Disease mongering: differenze tra le versioni

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Lynn Payer nel 1992 coniò il termine Disease Mongering per descrivere la [[campagna pubblicitaria]] del collutorio Listerine della [[Johnson & Johnson]] contro l'alitosi<ref name="pmid16979097">{{Cita pubblicazione|autore=Dossey L|anno=2006|titolo=Listerine's long shadow: disease mongering and the selling of sickness|rivista=Explore (NY)|volume=2|numero=5|pp=379–85|doi=10.1016/j.explore.2006.06.005|pmid=16979097}}</ref>. Va precisato che l'alitosi non è semplicemente uno stigma sociale immaginato, ma può derivare da un ampio spettro di condizioni mediche, condizioni che vanno da un'[[Piorrea|infezione batterica delle gengive]] a una [[insufficienza renale]]. Questa condizione oggi è riconosciuta dal consiglio scientifico della American Dental Association come "una condizione riconoscibile che merita attenzione professionale".<ref name="urlnypediatricdds.com">{{Cita web|url=http://nypediatricdds.com/Portals/0/Oral_Malodor_2012.pdf|titolo=Oral malodor|autore=ADA Council on Scientific Affairs|editore=nypediatricdds.com|data=JADA, Vol. 134, February 2003|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141018063249/http://nypediatricdds.com/Portals/0/Oral_Malodor_2012.pdf|dataarchivio=18 ottobre 2014|urlmorto=sì}}</ref>
Lynn Payer nel 1992 coniò il termine Disease Mongering per descrivere la [[campagna pubblicitaria]] del collutorio Listerine della [[Johnson & Johnson]] contro l'alitosi<ref name="pmid16979097">{{Cita pubblicazione|autore=Dossey L|anno=2006|titolo=Listerine's long shadow: disease mongering and the selling of sickness|rivista=Explore (NY)|volume=2|numero=5|pp=379–85|doi=10.1016/j.explore.2006.06.005|pmid=16979097}}</ref>. Va precisato che l'alitosi non è semplicemente uno stigma sociale immaginato, ma può derivare da un ampio spettro di condizioni mediche, condizioni che vanno da un'[[Piorrea|infezione batterica delle gengive]] a una [[insufficienza renale]]. Questa condizione oggi è riconosciuta dal consiglio scientifico della American Dental Association come "una condizione riconoscibile che merita attenzione professionale".<ref name="urlnypediatricdds.com">{{Cita web|url=http://nypediatricdds.com/Portals/0/Oral_Malodor_2012.pdf|titolo=Oral malodor|autore=ADA Council on Scientific Affairs|editore=nypediatricdds.com|data=JADA, Vol. 134, February 2003|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141018063249/http://nypediatricdds.com/Portals/0/Oral_Malodor_2012.pdf|dataarchivio=18 ottobre 2014|urlmorto=sì}}</ref>


Secondo Lynn Payer «il disease mongering è la più insidiosa delle varie forme che l'educazione medica può assumere»<ref name="pmid15995678" />. Le tecniche che, secondo Payer, sfruttano e, in alcuni casi producono, queste errate percezioni sono:<ref name="pmid16979097" />
Secondo Lynn Payer «il disease mongering è la più insidiosa delle varie forme che l'educazione medica può assumere»<ref name="pmid15995678">{{cita pubblicazione|autore=Wolinsky H|anno=2005|titolo=Disease mongering and drug marketing. Does the pharmaceutical industry manufacture diseases as well as drugs?|rivista=EMBO Rep.|volume=6|numero=7|pp=612–4|accesso=27 agosto 2015|doi=10.1038/sj.embor.7400476|pmid=15995678|pmc=1369125}}</ref>. Le tecniche che, secondo Payer, sfruttano e, in alcuni casi producono, queste errate percezioni sono:<ref name="pmid16979097" />


* Indicare normali aspetti della vita umana (spesso inventando nuove parole per descriverli) come anormali e quindi bisognosi di cure.
* Indicare normali aspetti della vita umana (spesso inventando nuove parole per descriverli) come anormali e quindi bisognosi di cure.
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* Abusare di statistiche e studi clinici per esagerare i benefici del trattamento e al contempo decantare assenza di [[effetti collaterali]] rilevanti.
* Abusare di statistiche e studi clinici per esagerare i benefici del trattamento e al contempo decantare assenza di [[effetti collaterali]] rilevanti.


Barbara Mintzes riassume diversamente questi aspetti:<ref name="pmid16597181" />
Barbara Mintzes riassume diversamente questi aspetti:<ref name="pmid16597181">{{cita pubblicazione|autore=Mintzes B|anno=2006|titolo=Disease mongering in drug promotion: do governments have a regulatory role?|rivista=PLoS Med.|volume=3|numero=4|pp=e198|doi=10.1371/journal.pmed.0030198|pmid=16597181|pmc=1434509}}</ref>


* Promuovere ansia nei consumatori sani rispetto al loro futuro stato di salute, gonfiando ad arte i dati inerenti al rischio di ammalarsi.
* Promuovere ansia nei consumatori sani rispetto al loro futuro stato di salute, gonfiando ad arte i dati inerenti al rischio di ammalarsi.
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Una possibile soluzione sembra essere quella di, in caso di abusi, far cessare la validità del [[Brevetto in Italia|brevetto]] in modo che il farmaco entri immediatamente in concorrenza con il generico, opzione questa molto temuta dalle aziende e che può erodere i guadagni delle grandi aziende farmaceutiche in modo ben maggiore rispetto a qualche multa che, spesso, viene intesa più come un costo di investimento che come un deterrente.
Una possibile soluzione sembra essere quella di, in caso di abusi, far cessare la validità del [[Brevetto in Italia|brevetto]] in modo che il farmaco entri immediatamente in concorrenza con il generico, opzione questa molto temuta dalle aziende e che può erodere i guadagni delle grandi aziende farmaceutiche in modo ben maggiore rispetto a qualche multa che, spesso, viene intesa più come un costo di investimento che come un deterrente.


==Presunti casi di disease mongering==
==Esempi di Disease mongering==
[[File:Pubblicità in stile complotto.jpg|miniatura|322x322px|Pubblicità Boiron: si cerca di convincere il consumatore che si tratta di un rimedio censurato e tenuto nascosto. In realtà, la pubblicità è stata esposta in strada e l'oscillococcinum è il rimedio contro l'influenza più usato in Italia]]
=== Strategia quantitativa: diminuzione delle soglie di malattia ===
==== Terapia ormonale sostitutiva ====
[[File:Symptoms of menopause (vector).svg|thumb|Sintomi della menopausa.]]
La terapia ormonale sostitutiva (HRT), senza che questa abbia garantito un miglioramento nella mortalità o morbilità ma provocato la morte inutile di migliaia di donne, è un possibile esempio di rischio significativo collegato al trattamento di malattie inesistenti con farmaci voluttuari e costosi per i soli fini della produzione farmaceutica.<ref name="pmid19798007">{{cita pubblicazione|autore=Wright J |titolo=Marketing disease: is osteoporosis an example of 'disease mongering'? |rivista=Br J Nurs | volume = 18 |numero=17 |pp=1064–7 |anno=2009 |pmid=19798007 | doi = 10.12968/bjon.2009.18.17.44163 }}</ref>


=== Strategia quantitativa: trattamento di un maggior numero di persone ===
Barbara Mintzes dell'University of British Columbia di [[Vancouver]] chiarisce bene in un articolo dell'aprile 2006, pubblicato su [[Public Library of Science|PLoS Medicine]], i termini del problema della [[terapia ormonale sostitutiva]] nelle donne in [[menopausa]].<ref name="pmid16597181">{{cita pubblicazione|autore=Mintzes B |titolo=Disease mongering in drug promotion: do governments have a regulatory role? |rivista=PLoS Med. | volume = 3 |numero=4 |pp=e198 |anno=2006 |pmid=16597181 | pmc = 1434509 | doi = 10.1371/journal.pmed.0030198 }}</ref>
Un esempio di questo fenomeno può essere l'indicazione all'uso di [[oscillococcinum]] (medicamento omeopatico composto interamente da zucchero prodotto dalla [[Boiron]]) nella prevenzione e nel trattamento del'[[influenza]] stagionale. L'azienda produttrice esorta i consumatori ad assumere il rimedio omeopatico anche in situazione di benessere per scongiurare il rischio di influenza ed eventualmente anche per trattarla dopo l'esordio<ref>{{Cita web|url=https://www.boiron-swiss.ch/it/i-nostri-prodotti/scoprite-i-nostri-prodotti/2-famiglie-di-medicamenti/i-nostri-principali-medicamenti/oscillococcinum-r|titolo=OSCILLOCOCCINUM®, Medicamento omeopatico|sito=www.boiron-swiss.ch|accesso=2019-07-16}}</ref>. Allo stato attuale, in letteratura si ritiene che non ci sia alcuna evidenza che raccomandi l'uso di questa medicazione per trattare o prevenire l'influenza<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Robert T.|cognome=Mathie|data=2012-12-12|titolo=Homeopathic Oscillococcinum(®) for preventing and treating influenza and influenza-like illness|rivista=The Cochrane Database of Systematic Reviews|volume=12|pp=CD001957|accesso=2019-07-16|doi=10.1002/14651858.CD001957.pub5|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23235586|nome2=Joyce|cognome2=Frye|nome3=Peter|cognome3=Fisher}}</ref>. Gli unici studi a favore dell'oscillococcinum sono stati finanziati dalla Boiron stessa e dichiarano apertamente il conflitto di interessi<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Giorgio L.|cognome=Colombo|data=2018|titolo=The preventive effect on respiratory tract infections of Oscillococcinum®. A cost-effectiveness analysis|rivista=ClinicoEconomics and outcomes research: CEOR|volume=10|pp=75–82|accesso=2019-07-16|doi=10.2147/CEOR.S144300|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29416364|nome2=Sergio|cognome2=Di Matteo|nome3=Chiara|cognome3=Martinotti}}</ref>.
{{Citazione|La promozione della terapia ormonale sostitutiva (HRT) per la prevenzione delle malattie è un esempio chiave di disease mongering legata alla vendita di farmaci.| Barbara Mintzes dell'University of British Columbia a [[Vancouver]]<ref name="pmid16597181"/>}}


Secondo uno studio della popolazione Italiana, nell'arco di 1 anno il 57% della popolazione riferisce di aver avuto almeno un episodio a carattere influenzale. L'oscillococcinum è stato usato, per lo più come automedicazione, nel trattamento del 36% dei casi rendendolo di fatto il prodotto più venduto nel settore. Si noti come i medici generalmente non prescrivano farmaci per il trattamento diretto dell'influenza (perché non esiste nulla di provata efficacia), limitandosi a prescrivere terapie di supporto per alleviare i sintomi come ad esempio i mucolitici (55% delle prescrizioni mediche)<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Roberto W.|cognome=Dal Negro|data=2018|titolo=Influenza and influenza-like syndromes: the subjects' beliefs, the attitude to prevention and treatment, and the impact in Italian general population|rivista=Multidisciplinary Respiratory Medicine|volume=13|pp=7|accesso=2019-07-16|doi=10.1186/s40248-018-0119-6|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29527305|nome2=Alessandro|cognome2=Zanasi|nome3=Paola|cognome3=Turco}}</ref>.
Ormai le donne hanno assimilato il concetto che la menopausa è legata a un aumento del rischio per la salute, per un aumento dell'1% del rischio assoluto per gravi danni a cinque anni (prevalentemente danni cardiologici).<ref name="pmid12117397">{{cita pubblicazione|autore=Rossouw JE, Anderson GL, Prentice RL, LaCroix AZ, Kooperberg C, Stefanick ML, Jackson RD, Beresford SA, Howard BV, Johnson KC, Kotchen JM, Ockene J |titolo=Risks and benefits of estrogen plus progestin in healthy postmenopausal women: principal results From the Women's Health Initiative randomized controlled trial |rivista=JAMA | volume = 288 |numero=3 |pp=321–33 |anno=2002 |pmid=12117397 }}</ref>

Rischio evitabile ricorrendo a farmaci ormonali sostitutivi; a partire del 2005 si è incominciato a sostenere ciò. in termini di vantaggi sulle prestazioni in menopausa quali: capacità motorie, memoria, e una riduzione del pensiero flessibile e adattabile. Nel 2006 si incomincia a parlare di vampate di calore, alterazioni dell'umore e della memoria, l'aspetto (rughe), disturbi del sonno, il controllo della vescica e cambiamenti sessuali che sono elencati come i sintomi gravi della menopausa.
Dimenticando di citare i rischi di ictus, attacchi di cuore, embolia polmonare o i sintomi di probabile demenza associata alla terapia ormonale sostitutiva, che sono i disturbi più gravi insiti in una terapia ormonale di tipo sostitutivo. Inoltre, il rischio di cancro al seno è descritto come entità non superiore ai rischi dello stile di vita associato.

La terapia HRT è raccomandata a fronte di sintomi da moderati a gravi a breve termine (5 anni) come sicura ed efficace.
Ciò a fronte di un miglioramento mai provato tra menopausa e rughe, che invece sono legate all'invecchiamento. A fronte tutto ciò di un rischio di gravi patologie iatrogene quali il cancro, la demenza e il rischio cardiovascolare?<ref name="pmid16597181"/>

==== Osteoporosi ====
[[File:615 Age and Bone Mass.jpg|thumb|Curve di densità ossea nell'uomo e nella donna.]]
L'[[osteoporosi]] è una patologia complessa che ha inizio con l'avanzare degli anni.
Essa può rappresentare un esempio di disease mongering per il fatto che come fattore di rischio di patologie può essa stessa diventare malattia. Per meglio comprendere, l'osteporosi è un sintomo causa di patologie come le fratture spontanee; ma essa può essere concettualizzata come malattia, dal momento che una riduzione della perdita ossea si può tradurre in una diminuzione del rischio di patologie secondarie.
Il conseguente trattamento farmacologico con farmaci può rallentare la perdita ossea ma questo rallentamento nelle persone più sane offre pochi vantaggi in termini di riduzione del rischio in valore assoluto. Inoltre la medicalizzazione con farmaci secondo alcuni può distrarre il paziente dal mettere in pratica le misure di prevenzione primaria come l'integrazione alimentare con il calcio, la vitamina D, la cessazione dal fumo, la riduzione del peso corporeo e l'esercizio fisico, tutti fattori questi di protezione.<ref name="pmid12143859">{{cita pubblicazione|autore=Sambrook P, Stenmark J |titolo=The pharmaceutical industry and disease mongering. Authors were incorrect in their comments about Osteoporosis Australia |rivista=BMJ | volume = 325 |numero=7357 |pp=216; author reply 216 |anno=2002 |pmid=12143859 }}</ref>

Il criterio guida per definire un'osteoporosi è la [[densità minerale ossea]] o BDM. Essa si calcola misurando la materia minerale presente per centimetro quadrato di osso per mezzo di un esame diagnostico che è la [[mineralometria ossea computerizzata]] o MOC.

In letteratura, si è visto che esso non è un predittivo sufficientemente accurato del rischio di un individuo di avere fratture; da essere utilizzato come guida per la terapia.<ref name="pmid17384871">{{cita pubblicazione|autore=Shankar PR, Subish P |titolo=Disease mongering |rivista=Singapore Med J | volume = 48 |numero=4 |pp=275–80 |anno=2007 |pmid=17384871 }}</ref> I sintomi dell'osteoporosi come malattia sono difficili da rilevare e criteri diagnostici assolutamente affidabili non ancora sono stati formulati.<ref name="pmid19798007"/>

Le aziende farmaceutiche, con abilità e con costose campagne e iniziative promozionali, hanno instillato nella popolazione femminile la paura della malattia, invitando le persone a fare la MOC, esame indolore e per niente invasivo, con questo messaggio: «è questa malattia un ladro silenzioso, se non siete vigili, può insidiarsi e strappare la qualità della vita e la vostra salute a lungo termine.»<ref name="pmid12143859"/>

Il razionale in chiave di disease mongering è dato dal fatto che è sufficiente per una donna essere in [[menopausa]] per giustificare l'esame perché indicherà certamente una differenza tra le donne in menopausa sane con le donne più giovani prese a confronto. {{Chiarire|Un valore più basso fisiologico della densitometria ossea indicherà un rischio che potrà giustificare il ricorso al farmaco.

La costruzione dei criteri diagnostici dell'[[Organizzazione mondiale della sanità|OMS]] ampiamente utilizzato è tale che un gran numero di donne sane in menopausa saranno automaticamente diagnosticate come avere questa "malattia", perché le loro ossa sono state confrontate con quelle di donne molto più giovani.|A scongiurare tale rischio è compito degli ortopedici interpretare i dati}}

Va ricordato però, che in un contesto di controversia sulla definizione di malattia, ha scarso valore predittivo di misurazione della densità ossea, e le terapie fortemente pubblicizzate e costose offrono benefici marginali alle donne in menopausa, il marketing delle aziende ha sostenuto attività promozionali enormi, «attività che stanno tentando di convincere milioni di donne sane in tutto il mondo che sono malate.»<ref name="pmid12143859"/>

Lo sviluppo di tale pseudo-malattia medicalizzando fenomeni fisiologici ai fini di una maggiore vendita di farmaci costosi senza miglioramento tangibile di [[mortalità]] e [[morbilità]] è il fine del disease mongering.<ref name="pmid19798007"/>
{{Citazione| ... grosse somme di denaro sono state spese per la sensibilizzazione, la diagnosi e il trattamento dell'osteoporosi, ma il suo legame con frattura dell'anca non è forte e le terapie farmacologiche utilizzate possono essere di scarso beneficio o causare un danno effettivo.|Wright J. Beeches Management Centre, Knockbracken Sanità Park, [[Belfast]]}}

Pablo Alonso-Coello e colleghi del Centro Iberoamericano [[Cochrane Collaboration|Cochrane]], Universidad Autónoma de [[Barcellona]], sostengono in un articolo del 2008 pubblicato dal [[British Medical Journal]] che le aziende farmaceutiche hanno esagerato i benefici dei farmaci e nascosto i rischi utilizzando valori modestamente abbassati della densità minerale ossea nelle donne in menopausa.
In dettaglio le aziende farmaceutiche interessate a farmaci antiosteoporotici hanno:<ref name="pmid18202066">{{cita pubblicazione|autore=Alonso-Coello P, García-Franco AL, Guyatt G, Moynihan R |titolo=Drugs for pre-osteoporosis: prevention or disease mongering? |rivista=BMJ | volume = 336 |numero=7636 |pp=126–9 |anno=2008 |pmid=18202066 | pmc = 2206291 | doi = 10.1136/bmj.39435.656250.AD }}</ref>
* Ampliato una condizione medica già controversa in ambito clinico.
* Re-analisi statistica dove la scienza è asservita al marketing.
* Esagerato sui benefici dei farmaci.
* Minimizzato gli effetti collaterali dei farmaci.
Nascondendo, per altro, i potenziali conflitti di interesse nella letteratura presentata a sostegno dell'ipotesi di una medicalizzazione farmacologica [[tout court]] dell'osteoporosi.

==== Ipercolesterolemia ====
Nel 2004 un comitato di esperti negli USA hanno ridefinito, abbassandolo, il valore [[Siero sanguigno|sierico]] del [[colesterolo]] che necessita di trattamento medico; ciò ha comportato un aumento della popolazione dei soggetti che hanno "valori elevati di colesterolo" nel sangue. questo è accaduto perché, come riporta Lenzer J., «otto dei nove estensori delle linee guida aveva un conflitto di interessi non dichiarato con i produttori di farmaci ipocolesterolemizzanti ([[statine]]).»<ref name="pmid15459035">{{Cita pubblicazione|autore= Lenzer J |titolo= US consumer body calls for review of cholesterol guidelines |rivista= BMJ |volume= 329 |numero= 7469 |pp= 759 |anno= 2004 |pmid= 15459035 | pmc = 521024 | doi = 10.1136/bmj.329.7469.759-a |accesso= 29 agosto 2015}}</ref> Nel 2011 vi è stata la richiesta di revisione di questa linea guida da parte di associazioni di consumatori statunitensi,<ref name="pmid22039406">{{Cita pubblicazione|autore= Norris SL, Holmer HK, Ogden LA, Burda BU |titolo= Conflict of interest in clinical practice guideline development: a systematic review |rivista= PLoS ONE |volume= 6 |numero= 10 |pp= e25153 |anno= 2011 |pmid= 22039406 | pmc = 3198464 | doi = 10.1371/journal.pone.0025153 |accesso= 29 agosto 2015}}</ref> chiedendo la nomina di un gruppo di ricercatori indipendenti per rivedere le stesse Linee Guida.<ref name="pmid15459035"/>

John Abramson, della [[Harvard]] Medical School di [[Boston]] in [[Massachusetts]], sostiene che «un gruppo che potrebbe beneficiare del trattamento, sono gli uomini di età inferiore ai 65 anni con fattori di rischio multipli, ma occorrerebbe trattare 238 uomini per un anno consecutivamente per prevenire un attacco di cuore, e per prevenire una morte il trattamento andrebbe esteso a 526 pazienti per un anno.»<ref name="pmid15459035"/>

Talvolta la multinazionale del farmaco mette in bilancio la possibile sanzione per usi fraudolenti di un suo farmaco sapendo che questi utili generano profitti superiori alla sanzione stessa. In ambito ipercolesterolemia questo è stato fatto alla Pfizer con il Lipitor ([[atorvastatina]]).
{{vedi anche|Pfizer#Lipitor falsi Claims promozionali}}


=== Strategia temporale: diagnosi precoce ===
=== Strategia temporale: diagnosi precoce ===
<br />
==== Sindrome metabolica ====
Un medico americano, Howard Wolinsky, ha ipotizzato che la [[sindrome metabolica]], così come l'[[ipercolesterolemia]], sarebbe una nuova malattia creata per procurare profitti all'industria farmaceutica, piuttosto che un disturbo reale. I farmaci per ridurre il [[colesterolo]] le [[statine]], sono diventati nel 2004 i farmaci più usati negli USA.<ref name="pmid15995678"/><ref>Breitstein J (2004) The making of a new disease. Pharma Exec 1 Jan, www.pharmexec.com
House of Commons (2005) The Influence of the Pharmaceutical Industry. Fourth Report of Session 2004–2005, HC 42-I. London, UK: The Stationery Office Limited</ref>

Wolinsky sostiene che la vendita di statine è solo un modo per le aziende farmaceutiche di aumentare i ricavi.<ref name="pmid15995678">{{cita pubblicazione|autore=Wolinsky H |titolo=Disease mongering and drug marketing. Does the pharmaceutical industry manufacture diseases as well as drugs? |rivista=EMBO Rep. | volume = 6 |numero=7 |pp=612–4 |anno=2005 |pmid=15995678 | pmc = 1369125 | doi = 10.1038/sj.embor.7400476 |accesso=27 agosto 2015}}</ref>

==== Tumore del pancreas ====
Domenighetti G. et al., scrivono nel 2000 che il tentativo di far passare come protettivo, in termini di prevenzione del [[tumore del pancreas]], l'uso del [[marker tumorale]] [[Ca.19.9]] è destinato al fallimento nel momento che vengono esplicitati alcuni dati fondamentali. In particolare le percentuali di [[sensibilità (statistica)|sensibilità]] del test con oltre il 70% di falsi positivi, l'[[incidenza (epidemiologia)|incidenza]] del tumore sulla popolazione pari a 11 casi su 100 000 persone/anno e la [[sopravvivenza]] che a 5 anni rimane del 3%.
Quando noti questi dati, si osserva uno scarso interesse per il test da parte dei potenziali consumatori/pazienti (interesse pari al 13,5%), che inizialmente erano, invece, attratti dall'idea di prevenire una forma di tumore molto temibile (interesse pari al 60%).<ref name="pmid11281921">{{Cita pubblicazione|autore= Domenighetti G, Grilli R, Maggi JR |titolo= Does provision of an evidence-based information change public willingness to accept screening tests? |rivista= Health Expect |volume= 3 |numero= 2 |pp= 145–150 |anno= 2000 |pmid= 11281921 }}</ref>

In altri termini la modalità di descrizione del rischio atteso per un evento influenza i tassi di consenso, ovvero la volontà del paziente di accettare un intervento consigliato.<ref name="pmid17577004">{{Cita pubblicazione|autore= Halvorsen PA, Selmer R, Kristiansen IS |titolo= Different ways to describe the benefits of risk-reducing treatments: a randomized trial |rivista= Ann. Intern. Med. |volume= 146 |numero= 12 |pp= 848–56 |anno= 2007 |pmid= 17577004 }}</ref>
Certamente è più facile per i non addetti ai lavori comprendere un potenziale beneficio di un trattamento in termini di NNT ([[numero necessario da trattare]]) piuttosto che in termini di rinvio di un evento; influenzando molto la volontà del paziente di accettare un intervento consigliato.<ref name="pmid17577004"/>
L'NNT (Number needed to treat) è calcolato come il [[reciproco]] della riduzione del [[rischio assoluto]], è un parametro che fornisce informazioni quantitative sull'efficacia di interventi terapeutici.


=== Strategia qualitativa: nuova malattia ===
=== Strategia qualitativa: nuova malattia ===
<br />
==== Calvizie ====
[[File:Alopecia scales.jpg|thumb|Scala di hamilton per la calvizie.]]
La terapia della calvizie ha inizio in modo [[serendipico]] con la scoperta che il [[minoxidil]], un [[antipertensivo]], era in grado di far crescere i peli nel corpo dei pazienti ipertesi trattati. Da qui il passo per una sperimentazione per il trattamento della calvizie è stato breve, la [[Upjohn]] detentrice del brevetto del minoxidil sviluppò questo farmaco in una indicazione medica molto legata allo stile di vita e all'immagine di sé.
Una semplice ricerca su [[Pubmed]] indica un'esplosione della produzione scientifica riferita all'uso del minoxidil nella calvizie a partire dagli anni [[1980|80]], in concomitanza delle scoperte riguardanti il potenziale terapeutico di questo principio attivo nella [[alopecia androgenetica]].<ref name="urlminoxidil - PubMed - NCBI">{{Cita web|url= https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=minoxidil |titolo= minoxidil - PubMed - NCBI |autore= Pubmed- Ricerca Keyword|editore= www.ncbi.nlm.nih.gov/|lingua= en|accesso= 21 agosto 2015}}</ref>

Il progressivo scemare della produzione scientifica sul minoxidil a partire dal 1987 si può spiegare, a conferma di quanto prima detto, con la perdita di interesse da parte della stessa Upjohn per la scadenza internazionale del brevetto del minoxidil (brevetto N° US 3 461 461);<ref name="urlwww.pharmastar.it">{{Cita web|url= http://www.pharmastar.it/binary_files/quaderni/Il_brevetto_nel_settore_Farmaceutico_08752.pdf |titolo=Il brevetto nel settore farmaceutico |autore= Silvia Merli |editore= www.pharmastar.it |accesso= 21 agosto 2015}}</ref> e con la successiva [[farmaco generico|debrandizzazione]] del farmaco, causa di un calo importante dei profitti per la multinazionale americana e quindi il conseguente abbandono dell'interesse della stessa per la ricerca sulla calvizie. Ciò per indicare come la ricerca scientifica è quantitativamente ampia in funzione dei possibili profitti che da essa possono nascere.

Successivamente con l'utilizzo della [[finasteride]] nella calvizie si è assistito a un aumento sui media (N.d.t. in [[Australia]]) del messaggio:<ref name="pmid11950740"/>{{Citazione| L'azienda sostiene che gli uomini hanno il legittimo diritto di essere messo al corrente delle opzioni scientificamente dimostrate capaci di fermare la perdita di capelli... |Dichiarazione del portavoce della [[Merck & Co.]]<ref>Hickman B. Men wise up to bald truth. Australian 1998 May 21:p4.</ref>}} Ciò con l'evidente e palese intento di sollevare l'interesse dei calvi verso le possibili opzioni terapeutiche, pur senza agire direttamente con la pubblicità su di essi, ma sfruttando il canale medico come fattore sensibilizzante i possibili consumatori.<ref>[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1122833/figure/FN0x1d6caa0N0x1e36a08/ Pubblicità sugli autobus australiani]</ref>

==== Disordine ipoattivo del desiderio sessuale e FSD ====
[[File:Viagra und andere Potenzmittel Bangkok-01.jpg|thumb|Probabili contraffazioni in vendita in strada a [[Bangkok]] in [[Thailandia]].]]
Un altro caso di mercificazione della malattia è legato all'uso del [[Flibanserin]] nel [[Disordine ipoattivo del desiderio sessuale]] (HDSS) delle donne in pre-/menopausa,<ref name="urlUsa: via libera ad Addyi, primo medicinale che potenzia la libido delle donne - Rai News">{{Cita web|url= http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Viagra-femminile-via-libera-negli-Usa-al-primo-medicinale-che-potenzia-la-libido-delle-donne-0e64a21a-9c46-4b9c-a777-9f121ff488d8.html |titolo= Usa: via libera ad Addyi, primo medicinale che potenzia la libido delle donne - Rai News |data=20 agosto 2015|editore= Rai News}}</ref> circostanza che ha messo in evidenza come le [[lobby]] del farmaco possono in qualche modo influenzare anche la potente [[Food and Drug Administration|FDA]].<ref>{{Cita news|titolo= ‘Viagra for Women’ Is Backed by an F.D.A. Panel|url= https://www.nytimes.com/2015/06/05/business/panel-backs-a-drug-to-increase-womens-sex-drive.html|giornale= The New York Times|data= 4 giugno 2015|nome= Andrew|cognome= Pollack}}</ref><ref>{{Cita web|url= https://www.minnpost.com/second-opinion/2015/06/faux-advocacy-not-science-prompted-fda-panels-ok-low-libido-drug-women-critic |titolo='Faux-advocacy,' not science, prompted FDA panel's OK of 'low libido' drug for women, critics charge nome=Susan |cognome=Perry |sito=minnpost.com |data=8 giugno 2015 |accesso=18 agosto 2015}}</ref><ref>{{Cita web|url= http://www.healthnewsreview.org/2015/06/astroturfers-rule-the-day-fdas-flibanserin-reviewers-were-emotionally-blackmailed-by-a-slick-lobbying-campaign/ |titolo=Astroturfers rule the day: FDA's flibanserin reviewers were “emotionally blackmailed” by a slick lobbying campaign - HealthNewsReview.org |nome=Alan |cognome=Cassels |sito=healthnewsreview.org |data=5 giugno 2015 |accesso=18 agosto 2015}}</ref><ref>{{Cita web|url= https://thinkprogress.org/health/2015/08/14/3691782/the-truth-behind-the-female-viagra/ |titolo=What Big Pharma Doesn't Want You To Know About 'Female Viagra' &#124; ThinkProgress |nome1=Igor |cognome1=Volsky |nome2=Victoria |cognome2=Fleischer |sito=thinkprogress.org |data= 14 agosto 2015|accesso=18 agosto 2015}}</ref><ref>{{Cita web|url= http://www.politico.com/story/2015/08/sexual-politics-boosts-bid-for-pink-viagra-121310.html |titolo=Women's sex drug gets political hard sell |nome=Sarah |cognome=Karlin |sito=politico.com |data=13 agosto 2015 |accesso=18 agosto 2015}}</ref>

{{Citazione|La creazione e la promozione di "disfunzione sessuale femminile" FSD (Female sexual Disease) è un caso da manuale di mercificazione della malattia da parte dell'industria farmaceutica e da altri agenti di medicalizzazione, come i giornalisti della salute e della scienza, gli operatori sanitari, agenzie di relazioni pubbliche e imprese di pubblicità, organizzazioni di ricerca a contratto, e gli altri soggetti dell<nowiki>'</nowiki>''industria della medicalizzazione''.|Tiefer L. ''Female sexual dysfunction: a case study of disease mongering and activist resistance.''<ref name="pmid16597176">{{cita pubblicazione|autore=Tiefer L. |titolo=Female sexual dysfunction: a case study of disease mongering and activist resistance |rivista=PLoS Med. | volume = 3 |numero=4 |pp=e178 |anno=2006 | pmid = 16597176 | pmc = 1434501 | doi = 10.1371/journal.pmed.0030178 }}</ref>}}

La medicalizzazione della sessualità ha inizio a partire dagli anni 1970, quando si cominciò per la prima volta a veder l'apprendimento e l'educazione come chiavi per la soddisfazione sessuale.
Dal 1980 la natura delle ricerche sul sesso e le sue competenze hanno cominciato a spostarsi verso una nuova "medicina sessuale" grazie al crescente interesse della classe medica e grazie anche alle nuove tecnologie diagnostiche in ambito urologico e soprattutto all'interesse dell'industria farmaceutica.<ref name="pmid16597176"/>

La storia di questo disturbo ha un inizio nel maggio 1997 quando a [[Cape Cod]] in una conferenza, sponsorizzata da aziende farmaceutiche, dal tema: "Funzione sessuale: valutazione negli studi clinici", ha inizio il percorso storico del disturbo, così come oggi esso è inteso.<ref name="pmid9741967">{{cita pubblicazione|titolo=Proceedings of The Cape Cod Conference: Sexual Function Assessment in Clinical Trials. Hyannis, Massachusetts, USA. 30-31 May 1997 |rivista=Int. J. Impot. Res. | volume = 10 Suppl 2 |pp=S1–140 |anno=1998 |pmid=9741967 }}</ref>

La [[Pfizer]] è stata il principale promotore della FSD ([[Female sexual disorder]]) 1997-2004, quando era in corso il suo tentativo di avere approvato il Viagra per il trattamento del disturbo sessuale femminile dell'eccitazione; tentativo poi fallito per gli scarsi risultati nei trial clinici con il [[sildenafil]] nell'indicazione.<ref name="pmid16597176"/>

Il direttore del [[Kinsey Institute]], ha scritto sul [[British Medical Journal|BMJ]]: {{Citazione| "La storia recente dello studio di disfunzione sessuale femminile è un classico esempio di partenza da un qualche preconcetto, e non basata sull'evidenza; la categorizzazione diagnostica delle disfunzioni sessuali delle donne, sulla base del modello maschile, richiede quindi ulteriori ricerche per basarsi su tale ipotesi.|John Bancroft<ref name="pmid16597176"/>}}

Un altro momento segno distintivo della storia FSD, è lo sviluppo di un cerotto a base di [[testosterone]] per il trattamento del desiderio sessuale ipoattivo, cerotto mai approvato dalla FDA per questa indicazione per mancanza di dati sulla sicurezza a lungo termine. Nel 2004 il disturbo dell'eccitazione sessuale femminile diventa desiderio sessuale ipoattivo rendendo così l'uso del testosterone legato alla patologia.
Jan Shifren stima che un quinto di tutte le prescrizioni di prodotti a base di testosterone nell'uso approvato per gli uomini sono effettivamente scritti ([[off-label]]) per le donne.<ref>Kantrowitz B, Wingert P. Inside the struggle to treat women with dwindling sex drives. Newsweek.2005 Oct 4; Available: {{cita web |url=http://msnbc.msn.com/id/9546806/site/newsweek |titolo=Copia archiviata |accesso=25 agosto 2015 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100916082300/http://msnbc.msn.com/id/9546806/site/newsweek |dataarchivio=16 settembre 2010 }}. Accessed 7 March 2006.</ref>

==== Disfunzione erettile ====
[[File:Satyr goat Met L.2008.51.jpg|thumb|[[Sileno]] e il caprone - [[kyathos]] attico a figure nere.]]
Nell'indagine del BMJ del 2002, la disfunzione erettile e l'eiaculazione precoce sono individuabili al XVII posto, alla più generica circostanza: ''ansia per le dimensioni del pene e/o invidia del pene.''
Sia il [[sildenafil]] e i suoi derivati (inibitori delle fosfodiesterasi) nella [[disfunzione erettile]], sia nel caso della [[eiaculazione precoce]] la [[dapoxetina]], sono esempi di riuscite campagne di marketing riconducibili nel disease mongering; in un contesto medico che riguarda la sfera sessuale.

In tutti questi casi si tratta di molecole che rispondono ad ampi bisogni di "salute" da parte della popolazione maschile.
Ritenere, però, che il sildenafil (Viagra) e i suoi simili, siano usati solamente secondo i precisi e rigidi criteri medici di trattamento della [[disfunzione erettile]], contrasta con una ormai rilevante letteratura scientifica sull'uso ricreazionale degli inibitori della fosfodiesterasi-5.<ref name="pmid15730119">{{Cita pubblicazione|autore= Smith KM, Romanelli F |titolo= Recreational use and misuse of phosphodiesterase 5 inhibitors |rivista= J Am Pharm Assoc (2003) |volume= 45 |numero= 1 |pp= 63–72; quiz 73–5 |anno= 2005 |pmid= 15730119 |accesso= 21 agosto 2015}}</ref><ref name="pmid20722788">{{Cita pubblicazione|autore= Bechara A, Casabé A, De Bonis W, Helien A, Bertolino MV |titolo= Recreational use of phosphodiesterase type 5 inhibitors by healthy young men |rivista= J Sex Med |volume= 7 |numero= 11 |pp= 3736–42 |anno= 2010 |pmid= 20722788 | doi = 10.1111/j.1743-6109.2010.01965.x |accesso= 21 agosto 2015}}</ref><ref name="pmid25265421">{{Cita pubblicazione|autore= Calabrò RS, De Luca R, Balletta T, Russo M, Naro A, Bramanti P |titolo= Seizure-induced by phosphodiesterase-5 inhibitors for recreational use: an emerging problem among young people! |rivista= Subst Use Misuse |volume= 50 |numero= 1 |pp= 137–8 |anno= 2015 |pmid= 25265421 | doi = 10.3109/10826084.2014.957774 |accesso= 21 agosto 2015}}</ref>

La creazione dell'entità "disfunzione erettile", come un disturbo medico grave, diffuso, e curabile si è sviluppato con l'introduzione del Viagra. Infatti, esso è stato lanciato nel 1998 con una campagna di pubbliche relazioni a livello mondiale senza precedenti, come Joel Lexchin descrive in un numero di [[Public Library of Science|PLoS Medicine]].<ref name="pmid16597176"/><ref name="pmid16597172">{{cita pubblicazione|autore=Lexchin J |titolo=Bigger and better: how Pfizer redefined erectile dysfunction |rivista=PLoS Med. | volume = 3 |numero=4 |pp=e132 |anno=2006 |pmid=16597172 | pmc = 1434483 | doi = 10.1371/journal.pmed.0030132 }}</ref>

Le ricerche mediche sul testosterone nel trattamento della disfunzione erettile e sull'invecchiamento sono un altro possibile caso di disease mongering.<ref name="pmid22676862">{{cita pubblicazione|autore=Katelaris A |titolo=Testosterone up. A case of disease mongering? |rivista=Med. J. Aust. | volume = 196 |numero=10 |pp=611 |anno=2012 |pmid=22676862 }}</ref>

Negli USA, in [[Canada]] e in [[Nuova Zelanda]] dopo il 2010 si è avuto un aumento esplosivo delle vendite di testosterone nell'[[invecchiamento]] e nei problemi correlati.
I farmaci a base di testosterone sono stati studiati e approvati nelle forme di [[ipogonadismo]] con bassi livelli di [[testosterone]] endogeno. Suggerendo, però, che bassi livelli di testosterone sono correlati con l'invecchiamento e con la bassa [[libido]] maschile si è fatta una "indebita" pressione sulla popolazione circa la possibilità di "risolvere" un problema tipico dell'età. Inoltre, è stato tentato agendo sulle categorie di medici specialisti di spostare il valore patologico del livello serico del testosterone circolante.<ref name="pmid25809947">{{cita pubblicazione|autore=Perls T, Handelsman DJ |titolo=Disease mongering of age-associated declines in testosterone and growth hormone levels |rivista=J Am Geriatr Soc | volume = 63 |numero=4 |pp=809–11 |anno=2015 |pmid=25809947 | doi = 10.1111/jgs.13391 }}</ref>

==== Eiaculazione precoce ====
La dapoxetina, invece, è il risultato di un processo registrativo di un farmaco che come altri della stessa classe farmacologica (antidepressivi) ha attività sulla capacità di controllare la eiaculazione precoce, infatti è molto ampia la letteratura scientifica che riguarda l'uso degli [[antidepressivi]] farmaci in questa problematica maschile.<ref name="pmid25636495">{{Cita pubblicazione|autore= Martyn-St James M, Cooper K, Kaltenthaler E, Dickinson K, Cantrell A, Wylie K, Frodsham L, Hood C |titolo= Tramadol for premature ejaculation: a systematic review and meta-analysis |rivista= BMC Urol |volume= 15 |pp= 6 |anno= 2015 |pmid= 25636495 | pmc = 4417346 | doi = 10.1186/1471-2490-15-6 |accesso= 21 agosto 2015}}</ref><ref name="pmid25557853">{{Cita pubblicazione|autore= Ozcan L, Polat EC, Otunctemur A, Ozbek E |titolo= Duloxetine, dual serotonin and norepinephrine reuptake inhibitor, versus paroxetine, selective serotonin reuptake inhibitor, in the treatment for premature ejaculation |rivista= Int Urol Nephrol |volume= 47 |numero= 2 |pp= 283–7 |anno= 2015 |pmid= 25557853 | doi = 10.1007/s11255-014-0905-9 |accesso= 21 agosto 2015}}</ref><ref name="pmid24830690">{{Cita pubblicazione|autore= Simsek A, Kirecci SL, Kucuktopcu O, Ozgor F, Akbulut MF, Sarilar O, Ozkuvanci U, Gurbuz ZG |titolo= Comparison of paroxetine and dapoxetine, a novel selective serotonin reuptake inhibitor in the treatment of premature ejaculation |rivista= Asian J. Androl. |volume= 16 |numero= 5 |pp= 725–7 |anno= 2014 |pmid= 24830690 | pmc = 4215669 | doi = 10.4103/1008-682X.128467 |accesso= 21 agosto 2015}}</ref><ref name="pmid24578810">{{Cita pubblicazione|autore= Janssen PK, Zwinderman AH, Olivier B, Waldinger MD |titolo= Serotonin Transporter Promoter Region (5-HTTLPR) Polymorphism Is Not Associated With Paroxetine-Induced Ejaculation Delay in Dutch Men With Lifelong Premature Ejaculation |rivista= Korean J Urol |volume= 55 |numero= 2 |pp= 129–33 |anno= 2014 |pmid= 24578810 | pmc = 3935070 | doi = 10.4111/kju.2014.55.2.129 |accesso= 21 agosto 2015}}</ref><ref name="pmid9722759">{{Cita pubblicazione|autore= Hsieh JT, Chang HC, Law HS, Hsieh CH, Cheng JT |titolo= In vivo evaluation of serotonergic agents and alpha-adrenergic blockers on premature ejaculation by inhibiting the seminal vesicle pressure response to electrical nerve stimulation |rivista= Br J Urol |volume= 82 |numero= 2 |pp= 237–40 |anno= 1998 |pmid= 9722759 |accesso= 21 agosto 2015}}</ref>

==== Inibitori della COX-2 ====
Nel settembre 2009,<ref name="urlContractor Case - Federal Contractor Misconduct Database - POGOa">{{Cita web | url = http://www.contractormisconduct.org/index.cfm/1,73,222,html?CaseID=1289 | titolo = Contractor Case - Federal Contractor Misconduct Database - POGO | autore = | data = | lingua = en | accesso=15 ottobre 2010}}</ref> la Pfizer paga 2,3 miliardi di $ chiudendo così le pendenze civili e penali dovute alla commercializzazione illegale di quattro farmaci tra cui un inibitore delle COX-2 il [[Valdecoxib]] poi ritirato dal commercio.
Accusa riguardava l'intenzione di frodare o indurre in errore la classe medica e i consumatori attraverso la promozione di questi farmaci in usi non approvati.<ref name="urlFBI — Record Pfizer Settlement, FBI -">{{Cita web | url = https://www.fbi.gov/news/stories/2009/september/pfizer_settlement_090209/?searchterm=pfizer | titolo = FBI — Record Pfizer Settlement, FBI - | autore = | data = | lingua = en | accesso = }}</ref>
Il cosiddetto Pfizer Settlement<ref>[https://www.fbi.gov/news/stories/2009/september/pfizer_settlement_090209 FBI — Record Pfizer Settlement]</ref> è un crimine federale secondo l'[[FBI]] alla pari di altri crimini commessi dai [[White Collar Crime]] (Crimini dei colletti bianchi).
La multa pagata da Pfizer è la più alta mai fatta pagare dal Dipartimento della Giustizia USA.<ref name="urlFBI — Justice Department Announces Largest Health Care Fraud Settlement in Its History, FBI -">{{Cita web | url = https://www.fbi.gov/news/pressrel/press-releases/justice-department-announces-largest-health-care-fraud-settlement-in-its-history/?searchterm=pfizer | titolo = FBI — Justice Department Announces Largest Health Care Fraud Settlement in Its History, FBI - | autore = | data = | lingua = en | accesso = }}</ref>
Inoltre, 1,3 miliardi di $ sono stati pagati dalla controllata di Pfizer: Pharmacia and Upjohn Company, Inc., colpevole della violazione dei regolamenti della FDA nella promozione del Valdecoxib.<ref name="urlwww.contractormisconduct.orga">{{Cita web | url = http://www.contractormisconduct.org/ass/contractors/188/cases/1289/1835/pfizer-bextra-settlement_sentence.pdf | titolo = www.contractormisconduct.org | autore = | data = | lingua = en | accesso = 15 ottobre 2010 | urlmorto = sì }}</ref>
La Pfizer ha però negato tutte le accuse civili, con l'eccezione del riconoscimento di alcune azioni improprie legate alla promozione del Linezolid.<ref name="urlwww.contractormisconduct.orgb">{{Cita web | url = http://www.contractormisconduct.org/ass/contractors/188/cases/1289/1827/pfizer-bextra-settlement_dojpr.pdf | titolo = www.contractormisconduct.org | autore = | data = | lingua = en | accesso = 15 ottobre 2010 | urlmorto = sì }}</ref>

==== Dolore neuropatico ====
{{vedi anche|Pfizer#Marketing illegale del Neurontin}}

Il Neurontin [[Gabapentin]] è un [[antiepilettico]] che è stato usato nel [[dolore neuropatico]] {{chiarire|in modo illegale perché questa è un'indicazione [[off-label]]|L'uso off-label non è illegale}}. Viene presentato come un "esempio classico" di disease mongering.

==== Fobia sociale ====
Un presunto episodio di disease mongering riguarda il disturbo psichiatrico noto come [[fobia sociale]], e riguarderebbe l'[[Hoffmann-La Roche]] e la promozione dell'[[antidepressivo]] Aurorix ([[moclobemide]]), nel 1997.

L'Hofmann La Roche sarebbe riuscita a far sovrastimare l'incidenza della forma psicologica, facendola quindi passare per malattia: il tutto con il consenso di autorevoli clinici e medici di medicina generale specie in Australia. In questo modo il marketing della Roche sarebbe riuscito a far diventare la "timidezza eccessiva", la [[fobia sociale]], rendendo possibile l'utilizzo del proprio farmaco nella cura del disturbo.

Il giornalista Ray Moynihan, sostenitore della tesi del ''DM'', ha affermato in tale contesto che « ... la medicalizzazione del disagio umano sembra non avere limiti».<ref name="pmid11950740" />

==== Sindrome da deficit di attenzione e iperattività ====
{{vedi anche|Controversie sull'ADHD}}
L'esistenza dell'ADHD è talvolta messa in dubbio. Tuttavia la sua esistenza è provata da un punto di vista scientifico ed è nota da decenni. Non si tratta quindi né di una "nuova malattia", né di una malattia "inventata". È inoltre provata la validità della cura farmacologica mediante [[Ritalin]]. Negli [[Stati Uniti]] tuttavia, si riscontra che il numero di diagnosi e, di conseguenza, di cure farmacologiche è superiore a quanto previsto dalla statistiche mediche.

==== Pandemia influenzale ====
Vance M.A. della Butler University, College of Pharmacy and Health Sciences di [[Indianapolis]], sostiene che spese enormi nella preparazione di vaccini antinfluenzali hanno prodotto pochi benefici dimostrabili e qualche danno, indipendentemente dalle risorse sprecate; ciò grazie a meccanismi di disease mongering, insieme con una diffusa paura dell'influenza, ci si dovrebbe opporre con vigore a ciò.<ref name="pmid21319723">{{cita pubblicazione|autore=Vance MA |titolo=Disease mongering and the fear of pandemic influenza |rivista=Int J Health Serv | volume = 41 |numero=1 |pp=95–115 |anno=2011 |pmid=21319723 }}</ref>

In Australia è stata condotta un'indagine su come i media hanno diffuso notizie circa la epidemia influenzale del 2009. Gli autori della ricerca hanno concluso che: «raramente sono stati contestualizzati i quotidiani conteggi dei tassi di infezione e i commenti sulle variazioni del livello di allerta pandemica ciò per meglio aiutare le persone a capire meglio per la propria persona il rischio».<ref name="pmid21435263">{{cita pubblicazione|autore=Fogarty AS, Holland K, Imison M, Blood RW, Chapman S, Holding S |titolo=Communicating uncertainty--how Australian television reported H1N1 risk in 2009: a content analysis |rivista=BMC Public Health | volume = 11 |pp=181 |anno=2011 |pmid=21435263 | pmc = 3079644 | doi = 10.1186/1471-2458-11-181 }}</ref>

In generale è accettata l'idea che contro l'epidemia influenzale sono richieste la partecipazione non solo dei sistemi sanitari nazionali ma anche di tutta la società.<ref name="pmid20661141">{{cita pubblicazione|autore=Jackson C |titolo=H1N1 pandemics and disease mongering: applying holistic philosophy to counteract fear |rivista=Holist Nurs Pract | volume = 24 |numero=5 |pp=247–51 |anno=2010 |pmid=20661141 | doi = 10.1097/HNP.0b013e3181f10414 }}</ref>


== Ruolo di lobby mediche ==
== Ruolo di lobby mediche ==
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Inoltre: {{Citazione| Recenti [[Studio clinico#Studi osservazionali|studi osservazionali]] mostrano nelle prove più sovradiagnosi e molto poca o nessuna riduzione dell'incidenza dei tumori avanzati con lo screening.|Gøtzsche PC e Jørgensen KJ. del Nordic Cochrane Centre, Rigshospitalet, di Copenaghen<ref name="pmid23737396"/>}}
Inoltre: {{Citazione| Recenti [[Studio clinico#Studi osservazionali|studi osservazionali]] mostrano nelle prove più sovradiagnosi e molto poca o nessuna riduzione dell'incidenza dei tumori avanzati con lo screening.|Gøtzsche PC e Jørgensen KJ. del Nordic Cochrane Centre, Rigshospitalet, di Copenaghen<ref name="pmid23737396"/>}}


Autori di Linee Guida sul tumore alla mammella sono, secondo Hietanen P., in conflitto di interesse con l'industria farmaceutica.<ref name="pmid22039406"/><ref name="pmid19684104">{{Cita pubblicazione|autore= Hietanen P |titolo= Does the expert panel at the St Gallen meeting provide an unbiased opinion about the management of women with early breast cancer? |rivista= Ann. Oncol. |volume= 20 |numero= 10 |pp= 1749–51; author reply 1751–2 |anno= 2009 |pmid= 19684104 | doi = 10.1093/annonc/mdp399 }}</ref>
Autori di Linee Guida sul tumore alla mammella sono, secondo Hietanen P., in conflitto di interesse con l'industria farmaceutica.<ref name="pmid22039406">{{Cita pubblicazione|autore=Norris SL, Holmer HK, Ogden LA, Burda BU|anno=2011|titolo=Conflict of interest in clinical practice guideline development: a systematic review|rivista=PLoS ONE|volume=6|numero=10|pp=e25153|accesso=29 agosto 2015|doi=10.1371/journal.pone.0025153|pmid=22039406|pmc=3198464}}</ref><ref name="pmid19684104">{{Cita pubblicazione|autore= Hietanen P |titolo= Does the expert panel at the St Gallen meeting provide an unbiased opinion about the management of women with early breast cancer? |rivista= Ann. Oncol. |volume= 20 |numero= 10 |pp= 1749–51; author reply 1751–2 |anno= 2009 |pmid= 19684104 | doi = 10.1093/annonc/mdp399 }}</ref>


=== Casi di falsi Disease Mongering ===
=== Casi di falsi Disease Mongering ===

Versione delle 12:26, 16 lug 2019

Copertina di una collezione di articoli sull'argomento pubblicati sul Public Library of Science-Medicine.[1]

«Il nostro sogno è produrre farmaci per le persone sane. Questo ci permetterebbe di vendere a chiunque.»

L'espressione in lingua inglese disease mongering o corporate disease mongering[3],commercialization of disease,[4][5] che in italiano si può tradurre come "mercificazione della malattia"[6][7][8] indica in modo dispregiativo la presunta tendenza a incrementare la nosografia e la promozione della lotta contro varie patologie allo scopo di trarne profitto.

Queste correnti di pensiero suppongono che parte delle voci nosografie (cioè alcune classificazioni, fattori di rischio e dati di incidenza sulla popolazione) siano presenti al solo scopo di avere un profitto e, attraverso una campagna di sensibilizzazione finanziata dalle case farmaceutiche, il consumatore/paziente sia spinto alla ricerca di una soluzione a problemi di salute che, in realtà, non esistono. Il vantaggio per le case farmaceutiche è evidente: identificando situazioni di benessere con patologie subcliniche, le dimensioni del mercato per farmaci di nicchia aumentano in modo considerevole e ciò si risolve con un'impennata nelle vendite e quindi dei profitti [3]. I sostenitori di queste teorie ritengono che, affinché ciò avvenga, anche buona parte dei medici, degli ordini professionali sanitari, delle agenzie di consumatori e delle istituzioni sia collusa con le case farmaceutiche.

Se da un lato è vero che nel campo sanitario si hanno interessi economici che talvolta generano illeciti[9][10], d'altra parte il termine disease mongnerig è spesso impropriamente utilizzato nell'ambito di diverse teorie del complotto portate avanti in campo medico.[11] Un noto esempio sono le varie campagne contro le vaccinazioni che negano a priori i vantaggi concreti[12][13] che l'introduzione delle vaccinazioni ha portato in campo medico. Non vi sono per contro esempi di farmaci inefficaci o dannosi che, alla lunga, non siano stati eliminati dal mercato.[14] Casi analoghi al DM avvengono quando si propongono teorie prive di un inoppugnabile riscontro scientifico. Un esempio è dato dalla vendita di rimedi per la "disintossicazione" dell'organismo,[15][16] oppure dall'ipotetica esistenza di malattie mai provate scientificamente, come per esempio la sensibilità chimica multipla o la malattia di Morgellons.

Origine della teoria del Disease Mongering

«Con il termine "non-malattia" si intende "un processo umano o un problema che alcuni hanno definito come una condizione medica, ma in cui le persone possono avere risultati migliori se il problema o il processo non viene definito in questo modo (...). Alcune di queste non-malattie già appaiono in classifiche ufficiali di malattia, e alcune che attualmente (N.d.T. 2002) non sono ufficialmente tali forse lo saranno presto.»

Alcune delle condizioni che, secondo le persone comuni, risultano patologiche sono stati d'animo spiacevoli come la rabbia e l'ira, altre ancora sono attività spiacevoli come il lavoro. Delle poche condizioni fisiche citate, alcune sono di per sé sgradevoli e fonte di derisione dall'alba dei tempi, come ad esempio la bruttezza[18]

Lynn Payer nel 1992 coniò il termine Disease Mongering per descrivere la campagna pubblicitaria del collutorio Listerine della Johnson & Johnson contro l'alitosi[19]. Va precisato che l'alitosi non è semplicemente uno stigma sociale immaginato, ma può derivare da un ampio spettro di condizioni mediche, condizioni che vanno da un'infezione batterica delle gengive a una insufficienza renale. Questa condizione oggi è riconosciuta dal consiglio scientifico della American Dental Association come "una condizione riconoscibile che merita attenzione professionale".[20]

Secondo Lynn Payer «il disease mongering è la più insidiosa delle varie forme che l'educazione medica può assumere»[21]. Le tecniche che, secondo Payer, sfruttano e, in alcuni casi producono, queste errate percezioni sono:[19]

  • Indicare normali aspetti della vita umana (spesso inventando nuove parole per descriverli) come anormali e quindi bisognosi di cure.
  • Definire una malattia in modo ambiguo, parlando di vaghe carenze e squilibri, in modo da poterla riferire a quante più persone possibili.
  • Creare dibattito riguardo una malattia influenzando l'opinione pubblica in senso negativo per poi presentare trattamenti di dubbia utilità, abusando di studi clinici ad hoc.
  • Abusare di statistiche e studi clinici per esagerare i benefici del trattamento e al contempo decantare assenza di effetti collaterali rilevanti.

Barbara Mintzes riassume diversamente questi aspetti:[22]

  • Promuovere ansia nei consumatori sani rispetto al loro futuro stato di salute, gonfiando ad arte i dati inerenti al rischio di ammalarsi.
  • Promuovere trattamenti aggressivi e costosi per malattie e sintomi lievi o per comportamenti che in passato non venivano trattati per via farmacologica (ADHD).
  • L'introduzione di nuove diagnosi come PMDD (sindrome disforica premestruale) o disturbo d'ansia sociale, che sono difficili da distinguere dalle condizioni di vita normale.
  • Ridefinire le malattie in termini di esiti surrogati. Ad esempio, per la Mintzes l'osteoporosi diventa una malattia caratterizzata da bassa densità ossea piuttosto che da fratture dovute a fragilità ossea al fine di aumentare la vendita di Bifosfonati. In questo caso, la Mintzes ignora la definizione corretta di osteoporosi, di cui si parla solo in presenza di una frattura. La demineralizzazione ossea senza fratture viene definita osteopenia ed in una certa misura è considerata una normale conseguenza dell'invecchiamento.

Conflitto d'interessi privato/pubblico

L'articolo The Tragedy of the Commons (La tragedia dei beni comuni) del 1968 di Garrett Hardin dimostra che la massimizzazione del profitto individuale mette a repentaglio necessariamente il bene pubblico quando questo non trova una soluzione tecnica se non con un'estensione morale.[23]

Con le politiche di deregolamentazione, dal 1980 l'industria farmaceutica ha cominciato a programmare una pipeline di R&D inerente farmaci utili per il miglioramento del lifestile. Conseguentemente a ciò si è notevolmente sviluppato il settore marketing che ha iniziato a produrre pubblicità rivolta ai consumatori finali e non solo come prima accadeva alla classe medica (questo tipo di farmaci è solitamente di libera vendita e difficilmente viene prescritto dai medici). I giornalisti hanno giocato e giocano un ruolo chiave per «stuzzicare l'appetito» del pubblico verso le notizie mediche, facendo da cassa di risonanza a ogni nuova scoperta e ai suoi trattamenti.[24] Da tempo si osserva il tentativo in Europa di deregolamentare la pubblicità dei farmaci in modo simile a quanto accade negli Stati Uniti dove è ammessa la pubblicità anche di farmaci prescrivibili al paziente. In Europa e in Italia il destinatario della pubblicità dei farmaci di questo tipo è solo il sanitario.[25][26][27][28]

I conflitti di interesse tra enti di ricerca (statali o privati), ricercatori e industria farmaceutica possono essere legati:[29]

  • Ai guadagni finanziari che si possono ricavare dal partecipare alle sperimentazioni sponsorizzate dalle industrie farmaceutiche (le aziende farmaceutiche sovvenzionano uno studio sostenendo economicamente i ricercatori. Questo conflitto di interesse viene indicato all'inizio del paper citando il finanziamento ricevuto)
  • Alla possibilità di pubblicare le sperimentazioni promosse dalle industrie farmaceutiche con vantaggi per la propria carriera accademica. Va comunque ricordato che la carriera accademica è legata in minima parte al numero complessivo di pubblicazioni. Le valutazioni sull'operato di un ricercatore tengono conto più che altro del numero di citazioni che riceve, cioè del numero di volte che altri ricercatori riutilizzano (validandolo) il suo lavoro in altri studi
  • A vantaggi personali, come la partecipazione a conferenze, spesso in luoghi turistici, e/o viaggi di piacere. Tale aspetto, quantomeno in Italia, non si verifica più come negli ultimi decenni del Novecento poiché per legge le case farmaceutiche non possono elargire tramite gli informatori farmaceutici servizi in alcun caso o gadget pubblicitari di elevato valore economico [30]
  • A vantaggi per l'istituzione, se nei loro bilanci quote significative di finanziamenti provengano dall'industria farmaceutica o grazie all'acquisto in comodato di attrezzature.[29]
  • All'esclusione selettiva di organizzazioni o di strutture non in linea con le grandi multinazionali farmaceutiche, facendo venir meno loro i fondi. Un elemento molto forte di controllo è «la soppressione o la distorsione del dibattito sull'allocazione delle risorse».[31]

Il conflitto di interesse tra consumatore/paziente e le grandi multinazionali del farmaco nasce tutte le volte che con la partecipazione a sperimentazioni cliniche sponsorizzate diventa più facile ottenere farmaci difficili da reperire. Ciò è vero soprattutto nei paesi in via di sviluppo,[29] Un esempio è il caso del Contenzioso di Kano tra la Pfizer e lo stato nigeriano (Pfizer ha fornito gratuitamente un farmaco sperimentale a dei bambini malati di meningite invece del ben più noto e testato ceftriaxone. Il problema nasce dal fatto che Pfizer non ha spiegato ai genitori dei bambini che si trattava di una terapia sperimentale. La faccenda si è risolta con il pagamento di un risarcimento alle famiglie, il farmaco in questione viene tutt'oggi usato per curare alcune infezioni, di cui la meningite non fa parte).

Brezis dell'Università Ebraica di Gerusalemme in Israele scrive che:[32]

  • Le industrie finanziano circa l'80% delle ricerche, seguendo logiche di Marketing piuttosto che cliniche, logiche in cui sono coinvolti statistici ed epidemiologi che aiutano a ottenere i risultati voluti. Ciò pone grossi dubbi circa la qualità dei dati pubblicati, quasi sempre sbilanciati a favore dell'efficacia dei nuovi prodotti.
  • Il marketing impone Linee Guida con valore di indirizzo per i sanitari e agisce anche manipolando i media.
  • Fenomeni di lobbing con la classe dei politici sono frequenti, cosa che comporta una riduzione e indebolimento delle azioni degli enti deputati ai controlli.
  • Ciò si applica a tutti i settori industriali e in particolare ai settori della chimica, del tabacco e dell'alimentare.

A conferma di ciò cita come esempio il caso del Vioxx della Merck. Il Vioxx fu tuttavia ritirato dal mercato dalla stessa Merck perché durante uno studio finanziato dalla casa farmaceutica in cui si voleva dimostrare una sua efficacia nel prevenire il cancro del colon ci si accorse che aumentava il rischio di infarto[33].

Ruolo della stampa medica

Vecchio numero del BMJ.

Alcuni ricercatori francesi nel 1990 hanno rilevato che solo 41 paper esaminati su 141 erano scritti elencando correttamente i pro e i contro delle terapie. Le indicazioni terapeutiche erano assenti in 5 casi (3,5%), in 42 studi (29,8%) la pubblicità era esagerata, gli effetti collaterali non venivano menzionati in 37 paper (26,2%) e, allo stesso modo, le controindicazioni erano assenti da 30 (21,3%) e incomplete in 19 (13,5%) articoli. Gli autori della ricerca concludono sostenendo che: «è chiaro che le aziende farmaceutiche non sempre seguono un codice di comportamento etico e che spesso sfruttano la mancanza di controlli efficaci nei paesi in via di sviluppo».[34]

I ricercatori della UCLA hanno studiato le pubblicità farmaceutiche valutandone la conformità alle norme della FDA e hanno rilevato che nel 30% le aziende usano in modo improprio la definizione di "farmaco di prima scelta." Il 32% dei titoli pubblicitariinduce in errore il lettore circa l'efficacia. Inoltre, nel 44% dei casi, i revisori hanno ritenuto che la pubblicità porterebbe prescrizioni improprie. I revisori non avrebbero pubblicato il 28% degli annunci e avrebbero richiesto importanti revisioni in un ulteriore 34% (38% approvato). Secondo un'altra ricerca, a causa delle pubblicità è possibile arrivare ad avere prescrizioni inappropriate nel 44% dei casi.[35]

A Basilea in Svizzera una ricerca ha indicato che il 53% di tutte le affermazioni fatte dalla industrie farmaceutiche, pubblicate in importanti riviste scientifiche, non sono supportate dagli studi di riferimento o quando presenti sono citati sulla base di informazioni potenzialmente di parte. Gli autori dello studio concludono sostenendo che «i medici non dovrebbero fidarsi delle affermazioni, anche quando sembrano fare riferimento a studi scientifici.»[36]

Un aspetto interessante è quello riferito alla pubblicazione di dati sperimentali prodotti dai lavori clinici pubblicati nelle riviste, legato a due problemi ampiamente noti della metodologia statistica:[37]

Inoltre, in alcuni casi le aziende farmaceutiche hanno avuto veri e propri contenziosi con le riviste mediche, si ricorda ad esempio il caso Pfizer vs New England Journal of Medicine.

Ruolo delle grandi Case farmaceutiche

Negli anni c'è stata una tendenza alla medicalizzazione di molte condizioni e al loro trattamento grazie all'offerta di nuove terapie farmacologiche e chirurgiche. In questo un ruolo decisivo lo avrebbero avuto le grandi multinazionali farmaceutiche:

«L'aumento di contatti tra i medici e l'industria farmaceutica è stato segnalato, anche se non esistono dati in letteratura per quanto riguarda i potenziali conflitti di interessi finanziari per gli autori di linee guida di pratica clinica (CPG). Queste interazioni possono essere particolarmente rilevanti poiché (le Linee Guida) CPGs sono progettate per influenzare la pratica di un gran numero di medici. [...] L'80% degli autori aveva una qualche forma di interazione con l'industria farmaceutica.»

Le grandi multinazionali farmaceutiche sono accusate di usare negli approcci di marketing alcune strategie. Secondo Ray Moynihan, spesso, si cerca di rendere malattie minori o semplici disturbi (come la calvizie, la disfunzione erettile, la fobia sociale, la sindrome del colon irritabile e altre condizioni) patologie gravi da trattare in modo aggressivo.[39] Jerry Avorn, un professore di medicina presso la Harvard University, pur critico con l'industria farmaceutica, scrive che bisogna fare attenzione a stigmatizzare la ricerca farmaceutica perché i progressi sono innegabili e bisogna evitare di vedere le malattie come una invenzione. «La verità sta da qualche parte nel mezzo».[21]

Deterrenza delle sanzioni

I sostenitori della teoria del DM rimarcano la scarsa deterrenza delle sanzioni. Ad esempio, la Pfizer dal 1999 al 2006 è stata oggetto di 6 casi giudiziari nei quali si è dovuta difendere da diverse tipi di accuse.[40] Questi casi hanno comportato per la Pfizer un risarcimento in indennizzi pari a un totale di 2.890.100.000 di $, di cui 715,4 milioni riguardano contratti col Governo Federale USA.[41] Pfizer ha comunque ottenuto un vantaggio economico avendo venduto molte più confezioni dei suoi farmaci, con un ampio margine di profitto rispetto alle multe pagate.[42] Ad esempio, con la vicenda Neurontin Pfizer ha realizzato circa 2 miliardi di $ di incasso con utilizzi off label contro i 430 milioni di $ di multa [43][44][45].

Nel 2010 della Newman BMJ,[46] si legge che «il 2 settembre 2009 la Pfizer ha subito la più grande multa mai inflitta dal Dipartimento della Giustizia USA[47] a una azienda farmaceutica. Una multa pari a 2,3 miliardi di $ per i farmaci: valdecoxib, ziprasidone, linezolid, e pregabalin». Il giorno dopo, il New York Times[48] ha sottolineato che $ 2,3 miliardi corrispondono per Pfizer a meno di tre settimane di vendite.

Una possibile soluzione sembra essere quella di, in caso di abusi, far cessare la validità del brevetto in modo che il farmaco entri immediatamente in concorrenza con il generico, opzione questa molto temuta dalle aziende e che può erodere i guadagni delle grandi aziende farmaceutiche in modo ben maggiore rispetto a qualche multa che, spesso, viene intesa più come un costo di investimento che come un deterrente.

Esempi di Disease mongering

File:Pubblicità in stile complotto.jpg
Pubblicità Boiron: si cerca di convincere il consumatore che si tratta di un rimedio censurato e tenuto nascosto. In realtà, la pubblicità è stata esposta in strada e l'oscillococcinum è il rimedio contro l'influenza più usato in Italia

Strategia quantitativa: trattamento di un maggior numero di persone

Un esempio di questo fenomeno può essere l'indicazione all'uso di oscillococcinum (medicamento omeopatico composto interamente da zucchero prodotto dalla Boiron) nella prevenzione e nel trattamento del'influenza stagionale. L'azienda produttrice esorta i consumatori ad assumere il rimedio omeopatico anche in situazione di benessere per scongiurare il rischio di influenza ed eventualmente anche per trattarla dopo l'esordio[49]. Allo stato attuale, in letteratura si ritiene che non ci sia alcuna evidenza che raccomandi l'uso di questa medicazione per trattare o prevenire l'influenza[50]. Gli unici studi a favore dell'oscillococcinum sono stati finanziati dalla Boiron stessa e dichiarano apertamente il conflitto di interessi[51].

Secondo uno studio della popolazione Italiana, nell'arco di 1 anno il 57% della popolazione riferisce di aver avuto almeno un episodio a carattere influenzale. L'oscillococcinum è stato usato, per lo più come automedicazione, nel trattamento del 36% dei casi rendendolo di fatto il prodotto più venduto nel settore. Si noti come i medici generalmente non prescrivano farmaci per il trattamento diretto dell'influenza (perché non esiste nulla di provata efficacia), limitandosi a prescrivere terapie di supporto per alleviare i sintomi come ad esempio i mucolitici (55% delle prescrizioni mediche)[52].

Strategia temporale: diagnosi precoce


Strategia qualitativa: nuova malattia


Ruolo di lobby mediche

Disegno azteco di una nascita.

In un'accezione ampia di Disease-mongering va anche inquadrato il ruolo di lobby di interessi di tipo sanitario e non solo farmaceutico. Intendendo per lobby di interesse medico il ruolo di sanitari e no, che influenzano o impongono consapevolmente oppure no, una medicalizzazione, nel senso più ampio della parola, scegliendola loro tra le possibili opzioni nei confronti di una non-malattia. Ciò accade soprattutto quando il confine tra la non-malattia e un potenziale stato di patologia nella stessa è molto labile. Un esempio eclatante è dato dall'evento naturale del parto della donna.[53][54][55]

Infatti, il ruolo che nelle società occidentali ha raggiunto la medicalizzazione del parto,[56][57] e maggiormente in Italia, è un dato ampiamente noto.[58][59] Questa circostanza risponde a una logica di medicina difensiva ma anche a una logica di risposta dei sistemi di organizzazione sanitaria (ospedali e/o cliniche), verso l'utenza femminile e ciò anche, in Italia, con ampie differenze regionali. Questo fatto è ancor più vero se ci si riferisce al discrepante dato esistente in letteratura scientifica sulle percentuali di parto spontaneo e di parto cesareo rispetto alle gravidanze a rischio.[58][60]

I medici, in particolare gli urologi hanno trovato nella medicina sessuale, rispetto alle classiche patologie del distretto genito-urinario, un'importante opportunità di carriera, dal momento che l'avvento della litotripsia e dei farmaci efficaci per la malattia prostatica benigna ha ridotto il loro spazio chirurgico.[24]

Un elemento che complica la lettura dei dati scientifici sulle cause di morte in soggetti con tumore è dato dal fatto che spesso la causa morterm è imputata al tumore sulla base di un pregiudizio clinico.[61]

Prevenzione del tumore alla prostata

Va ricordato che la prostatectomia radicale, intervento elettivo nella terapia dei tumori della prostata, è associata a una significativa diminuzione della qualità della vita di un maschio per l'insorgenza di una disfunzione erettile e una diminuzione della continenza urinaria.[62]

Una ricerca di tipo metanalitico della Cochrane del 2013, condotta da Ilic D., Neuberger M.M., Djulbegovic M. e Dahm P. del dipartimento di Epidemiologia e Medicina Preventiva, della Monash University di Melbourne in Australia, sostiene che:[63]

«Lo screening del cancro della prostata non ha diminuito in modo significativo la mortalità specifica per cancro della prostata in una meta-analisi combinata di cinque RCT (Random Clinical Trials). Solo uno studio (ERSPC) ha riportato una significativa riduzione del 21% della mortalità specifica per cancro della prostata in un sottogruppo pre-specificato di uomini di età compresa tra i 55 e i 69 anni. [...] Sovradiagnosi e overtreatment sono comuni e sono associate a danni correlati al trattamento. Gli uomini devono essere informati di questo e degli effetti negativi dimostrati quando devono decidere o meno di intraprendere lo screening per il cancro alla prostata. Qualsiasi riduzione della mortalità specifica per il tumore alla prostata può richiedere fino a 10 anni per svilupparsi; pertanto, gli uomini che hanno una aspettativa di vita inferiore ai 10 anni devono essere informati che lo screening per il cancro alla prostata è improbabile che sia di beneficio.»

Prevenzione del tumore alla mammella

Esempio di mammografia positiva per tumore.

Uno studio di tipo metanalisi della Cochrane pubblicato nel 2006 sostiene l'inutilità dello screening di massa del tumore alla mammella nella donna, non avendo esso dimostrato un'utilità sulla sopravvivenza su una popolazione di mezzo milione di donne.[64]

Una successiva metanalisi della Cochrane pubblicato nel 2011 da parte di Gøtzsche PC e Nielsen M. responsabili del Nordic Cochrane Centre, Rigshospitalet, di Copenaghen afferma quanto segue:[65]

  1. «Una stima ragionevole è che con lo screening si ottiene una riduzione del 15% corrispondente a una riduzione del rischio assoluto di 0,05%.»
  2. « Lo screening ha portato al 30% di sovradiagnosi e conseguenti sovratrattamenti, con un aumento del rischio assoluto di questi del 0,5%. »
  3. «Ogni 2000 donne invitate allo screening durante i 10 anni, ... a 10 donne sane, cui non sarebbe stato diagnosticato il tumore se non ci fosse stato lo screening, saranno state trattate inutilmente.»
  4. «Inoltre, più di 200 donne sperimenteranno importante disagio psicologico per molti mesi a causa di risultati falsamente positivi. »
  5. «Non è quindi chiaro se lo screening fa più bene che male. »
  6. «Per garantire che le donne siano pienamente informati sia benefici sia rischi prima di decidere o meno di frequentare lo screening, abbiamo scritto un volantino evidence-based per i laici che è disponibile in diverse lingue su www.cochrane.dk.»

L'indagine ha considerato un panel di circa 600.000 donne in un arco temporale di 13 anni.

Successivamente Gøtzsche PC e Jørgensen KJ. del Nordic Cochrane Centre, Rigshospitalet, di Copenaghen scrivono:[66] come lo screening del tumore al seno, con una riduzione della mortalità del 15% ma con una sovra diagnosi e sovratrattamento del 30%, si traduce nel fatto che nell'arco di 10 anni avremo ridotto la possibilità di un tumore al seno a 10 donne; ma più di 200 donne avranno uno stress psicologico e un'ansia importante con uno stato di incertezza protratto per anni a causa di un risultato dello screening falsamente positivo.

Inoltre:

«Recenti studi osservazionali mostrano nelle prove più sovradiagnosi e molto poca o nessuna riduzione dell'incidenza dei tumori avanzati con lo screening.»

Autori di Linee Guida sul tumore alla mammella sono, secondo Hietanen P., in conflitto di interesse con l'industria farmaceutica.[67][68]

Casi di falsi Disease Mongering

Fra i vari casi di falso DM, in contrasto con le conclusioni della comunità scientifica, e legati a teorie del complotto, possono essere citati come esempio:

Note

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    «Abbiamo molti esempi di farmaci inefficaci o pericolosi venduti (con l'inganno) come se fossero utili, ma non abbiamo neanche un esempio di farmaco efficace nascosto alla popolazione. (...) Non a caso, tutte le vicende riguardanti farmaci pericolosi o per i quali erano state falsificate le prove di efficacia, sono state smascherate da medici, scienziati, ricercatori, persino da giornalisti, le bugie hanno le gambe corte e questo vale per la medicina come per la ciarlataneria.»
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Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni