Tramutazione dell'acqua in vino: differenze tra le versioni

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== Opere d'arte ==
== Opere d'arte ==
Sono state prodotte decine di [[affresco|affreschi]] e [[pittura su tela|tela]] sulle nozze di Cana. I principali sono stati realizzati da: [[Jacopo Torriti]], [[Giotto]], il [[Maestro della Cappella di San Nicola]], [[Andrea Boscoli]], [[Hieronymus Bosch]], [[Alessandro Allori]], [[Paolo Veronese]], [[Pietro Paolo Vasta]] e [[Luca Giordano]].
Sono state prodotte decine di [[affresco|affreschi]] e [[pittura su tela|tele]] sulle nozze di Cana. I principali sono stati realizzati da: [[Jacopo Torriti]], [[Giotto]], il [[Maestro della Cappella di San Nicola]], [[Andrea Boscoli]], [[Hieronymus Bosch]], [[Alessandro Allori]], [[Paolo Veronese]], [[Pietro Paolo Vasta]] e [[Luca Giordano]].


== Note ==
== Note ==

Versione delle 23:30, 24 ago 2015

Le Nozze di Cana, affresco di Giotto nella Cappella degli Scrovegni di Padova.

La tramutazione dell'acqua in vino, conosciuto anche come miracolo delle nozze di Cana, è il primo miracolo di Gesù, compiuto durante un matrimonio a Cana di Galilea. L'episodio è descritto nel Vangelo secondo Giovanni (Giovanni 2,1-11[1]).

Le nozze di Cana, riquadro centrale di una vetrata del XIII secolo, nota come Notre-Dame de la Belle Verrière, nella cattedrale di Chartres.

Testo evangelico

«Tre giorni dopo, ci fu una festa nuziale in Cana di Galilea, e c'era la madre di Gesù. E Gesù pure fu invitato con i suoi discepoli alle nozze. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: "Non hanno più vino". Gesù le disse: "Che c'è fra me e te, o donna? L'ora mia non è ancora venuta". Sua madre disse ai servitori: "Fate tutto quel che vi dirà". C'erano là sei recipienti di pietra, del tipo adoperato per la purificazione dei Giudei, i quali contenevano ciascuno due o tre misure. Gesù disse loro: "Riempite d'acqua i recipienti". Ed essi li riempirono fino all'orlo. Poi disse loro: "Adesso attingete e portatene al maestro di tavola". Ed essi gliene portarono. Quando il maestro di tavola ebbe assaggiato l'acqua che era diventata vino (egli non ne conosceva la provenienza, ma la sapevano bene i servitori che avevano attinto l'acqua), chiamò lo sposo e gli disse: "Ognuno serve prima il vino buono; e quando si è bevuto abbondantemente, il meno buono; tu, invece, hai tenuto il vino buono fino ad ora". Gesù fece questo primo dei suoi segni miracolosi in Cana di Galilea, e manifestò la sua gloria, e i suoi discepoli credettero in lui.»

Questi passi hanno avuto una grande importanza nello sviluppo della dottrina cristiana. Alcuni teologi[senza fonte] hanno ad esempio messo in risalto che Gesù, prendendo parte al matrimonio e usando in questo contesto il suo potere divino, ha approvato il matrimonio e le celebrazioni terrene.

Nel testo si parla del miracolo come del "primo dei segni": alcuni studiosi hanno per questo suggerito che il testo potesse essere presente in una fonte ancora più antica, l'ipotetico Vangelo dei segni, utilizzata dall'evangelista.[2].

Tradizione successiva

Il miracolo alle nozze di Cana viene ricordato in occasione dell'epifania, come manifestazione di Gesù, e come il secondo dei cinque Misteri Luminosi del Rosario.

A Cana è ambientato anche il racconto medievale Coena Cypriani, che riprende stravolgendola la storia biblica delle nozze.

Opere d'arte

Sono state prodotte decine di affreschi e tele sulle nozze di Cana. I principali sono stati realizzati da: Jacopo Torriti, Giotto, il Maestro della Cappella di San Nicola, Andrea Boscoli, Hieronymus Bosch, Alessandro Allori, Paolo Veronese, Pietro Paolo Vasta e Luca Giordano.

Note

  1. ^ Gv 2,1-11, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  2. ^ D. Moody Smith, "Abingdon New Testament Commentary - John", Abingdon Press, 1999, pag. 83.

Voci correlate

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