Teletrasporto: differenze tra le versioni

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|autore= Lawrence M. Krauss
|autore= Giulia A. Fornaro, Leonardo Castellani
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|titolo=[[Teletrasporto. Dalla fantascienza alla realtà]]
|altri= traduzione di Libero Sosio
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|titolo=[[La fisica di Star Trek]]
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|editore= [[Longanesi & C.]]
|pagine= pp. 224
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Versione delle 18:21, 21 mar 2012

Per teletrasporto si intende il processo di trasporto più o meno istantaneo di un oggetto da un luogo a un altro.

Questo neologismo è un portmanteau derivato dalla radice greca "Τελε-" ("lontano") e dall'italiano "trasporto", sulla falsariga del termine inglese "teleportation" coniato dallo scrittore Charles Fort (lo stesso prefisso "tele-" unito alle ultime sillabe di "transportation", ossia trasporto).

Come ipotetica tecnologia il teletrasporto è spesso utilizzato nelle opere di fantascienza, dove è generalmente usato come sinonimo di trasporto istantaneo, intendendo che il processo possa avvenire anche attraverso grandi distanze (es. tra la Terra e la Luna o un altro pianeta) e a velocità pari o superiori a quella della luce.

Il teletrasporto, così come descritto nelle opere di fantasia, è prossimo dall'essere realizzato, tuttavia costituisce uno dei maggiori soggetti di ricerca tra i fisici di tutto il mondo che operano nel campo della meccanica quantistica.

Aspetti scientifici

Il teletrasporto è una possibilità teorica ammessa sia dalla fisica quantistica che dalla teoria della relatività generale, due teorie contrastanti per diversi altri aspetti.

Lo stesso argomento in dettaglio: Teletrasporto quantistico.

Viene definito teletrasporto quantistico il fenomeno di apparente azione istantanea a distanza descritto dal paradosso Einstein-Podolsky-Rosen (detto anche "Paradosso EPR", dalle iniziali dei nomi degli scienziati che lo idearono in riferimento al Principio di indeterminazione di Heisenberg e al principio di sovrapposizione di stati). Tale tipo di teletrasporto si basa sulla proprietà di entanglement di due (o più) osservabili (particelle, ad esempio). Due particelle entangled sembrano rispondere istantaneamente l'una dell'altra (in realtà violano il principio di località), ma le informazioni che si trarrebbero da queste risposte immediate andrebbero comunque utilizzate (comunicate) con velocità limitate da quella della luce.

Secondo alcuni sarebbe erroneo considerare il fenomeno un "primo passo" verso una tecnologia del teletrasporto o dei viaggi a velocità superiori a quella della luce. Negli esperimenti finora svolti il segnale è fatto di particelle aventi massa e non può superare la velocità della luce, può essere visto sia come onda che moto di particelle. Teoricamente, esistono e sarebbero utilizzabili onde aventi massa zero, che possono muoversi a velocità superluminali.

Lo stesso argomento in dettaglio: Ponte di Einstein-Rosen.

I ponti di Einstein-Rosen sono una costruzione matematica che prevede la possibilità di uno spostamento da un punto all'altro dello spazio o del tempo, attraverso dei buchi neri.

Con il teletrasporto quantistico non è il corpo ad attraversare lo spazio-tempo che separa il punto di partenza e di arrivo, ma un'onda che porta l'informazione in esso contenuta, per "ricomporre" la massa nel punto di arrivo. Invece, un punto materiale che attraversasse un ponte di Einstein-Rosen entrerebbe in una deformazione dello spazio-tempo che avvicina moltissimo i punti di partenza e di arrivo.

La relatività generale afferma che lo spazio-tempo risulta deformato all'osservatore se la velocità è prossima a quella della luce o in presenza di campi gravitazionali: velocità o gravità si possono usare per "accorciare" i tempi di viaggio per enormi distanze nello spazio e nel tempo. Il teletrasporto quantistico agisce sulla velocità, i ponti di Einstein-Rosen sulla gravitazione.

Cultura popolare

Lo stesso argomento in dettaglio: Portale (immaginario).

Nella narrativa fantastica, il teletrasporto (o un'analoga forma di portale di passaggio spaziotemporale) viene utilizzato come artificio narrativo nella fantascienza (come forma di tecnologia futura) e nel fantasy (come atto di magia).

Fantascienza

Lo stesso argomento in dettaglio: Teletrasporto (Star Trek) e Teletrasporto (Stargate).
La sala teletrasporto della nave stellare USS Enterprise (NCC-1701-D), in Star Trek: The Next Generation

La prima menzione di un sistema di teletrasporto in un'opera di fantascienza è presente nel racconto The Man Without a Body (1877) di David Page Mitchell, in cui uno scienziato scopre un metodo per disassemblare gli atomi di un gatto e trasmetterli via telegrafo.

Il concetto verrà poi ripreso nella fantascienza del primo Novecento (tra i più noti, il racconto The Fly di George Langelaan da cui verranno tratti i due film L'esperimento del dottor K e La mosca, con vari seguiti), raggiungendo la diffusione a livello mondiale con il successo della serie televisiva Star Trek e dei suoi seguiti e trasposizioni cinematografiche (si veda Teletrasporto (Star Trek)). Il concetto è stato ripreso in televisione anche con il telefilm Stargate SG-1 e serie correlate (si veda Teletrasporto (Stargate)).

I modi di teletrasporto utilizzati nella fantascienza sono in genere di due tipi:

  • per scomposizione e riassemblaggio (come quelli citati precedentemente)
  • per portali (con o senza passaggio attraverso una "dimensione" intermedia).

Vi è poi un terzo tipo di trasmissione istantanea, che non riguarda la materia ma solo le informazioni, a scopo di telecomunicazione, attraverso dispositivi come l'ansible.

Filmografia

Fumetti

Uno dei teleporter più famosi dei fumetti è Nightcrawler, un mutante che fa parte del gruppo di supereroi X-Men. La sua mutazione genetica gli permette di teletrasportarsi tramite l'accesso ad una dimensione parallela.

Fantasy

Nel fantasy, il teletrasporto e la bilocazione sono spesso presenti tra i "poteri magici" posseduti da personaggi (eroi o antagonisti). In particolare, nei giochi di ruolo il teletrasporto può essere elemento chiave della parte tattica e strategica del gioco.

Giochi

Nei giochi della serie Pokémon, alcuni di essi sono in grado di utilizzare questa mossa per fuggire dai nemici o, nell'anime, per attaccarli da dove meno se lo aspettano. Uno dei Pokémon in grado di eseguire questo attacco è Abra (e le sue evoluzioni, Kadabra ed Alakazam). Nei videogiochi della prima generazione era inoltre presente come MT. Se usata al di fuori delle battaglie, teletrasporta il protagonista presso l'ultimo Pokémon Center visitato.

Nella serie di videogiochi Gothic della Jowood, il personaggio principale si può spostare grazie alle pietre del teletrasposto, in grado di condurlo da qualunque punto di partenza ad un punto di arrivo fisso, quindi il giocatore è costretto a raccogliere varie pietre ognuna in grado di condurlo in un particolare punto le mondo in cui si muove. Pur avendo una impostazione "magica" queste pietre fanno pensare ad una tecnologia precedente, perduta e riscoperta, e creduta magia in quanto chi le usa manca delle basi tecnico-scientifiche per poterle correttamente interpretare.

Nella serie di videogiochi Half-life, edita da Valve, la tecnologia del teletrasporto ricopre un ruolo fondamentale, in quanto proprio dopo i primi maldestri esperimenti umani a Black Mesa la stessa struttura dello spazio è stata sconvolta e stracciata, consentendo all'impero Combine l'invasione della Terra.

Un meccanismo di alterazione spaziale simile è introdotto in Portal, in cui la protagonista Chell utilizza un'apparecchiatura in grado di alterare il continuum spazio-temporale e creare "varchi" nella struttura fisica della realtà.

Nei videogiochi e nelle ambientazioni della serie di Warcraft il teletrasporto è presente in diversi casi:

  • In Warcraft III ad esempio è presente una pergamena che permette di teletrasportare l'eroe che la usa e le unità a lui vicine ad un municipio alleato. Anche l'arcimago degli umani ha questa capacità.
  • Sempre in Warcraft III i personaggi guardiani come Maiev Shadowsong possiedono un'abilità chiamata "sparizione" che permette di teletrasportarsi a breve distanza. La stessa abilità è stata poi ereditata dai personaggi maghi di World of Warcraft.
  • In World of Warcraft ci sono diversi mezzi per teletrasportarsi: il principale è la Heartstone, ma esistono anche alcuni incantesimi.

Un altro conosciuto gioco che usa il teletrasporto è Crash Bandicoot 3: Warped. In call of duty black ops, nella mappa zombie "kino der toten" e "dead ops arcade" è disponibile l'abilità del teletrasporto, nel quale si è teletrasportati in un'altra zona della mappa.

Nei giochi della serie Legacy of Kain, Kain e gli altri vampiri sono in grado di teletrasportarsi e nel gioco della stessa saga Soul Reaver sono presenti dei Portali Spazio-Dimenzionali che permettono al protagonista, Raziel di trasportarsi in diversi luoghi di Nosgoth.

Cartoni animati

Nella serie televisiva Dragon Ball Z, il protagonista, Goku, dopo un addestramento lungo un anno, apprende la tecnica del teletrasporto, tipica del pianeta Yardrat; prendendo a modello Goku, poi, alcuni suoi nemici (Cooler, Cell e Majin Bu) imparano di riflesso la tecnica. Essa si basa sull'"aura", ossia l'energia spirituale emessa dalle persone: Goku infatti può teletrasportarsi solo in luoghi in cui è presente una persona di cui riesce a percepire l'aura o in cui è già stato.

In Code Lyoko, dove Jérémie, o anche Aelita attivando una torre, può teletrasportare i Lyoko Warriors dall' interno della Skidbladnir al luogo dove è situato il Supercomputer della Réplika che si vuole distruggere. La forma in cui vengono virtualizzati non è altro che con l'aspetto di Cloni Polimorfici, e mantenendo i poteri che hanno su Lyoko. Per tornare nella Skidbladnir basta essere colpiti un certo numero di volte.

In Devilman di Go Nagai, l'arpia Silen è in grado di teletrasportarsi da un luogo all'altro.

nella serie Sonic x una volta ottenuti i 7 smeraldi del chaos si è in grado di manipolare lo spazio ed il tempo (chaos control), quindi di teletrasportarsi. Solo Shadow e Sonic sono in grado di attivare la tecnica con un solo smeraldo.

Bibliografia

Voci correlate