Christine Ohuruogu

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Christine Ohuruogu
Christine Ohuruogu durante la parata di Londra in onore dei medagliati olimpici di Pechino 2008
Nazionalità Bandiera del Regno Unito Regno Unito
Altezza 175 cm
Peso 70 kg
Atletica leggera
Specialità Velocità
Società Newham and Essex Beagles
Record
60 m 7"54 (indoor - 2009)
100 m 11"35 (2008)
100 m 11"90 (indoor - 2006)
200 m 22"85 (2009)
200 m 23"41 (indoor - 2008)
400 m 49"41 Record nazionale (2013)
Carriera
Nazionale
2004-Bandiera della Gran Bretagna Gran Bretagna
Palmarès
Bandiera del Regno Unito Regno Unito
Competizione Ori Argenti Bronzi
Giochi olimpici 1 1 2
Mondiali 2 1 5
Mondiali indoor 1 0 1
Europei indoor 1 0 0
Europei under 23 0 2 0
Europei juniores 0 0 1
Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra
Competizione Ori Argenti Bronzi
Giochi del Commonwealth 1 0 1

Per maggiori dettagli vedi qui

Statistiche aggiornate al 24 aprile 2017

Christine Ijeoma Chika Ohuruogu (Londra, 17 maggio 1984) è una velocista britannica specializzata nei 400 metri piani.

In carriera è stata campionessa olimpica della specialità a Pechino 2008, nonché campionessa mondiale ad Osaka 2007 e Mosca 2013; detiene inoltre i record nazionali dei 400 m piani e della staffetta 4×400 metri. Nel 2006 fu sospesa per un anno dopo che ebbe disertato tre controlli anti-doping.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Gli inizi[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2003 Ohuruogu vinse la medaglia di bronzo nei 400 m durante i Campionati europei juniores. L'anno successivo, nella stessa specialità, divenne campionessa della AAA (Amateur Athletics Association) e fu anche semifinalista ai Giochi olimpici di Atene 2004. Nel corso delle stesse Olimpiadi fece parte della staffetta 4×400 metri che si piazzò in quarta posizione.[2]

Agli Europei under 23 del 2005 vinse la medaglia d'argento nei 400 m, distanziata di un solo centesimo di secondo dalla vincitrice. Nella stessa manifestazione vinse un altro argento grazie alla prova della 4×400 metri. Lo stesso anno, dopo aver raggiunto le semifinali dei 400 m ai Mondiali di Helsinki, vinse la medaglia di bronzo nella staffetta insieme alle compagne di squadra Lee McConnell, Donna Fraser e Nicola Sanders.

Controversia ai Giochi del Commonwealth 2006[modifica | modifica wikitesto]

In rappresentanza dell'Inghilterra vinse una medaglia d'oro ai Giochi del Commonwealth 2006 nei 400 m con un tempo di 50"28, battendo così la favorita e campionessa olimpica uscente Tonique Williams-Darling sia in semifinale che in finale.[3]

Durante lo stesso evento, Ohuruogu corse l'ultima frazione di gara della staffetta 4 × 400 m. Nel corso del secondo tratto, dopo 200 m la Giamaica si trovava in testa, seguita nell'ordine dall'Australia e dall'Inghilterra. La regola afferma che il cambio di testimone deve prodursi secondo l'ordine dei corridori a 200 m dalla fine del loro tratto di gara. Ciò significava che Giamaica avrebbe avuto il diritto di prendere la corsia più interna, seguita dall'Australia e quindi dall'Inghilterra, ma fra il 200º e il 300º metro l'inglese Nicola Sanders sorpassò l'australiana Caitlin Willis.

L'inglese Tasha Danvers e l'australiana Tamsyn Lewis, che attendevano l'arrivo delle compagne per il cambio del testimone, si scambiarono le corsie, l'una prendendo il posto dell'altra, e lo stesso dovettero fare le due atlete ancora in corsa, Sanders e Willis, per poter consegnare il testimone alla propria compagna senza intralciarsi a vicenda. Alla fine la squadra inglese vinse la corsa, con il taglio del traguardo da parte di Christine Ohuruogu.

Dopo la gara Tamsyn Lewis presentò reclamo ai giudici di gara, nonostante la sua stessa compagna di squadra, Jana Pittman, prese le difese della squadra inglese sostenendo che la vittoria fosse pulita. Ciononostante, dopo che le inglesi completarono le interviste ed il giro d'onore, furono squalificate e l'Australia ottenne la medaglia d'oro. La ragione data dai giudici fu che la Danvers non avrebbe mai dovuto cambiare corsia con Tamsyn Lewis, ostruendo in questo modo la squadra australiana. Le immagini televisive mostravano però come la stessa Tamsyn Lewis pareva chiedere alla Danvers di prendere il suo posto. Il gesto però non fu minimamente tenuto in conto dai giudici di gara, i quali confermarono la squalifica.

La squalifica e il ritorno ad Osaka[modifica | modifica wikitesto]

La staffetta 4×400 m britannica celebra il bronzo ad Osaka 2007.

Christine Ohuruogu fu sospesa dalle competizioni in occasione dei Campionati europei del 2006 per aver disertato tre controlli anti-doping, il primo nell'ottobre 2005 e gli altri due nel giugno dell'anno successivo.[1] Dopodiché, in accordo con le norme della IAAF e della British Olympic Association, ricevette un anno di squalifica. Inoltre la British Olympic Association decise di squalificarla anche per i futuri Giochi olimpici.[1]

L'atleta si appellò al Tribunale Arbitrale dello Sport ma il suo ricorso fu respinto.[4] Presentò quindi un nuovo ricorso soltanto contro la squalifica olimpica e stavolta i giudici le diedero ragione. Prima del pronunciamento dei giudici Christine Ohuruogu disse che pur di partecipare ai Giochi olimpici avrebbe abbandonato il Regno Unito per gareggiare sotto un'altra bandiera, nel caso in cui la squalifica non fosse stata annullata.[5]

24 giorni dopo la scadenza della squalifica durata un anno, Ohuruogu si ripresentò in pista come meglio non si potrebbe, vincendo la medaglia d'oro nei 400 m piani ai Mondiali di Osaka del 2007 (l'unico oro vinto dal suo paese nell'arco dell'intera manifestazione), precedendo la connazionale Nicola Sanders e la giamaicana Novlene Williams-Mills.[6]

Il titolo olimpico[modifica | modifica wikitesto]

L'anno successivo ai Giochi olimpici di Pechino Christine Ohuruogu si confermò al vertice dei 400 m piani. Nella finale del 19 agosto precedette la favorita, la statunitense Sanya Richards (giunta terza), e la giamaicana Shericka Williams, con un tempo di 49"62,[2] ad un solo centesimo dal suo primato personale ottenuto l'anno precedente ai Mondiali di Osaka. L'oro conquistato dalla Ohuruogu è l'unico ottenuto dal Regno Unito nell'atletica leggera ai Giochi di Pechino, nonché il primo oro britannico di sempre di un atleta femminile sui 400 m piani.[7]

Record nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Seniores[modifica | modifica wikitesto]

Progressione[modifica | modifica wikitesto]

Christine Ohuruogu festeggia l'oro sui 400 m a Pechino 2008.

400 metri piani[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Tempo Luogo Data Rank. Mond.
2016 52"00 Bandiera della Giamaica Kingston 7-5-2016 30ª
2015 50"16 Bandiera della Cina Pechino 25-8-2015
2014 51"38 Bandiera della Svizzera Zurigo 15-8-2014 32ª
2013 49"41 Bandiera della Russia Mosca 12-8-2013
2012 49"70 Bandiera del Regno Unito Londra 5-8-2012
2011 50"85 Bandiera della Croazia Zagabria 13-9-2011 17ª
2010 50"88 Bandiera del Qatar Doha 14-5-2010 19ª
2009 50"21 Bandiera della Germania Berlino 18-8-2009
2008 49"62 Bandiera della Cina Pechino 19-8-2008
2007 49"61 Bandiera del Giappone Osaka 29-8-2007
2006 50"28 Bandiera dell'Australia Melbourne 21-3-2006 12ª
2005 50"73 Bandiera della Germania Erfurt 16-7-2005 14ª
2004 50"50 Bandiera della Grecia Atene 21-8-2004 13ª
2003 54"21 Bandiera della Finlandia Tampere 26-7-2003 413ª

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Christine Ohuruogu al Memorial Van Damme 2013.
Anno Manifestazione Sede Evento Risultato Prestazione Note
In rappresentanza del Bandiera del Regno Unito Regno Unito
2003 Europei juniores Bandiera della Finlandia Tampere 400 m piani   Bronzo 54"21
2004 Giochi olimpici Bandiera della Grecia Atene 400 m piani Semifinale 51"00
4×400 m 3'25"12
2005 Europei under 23 Bandiera della Germania Erfurt 400 m piani   Argento 50"73 Miglior prestazione personale stagionale
4×400 m   Argento 3'31"64
Mondiali Bandiera della Finlandia Helsinki 400 m piani Semifinale 51"43
4×400 m   Bronzo 3'24"44 Miglior prestazione personale stagionale
2007 Mondiali Bandiera del Giappone Osaka 400 m piani   Oro 49"61 Miglior prestazione personale
4×400 m   Bronzo 3'20"04 Record nazionale
2008 Giochi olimpici Bandiera della Cina Pechino 400 m piani   Oro 49"62 Miglior prestazione personale stagionale
4×400 m   Bronzo 3'22"68
2009 Mondiali Bandiera della Germania Berlino 400 m piani 50"21 Miglior prestazione personale stagionale
4×400 m   Bronzo 3'25"16 Miglior prestazione personale stagionale
2011 Mondiali Bandiera della Corea del Sud Taegu 400 m piani Batteria dq
4×400 m   Bronzo 3'23"63
2012 Mondiali indoor Bandiera della Turchia Istanbul 4×400 m   Oro 3'28"76 Miglior prestazione mondiale stagionale
Giochi olimpici Bandiera del Regno Unito Londra 400 m piani   Argento 49"70 Miglior prestazione personale stagionale
4×400 m 3'24"76 Miglior prestazione personale stagionale
2013 Europei indoor Bandiera della Svezia Göteborg 4×400 m   Oro 3'27"56 Record dei campionati Record nazionale
Mondiali Bandiera della Russia Mosca 400 m piani   Oro 49"41 Record nazionale
4×400 m   Argento 3'22"61 Miglior prestazione personale stagionale
2014 Mondiali indoor Bandiera della Polonia Sopot 4×400 m   Bronzo 3'27"90 Miglior prestazione personale stagionale
World Relays Bandiera delle Bahamas Nassau 4×400 m 3'28"03
Europei Bandiera della Svizzera Zurigo 400 m piani 51"38 Miglior prestazione personale stagionale
2015 Mondiali Bandiera della Cina Pechino 400 m piani 50"63
4×400 m   Bronzo 3'23"62 Miglior prestazione personale stagionale
2016 Europei Bandiera dei Paesi Bassi Amsterdam 400 m piani 51"55
Giochi olimpici Bandiera del Brasile Rio de Janeiro 400 m piani Semifinale 51"22
4×400 m   Bronzo 3'25"88
2017 World Relays Bandiera delle Bahamas Nassau 4×400 m 3'28"72 Miglior prestazione personale stagionale
In rappresentanza dell'Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra
2006 Giochi del
Commonwealth
Bandiera dell'Australia Melbourne 400 m piani   Oro 50"28
4×400 m Finale dq
2014 Giochi del
Commonwealth
Bandiera del Regno Unito Glasgow 4×400 m   Bronzo 3'27"24

Altre competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

2007
2008
2009

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Membro dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Ohuruogu is hit by one-year ban, su bbc.co.uk, BBC, 15 settembre 2006. URL consultato il 28 febbraio 2010.
  2. ^ a b (EN) Christine Ohuruogu Bio, Stats, and Results, su sports-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato il 28 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2011).
  3. ^ (EN) It's Ohuruogu in a 400 upset, su smh.com.au, The Sydney Morning Herald, 22 marzo 2006. URL consultato il 28 febbraio 2010.
  4. ^ (EN) Court of Arbitration for Sport - Christine Ohuruogu decision, su iaaf.org, IAAF, 4 aprile 2007. URL consultato il 28 febbraio 2010.
  5. ^ (EN) John Wragg, Ohuruogu Could to on the Run for Nigeria, su express.co.uk, The Daily Express, 9 agosto 2007. URL consultato il 28 febbraio 2010.
  6. ^ (EN) Richard Lewis, Ohuruogu realises her Osaka vision, su iaaf.org, IAAF, 30 agosto 2007. URL consultato il 28 febbraio 2010.
  7. ^ (EN) Ohuruogu grabs gold for Britain, su bbc.co.uk, BBC, 19 agosto 2008. URL consultato il 28 febbraio 2010.
  8. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 58929, 31 dicembre 2008, p. 20.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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