Centristi per l'Europa

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Centristi per l'Europa
LeaderPier Ferdinando Casini
StatoBandiera dell'Italia Italia
AbbreviazioneCpE
Fondazione11 febbraio 2017
Derivato daUnione di Centro
IdeologiaCristianesimo democratico
Europeismo
Centrismo
CollocazioneCentro
Coalizione
Seggi Camera
0 / 400
Seggi Senato
1 / 200
Seggi Europarlamento
0 / 76
Seggi Consigli regionali
0 / 897

Centristi per l'Europa (CpE) è un partito politico italiano di centro nato in seguito ad una scissione nell'Unione di Centro[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La nascita[modifica | modifica wikitesto]

A partire dal 2016 l'Unione di Centro, pur facendo parte della maggioranza del governo Renzi, assume posizioni sempre più critiche verso il Partito Democratico e inizia a riavvicinarsi al centro-destra. La linea non viene condivisa dal fondatore Pier Ferdinando Casini, che decide di lasciare il partito, non rinnovando la tessera.[2]

Qualche settimana dopo l'abbandono di Casini, la direzione nazionale critica aspramente la riforma costituzionale Renzi-Boschi e promuove la nascita dei comitati per l'inutilità del sì.[3] Tale decisione non viene condivisa dal presidente del partito Gianpiero D'Alia, dal ministro Gian Luca Galletti e da diversi deputati UdC all'Assemblea regionale siciliana, che costituiscono il comitato Centristi per il sì.

Il 2 novembre 2016 D'Alia critica duramente la linea politica del partito affermando che "l'UdC è morta". In seguito a ciò il segretario Lorenzo Cesa sospende D'Alia dal partito e lo deferisce ai probiviri per gravi affermazioni offensive nei confronti del partito. In serata D'Alia si dimette dalla carica di Presidente e lascia il partito[4] Il giorno seguente D'Alia e 8 deputati UdC all'ARS danno vita ai Centristi per la Sicilia.[5]

Il 7 dicembre 2016 l'UdC abbandona ufficialmente Area Popolare e i suoi deputati e senatori passano al gruppo misto. Casini, D'Alia e il deputato Ferdinando Adornato decidono invece di restare nel gruppo di AP e danno vita ai Centristi per l'Italia.[6]

L'11 febbraio 2017 Casini e D'Alia annunciano al Teatro Quirino di Roma la fondazione dei Centristi per l'Europa, a cui aderiscono anche Adornato e i senatori Aldo Di Biagio e Luigi Marino.[7][8][9]

Elezioni regionali siciliane del 2017[modifica | modifica wikitesto]

Per le elezioni regionali in Sicilia del 2017 il partito raggiunge un accordo con il Partito Democratico e il centro-sinistra per il sostegno, quale candidato Presidente, al rettore dell'Università di Palermo Fabrizio Micari.[10][11]

La decisione di sostenere Micari provoca l'abbandono di tre deputati regionali del partito, che si schierano invece con il candidato unitario del centro-destra Nello Musumeci: Margherita La Rocca Ruvolo e Gaetano Cani aderiscono all'Unione di Centro,[12][13] mentre Orazio Ragusa a Forza Italia.[14]

I Centristi per l'Europa (presenti nell'isola come Centristi per la Sicilia) si presentano alla competizione unitamente ad Alternativa Popolare di Angelino Alfano, costituendo la lista comune Alternativa Popolare-Centristi per Micari.[15][16]

La lista, nonostante i pronostici, non riesce tuttavia a superare la soglia di sbarramento regionale del 5%, arrestandosi al 4,18% che non consente di eleggere alcun deputato regionale.[17][18]

Le elezioni politiche del 2018[modifica | modifica wikitesto]

Alle elezioni politiche del 2018 il partito per ovviare allo sbarramento nazionale del 3%, previsto per Camera e Senato, decide di federarsi con altri movimenti centristi che intendono schierarsi con il centro-sinistra.[19]

Per la quota proporzionale viene costituita, per ovviare allo sbarramento del 3%, la lista Civica Popolare, che riunisce, oltreché i Centristi per l'Europa, anche quella parte di Alternativa Popolare favorevole all'alleanza con il centro-sinistra, Unione per il Trentino di Lorenzo Dellai, L'Italia è Popolare di Giuseppe De Mita e l'Italia dei Valori di Ignazio Messina.[20] Vengono inoltre schierati degli esponenti del partito nella quota maggioritaria.

L'unico eletto è Pier Ferdinando Casini, che si iscriverà al gruppo parlamentare Per le Autonomie.

Sviluppi successivi[modifica | modifica wikitesto]

Dopo non aver preso parte alle elezioni regionali in Molise ed a quelle in Friuli-Venezia Giulia, il partito si presenta alle elezioni regionali in Abruzzo del 2019 con una propria lista a sostegno del candidato di centro-sinistra Giovanni Legnini, ricevendo l'1,53% e nessun seggio.[21][22] Alle elezioni lucane Centristi per l'Europa si presenta in una lista unitaria con Centro Democratico a sostegno del candidato di centro-sinistra Carlo Trerotola raccogliendo il 3,30% senza eleggere alcun consigliere.

Il partito non si presenta alle elezioni europee del 2019 ma Casini dichiara il suo sostegno alla lista Partito Democratico - Siamo Europei.[23]

In occasione delle elezioni politiche del 2022 il partito entra nella lista Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista facente parte della coalizione di centro-sinistra con Casini che viene rieletto nell'uninominale di Bologna.

Ideologia[modifica | modifica wikitesto]

Il partito ha i propri riferimenti ideologici nel centrismo, nel cristianesimo democratico e nell'europeismo.

Nelle istituzioni[modifica | modifica wikitesto]

XVII Legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Camera dei deputati[modifica | modifica wikitesto]

Nel gruppo: "Alternativa Popolare-Centristi per l'Europa-NCD-Noi con l'Italia"

Senato della Repubblica[modifica | modifica wikitesto]

Nel gruppo: "Alternativa Popolare-Centristi per l'Europa-NCD"

XVIII Legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Senato della Repubblica[modifica | modifica wikitesto]

Nel gruppo: "Per le Autonomie"

XIX legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Senato della Repubblica[modifica | modifica wikitesto]

Nel gruppo: "Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista"

Risultati elettorali[modifica | modifica wikitesto]

Elezione Voti % Seggi
Politiche 2018 Camera in Civica Popolare
0 / 630
Senato in Civica Popolare
1 / 315
Politiche 2022 Camera in PD-IDP
0 / 400
Senato in PD-IDP
1 / 200

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Casini tiene a battesimo i Centristi per l’Europa per riunire i moderati italiani, su LaStampa.it. URL consultato l'8 aprile 2017.
  2. ^ L'Udc scarica Alfano. E Casini lascia, in ilGiornale.it. URL consultato l'8 aprile 2017.
  3. ^ Referendum costituzionale, strappo Udc: centristi verso il 'no' alla riforma, in Repubblica.it, 18 luglio 2016. URL consultato l'8 aprile 2017.
  4. ^ D’Alia sbatte la porta e trova... Totò Cuffaro. URL consultato l'8 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2016).
  5. ^ Tutti con D'Alia: all'Ars sparisce l'Udc e nasce Centristi per la Sicilia, in Tempostretto - quotidiano online di Messina e provincia. URL consultato l'8 aprile 2017.
  6. ^ Area Popolare si spacca dopo il referendum. Udc: "L'esperienza, forse mai decollata, si conclude qui", su Il Fatto Quotidiano, 6 dicembre 2016. URL consultato l'8 aprile 2017.
  7. ^ Nascono i Centristi per l'Europa, D'Alia alla guida, su Giornale di Sicilia. URL consultato l'8 aprile 2017.
  8. ^ Centristi per l'Europa, l'irriducibile Casini vuole rifare la Dc con molto Sud e tante vecchie glorie. E il ministro Galletti fa il Carlo Conti, su L’Huffington Post. URL consultato l'8 aprile 2017.
  9. ^ Nasce «Centristi per l'Europa». Con Casini, il ministro Galletti e D'Alia, in Il Sole 24 ORE. URL consultato l'8 aprile 2017.
  10. ^ Ufficiale il ticket Micari - La Via, della partita anche i Centristi per l'Europa; tensione più a sinistra fra Rifondazione e Fava (FOTO E VIDEO) | BlogSicilia - Quotidiano di cronaca, politica e costume, in BlogSicilia - Quotidiano di cronaca, politica e costume, 9 settembre 2017. URL consultato il 3 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2017).
  11. ^ DBD Group - www.dbdgroup.it, Regionali, D'Alia: "La vera novità si chiama Micari". URL consultato il 3 novembre 2017.
  12. ^ Regionali, Margherita La Rocca Ruvolo passa all’Udc – Grandangolo Agrigento. URL consultato il 3 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2017).
  13. ^ Gaetano Cani, indagato per estorsione: è nella coalizione con Musumeci, in CataniaToday. URL consultato il 3 novembre 2017.
  14. ^ Redazione quotidianodiragusa.it, Scicli, Orazio Ragusa passa a Forza Italia: ecco perché, in quotidianodiragusa.it, 2017-09-14CEST12:16:00+00:00. URL consultato il 3 novembre 2017.
  15. ^ La elezioni regionali in Sicilia, presentata la lista di Alternativa Popolare-Centristi | BlogSicilia - Quotidiano di cronaca, politica e costume, in BlogSicilia - Quotidiano di cronaca, politica e costume, 6 ottobre 2017. URL consultato il 3 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2017).
  16. ^ Regionali, il ministro Alfano presenta la lista di "Alternativa popolare", in AgrigentoNotizie. URL consultato il 3 novembre 2017.
  17. ^ Sicilia: Musumeci conquista maggioranza all'Ars, fuori Ap e Centristi. URL consultato il 7 novembre 2017.
  18. ^ L'estinzione degli alfaniani Affondano anche i transfughi, in Live Sicilia. URL consultato il 7 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2017).
  19. ^ Nasce 'Civica Popolare', lista centristi a fianco Pd - Politica, in ANSA.it, 29 dicembre 2017. URL consultato il 30 dicembre 2017.
  20. ^ Centrosinistra, c'è anche il terzo mini-alleato del Pd: Civica Popolare guidata dalla Lorenzin. Simbolo? Una margherita - Il Fatto Quotidiano, in Il Fatto Quotidiano, 29 dicembre 2017. URL consultato il 30 dicembre 2017.
  21. ^ Elezioni, Centristi per l’Europa- Solidali e Popolari per Legnini: ecco la proposta per la Regione, su Cityrumors, 2 febbraio 2019. URL consultato il 10 febbraio 2019.
  22. ^ Eligendo: Regionali [Scrutini] Regione ABRUZZO (Italia) -, su Eligendo. URL consultato l'11 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2019).
  23. ^ http://www.pierferdinandocasini.it/contro-salvini-lantifascismo-non-basta/

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]