C'era un cinese in coma

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C'era un cinese in coma
Carlo Verdone e Giuseppe Fiorello in una scena del film
Paese di produzioneItalia
Anno2000
Durata105 min
Generecommedia, drammatico
RegiaCarlo Verdone
SoggettoCarlo Verdone, Giovanni Veronesi, Pasquale Plastino
SceneggiaturaCarlo Verdone, Giovanni Veronesi, Pasquale Plastino
ProduttoreVittorio Cecchi Gori
Casa di produzioneCecchi Gori Group
FotografiaDanilo Desideri
MontaggioAntonio Siciliano
Effetti specialiRenato Agostini
MusicheFabio Liberatori
ScenografiaFranco Velchi
Interpreti e personaggi

C'era un cinese in coma è un film del 2000, diretto ed interpretato da Carlo Verdone.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Ercole Preziosi è un impresario di basso profilo, dedito all'organizzazione di eventi di bassa caratura e titolare di una scalcinata agenzia di scouting. Anche la sua vita privata è scialba, tanto che la figlia Maruska e la moglie Eva lo trattano come un estraneo. Una sera il comico napoletano Rudy Sciacca, della scuderia di Ercole, rimane vittima di un terribile incidente stradale poco prima di un importante spettacolo; l'impresario è costretto a sostituirlo all'ultimo momento col suo mite autista Nicola, il quale lo aveva divertito precedentemente raccontandogli una serie di barzellette, tra cui quella del cinese in coma. Il ragazzo gli aveva spesso chiesto l'opportunità di esibirsi, ma Ercole gliel'aveva negata ritenendolo troppo avvenente per essere un comico credibile.

Inaspettatamente, Nicola improvvisa uno show dalla comicità talmente volgare da poter essere scambiata per anticonformista, riscuotendo un inaspettato successo. Ercole decide allora di ingaggiarlo e gli fa assumere il nome d'arte di Niki Renda, portandolo poi in tournée. Niki diventa presto famoso, ma il successo gli dà alla testa: lascia la sua ragazza Sonia, che avrebbe dovuto sposare di lì a poco, si concede avventure sessuali con le fan, comincia a drogarsi e mette pian piano in ombra Ercole, che si ritrova costretto a fargli da autista e assistente. Ercole tenta più volte di convincere Niki a rientrare nei ranghi, chiedendogli di raccontare la barzelletta del cinese in coma; il ragazzo non solo gli disobbedisce, ma durante uno spettacolo arriva a umiliarlo costringendolo a raccontarla ed evidenziando la sua incapacità, come Ercole aveva fatto in precedenza con lui.

Pian piano Ercole viene abbandonato da tutti i suoi artisti, gelosi del successo di Niki. Tempo dopo, Niki ed Ercole vengono invitati da un noto produttore che vorrebbe lanciare il giovane comico nel mondo della TV; poco prima di giungere all'appuntamento, Niki dice di volerci andare da solo, segretamente intenzionato a troncare il rapporto col suo impresario. Al ragazzo viene offerta la libertà di stabilire lui stesso la cifra per l'ingaggio, a patto che molli Ercole; Niki tuttavia gli tiene nascosto questo accordo, in attesa del momento propizio per abbandonarlo.

Niki entra in pieno delirio di onnipotenza, al punto che una sera, dopo essersi esibito totalmente ubriaco, finisce per insultare il pubblico. Al termine della serata, Ercole scopre per caso una bustina di cocaina nascosta nel portafoglio di Niki, e soprattutto viene a sapere dell'accordo tra Niki e il produttore. Sentendosi tradito, Ercole abbandona il suo pupillo e torna a Roma, dove scopre di esser stato abbandonato anche dalla sua famiglia a causa delle sue continue e prolungate assenze da casa; in seguito riesce a riappacificarsi con Eva, ma apprende anche che Maruska ha iniziato a frequentare Niki.

Ercole si apposta sotto casa di Niki e assiste a un'accesa lite tra lui e Maruska, che viene pesantemente maltrattata. Di fronte a quell'estrema umiliazione, Ercole si scaglia contro Niki e lo massacra di botte vomitandogli addosso tutto il proprio risentimento; per vendetta, incendia anche la costosissima Porsche che Niki aveva ricevuto in regalo dal suo nuovo produttore, incurante delle tardive suppliche del giovane. Ercole abbandona Niki ferito e in lacrime; sulla via del ritorno si gira verso la telecamera e, infrangendo la quarta parete, racconta finalmente la barzelletta del cinese in coma, che conclude malinconicamente la pellicola.

Colonna sonora[modifica | modifica wikitesto]

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

  • La scelta del cambio di colore della cravatta di Ercole è dovuto al capovolgimento della trama: inizialmente è verde dopo aver scoperto Niki in qualità di comico, successivamente è gialla per via di una crisi familiare e lavorativa, e infine rossa nella scena in cui Niki lo sta per tradire.
  • Nel film la moglie di Ercole è russa e parla russo con la figlia, quando in realtà le due attrici, Marit Nissen e Anna Safroncik, sono rispettivamente tedesca ed ucraina.
  • Nella scena in cui Niki mostra sulla schiena il numero del nuovo cellulare di Ercole, si intravedono uscendo dal locale Marco e Antonio Manetti. I due hanno diretto Verdone nello stesso anno nel film Zora la vampira, prodotto dallo stesso Verdone.
  • Nel frammento in cui Niki fa il verso del famoso cinese della barzelletta, e quello degli orgasmi nel suo spettacolo, è doppiato dallo stesso Carlo Verdone.
  • Nel film, pur apparendo poco, fa il suo esordio Antonia Liskova, che avrà successo nella serie televisiva Tutti pazzi per amore.
  • La ragazza delle foto che appare nella scena dei provini è Roberta Mancino, campionessa italiana di paracadutismo.
  • La scena iniziale con il concorso di bellezza sotto la pioggia è ispirata al film I vitelloni di Federico Fellini.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

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