Borotalco (film): differenze tra le versioni

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*[[Eleonora Giorgi]]: Nadia Vandelli
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*[[Christian De Sica]]: Marcello
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*[[Angelo Infanti]]: Manuel Fantoni
*[[Enrico Papa]]: Cristiano
*[[Roberta Manfredi]]: Rossella
*[[Roberta Manfredi]]: Rossella
*[[Mario Brega]]: Augusto
*[[Isa Gallinelli]]: Valeria
*[[Isa Gallinelli]]: Valeria
*[[Enrico Papa]]: Cristiano
*[[Mario Brega]]: Augusto
*[[Angelo Infanti]]: Manuel Fantoni
*[[Vittorio Zarfati]]: prete del convitto
*[[Isabella De Bernardi]]: collega di Sergio e Nadia
*[[Nando Marineo]]: datore di lavoro di Sergio e Nadia
*[[Antonella Antinori]]: segretaria colossi della musica
*[[Moana Pozzi]]: amica di Manuel
*[[Karen Louise Freeman]]: altra amica di Manuel
|fotografo = [[Ennio Guarnieri]]
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|montatore = [[Antonio Siciliano]]
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Versione delle 02:21, 13 gen 2017

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Sergio/Manuel e Nadia
Paese di produzioneItalia
Durata97 min
Generecommedia
RegiaCarlo Verdone
SoggettoCarlo Verdone, Enrico Oldoini
SceneggiaturaCarlo Verdone, Enrico Oldoini
ProduttoreMario Cecchi Gori, Vittorio Cecchi Gori
FotografiaEnnio Guarnieri
MontaggioAntonio Siciliano
MusicheLucio Dalla, Fabio Liberatori, Stadio
ScenografiaGian Maria Avetta
Interpreti e personaggi

Borotalco è un film del 1982, diretto da Carlo Verdone. È il terzo film diretto dal regista romano (dopo Un sacco bello e Bianco, rosso e Verdone) ed il primo dove interpreta un solo personaggio.

Trama

Sergio e Nadia sono due giovani romani, venditori di enciclopedie porta a porta. Sergio, mite ed impacciato, vive in un convitto dividendo la stanza con Marcello, un ballerino napoletano. Conduce una vita grama, lavorando senza successo, pressato dalla sua fidanzata Rossella e dal truce padre di lei, Augusto. Nadia, bella e spigliata, fidanzata con un meccanico, condivide un appartamento con la sua amica Valeria ed è una fan accanita di Lucio Dalla.

Sergio, visto il successo professionale di Nadia, la contatta per telefono chiedendole di affiancarla e così si danno appuntamento sotto casa di un tale Manuel Fantoni, sedicente architetto, personaggio carismatico.

Nadia tarda per acquistare dei biglietti per un concerto di Lucio Dalla mentre Sergio si intrattiene in casa di Fantoni, il quale nell'attesa gli racconta della sua vita movimentata e vagabonda, ricca di episodi incredibili. Ma della sua vita avventurosa, non è oro tutto quel che luccica: mosso dalla simpatia, l'uomo smentisce tutto quando d'un tratto sopraggiungono i Carabinieri ad arrestarlo per una truffa, e chiamandolo col suo vero nome, Cesare Cuticchia. Manuel Fantoni è solo un nome d'arte. Cuticchia/Fantoni lascia a Sergio le chiavi di casa, chiedendogli di accudirla in sua assenza.

Rimasto solo giunge finalmente Nadia e Sergio nel vederla per la prima volta ne resta affascinato al punto da volersi spacciare per Manuel Fantoni, riciclando con inaspettato successo le fandonie del millantatore, tra cui l'essere amico di Lucio Dalla. Conquistato senza difficoltà il cuore dell'ingenua biondina, Sergio si trova presto in un gioco più grande di lui.

Rossella e suo padre iniziano ad insospettirsi per le sue lunghe assenze mentre Sergio e Nadia organizzano un incontro intimo in casa di Manuel per coronare la loro relazione. Rossella e suo padre si recano da Marcello e questo, sentendosi in trappola e picchiato, è costretto a raccontare la verità sull'amico. Per questo Augusto si reca nella casa e picchia Sergio con una cinta mentre Nadia, appreso l'inganno e vistasi sfumare ogni illusione, lascia l'appartamento in lacrime e subisce un grave incidente stradale. I due protagonisti, ormai estranei tra loro, tornano alle rispettive vicende personali e si sposano con i corrispettivi fidanzati come da copione.

Qualche tempo dopo Sergio viene convocato in casa di una donna per trattare l'acquisto di un'enciclopedia ma con grande sorpresa scopre che si tratta di un pretesto di Nadia per potersi rivedere. I due dialogano serenamente ma non sembrano condurre una vita felice. Quando Sergio sta per congedarsi, viene raggiunto da lei per le scale sentendosi chiedere notizie su dei personaggi famosi. I racconti di Sergio, nella parte di Manuel, la fanno ancora sognare e alla fine i due si scambiano un lungo bacio.

Colonna sonora

Tra i brani del film ricordiamo Grande figlio di puttana e Chi te l'ha detto? (che proprio grazie al film godranno di grossa popolarità) eseguiti dai neo-costituiti Stadio (i musicisti della band, attivi assieme da anni con Lucio Dalla, stavano debuttando contestualmente come gruppo a sé, con la nuova denominazione), mentre Fabio Liberatori, storico tastierista del gruppo, ha composto la colonna sonora originale del film, eseguita dal gruppo stesso, sempre con interventi del cantautore bolognese. Come "stacchetto" musicale viene utilizzato più volte l'introduzione del brano di Dalla Meri Luis eseguita sempre dagli Stadio ma anteriore al loro esordio sotto tale nome, come pure L'ultima luna che accompagna i titoli di testa.

Il brano che la protagonista Eleonora Giorgi cerca di far recapitare a Dalla è "Un fiore per Hal" (cantata da Ricky Portera, chitarrista degli Stadio nel 1982), la cui versione completa si può ascoltare nella scena finale del film, quando Nadia, mascherando la sua vera identità, invita Sergio a casa sua. La canzone è anche contenuta nell'omonimo disco del gruppo uscito in quell'anno. Per le musiche di Borotalco gli Stadio e Lucio Dalla hanno ricevuto un David di Donatello e un Nastro d'Argento.

Location

L'attico con terrazza e piscina dove vive Manuel Fantoni era quello reale di Moana Pozzi, seppure riarredato per il film, e si trova a Roma in via Domenico Lupatelli nella zona di Villa Bonelli nel quartiere Portuense. La stessa abitazione è scena di altri film come Rimini Rimini, Vai avanti tu che mi vien da ridere, Pizza connection, Delitti e profumi e A tu per tu, dove l'attrice interpreta un piccolo ruolo. [1]

  • Via di San Paolo alla Regola, Roma, scena dell'alimentari di Augusto.
  • Via del Conservatorio, Roma, scena della sede dell'enciclopedia.
  • Chiesa di San Gregorio al Celio, Roma, dove Sergio tenta di vendere l'enciclopedia.
  • Quartiere La Farnesina Roma, esterni dell'appartamento di Manuel.
  • Quartiere Villa Bonelli presso via Portuense, interno dell'appartamento di Manuel, a lungo erroneamente riportata come casa di Moana Pozzi, la quale comunque fu per caso incontrata da Carlo Verdone proprio in quell'appartamento, in occasione di una visita per scegliere la location, come emerge dal racconto sulla pagina facebook "Carlo Verdone Official".
  • Galleria Colonna (oggi Galleria Alberto Sordi), in via del Corso, scena dell'incontro serale con Nadia.
  • Biglietteria della Stazione Termini.
  • Ostia, Roma, scena sul litorale.
  • Teatro Tenda di piazza Mancini a Roma
  • Ponte Mazzini, luogo di incontro tra Sergio ed un sacerdote, per ottenere un colloquio con Fantoni detenuto. È visibile sullo sfondo il carcere di Regina Coeli.
  • Quartiere Fonte Meravigliosa, via Elio Lampridio Cerva, alle porte dell'EUR, Roma, scena del cortile dell'abitazione di Nadia, che nella finzione è sito in via Flavio Stilicone nel quartiere Cinecittà.
  • Chiesa di Santa Maria in Dominica alla Navicella, Roma, scena di entrambe le cerimonie nuziali.
  • Viale Palmiro Togliatti zona Colli Aniene, abitazione di Sergio da sposato.
  • Quartiere Ferratella (vicino all'EUR), via Umberto Saba, qui rinominata via Elio Lampridio Cerva, scena della residenza coniugale di Nadia.

Riconoscimenti

Curiosità

  • Roberta Manfredi, fidanzata di Verdone nel film, è figlia dell'attore Nino Manfredi.
  • Il nome del personaggio Sergio Benvenuti è un doppio omaggio al regista Sergio Leone e allo sceneggiatore Leonardo Benvenuti.
  • Il discorso del suocero nel suo negozio di alimentari è stato ispirato da un racconto dell'interprete (Mario Brega) relativo ad uno scontro avuto con l'attore americano Gordon Scott durante le riprese del film western Buffalo Bill l'eroe del Far West.
  • Breve apparizione di Moana Pozzi agli esordi, nel ruolo di un'amica straniera di Manuel Fantoni che accoglie Sergio; Moana è anche la pin-up ritratta nel calendario affisso nella stanza di Sergio e Marcello.
  • Angelo Infanti ha dichiarato in un'intervista alla trasmissione televisiva Stracult che il suo personaggio era stato scritto originariamente per Vittorio Gassman.
  • Il finale – secondo la dichiarazione di Gaetano Curreri degli Stadio – venne modificato dal regista in fase di ripresa per allacciarsi con il brano conclusivo Grande figlio di puttana.

Galleria d'immagini

Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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