Contea di Civitella Ranieri

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Coordinate: 43°18′38.36″N 12°21′31.09″E / 43.310655°N 12.358637°E43.310655; 12.358637
Contea di Civitella Ranieri
Contea di Civitella Ranieri - Stemma
Motto: Non me domabis
Dati amministrativi
Lingue parlateItaliano, dialetto
CapitaleBorgo Civitella Ranieri
Dipendente daStato Pontificio
Politica
Forma di governoMonarchia assoluta
(contea)
Capo di StatoConte reggente
Nascita1078 circa con Raniero I Ranieri
CausaInvestitura pontificia
Fine1817 con Ruggero V Ranieri
CausaSoppressione dei feudi e annessione allo Stato Pontificio
Territorio e popolazione
Bacino geograficoAlta Valle del Tevere
Massima estensione0,23 km² nel XVII secolo
Popolazione400 abitanti circa nel XVII secolo
Economia
Valutapontificia
RisorseAgricoltura, artigianato (carte da gioco di Civitella, con stemma dei Ranieri)
Commerci conStato Pontificio,
feudi Bourbon del Monte,
Ducato di Urbino
Religione e società
Religione di StatoCattolicesimo
Classi socialiNobili, clero,
contadini, artigiani
Evoluzione storica
Preceduto da Stato Pontificio
Succeduto da Stato Pontificio

La contea di Civitella Ranieri era un feudo pontificio governato fino al 1817 dall'omonima nobile famiglia perugina: la sua felice collocazione - su un poggio dominante tre fiumi, tra cui il Tevere, e la strada che conduceva da Umbertide a Gubbio, nel ducato di Urbino - la rendeva un territorio strategico e appetibile.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il castello di Civitella Ranieri in un'immagine degli anni trenta
Il palazzo Ranieri di Sorbello, a Perugia, in un'immagine degli anni quaranta

Il castello e il borgo murato erano ubicati al centro della piccola contea, con una fitta boscaglia intorno che nascondeva il recinto merlato in cui si accedeva tramite la porta nord e la porta sud. Contesa tra Perugia, Città di Castello e Gubbio, Civitella riuscì a conservare la propria autonomia: nel 1078 Raniero I Ranieri, nipote di Uberto, diede inizio alla costruzione della cittadella, da cui deriverà il nome Civitella.[1]

Uberto, capostipite della casata, giunse probabilmente dalla Sassonia, intorno al 970, al seguito dell'imperatore Ottone III o, secondo altre cronache, più semplicemente dal Monferrato. Da lui discesero molti rami della stirpe - tra cui uno nella repubblica di Venezia - ma, alla fine, sopravvisse fino ai nostri giorni solo quello di Civitella.[2]
Civitella, a causa dell'importanza della sua posizione, subì seri tentativi di occupazione, tra cui, nel 1360, quello di Arlotto Michelotti.
Nel 1443 l'imperatore Sigismondo, in Perugia, le conferì il rango di feudo nobile con tutti i privilegi connessi che saranno aboliti soltanto nel 1807 in seguito all'applicazione del Codice napoleonico.
La contea fu, pertanto, ghibellina nei primi tempi, poi, e fino all'estinzione, un feudo papale, anche se i contrasti, per motivi tributari, tra i reggenti e il governo pontificio furono tanti.
Nel 1491 i possedimenti dei Ranieri sottostarono ad un altro grave saccheggio nell'ambito delle annose controversie tra i Baglioni e gli Oddi.
Il territorio faceva parte della diocesi di Gubbio e il rettore della chiesa settecentesca di san Cristoforo, all'interno della cerchia muraria, aveva il titolo di arciprete: il Santo era il patrono della famiglia e della contea.[3]

Il più noto personaggio dei Ranieri fu Ruggero II Cane (1352-1441), figlio di Costantino, estromesso dai suoi domini dai Michelotti di Perugia. Condottiero e capitano di ventura, riconquistò nel 1407 Civitella e la ricostruì. Nel 1426 papa Martino V insignì Ruggero Cane del titolo di conte, dietro elargizione di 133 fiorini d'oro: Paolo III (1544) e Paolo V (1612) confermeranno tale privilegio. Il Cane, morì a 89 anni nel 1441 e fu sepolto nel duomo di Perugia,[3]
Con rogito del 18 febbraio 1487, il borgo di Civitella spetterà poi a suo nipote Ruggero III: i lavori saranno continuati dai suoi discendenti e, in particolare, nei primi del Settecento, da Costantino V che trasformò la rocca in confortevole residenza signorile. Questi, assiduo viaggiatore in Europa, avviò nel borgo un'attività artigianale con un laboratorio per stampare le carte da gioco: vi era impresso lo stemma dei conti Ranieri, furono assai ricercate e rappresentarono una buona fonte economica per la contea.[4]

L'arme dei Ranieri era così illustrata:

«"in campo azzurro alla banda d'argento doppio merlata.

Le residenze della nobile famiglia, oltre alla rocca di Civitella, furono: il castello di Montegualandro, con titolo comitale, e il palazzo Ranieri di Sorbello, in piazza Piccinino a Perugia, ricco di opere d'arte, tra cui l'Annunciazione del Perugino, unica sua opera con questo soggetto.[5]

Nel 1807, infine, Napoleone I abolì il feudalesimo e il reggente di Civitella Giovanni Antonio I dovette rinunciare agli antichi privilegi. Nel 1810 l'editto fu revocato e suo figlio Ruggero V rientrò nel rango che nel 1817 perderà definitivamente. Fu l'ultimo reggente e l'erede Giovanni Antonio II, sposando Altavilla Bourbon di Sorbello, inaugurerà la nuova linea dei Ranieri di Sorbello tuttora fiorente. L'antica contea fu assorbita dallo Stato della Chiesa e, da allora, entrò a far parte del territorio comunale di Umbertide.[6]

Conti reggenti di Civitella Ranieri (1078-1817)[7][modifica | modifica wikitesto]

L'Annunciazione Ranieri del Perugino
Titolo Nome Dal Al Consorte
1 Signore Raniero I Ranieri 1078 nipote di Uberto
2 Signore Ugo
3 Signore Monaldo
4 Signore Glotto 1200
5 Signore Tancredi I
6 Signore Senso
7 Signore Tancredi II Aloisa degli Oddi
8 Signore Ruggero I
9 Signore Costantino I 1361
10 Conte Ruggero II Cane 1407 1441 Marzia Colonna, Altavilla Ubaldini
11 Conte Costantino II 1441 1460 Pantasilea Farnese
12 Conte Ruggero III 1460 1490 Isabella Graziani
13 Conte Raniero II 1490 1548 Giulia Bentivoglio, Beatrice Vitelli, Teodorina Baglioni
14 Conte Ruggero IV 1548 1559 Castora della Staffa
15 Conte Costantino III 1559 1615 Porzia da Varano
16 Conte Tancredi III 1615 1645 Eleonora degli Oddi
17 Conte Costantino IV 1645 1679 Zenobia Signorelli
18 Conte Costantino V 1679 1742 Teresa Bigazzini
19 Conte Curzio Ranieri 1742 1760 Flerida Olivieri, Elena di Valvasone
20 Conte Giovanni Antonio I 1760
1807
1807
1811
Francesca Gondi
21 Conte Ruggero V 1811 1817 Marianna Gavotti

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Coletti, p. 144
  2. ^ de Vecchi, p.14
  3. ^ a b Amoni, p.260
  4. ^ de Vecchi, p. 43
  5. ^ Scavalcanti, p. 10
  6. ^ de Vecchi, p. 91
  7. ^ de Vecchi, p. 107

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Daniele Amoni, Castelli, fortezze e rocche dell'Umbria, Quattroemme, Perugia 2000.
  • Mimmo Coletti, Le Grandi famiglie umbre, La Nazione, Bologna 1991.
  • Marilena de Vecchi Ranieri, Civitella Ranieri mille anni di storia, Uguccione Ranieri di Sorbello Foundation, Perugia 1998.
  • Ulisse Diligenti, Ranieri di Perugia, <Storia delle Famiglie illustri italiane>, Diligenti, Firenze 1872.
  • Alberto Durante, Ville, parchi e giardini dell'Umbria, Pieraldo, Roma 2000.
  • Concetto Nicosia (a cura di), Il viaggio mondano del conte Costantino Ranieri in Italia superiore nel 1727, Uguccione Ranieri di Sorbello Foundation, Perugia 2008.
  • Stefano Papetti-Ruggero Ranieri, La Casa Museo di Palazzo Sorbello in Perugia, Uguccione Ranieri di Sorbello Foundation, Perugia 2010.
  • Giuseppe Perugi, Notizie generali della nobile famiglia Ranieri e dei suoi feudi, Tipografia cooperativa Leonina, Roma 1908.
  • O. Scavalcanti, La tavola dell'Annunciazione di Casa Ranieri, Unione tipografica cooperativa, Perugia 1907.
  • Leone Tettoni-Francesco Saladini, Ranieri di Perugia, <Teatro araldico>, Wilmant, Milano 1851.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]