,4
2020 Boston Celtics 11 0 9,3 52,4 100 50,0 3,9 0,6 0,0 0,0 4,5
2021 Portland T. Blazers 5 0 11,2 50,0 - 100 2,6 0,0 0,0 0,4 2,0
Carriera 59 14 17,5 51,4 21,1 77,7 5,9 0,6 0,3 0,5 7,6

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Francia 2009

Individuale[modifica | modifica wikitesto]

Francia 2009[76]

WWE[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Kanter chiede consiglio a una leggenda NBA, su sport.sky.it. URL consultato il 10 maggio 2019.
  2. ^ a b Kanter, la voce della libertà che la Turchia ha cancellato dal mondo, su gazzetta.it. URL consultato il 10 maggio 2019.
  3. ^ a b (EN) Zach Braziller, Yaron Steinbuch, Max Jaeger, Enes Kanter scoffs at possibility of Turkish prison, su New York Post, 20 dicembre 2017. URL consultato il 25 dicembre 2018.
  4. ^ (EN) NBA star Enes Kanter says going plant-based is better for humans, animals, and the planet – Totally Vegan Buzz, su totallyveganbuzz.com. URL consultato il 28 ottobre 2020.
  5. ^ Claudio De Simone, Vegani e vegetariani, i giocatori NBA ci spiegano perché., su nbareligion.com, 26 ottobre 2017. URL consultato il 28 ottobre 2020.
  6. ^ (EN) Enes Kanter has a new cause he supports - and it involves your lunch, su celticswire.usatoday.com, 18 ottobre 2020. URL consultato il 28 ottobre 2020.
  7. ^ a b Alessandro Saraceno, Enes Kanter minacciato di morte su Twitter dopo il golpe mancato in Turchia, su basketuniverso.it, 18 luglio 2016. URL consultato il 25 dicembre 2018.
  8. ^ (EN) Enes Kanter disowned by family in manifestation of Turkey's political strife, su sports.yahoo.com. URL consultato il 22 giugno 2020.
  9. ^ NBA, Kanter critica Erdogan: Chiamatemi Gulen, su corrieredellosport.it. URL consultato il 25 dicembre 2018.
  10. ^ (EN) Enes Kanter responds to his Turkish family publicly disowning him, su CBS Sports. URL consultato il 22 giugno 2020.
  11. ^ Un giocatore Nba sfida il sultano Erdogan: la storia di Enes Kanter [collegamento interrotto], su Futura, 7 giugno 2017. URL consultato il 25 dicembre 2018.
  12. ^ a b c NBA, Enes Kanter arrestato in Romania, su sport.sky.it. URL consultato il 25 dicembre 2018.
  13. ^ (EN) They Can Take Away Your Country, Just Like That | By Enes Kanter, su The Players' Tribune, 23 maggio 2017. URL consultato il 25 dicembre 2018.
  14. ^ Turchia, lo strano caso del “terrorista” Enes Kanter, su nbapassion.com.
  15. ^ Sky Sport, Turchia, è caccia a Enes Kanter: "È un terrorista", su sport.sky.it. URL consultato il 25 dicembre 2018.
  16. ^ Marco Mori, Mandato di arresto dalla Turchia per Enes Kanter, su basketinside.com, 27 maggio 2017. URL consultato il 25 dicembre 2018.
  17. ^ a b Kanter è americano e diventa Freedom, su repubblica.it, 30 novembre 2021. URL consultato il 3 gennaio 2022.
  18. ^ a b La procura turca ha chiesto quattro anni di reclusione per Enes Kanter, centro dei New York Knicks, Il Post.it, 20 dicembre 2017.
  19. ^ Sky Sport, Kanter, altri guai per la sua famiglia in Turchia, su sport.sky.it. URL consultato il 25 dicembre 2018.
  20. ^ Mirko Spadaro, NBA - Le accuse di Enes Kanter: "Nike non mi dà un contratto perché ha paura del regime Erdogan", su SPORTFAIR, 24 novembre 2018. URL consultato il 5 gennaio 2019.
  21. ^ Sky Sport, Kanter: “Niente London Game: potrebbero uccidermi”, su sport.sky.it. URL consultato il 5 gennaio 2019.
  22. ^ Enes Kanter: “Non gioco ai London Games: le spie turche potrebbero uccidermi”, su nbareligion.com.
  23. ^ La Turchia sta cercando l'estradizione di Enes Kanter, cestista turco della NBA, per il suo appoggio a Fethullah Gülen, su Il Post, 16 gennaio 2019. URL consultato il 16 gennaio 2019.
  24. ^ a b Sky Sport, Kanter risponde a Turkoglu: "Cagnolino di Erdogan", su sport.sky.it. URL consultato il 7 febbraio 2019.
  25. ^ (EN) Kanter won’t play in Toronto over arrest fears, in Reuters, 28 febbraio 2019. URL consultato il 19 luglio 2019.
  26. ^ (EN) E:60 Goes To Turkey To Tell Enes Kanter's Story, su espnfrontrow.com, 8 marzo 2019. URL consultato il 22 giugno 2020.
  27. ^ (EN) Ece Toksabay e Tuvan Gumrukcu, NBA showdown starring a Turk won't be on Turkish TV, in Reuters, 14 maggio 2019. URL consultato il 22 giugno 2020.
  28. ^ Kanter: 'Erdogan non mi fa paura, non starò zitto', su sport.sky.it. URL consultato il 22 giugno 2020.
  29. ^ Kanter esulta, il padre liberato dal governo turco, su sport.sky.it. URL consultato il 22 giugno 2020.
  30. ^ Adesso è Enes Kanter Freedom: libero di fatto e... di nome, su gazzetta.it. URL consultato il 3 gennaio 2022.
  31. ^ (EN) DraftExpress - Enes Kanter DraftExpress Profile: Stats, Comparisons, and Outlook, su DraftExpress. URL consultato il 5 gennaio 2019.
  32. ^ (EN) “If you miss it, I’m gonna go get it.”, su Cleaning the Glass, 7 novembre 2018. URL consultato il 5 gennaio 2019.
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  37. ^ NBA Draft 2011: La lista completa delle scelte, su ilpallonaro.com.
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  47. ^ a b AllThatAmar, Thunder's Enes Kanter could have been the difference maker against Warriors, no really!, su SLC Dunk, 25 maggio 2016. URL consultato il 16 febbraio 2019.
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  50. ^ Ethan Rothstein, James Harden is already embarrassing the Thunder, su The Dream Shake, 16 aprile 2017. URL consultato il 23 febbraio 2019.
  51. ^ Playoff Nba, Harden vs Westbrook: il duello tra mvp lo decide la squadra, su gazzetta.it. URL consultato il 23 febbraio 2019.
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  55. ^ a b c (EN) Enes Kanter after breakout Game 1: 'I was on the worst team in the league and I wasn't even playing', su NBA.com. URL consultato il 10 maggio 2019.
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  58. ^ (EN) What happens if Enes Kanter isn't traded from New York Knicks by NBA trade deadline, su northjersey.com. URL consultato il 1º aprile 2019.
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