Z Channel

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Z Channel
StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Linguainglese
VersioniZ Channel
(data di lancio: 1974)
Data chiusura29 giugno 1989

Z Channel è stata una delle prime emittenti televisive a pagamento negli Stati Uniti (1974-1989), nota soprattutto per la sua devozione all'arte del cinema grazie alla scelta eclettica dei film da parte del capo redattore Jerry Harvey[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Z Channel è stato lanciato nel 1974 da Santa Monica (California) e da Theta Cable[2] (una divisione di TelePrompTer Corporation e Hughes Aircraft Co. ) che poi è stata acquisita dal Group W (Westinghouse) nel 1981.

Jerry Harvey è stato assunto come direttore dei programmi nel 1980. In qualità di direttore, Harvey ha avuto il permesso di programmare la rete nel modo che riteneva opportuno: la rete presentava un'ampia varietà di film che all'epoca non venivano tipicamente mostrati su altri servizi di televisione a pagamento[3][4][5][6]. Questi includevano molti film di serie B, film muti, film stranieri e versioni originali inedite di film. Alla vigilia di Natale del 1982, Harvey ha preso la decisione di proiettare la versione originale di I cancelli del cielo, un film che era stato considerato un disastro a detta di tutti. La sua decisione è stata un successo poiché il film è diventato il film più visto mai mostrato su Z Channel. Verso la metà degli anni '80, Z Channel contava 90 000 abbonati.

Nel 1987, il Group W ha venduto Z Channel alla Rock Associates con sede a Seattle per 5 milioni di dollari[7]. Sia la maggiore concorrenza che la vendita da parte dell'oramai disinteressato Group W hanno portato a una diminuzione degli abbonati.

Chiusura[modifica | modifica wikitesto]

Nell'aprile 1988 ci furono due importanti cambiamenti nella rete: la morte di Jerry Harvey e l'aggiunta dello sport alla programmazione regolare. [8] Furono stipulati accordi per mostrare le partite dei Los Angeles Angels, Clippers e Dodgers[9]. Ciò ha aumentato il numero degli abbonati a 110 000. Gli accordi sportivi sono stati finanziati vendendo pubblicità durante le partite; tuttavia ne è seguita una causa con una sentenza del tribunale secondo cui i contratti con gli studi cinematografici prevedevano che il servizio dell'emittente fosse senza annunci pubblicitari.

Senza opzioni, il canale fu venduto a Cablevision e NBC il 16 marzo 1989, che si preparavano a lanciare Consumer News and Business Channel (ora CNBC). Il 29 giugno 1989, Z Channel è stato oscurato[10] e fu sostituito da SportsChannel Los Angeles[11].

L'ultimo film trasmesso su Z Channel è stato Sfida infernale di John Ford[12].

Eredità[modifica | modifica wikitesto]

Z Channel ha reso popolare l'uso del letterbox in televisione, oltre a mostrare versioni "director's cut" dei film (che è un termine reso popolare dopo la proiezione di I cancelli del cielo da parte di Z Channel). La devozione di Z Channel al cinema e la scelta di film rari e importanti hanno avuto un'influenza su registi come Robert Altman, Quentin Tarantino, Alexander Payne e Jim Jarmusch e sullo scrittore Bret Easton Ellis[13] (come anche più volte citato nel suo romanzo "Le Schegge").

Il canale è stato oggetto del documentario del 2004 Z Channel: A Magnificent Obsession, diretto da Alexandra Cassavetes[14].

Film selezionati trasmessi su Z Channel[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Film-News and Notes, in Daily News of Los Angeles, 3 ottobre 1986.
  2. ^ (EN) New Beverly Theater, Z Channel | New Beverly Cinema, su New Beverly Cinema - The premier revival theater in Los Angeles. URL consultato il 20 dicembre 2023.
  3. ^ (EN) Z Magazine: The Entertainment Guide for Subscribers to the Z Channel and Theta Cable Television - Feb/Mar/Apr, 1979 - Vol. 5, No. 9 - High Anxiety on cover, Theta Publishing, 1º gennaio 1979. URL consultato il 20 dicembre 2023.
  4. ^ Z Magazine: The Entertainment Guide for Subscribers to the Z Channel and Theta Cable Television - Sept/Oct, 1978 - Vol. 5, No. 5 - MacArthur on cover
  5. ^ (EN) Z Magazine: The Entertainment Guide for Subscribers to the Z Channel and Theta Cable Television - Aug/Sept, 1979 - Vol. 6, No. 4 - Jaws on cover, Theta Publishing, 1º gennaio 1979. URL consultato il 20 dicembre 2023.
  6. ^ (EN) Z Magazine: The Entertainment Guide for Subscribers to the Z Channel and Theta Cable Television - Jul/Aug/Sept, 1978 - Vol. 5, No. 4 - Oh, God on cover, Theta Publishing, 1º gennaio 1978. URL consultato il 20 dicembre 2023.
  7. ^ (EN) Rainbow to Add Hockey Games : Z Channel Sold to Sports, News Programming Firm, su Los Angeles Times, 22 febbraio 1989. URL consultato il 20 dicembre 2023.
  8. ^ (EN) DEC 1978 Z movie/television magazine TURNING POINT - UCLA BASKETBALL, su Worthpoint. URL consultato il 20 dicembre 2023.
  9. ^ Z Channel 1987, su YouTube. URL consultato il 21 dicembre 2023.
  10. ^ Z Channel Fading to Black Amid Film Industry Tributes., in The Hollywood Reporter, 27 aprile 1989.
  11. ^ Hollywood Freeway, in Daily News of Los Angeles, 26 gugno 1989.
  12. ^ (EN) The Death of Z Channel--What Now? : The History: Beset by troubles, quirky station will switch to all-sports, su Los Angeles Times, 25 giugno 1989. URL consultato il 20 dicembre 2023.
  13. ^ Giulia Merlo, Cari Millennials, siete vittimisti, vuoti e noiosi. Parola di Bret Easton Ellis, su www.ildubbio.news. URL consultato il 20 dicembre 2023.
  14. ^ (EN) Kyle Watson, Z Channel: A Magnificent Obsession, su IGN, 11 gennaio 2006. URL consultato il 20 dicembre 2023.