Étoile Sportive du Sahel

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Étoile Sportive du Sahel
Calcio
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Colori sociali Rosso, bianco
Simboli Stella
Dati societari
Città Susa
Nazione Bandiera della Tunisia Tunisia
Confederazione CAF
Federazione FTF
Fondazione 1925
Allenatore Bandiera della Tunisia Faouzi Benzarti
Stadio Olimpico di Susa
(50.000 posti)
Sito web https://ess-identity.com/
Palmarès
Titoli nazionali 11 Campionati tunisini
Trofei nazionali 10 Coppe di Tunisia
1 Coppa di Lega tunisina
Trofei internazionali 1 CAF Champions League
1 Champions League araba
2 Coppe delle Coppe CAF
2 Coppe CAF
2 Coppe della Confederazione CAF
2 Supercoppe CAF
1 Coppa dei Campioni araba
Si invita a seguire il modello di voce

L'Étoile Sportive du Sahel (in arabo النـجـم الرياضي الساحلي, francese per Stella Sportiva del Sahel), nota come Étoile du Sahel, è una società polisportiva tunisina della città di Susa, conosciuta principalmente per la propria sezione calcistica, ma attiva anche in sport come pallacanestro, pallamano, pallavolo, judo, lotta e ginnastica.

Fondato nel 1925 nel centro storico di Susa, il club adottò come colori sociali quelli nazionali tunisini, con maglia rossa e calzoncini bianchi, malgrado l'iniziale opposizione delle autorità francesi, che non vedevano di buon occhio la scelta del cromatismo che richiamava i colori della bandiera tunisina.

È una delle squadre tunisine più titolate, avendo vinto 10 campionati tunisini, 10 Coppe di Tunisia e una Coppa di Lega tunisina in ambito nazionale e una CAF Champions League, 2 Coppe delle Coppe CAF, 2 Coppe CAF, 2 Coppe della Confederazione CAF e 2 Supercoppe CAF e una Coppa dei Campioni araba in ambito internazionale.

È la squadra tunisina che ha vinto più trofei continentali e la prima compagine tunisina ad aver partecipato alla Coppa del mondo per club FIFA, nel 2007, edizione in cui ha raggiunto la semifinale, prima tunisina a riuscire nell'impresa.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La polisportiva Étoile Sportive du Sahel fu fondata l'11 maggio 1925 nel centro storico di Susa, durante un incontro pubblico presso la scuola fanco-araba di via Laroussi Zarrouk. Il primo presidente eletto fu Chedli Boujemla. Furono scartati i nomi La Soussienne e La Musulmane, cui si preferì il nome Étoile Sportive du Sahel per testimoniare la volontà di rappresentare un territorio più ampio della sola città di Susa. Il protettorato francese in Tunisia riconobbe ufficialmente il club il 17 luglio seguente. Nel marzo 1926 Ali Larbi divenne il presidente della sezione calcistica del club, che si affiliò alla Ligue de Tunisie de Football Association.

I primi dirigenti erano Mohamed Bouraoui, Abdelkader Ben Amor, Abdelhamid Baddaï, Sadok Zmentar, Ali Guermachi, Mohamed Mtir, Benaïssa Hicheri, Béchir Dardour e Tahar Kenani.

La squadra si aggiudicò per la prima volta il titolo tunisino nella stagione 1949-1950, ma colse il secondo successo solo otto anni dopo. Nel 1959, l'anno dopo, la compagine di Susa vinse anche la Coppa del Presidente della Tunisia, oggi Coppa della Tunisia, mentre il 1963 fu l'anno del double titolo nazionale-Coppa di Tunisia.

Negli anni '70 e '80 del XX secolo la squadra faticò a confermarsi su alti livelli, eccezion fatta per le annate 1985-1986 e 1986-1987, quando vinse due campionati consecutivi. Nel 1995 vinse il suo primo trofeo continentale, la Coppa CAF. Due anni dopo vinse campionato nazionale e Coppa delle Coppe CAF. Fu l'inizio di una serie di successi in ambito continentale, con la vittoria della Supercoppa CAF nel 1998 e di un'altra Coppa CAF nel 1999, ma a livello nazionale i risultati non furono altrettanto soddisfacenti.

Nel 2003 la squadra vinse la sua seconda Coppa delle Coppe CAF e l'anno dopo raggiunse per la prima volta la finale della CAF Champions League, il più prestigioso trofeo africano, ma perse contro i nigeriani dell'Enyimba ai tiri di rigore. Anche nella CAF Champions League 2005 la squadra fu sconfitta in finale, dagli egiziani dell'Al-Ahly per 3-0 tra andata e ritorno, ma si consolò aggiudicandosi la Coppa di Lega tunisina, sebbene i risultati in campionato non furono all'altezza.

Nel 2007 l'Étoile si aggiudicò il campionato dopo dieci anni e, per la prima volta, la CAF Champions League superando in finale gli egiziani dell'Al-Ahly, detentori del trofeo dall'edizione 2005 (anno in cui l'avevano vinto proprio contro l'Étoile), grazie alla vittoria per 1-3 in trasferta dopo lo 0-0 dell'andata a Susa. Con questo successo l'Étoile è diventato il secondo club nella storia del calcio – dopo gli italiani della Juventus – ad aver vinto almeno una volta tutte le competizioni ufficiali del continente di appartenenza[1] nonché il primo club della confederazione africana a partecipare alla Coppa del mondo per club, dopo il Raja Casablanca nell'edizione inaugurale del 2000. Alla Coppa del mondo per club del 2007, nel quarto di finale che la opponeva ai messicani del Pachuca, ha prevalso per 1-0, guadagnando la semifinale contro il Boca Juniors, seconda africana a riuscire nell'impresa dopo gli egiziani dell'Al-Ahly nel 2006. Nonostante un'ottima gara disputata, ha perso di misura (0-1) contro i più quotati avversari. Alla fine l'Étoile si è classificata quarta, perdendo la finale per il terzo posto contro la formazione giapponese dell'Urawa Red Diamonds per 4-2 ai tiri di rigore (2-2 nei tempi regolamentari e dopo i supplementari).

Nel 2007-2008 la squadra vide sfumare il titolo tunisino perdendo all'ultima giornata, mentre nel 2008-2009 si piazzò terzo, risultato che causò l'esonero dell'allenatore Gernot Rohr, rimpiazzato da Lofti Rhim, a sua volta sostituito, nell'ottobre 2009, da Khaled Ben Sassi, figlio del vice-presidente del club Hamed Kammoun. Il 22 dicembre 2009 fu ingaggiato il direttore generale Piet Hamberg, primo olandese a ricoprire un ruolo simile per un club tunisino. Hamberg non riuscì a terminare la stagione, a causa dell'esonero provocato dalla sconfitta (3-0) contro il Club Africain. Il successore fu il suo vice Mohamed Mkacher, nominato insieme al tecnico della squadra giovanile Naoufel Team. Nel giugno 2010 il ruolo di tecnico fu affidato a Mohamed Fakher, che ebbe a disposizione una rosa rinforzata da numerosi acquisti.

Negli anni a venire la squadra vinse la Coppa di Tunisia per tre volte, nel 2012, nel 2014 e nel 2015. Un nuovo titolo tunisino fu vinto nel 2016, mentre nel 2017 la squadra si piazzò al secondo posto in campionato e fu sconfitta nella finale di Coppa di Tunisia dall'Espérance (3-0). L'undicesimo titolo nazionale fu messo in bacheca nel 2023.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Palmarès dell'Étoile Sportive du Sahel.

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

1949-1950, 1957-1958, 1962-1963, 1965-1966, 1971-1972, 1985-1986, 1986-1987, 1996-1997, 2006-2007, 2015-2016, 2022-2023
1958-1959, 1962-1963, 1973-1974, 1974-1975, 1980-1981, 1982-1983, 1995-1996, 2011-2012, 2013-2014, 2014-2015
2005
1973, 1986, 1987

Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

2007
1997, 2003
1995, 1999
2006, 2015
1998, 2008
2018-2019
1973

Rosa 2019-2020[modifica | modifica wikitesto]

N. Ruolo Calciatore
1 Bandiera della Tunisia P Walid Kriden
2 Bandiera della Tunisia D Saddam Ben Aziza
4 Bandiera del Mali D Mohamed Konaté
7 Bandiera della Tunisia A Nabil Makni
8 Bandiera della Tunisia C Alaya Brigui
9 Bandiera dell'Algeria A Karim Aribi
10 Bandiera della Tunisia C Iheb Msakni
11 Bandiera del Venezuela A Darwin González
13 Bandiera della Tunisia C Mortadha Ben Ouanes
13 Bandiera di Gibilterra A Shaka Bienvenue
14 Bandiera della Tunisia C Mohamed Methnani
15 Bandiera della Tunisia D Zied Boughattas
N. Ruolo Calciatore
16 Bandiera della Tunisia P Mekram Bediri
17 Bandiera della Tunisia A Yassine Chikhaoui
18 Bandiera della Tunisia C Firas Ben Larbi
19 Bandiera della Tunisia C Maher Hannachi
20 Bandiera della Tunisia C Malek Baayou
22 Bandiera della Tunisia A Hazem Haj Hassen
24 Bandiera della Tunisia D Ahmed Raddaoui
25 Bandiera della Tunisia C Karim Aouadhi
27 Bandiera della Tunisia P Achraf Krir
28 Bandiera del Gambia C Adama Jammeh
29 Bandiera della Tunisia C Mohamed Amine Ben Amor
30 Bandiera della Tunisia A Yosri Hamza

Rosa 2015-2016[modifica | modifica wikitesto]

N. Ruolo Calciatore
1 Bandiera della Tunisia P Aymen Mathlouthi
2 Bandiera della Tunisia D Chiheb Ben Fradj
3 Bandiera della Tunisia D Ghazi Abderrazak
4 Bandiera della Tunisia D Saddam Ben Aziza
5 Bandiera della Tunisia D Ammar Jemal
7 Bandiera della Tunisia C Hamza Lahmar
8 Bandiera della Tunisia C Alaya Brigui
9 Bandiera della Tunisia A Ahmed Akaïchi
10 Bandiera della Tunisia C Iheb Msekni
11 Bandiera della Tunisia C Issam Jbali
23 Bandiera della Tunisia C Houssein Nater
13 Bandiera della Guinea A Alkhali Bangoura
15 Bandiera della Tunisia D Zied Boughattas
N. Ruolo Calciatore
18 Bandiera della Tunisia A Diogo Acosta DaSilva
19 Bandiera della Tunisia A Sofien Moussa
21 Bandiera della Tunisia D Hamdi Nagguez
22 Bandiera della Tunisia P Mohamed Zied Jebali
20 Bandiera della Tunisia C Nidhal Said
24 Bandiera della Tunisia C Mohamed Slama
26 Bandiera della Tunisia D Rami Bedoui
27 Bandiera della Tunisia C Aymen Trabelsi
28 Bandiera della Tunisia C Fehmi Kacem
29 Bandiera della Tunisia D Mohamed Amine Ben Amor
17 Bandiera della Tunisia D Marouene Tej

Giocatori[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori dell'Étoile Sportive du Sahel.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Non è inclusa la Coppa dei Campioni afro-asiatica, competizione intercontinentale disputata dal 1986 al 1999 da club affiliati alle associazioni nazionali membri della Confédération Africaine de Football (CAF) e dell'Asian Football Confederation (AFC), cfr. (EN) FIFA Club World Cup 2007: Étoile Sportive du Sahel – Profile, su fifa.com, Fédération Internationale de Football Association. URL consultato l'11 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2013).

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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