Chitignano

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Chitignano
comune
Chitignano – Stemma
Chitignano – Bandiera
Chitignano – Veduta
Chitignano – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Toscana
Provincia Arezzo
Amministrazione
SindacoValentina Calbi (lista civica Per Chitignano) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019)
Territorio
Coordinate43°39′48″N 11°52′56″E / 43.663333°N 11.882222°E43.663333; 11.882222 (Chitignano)
Altitudine582 m s.l.m.
Superficie14,89 km²
Abitanti857[1] (31-8-2022)
Densità57,56 ab./km²
FrazioniRosina, Taena, La Croce, Monte Cucco, La Casella
Comuni confinantiCaprese Michelangelo, Chiusi della Verna, Subbiano
Altre informazioni
Cod. postale52010
Prefisso0575
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT051014
Cod. catastaleC648
TargaAR
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 531 GG[3]
Nome abitantichitignanini
Patronosan Vincenzo martire
Giorno festivo22 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Chitignano
Chitignano
Chitignano – Mappa
Chitignano – Mappa
Posizione del comune di Chitignano all'interno della provincia di Arezzo
Sito istituzionale

Chitignano è un comune italiano di 857 abitanti della provincia di Arezzo in Toscana.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio del comune di Chitignano, il meno esteso, con i suoi 15 km², fra tutti quelli del Casentino, riproduce nei suoi confini il distretto di una delle poche signorie rurali toscane conservatesi dal Medioevo fino alla fine del settecento. La contea imperiale di Chitignano fu infeudata nel X secolo agli Ubertini di Arezzo e non fu mai formalmente annesso alla Repubblica fiorentina, con la quale nel 1384 stipulò un accordo di accomandigia (protezione militare e politica) come feudo esente da tasse e dipendente dal vicario feudale che amministrava per conto dei suoi conti. A quel tempo Chitignano, Rosina e Taena appartenevano a due minorenni, Niccolò e Leonardo Ubertini. A porre il loro nome, le loro persone e le loro terre sotto l'accomandigia di Firenze fu la nonna paterna e tutrice Franceschina di Castel Focognano, che si impegnò anche a far ratificare l'atto ai nipoti non appena avessero raggiunto a maggiore età. L'atto sottoscritto prometteva perpetua devozione e supporto militare al comune di Firenze in caso di guerra, in cambio se ne ottenne perpetua difesa e protezione. Questo permise alla famiglia degli Ubertini di dominare la contea in maniera incontrastata per altri 4 secoli. Il 16 agosto 1419, Niccolò Ubertini, diventato ormai maggiorenne, negoziò con i feudatari locali un'importane concessione attraverso la stipula di uno statuto. In una riunione tenuta presso la porta del cassero del castello di Chitignano con qualche decina di "Homines et fideles et feudatarii", venne concessa ai presenti la possibilità di disporre liberamente in testamento riguardo ai beni mobili nel caso in cui non ci fossero stati eredi maschi. In cambio si richiedeva di riconoscere Niccolò come unico signore e di accorrere armati in caso di guerra. La necessità era quella di ottenere la devozione delle famiglie più facoltose della contea per poter mantener fede alle promesse fatte a Firenze[4]. Il feudo montano si estendeva su Chitignano, Rosina e Taena, dove dalla parte di Caprese aveva una dogana interna. La sua cancelleria feudale aveva sede a Rassina, dipendendo giudizialmente dalla podesteria di Castel Focognano e dal Vicariato di Poppi. La sua economia fu spesso favorita dai granduchi e tale orientamento non fu smentito neppure sotto i Lorena.

Con la legge del 14 aprile 1780, Pietro Leopoldo, soppressa l'autonomia finora garantita dall'accomandigia, introdusse nella contea alcuni privilegi e deroghe alla legge del 1769 per la produzione del tabacco, che in quei decenni si andava diffondendo in tutta la valle tiberina, e riconobbe ai suoi sudditi gli stessi diritti degli altri toscani. Nel censimento del 1745 contava 598 abitanti. Tra i suoi conti si ricordano Niccolò Ubertini (1419), Pier Francesco Ubertini (1660) e Anton Maria (1790)[5].

Al plebiscito del 1860 per l'annessione del Granducato di Toscana al Regno di Sardegna, i "sì" non ottennero la maggioranza degli aventi diritto (55 su totale di 314), sintomo dell'opposizione all'annessione[6].

Durante la seconda guerra mondiale nei boschi sopra Chitignano erano radunati gruppi di partigiani, vista anche la vicinanza della Linea Gotica. In particolare la loro base era situata al Baregno, chiamato dai chitignanini "Barignolo".

Nel settembre 1993 papa Giovanni Paolo II, diretto con un elicottero a Chiusi della Verna in occasione di una visita pastorale, dovette atterrare presso il campo sportivo di Chitignano, causa maltempo, dove fu accolto da un bagno di folla[7].

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[8]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 103 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Da sottolineare lo svariato utilizzo di tabacco per sigari, pipa e uso tradizionale. Non si ricordano poeti o scrittori famosi, ma il paese è ricco di menti nuove e con buone prospettive future.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

Nel paese è presente una scuola elementare recentemente trasferita all'auditorium del paese. Nella sede precedente sarà probabilmente edificato una struttura adibita agli anziani, la maggioranza della popolazione chitignanina. I pochi giovani presenti nel paese mantengono comunque alto lo spirito moderno e innovativo.

Musei[modifica | modifica wikitesto]

In località Il Pantaneto si trova il Museo della polvere da sparo e del Contrabbando, dedicato all'attività di commercializzazione e produzione di polvere nera che si svolgeva a Chitignano nell'Ottocento. In seguito, il contrabbando di tabacco fu ripreso a metà del secolo scorso, nel dopo guerra. I chitignanini portavano tabacco e sigari in Valtiberina passando attraverso le montagne per sfuggire alla finanza.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
30 maggio 1985 25 maggio 1990 Luciano Chisci Democrazia Cristiana Sindaco [9]
25 maggio 1990 24 aprile 1995 Luciano Chisci Democrazia Cristiana Sindaco [9]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Antonio Rondoni centro-sinistra Sindaco [9]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Leonardo Vantini centro-sinistra Sindaco [9]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Leonardo Vantini centro-sinistra Sindaco [9]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Marcello Biagini lista civica Viviamo Chitignano Sindaco [9]
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Valentina Calbi lista civica Per Chitignano Sindaco [9]
27 maggio 2019 in carica Valentina Calbi lista civica Per Chitignano Sindaco [9]

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

Nata nel 1970 e dismessa nel 2016, la principale squadra di calcio del paese è stata l'U.S.D. Chitignano, che fino alla stagione sportiva 2015-2016 ha militato nel girone L toscano di 2ª Categoria. La squadra adottava il rosso ed il verde come colori sociali.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ La signoria degli Ubertini sui comuni rurali casentinesi di Chitignano, Rosina e Taena all'inizio del Quattrocento (Note) Giovanni Cherubini.
  5. ^ TADDEI, Gioacchino., Idrologia ragionata della sorgente del Rio di Chitignano, etc., 1858, OCLC 504380058. URL consultato il 28 marzo 2020.
  6. ^ Nidia Danelon Vasoli, Il plebiscito in Toscana nel 1860, Firenze, Olschki, 1968, in cui si fa riferimento anche al casi di Castiglion Fibocchi e Radda in Chianti
  7. ^ Frammenti di Pace, su frammentidipace.it. URL consultato il 2 aprile 2021.
  8. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  9. ^ a b c d e f g h http://amministratori.interno.it/

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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