Kaizer Chiefs Football Club

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Kaizer Chiefs Football Club
Calcio
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Colori sociali Giallo, nero
Simboli Indiano d'America
Dati societari
Città Soweto
Nazione Sudafrica Sudafrica
Confederazione CAF
Federazione SAFA
Campionato Premier Soccer League
Fondazione 1970
Presidente Sudafrica Kaizer Motaung
Allenatore Germania Ernst Middendorp
Stadio FNB Stadium
(94 796 posti)
Sito web www.kaizerchiefs.com/kc_home.asp
Palmarès
Titoli nazionali 12 Campionati sudafricani
Trofei nazionali 13 Coppe del Sudafrica
13 Coppe di Lega sudafricana
15 MTN 8
Trofei internazionali 1 Coppa delle Coppe d'Africa
Si invita a seguire il modello di voce

Il Kaizer Chiefs Football Club è una società calcistica di Soweto, quartiere di Johannesburg, in Sudafrica. Milita nella Premier Soccer League, la massima divisione del campionato sudafricano di calcio.

La squadra, i cui giocatori sono soprannominati Amakhosi ("signori" o "capi" in lingua zulu) disputa le partite interne al FNB Stadium di Johannesburg ed è una delle più titolate e sostenute del paese in termini di tifosi, con circa 16 milioni di sostenitori in tutta l'Africa subsahariana. In bacheca annovera 12 campionati di massima serie e una Coppa delle Coppe d'Africa, mentre in CAF Champions League il migliore risultato è la finale, raggiunta nel 2020-2021. È divisa dall'Orlando Pirates da un'aspra rivalità. Tra i calciatori più celebri che hanno vestito la maglia del Kaizer Chiefs si ricordano Neil Tovey, Lucas Radebe, Patrick Ntsoelengoe, Gary Bailey, John Moshoeu, Shaun Bartlett, Steve Komphela, Siyabonga Nomvete e Doctor Khumalo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il club venne fondato a Soweto il 7 gennaio 1970 da Kaizer Motaung, di ritorno dall'esperienza statunitense con la maglia dell'Atlanta Chiefs, club militante nella North American Soccer League (NASL).[1] Egli chiamò la squadra Kaizer Chiefs unendo il proprio nome a quello del proprio club di appartenenza[2]. La squadra trasse le proprie origini da una selezione creata da Motaung nota come Kaizer XI, che nel corso del 1969 compì una tournée in Sudafrica accogliendo i migliori talenti incontrati.[3] Già nel 1971 la squadra vinse il suo primo trofeo, la Coppa del Sudafrica.

L'11 aprile 2001, all'Ellis Park Stadium, 43 tifosi rimasero uccisi durante il derby di Soweto contro gli arcirivali dell'Orlando Pirates[4].

Nel 2001-2002 la squadra visse l'annata più fruttuosa della propria storia, vincendo quattro trofei in quattro mesi. Nell'estate del 2001 vinse il Vodacom Challenge (battendo in finale a Durban l'Asante Kotoko), poi si aggiudicò il BT Top Eight, la Coppa di Lega sudafricana e la Coppa delle Coppe d'Africa. Malgrado la successiva sconfitta contro l'Al-Ahly nella gara che assegnava la Supercoppa africana, il club fu premiato dalla CAF come "club dell'anno 2002".

Dopo il ritiro dalla CAF Confederation Cup 2005, essendosi il club rifiutato di disputare la partita contro l'Ismaily, la squadra sudafricana fu bandita per tre anni dalla CAF da tutte le competizioni internazionali.[5] Si trattò della seconda sospensione nei confronti della compagine di Soweto nel giro di poco tempo.

Nel 2020-2021 la squadra riuscì a raggiungere la finale della CAF Champions League, dove fu sconfitta dai campioni in carica dell'Al-Ahly per 3-0.

Strutture[modifica | modifica wikitesto]

Stadio[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: FNB Stadium.

La squadra gioca le sue partite interne al FNB Stadium (94 796 posti). Per il campionato mondiale di calcio del 2010 la sua capienza è stata aumentata a 96 000 posti ed è stato ribattezzato Soccer City. È stato inoltre realizzato un nuovo impianto denominato stadio Amakhosi, la cui costruzione ha avuto termine nell'aprile 2010, con una capienza di 55 000 posti.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

1974, 1977, 1979, 1981, 1984, 1989, 1991, 1992, 2004, 2005, 2013, 2015
1971, 1972, 1976, 1977, 1979, 1981, 1982, 1984, 1987, 1992, 2000, 2006, 2012-2013
1983, 1984, 1986, 1988, 1989, 1997, 1998, 2001, 2003, 2004, 2007, 2009, 2010
1974, 1976, 1977, 1981, 1982, 1985, 1987, 1989, 1991, 1992, 1994, 2001, 2006, 2008, 2014

Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

2001

Altri piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]

Secondo posto: 1986-1987, 1989-1990, 1996-1997, 1997-1998, 1998-1999, 2000-2001, 2013-2014, 2019-2020
Terzo posto: 1999-2000, 2005-2006, 2008-2009, 2009-2010, 2010-2011, 2017-2018
Finalista: 1975, 1978, 1988, 1993, 1999, 2018-2019
Semifinalista: 2017-2018
Finalista: 1985, 1992, 2002, 2015
Semifinalista: 2017, 2018, 2019
Finalista: 2020-2021
Finalista: 2002

Organico[modifica | modifica wikitesto]

Rosa 2020-2021[modifica | modifica wikitesto]

Aggiornata al 24 ottobre 2020.

N. Ruolo Calciatore
1 Sudafrica P Brylon Petersen
2 Sudafrica D Ramahlwe Mphahlele
3 Sudafrica D Eric Mathoho
4 Sudafrica D Daniel Cardoso
5 Kenya C Anthony Akumu
6 Australia C Kearyn Baccus
7 Zambia A Lazarous Kambole
8 Colombia A Leonardo Castro
9 Serbia A Samir Nurković
10 Sudafrica C Siphelele Ntshangase
11 Zimbabwe A Khama Billiat
18 Sudafrica D Kgotso Moleko
19 Sudafrica C Happy Mashiane
20 Sudafrica D Yagan Sasman
21 Sudafrica C Lebogang Manyama
N. Ruolo Calciatore
22 Sudafrica D Philani Zulu
25 Sudafrica A Bernard Parker
28 Sudafrica A Dumisani Zuma
30 Sudafrica D Siyabonga Ngezana
31 Zimbabwe C Willard Katsande
32 Sudafrica P Itumeleng Khune (capitano)
34 Sudafrica P Karabo Molefe
36 Sudafrica D Siphosakhe Ntiya-Ntiya
37 Sudafrica C Nkosingiphile Ngcobo
39 Sudafrica D Reeve Frosler
40 Nigeria P Daniel Akpeyi
44 Sudafrica P Bruce Bvuma
45 Sudafrica D Njabulo Blom
46 Sudafrica C Keletso Sifama
47 Sudafrica C Lebohang Lesako

Rosa 2019-2020[modifica | modifica wikitesto]

Aggiornata al 2 settembre 2019.

N. Ruolo Calciatore
1 Sudafrica P Brylon Petersen
2 Sudafrica D Ramahlwe Mphahlele
3 Sudafrica D Erick Mathoho
4 Sudafrica D Daniel Cardoso
6 Australia C Kearyn Baccus
7 Zambia A Lazarous Kambole
8 Colombia A Leonardo Castro
9 Serbia A Samir Nurković
10 Sudafrica C Siphelele Ntshangase
11 Zimbabwe A Khama Billiat
12 Sudafrica C George Maluleka
17 Sudafrica C Kabelo Mahlasela
18 Sudafrica D Kgotso Moleko
19 Sudafrica C Happy Mashiane
20 Sudafrica D Yagan Sasman
21 Sudafrica C Lebogang Manyama
22 Sudafrica D Philani Zulu
N. Ruolo Calciatore
23 Sudafrica C Joseph Malongoane
24 Sudafrica D Letlhogonolo Mirwa
25 Sudafrica A Bernard Parker
26 Sudafrica D Lorenzo Gordinho
28 Sudafrica A Dumisani Zuma
30 Sudafrica D Siyabonga Ngezana
31 Zimbabwe C Willard Katsande
32 Sudafrica P Itumeleng Khune (capitano)
34 Sudafrica P Karabo Molefe
36 Sudafrica D Siphosakhe Ntiya-Ntiya
37 Sudafrica C Nkosingiphile Ngcobo
39 Sudafrica D Reeve Frosler
40 Nigeria P Daniel Akpeyi
44 Sudafrica P Bruce Bvuma
45 Sudafrica D Njabulo Blom
Sudafrica A Emmanuel Letlotlo
Sudafrica A Yusuf Bunting

Allenatori[modifica | modifica wikitesto]

Nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Dalla squadra prende il nome la band britannica indie rock dei Kaiser Chiefs, dato che Lucas Radebe, ex calciatore del Kaizer, militò nel Leeds Utd, squadra del cuore dei membri della band, di cui Radebe vestì anche la fascia di capitano.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) History, su Kaizerchiefs.com. URL consultato il 31 marzo 2022.
  2. ^ Kaizer Motaung: Mr Kaizer Chiefs, su Southafrica.info. URL consultato il 29 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2015).
  3. ^ (EN) Obituary: Herman 'Pele' Blaschke, Namibian winger who made a home at Chiefs, su Timeslive.co.za. URL consultato il 1º ottobre 2021.
  4. ^ Sudafrica, strage allo stadio, La Repubblica, 12 aprile 2001.
  5. ^ Kaizer Chiefs get Caf ban, BBC, 28 maggio 2005.
  6. ^ Mark Gleeson, 48 coaches in 41 years for Amakhosi, su sowetanlive.co.za, Sowtan, aprile 2012. URL consultato il 22 settembre 2012.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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