Run DMC: differenze tra le versioni

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L'anno successivo uscì ''[[Raising Hell]]'', disco che secondo molti esperti ed appassionati del genere diede fine all'era della [[old school hip hop|vecchia scuola]] e segnò l'inizio di quella che viene definita [[età dell'oro dell'hip hop]]:<ref name=Timeline/><ref name=Oldschool/> l'album fu anticipato dal singolo di lancio ''My Adidas'', dedicato alla loro marca di calzature preferita, che da quel momento diventerà un accessorio obbligatorio per gli appassionati del genere hip hop. Il singolo salì fino alla decima posizione della ''R&B chart'', ma la massima popolarità arrivò con ''[[Walk this Way]]'', cover dell'omonimo pezzo degli [[Aerosmith]]: il brano venne inciso con [[Steven Tyler]] e [[Joe Perry (musicista)|Joe Perry]], e diventò il primo nella storia della musica a coinvolgere sia ''[[b-boy]]s'' che ''rockers'', tanto da essere definito come il primo successo del genere [[rapcore]].<ref name=Rapcore/> Grazie alla fama raggiunta dalla canzone, gli Aerosmith riuscirono a riprendersi da un periodo poco felice della loro carriera<ref>[http://www.aerosmith.com/history.htm Aerosmith.com/Storia]</ref> e l'album ''Raising Hell'', dopo il lancio di altri due singoli (''It's Tricky'' e ''You Be Illin'''), giunse a vincere tre dischi di platino; a margine degli ottimi dati di vendita, il terzo disco dei Run DMC fu il primo da cui venne tratto un [[videoclip]] di genere rap finito in alta frequenza su [[MTV]].
L'anno successivo uscì ''[[Raising Hell]]'', disco che secondo molti esperti ed appassionati del genere diede fine all'era della [[old school hip hop|vecchia scuola]] e segnò l'inizio di quella che viene definita [[età dell'oro dell'hip hop]]:<ref name=Timeline/><ref name=Oldschool/> l'album fu anticipato dal singolo di lancio ''My Adidas'', dedicato alla loro marca di calzature preferita, che da quel momento diventerà un accessorio obbligatorio per gli appassionati del genere hip hop. Il singolo salì fino alla decima posizione della ''R&B chart'', ma la massima popolarità arrivò con ''[[Walk this Way]]'', cover dell'omonimo pezzo degli [[Aerosmith]]: il brano venne inciso con [[Steven Tyler]] e [[Joe Perry (musicista)|Joe Perry]], e diventò il primo nella storia della musica a coinvolgere sia ''[[b-boy]]s'' che ''rockers'', tanto da essere definito come il primo successo del genere [[rapcore]].<ref name=Rapcore/> Grazie alla fama raggiunta dalla canzone, gli Aerosmith riuscirono a riprendersi da un periodo poco felice della loro carriera<ref>[http://www.aerosmith.com/history.htm Aerosmith.com/Storia]</ref> e l'album ''Raising Hell'', dopo il lancio di altri due singoli (''It's Tricky'' e ''You Be Illin'''), giunse a vincere tre dischi di platino; a margine degli ottimi dati di vendita, il terzo disco dei Run DMC fu il primo da cui venne tratto un [[videoclip]] di genere rap finito in alta frequenza su [[MTV]].


Seguendo il successo di ''Raising Hell'', i Run DMC avviarono un tour che toccò molte località degli Stati Uniti: nel giungo 1986, durante uno spettacolo a [[Filadelfia (Pennsylvania)|Filadelfia]], il gruppo si esibì con il brano ''My Adidas'' e invitò i fan ad alzare al cielo le proprie [[Adidas]]; quando si accertò che su 20.000 presenti, ben 5.000 risposero all'invito, il manager della band approfittò dell'evento per informare la multinazionale tedesca la quale, dopo aver visionato il filmato del concerto, giunse alla conclusione che i membri del trio sarebbero stati dei perfetti testimonial per la loro marca.<ref>[http://www.the411online.com/flash.html#june the411online.com], "Flashbacks", [[giugno]] [[1986]]</ref></br>Questo episodio diede vita ad un ulteriore periodo d'oro del gruppo, interrotto però dopo un paio di mesi: in occasione di un altro concerto a [[Long Beach]] ([[California]]) nell'agosto dello stesso anno, avvenne uno scontro tra bande rivali; la polizia intervenne solo quattro ore dopo l'inizio degli scontri, che lasciarono sul campo 42 persone ferite,<ref>[http://www.the411online.com/flash.html#august the411online.com], "Flashbacks", [[agosto]] [[1986]]</ref> e dopo questo evento drammatico i Run DMC vennero accusati di comporre musica violenta e istigatrice, di conseguenza inadatta al grande pubblico; Joseph Simmons, a nome del gruppo, si espresse così in un'intervista alla nota rivista musicale [[Rolling Stone]]:
Seguendo il successo di ''Raising Hell'', i Run DMC avviarono un tour che toccò molte località degli Stati Uniti: nel giugno 1986, durante uno spettacolo a [[Filadelfia (Pennsylvania)|Filadelfia]], il gruppo si esibì con il brano ''My Adidas'' e invitò i fan ad alzare al cielo le proprie [[Adidas]]; quando si accertò che su 20.000 presenti, ben 5.000 risposero all'invito, il manager della band approfittò dell'evento per informare la multinazionale tedesca la quale, dopo aver visionato il filmato del concerto, giunse alla conclusione che i membri del trio sarebbero stati dei perfetti testimonial per la loro marca.<ref>[http://www.the411online.com/flash.html#june the411online.com], "Flashbacks", [[giugno]] [[1986]]</ref></br>Questo episodio diede vita ad un ulteriore periodo d'oro del gruppo, interrotto però dopo un paio di mesi: in occasione di un altro concerto a [[Long Beach]] ([[California]]) nell'agosto dello stesso anno, avvenne uno scontro tra bande rivali; la polizia intervenne solo quattro ore dopo l'inizio degli scontri, che lasciarono sul campo 42 persone ferite,<ref>[http://www.the411online.com/flash.html#august the411online.com], "Flashbacks", [[agosto]] [[1986]]</ref> e dopo questo evento drammatico i Run DMC vennero accusati di comporre musica violenta e istigatrice, di conseguenza inadatta al grande pubblico; Joseph Simmons, a nome del gruppo, si espresse così in un'intervista alla nota rivista musicale [[Rolling Stone]]:
{{quote|Dicono che stiamo dando messaggi negativi ai ragazzi. La nostra immagine è pulita, amico. I ragazzi si sbattono la testa uno contro l'altro tutti i giorni. Stanno lottando perché stavano lottando prima che io nascessi. Noi siamo modelli di comportamento.|[[Joseph Simmons]]|They say we're putting out bad messages to the kids. Our image is clean, man. Kids beat each other's heads every day. They are fighting because they were fighting before I was born. We're role models.<ref name=Zulu/>|lingua=en}}
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Versione delle 01:17, 11 lug 2008

Template:Gruppo

(EN)

«Before Run DMC there was nothing.»

(IT)

«Prima dei Run DMC non c'era niente.»

I Run DMC sono stati uno dei più importanti gruppi hip hop statunitensi. Hanno contribuito alla crescita di popolarità del loro genere, anche grazie alla loro decisione di incidere in studio album completi e curati, superando l'abitudine di molti rapper che consisteva nel lanciare singoli o al massimo brevi raccolte.[1]

Il gruppo, i cui componenti sono tutti originari di New York, nei suoi vent'anni di storia dal 1983 al 2002 ha pubblicato un totale di 14 album, la metà dei quali realizzati in studio, caratterizzati da un suono innovativo, composto da ritmi essenziali ma allo stesso tempo aggressivi e scorribande nei campionamenti di musica metal: questi elementi portarono i Run DMC ad essere classificati per primi come band hardcore hip hop.[2] Il loro stile innovativo, duro e massiccio influenzò la produzione musicale rap (politica, giocosa o militante che fosse) degli anni novanta, e contribuì al successo di gruppi come i Beastie Boys, i Public Enemy e gli N.W.A..[3][2]

Inizialmente, il gruppo era composto dai due MCs Joseph "Run" Simmons e Darryl "DMC" McDaniels, ai quali si aggiunse in un secondo momento il disc jockey Jason Mizell, in arte Jam Master Jay. Tutti i membri provenivano da famiglie benestanti del quartiere di Hollis Queens, a New York.

Storia del gruppo

Le origini

Russell e Joseph Simmons, due fratelli newyorchesi, si avvicinarono molto presto al mondo della musica, non solo in veste di ascoltatori: nel 1977, mentre Joseph decideva di continuare gli studi, Russell appena ventenne intraprese la carriera manageriale. Il suo primo contatto importante fu con il promettente rapper Kurtis Blow, il quale fu successivamente presentato al fratello; l'incontro si rivelò molto positivo, tanto che Joseph divenne il DJ di Kurtis facendosi chiamare "Son of Kurtis Blow".[4]
Il migliore amico del disc jockey era Darryl McDaniels (con il quale condivideva la passione per i fumetti), aspirante MC; la coppia di amici fu spronata dallo stesso Russell a formare un duo hip hop: seguito il consiglio, i due MCs si esibirono per la prima volta durante una festa per adolescenti nel quartiere di Hollis. Per l'occasione, Darryl si presentò con il nome d'arte DMC, che poteva essere interpretato come l'acronimo del suo nome, oppure come sigla di "Devastating Mic Controller" ("Devastante Controllore del Microfono"); tempo dopo, McDaniels si espresse in questo modo su quella serata:

(EN)

«The first time I got onstage with Run was at some teenage club on the corner in Hollis. He just handed me the mic and said, "Rhyme for an hour". I ran out [of rhymes] pretty soon, but I got better.[5]»

(IT)

«La prima volta che salii su un palcoscenico con Run fu in qualche club per adolescenti all'angolo di Hollis. [Run] Mi passò semplicemente il microfono e mi disse, "Rima per un'ora". Esaurii le rime piuttosto presto, ma migliorai la situazione»

L'esibizione di successo e l'affinità tra i due convinsero i ragazzi a cercare un nome degno per la propria formazione: la prima scelta fu Orange Crush ma, in seguito al cambio di pseudonimo di Joseph in Run (dall'espressione inglese "Running At The Mouth", che significa "parlare troppo o usando troppe parole"),[6] la coppia optò per Run-DMC.
Poco tempo dopo però, la necessità dei due di continuare gli studi causò una momentanea separazione: dopo aver conseguito il diploma nel 1982, Joseph si trasferì al "LaGuardia Community College",[7] mentre Darryl si iscrisse alla "St. John's University";[8] i due ragazzi continuarono comunque a frequentarsi per quanto permettevano i rispettivi impegni scolastici, ed un anno dopo aver finito l'università, si unirono al giovane DJ Jason Mizell, detto Jazzy Jase.[9] Il duo rimase colpito dall'abilità di Jason ai piatti, tanto che per fargli spazio nel gruppo, Run decise di dedicarsi totalmente al rapping lasciando libera la consolle per il nuovo membro, che intanto aveva cambiato il suo nome d'arte in Jam Master Jay; si definì così la formazione definitiva dei Run DMC, che rimase tale sino al ritiro del gruppo dalle scene.

Il debutto

Nel 1983 il trio pubblicò il primo singolo, grazie all'etichetta indipendente Profile, dal titolo It’s Like That. Il singolo ottenne un successo clamoroso; sul lato B venne incisa Sucker MC's, aggressiva e con rime ben articolate e dirette, considerata dalla maggior parte degli appassionati il primo brano hardcore.[9][10] Nel complesso It's Like That/Sucker MC's viene considerata come il punto di partenza dell'hip hop di "nuova scuola", un genere che si allontana dal precedente stile festoso della old school. In un continuo crescendo di vendite e ascolti, il singolo raggiunse i primi venti posti della classifica r&b.

Il successivo lavoro dei Run DMC fu Hard Times, accompagnato da Jam Master Jay, traccia celebrativa dedicata all'abilità ai piatti di Mizell, mentre nei primi mesi del 1984 uscì Rock Box (il cui video fu il primo di una canzone hip hop ad essere messo in onda su MTV),[10] che conteneva riff di chitarra ed era accompagnata da un video dalle caratteristiche più vicine al rock che al rap, segno di una tendenza al crossover rock e un primo sintomo di rapcore; nello stesso anno fu pubblicato il primo 33 giri, intitolato semplicemente Run DMC, primo album hip hop a vincere il disco d'oro.

Nel frattempo Russell Simmons formò l'agenzia Rush Management ed al fianco di Rick Rubin diede vita all'etichetta discografica Def Jam, organizzando le prime serie di concerti rap a livello nazionale ed arruolando, oltre ai Run-DMC, altri MCs piuttosto popolari in quel periodo, come Newcleus, UTFO e Whodini.

1985-1986: l'apice del successo

L'album King of Rock, pubblicato nel 1985, consentì ai Run-DMC di diventare i rapper più popolari ed influenti degli Stati Uniti: come suggerisce il titolo stesso dell'album, il gruppo cercò un suono in grado di fondere rap e rock, facendo largo uso di riff di chitarra elettrica e batteria. I singoli estratti dal lavoro furono l'omonimo King of Rock, You Talk Too Much e Can You Rock It Like This. Nello stesso anno, sul versante delle esibizioni live, il trio partecipò al Live Aid del 13 luglio, unici artisti hip hop presenti all'evento, e parteciparono alle riprese del film Krush Groove, nel quale comparvero anche i Fat Boys, i Beastie Boys e Kurtis Blow.

Gli Aerosmith, gruppo con cui i Run DMC iniziarono una lunga collaborazione.

L'anno successivo uscì Raising Hell, disco che secondo molti esperti ed appassionati del genere diede fine all'era della vecchia scuola e segnò l'inizio di quella che viene definita età dell'oro dell'hip hop:[9][10] l'album fu anticipato dal singolo di lancio My Adidas, dedicato alla loro marca di calzature preferita, che da quel momento diventerà un accessorio obbligatorio per gli appassionati del genere hip hop. Il singolo salì fino alla decima posizione della R&B chart, ma la massima popolarità arrivò con Walk this Way, cover dell'omonimo pezzo degli Aerosmith: il brano venne inciso con Steven Tyler e Joe Perry, e diventò il primo nella storia della musica a coinvolgere sia b-boys che rockers, tanto da essere definito come il primo successo del genere rapcore.[11] Grazie alla fama raggiunta dalla canzone, gli Aerosmith riuscirono a riprendersi da un periodo poco felice della loro carriera[12] e l'album Raising Hell, dopo il lancio di altri due singoli (It's Tricky e You Be Illin'), giunse a vincere tre dischi di platino; a margine degli ottimi dati di vendita, il terzo disco dei Run DMC fu il primo da cui venne tratto un videoclip di genere rap finito in alta frequenza su MTV.

Seguendo il successo di Raising Hell, i Run DMC avviarono un tour che toccò molte località degli Stati Uniti: nel giugno 1986, durante uno spettacolo a Filadelfia, il gruppo si esibì con il brano My Adidas e invitò i fan ad alzare al cielo le proprie Adidas; quando si accertò che su 20.000 presenti, ben 5.000 risposero all'invito, il manager della band approfittò dell'evento per informare la multinazionale tedesca la quale, dopo aver visionato il filmato del concerto, giunse alla conclusione che i membri del trio sarebbero stati dei perfetti testimonial per la loro marca.[13]
Questo episodio diede vita ad un ulteriore periodo d'oro del gruppo, interrotto però dopo un paio di mesi: in occasione di un altro concerto a Long Beach (California) nell'agosto dello stesso anno, avvenne uno scontro tra bande rivali; la polizia intervenne solo quattro ore dopo l'inizio degli scontri, che lasciarono sul campo 42 persone ferite,[14] e dopo questo evento drammatico i Run DMC vennero accusati di comporre musica violenta e istigatrice, di conseguenza inadatta al grande pubblico; Joseph Simmons, a nome del gruppo, si espresse così in un'intervista alla nota rivista musicale Rolling Stone:

(EN)

«They say we're putting out bad messages to the kids. Our image is clean, man. Kids beat each other's heads every day. They are fighting because they were fighting before I was born. We're role models.[5]»

(IT)

«Dicono che stiamo dando messaggi negativi ai ragazzi. La nostra immagine è pulita, amico. I ragazzi si sbattono la testa uno contro l'altro tutti i giorni. Stanno lottando perché stavano lottando prima che io nascessi. Noi siamo modelli di comportamento.»

Il declino

L'anno seguente venne dedicato per la maggior parte alla composizione e registrazione di un nuovo album intitolato Tougher Than Leather; il disco fu accompagnato da un omonimo film con i tre artisti nel ruolo di protagonisti; la pellicola fu un fallimento e la massiccia presenza nelle scene del logo della Def Jam, dovuta al coinvolgimento di Russell Simmons nel progetto, irritò i dirigenti della Profile Records; l'album non ricevette il medesimo successo commerciale di Raising Hell e si fermò al "platino" senza dare alla luce singoli di grande rilevanza.
Questo improvviso calo di successi da parte dei Run DMC si può spiegare sostanzialmente con un cambiamento di gusti del grande pubblico, sempre più attirato dai brani a sfondo politico di gruppi come i Public Enemy.

Il periodo negativo non si fermò e nel 1990, con Back From Hell (titolo riferito ai passati problemi di alcool e droga), i ragazzi newyorchesi non raggiunsero il "platino" per la prima volta nella loro carriera.
A questa delusione sui dati di vendita, subentrarono anche gravi problemi personali: Simmons venne accusato di stupro, mentre McDaniels tornò ad avere gravi problemi di alcolismo. Le controversie però vennero risolte: Joseph uscì pulito dai suoi guai giudiziari e Darryl smise di bere; entrambi gli MCs si fecero battezzare convertendosi al Cristianesimo, e si dissero pronti per il ritorno sulle scene musicali.

La ripresa

Nel 1993 venne pubblicato Down With The King, al cui interno si trovò una robusta pletora di collaborazioni con artisti del calibro di Public Enemy, EPMD, Naughty by Nature, A Tribe Called Quest, Neneh Cherry, Pete Rock e KRS-One; l'omonimo singolo raggiunse la Top Ten R&B e l'album diventò disco d'oro: anche se non paragonabile al debutto, fu comunque un buon successo, che riportò i Run DMC ai "piani alti" della musica hip hop. Nonostante la ripresa dei dati di vendita e della credibilità, il gruppo si prese comunque una pausa: Run diventò un uomo di Chiesa (attualmente il suo pseudonimo è Rev Run, che sta per Reverend Run) per la setta cristiana degli Zoe, DMC lo imitò iniziando a indossare le vesti da diacono, mentre Jam Master Jay continuò a lavorare nel mondo della musica, producendo i primi due album degli Onyx.

Nel 1997 il disc jockey Jason Nevins pubblicò una versione alternativa della classica It's Like That con sfumature di house music . Il successo fu sorprendente; il singolo alla fine vendette milioni di copie. Il gruppo sembrò apprezzare il lavoro di Nevins, tanto che l'anno dopo, in un'intervista rilasciata a XXL Magazine, Run commentò:

(EN)

«It was as big as MC Hammer's 'You Can't Touch This.[5]»

(IT)

«È forte tanto quanto U Can't Touch This di MC Hammer»

Ma il DJ lasciò pensare che i Run DMC si fossero dimostrati ingrati verso il suo ruolo nella hit, affermando sulla stessa rivista:

(EN)

«I don't think I got the respect I deserved.[5]»

(IT)

«Non penso di aver ricevuto il rispetto che meritavo.»

Gli screzi con Jason Nevins furono accompagnati da problemi interni al momento della registrazione di Crown Royal (1999), quando McDaniels si trovò in contrasto con gli altri due membri del trio: Darryl infatti, a causa di problemi alle corde vocali, voleva rendere la musica dei Run DMC più leggera per adattarla ai propri problemi di voce, mentre Simmons preferiva mantenere lo stile aggressivo che li aveva resi famosi. Questi disaccordi lasciarono DMC in disparte durante gran parte delle registrazioni dell'album[15] (lo si può ascoltare solo nelle tracce Crown Royal, Ay Papi e Simmons Incorporated) che uscì con un anno di ritardo (2000) per problemi di diritti d'autore dei probabili ospiti del disco (Method Man, Nas, Ol' Dirty Bastard, Fat Joe, Sugar Ray, Kid Rock ed Everlast). I singoli estratti, oltre a Let's Stay Together, furono Rock Show e It's Over; tre brani che puntavano a diversi tipi di ascoltatori: mentre il primo, con Stephan Jenkins dei Third Eye Blind, era destinato alle stazioni radio rock, It's Over (con Jermaine Dupri) venne inciso su 45 giri e mirava ad una diffusione nelle discoteche.[5] Simmons era talmente ambizioso nelle sue nuove produzioni che si pose l'obbiettivo della vincita del Grammy,[15] ma nonostante le molte collaborazioni con altri artisti, che avrebbero dovuto incrementare il livello qualitativo del risulato finale, Crown Royal si rivelò una delusione sia dal punto di vista critico che da quello commerciale, che lasciò molti dubbi riguardo al futuro del trio.[16]

L'assassinio di Jay e l'uscita di scena

Nel 2002 i Run DMC ebbero l'onore di lasciare le loro impronte digitali sulla Hollywood Boulevard nella leggendaria Rock Walk of Fame, come segno della loro influenza sulla storia della musica;[17] nello stesso anno pubblicarono una raccolta, High Profile/The Original Rhymes, con venti tracce tra le più famose e significative di quasi un ventennio di musica, partendo poi in tour con gli Aerosmith e Kid Rock; in un'intervista rilasciata ad MTV, DMC rivelò che sul bus usato dagli artisti, quando non erano impegnati in concerto, venivano scritte canzoni inedite; McDaniels e compagni avevano infatti intenzione di tornare in studio per incidere un nuovo album in occasione del ventesimo anniversario della band.
Il nuovo disco, che poteva rappresentare una possibilità di rilancio dopo il fallimento di Crown Royal, sarebbe stato stilisticamente un salto nel passato, con tracce puramente old school con le quali, sempre secondo McDaniels, i Run DMC avrebbero ripreso l'essenza del ritmo e delle rime; alla pubblicazione dell'album sarebbe seguita una nuova serie di concerti.[18]

I progetti del gruppo furono però bruscamente interrotti da una tragedia: il 30 ottobre 2002, alle 19:30, Jason Mizell rimase ucciso da un colpo di pistola calibro 45 alla testa in uno studio di registrazione nel quartiere di Queens, a New York. Jay morì sul colpo, mentre il venticinquenne Urieco Rincon, che si trovava in sua compagnia al momento della sparatoria, fu ferito alla caviglia; altre cinque persone presenti nello studio rimasero illese. I due uomini che spararono erano entrati fingendosi pony express, mentre Mizell e Rincon stavano giocando alla Playstation 2 durante una pausa.
Sul sito della band, che quella sera avrebbe dovuto esibirsi a Washington, vennero poste foto del Dj e scritte a grandi caratteri che recitavano "Rest in Peace Jam Master" ("Riposa in pace, Jam Master"); nei giorni seguenti all'accaduto e dopo l'uscita di un'altra raccolta, Greatest Hits, i Run DMC annunciarono il loro prevedibile e definitivo ritiro dalle scene. A lasciare l'ultima dichiarazione fu Joseph "Rev Run" Simmons:

(EN)

«Run DMC is officially retired. I can't get out onstage with a new DJ. Some rock bands can replace the drummer, but I don't know any other way but [to perform] with the three original members. We're retired, does anybody have a job out there?[19][20]»

(IT)

«I Run DMC si sono ritirati ufficialmente. Non ce la farei a salire sul palco con un nuovo DJ. Alcuni gruppi rock possono sostituire il batterista, ma io non mi saprei esibire in altro modo se non con i tre membri originali. Ci siamo ritirati, qualcuno ha un lavoro là fuori?»

Tutto il mondo della musica hip hop si mobilitò per omaggiare JMJ: agli MTV Europe Music Awards di Barcellona P. Diddy si presentò con una maglietta dedicata a lui e spese commosse parole di lutto; durante lo stesso spettacolo, Wyclef Jean gli dedicò la sua esibizione.

Jason Mizell è stata l'ennesima vittima celebre del "gangsta lifestyle", per il quale persero la vita artisti come Tupac Shakur e The Notorious B.I.G. durante la rivalità tra East Coast e West Coast.

A seguito della morte di Jam Master Jay uscirono altre tre raccolte: The Best of, Ultimate Run DMC, entrambe nel 2003, e Artist Collection nel 2004; nello stesso anno, la rivista musicale Rolling Stone inserì la band alla posizione numero 48 della classifica dei "100 più grandi artisti di tutti i tempi".[21]

Carriere soliste

Dopo lo scioglimento, i due restanti membri del gruppo intrapresero carriere da solista; il primo a pubblicare un album di inediti fu Simmons, sotto lo pseudonimo di Rev Run: Distortion uscì il 18 ottobre 2005, lanciato dal singolo Mind on The Road. Dall'autunno 2005, Run è protagonista con la sua famiglia di Run's House, una reality-sitcom in onda su MTV.[22]
L'atteso album da solista di Darryl McDaniels, intitolato Check Thugs and Rock N Roll, venne annunciato con il singolo Just Like Me e uscì il 14 marzo 2006.

Stile ed influenze

«I Run DMC furono i primi veri artisti hip hop e il modello per tutti quelli che seguirono»

Il look dei Run DMC è sempre stato caratterizzato da jeans neri, cappelli fedora, catena al collo e Adidas senza lacci (quest'ultima caratteristica imita l'abitudine di far togliere ai carcerati le stringhe delle scarpe, per evitarne l'uso come arma rudimentale), alle quali il gruppo ha persino dedicato una canzone (My Adidas, contenuta in Raising Hell); grazie ai tre newyorchesi, il marchio Adidas è diventato un simbolo dell'old school hip hop.

Come molti artisti hip hop degli anni Ottanta, i Run DMC erano influenzati dai primi esponenti del genere, come Grandmaster Flash & the Furious Five, Afrika Bambaataa, The Sugarhill Gang e Whodini,[3] ma probabilmente ricevettero influenze anche da Kurtis Blow, che aveva lavorato con il giovane Simmons.
McDaniels è cresciuto ascoltando pop, rock e blues, diventando un grande fan di Beatles, Bob Dylan, Elton John e Harry Chapin. I gusti di DMC crearono dei contrasti nel gruppo durante le registrazioni di Crown Royal, ma Darryl poté liberamente omaggiare i suoi artisti preferiti nel suo album di debutto da solista, Check Thugs and Rock N Roll.

A seguito della collaborazione con gli Aerosmith, i Run DMC hanno dato vita al primo singolo che univa l'hard rock con il rap, Walk This Way; un primo passo verso il nu metal, genere nato "ufficialmente" nel 1991 con Bring the Noise degli Anthrax e Public Enemy.

Il gruppo di Queens influenzò i numerosi artisti emergenti che iniziarono la loro carriera nella seconda metà degli anni Ottanta, in particolare i Beastie Boys: infatti nel loro album di debutto, Licensed to Ill, si può percepire una somiglianza di stile nei beat e nell'alternarsi delle voci degli MCs, ne è un chiaro esempio la traccia Slow and Low che fu scartata dalla lista tracce ufficiale di King of Rock e "adottata" dai giovani Beasties. Inoltre, i Run DMC spianarono la strada sia al rap politicizzato dei Public Enemy[23] e Boogie Down Productions[24] sia al primo gangsta rap dei N.W.A.[3]; ancora adesso si percepisce l'influenza del trio: il rapper Lil Jon, infatti, ha dichiarato che nel suo nuovo album Crunk Rock ci saranno molte influenze rock, rifacendosi al primo album del gruppo newyorchese:

«Voglio tornare al primo album dei Run-DMC, in cui il rapper diceva 'I'm the King of Rock'[25]»

Citazioni

(EN)

«Jam Master Jay will forever live on through the timeless music he has created. His stage presence and his ability to rock crowds will remain an inspiration to myself and to all those who continue to live the hip-hop culture.[26]»

(IT)

«Jam Master Jay vivrà per sempre attraverso la musica senza tempo che ha creato. La sua presenza sul palco e la sua abilità nello scuotere le folle resteranno un'ispirazione per me e per tutti quelli che continueranno a vivere la cultura hip hop»

(EN)

«Run DMC broke down the barriers. They were the first real rap stars. Everyone in the game owes something to them.[27]»

(IT)

«I Run DMC abbatterono le barriere; essi furono le prime vere rap-star. Oggi tutti nel settore devono qualcosa a loro»

(EN)

«These are our Beatles.[28]»

(IT)

«Questi sono i nostri Beatles»

(EN)

«They were absolutely as revolutionary as Elvis.[28]»

(IT)

«[I Run DMC] Erano assolutamente rivoluzionari tanto quanto Elvis»

Curiosità

Formazione

Discografia

Lo stesso argomento in dettaglio: Discografia dei Run DMC.

Album in studio

Record

I Run DMC sono stati i primi artisti rap nella storia della musica a raggiungere i seguenti traguardi:

La loro esibizione al Live Aid del 1985, inoltre, è stata l'unica del loro genere.

Note

  1. ^ I primi artisti hip hop a pubblicare album di studio furono Kurtis Blow e la Sugarhill Gang nel 1980.
  2. ^ a b MTV.com - Run DMC
  3. ^ a b c Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Allmusic
  4. ^ VH1.com, biografia di Kurtis Blow
  5. ^ a b c d e www.zulunation.com
  6. ^ wordreference.com "Running at the mouth", tratto dal forum.(EN) (ES)
  7. ^ www.nndb.com, Joseph "Run" Simmons
  8. ^ "I'm DMC, in the place to be, I go to St. John's University" ("Sucker MC's", Run DMC, 1983)
  9. ^ a b c Hip hop Timeline, 1970-1989
  10. ^ a b c www.digitaldreamdoor.com
  11. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Rapcore
  12. ^ Aerosmith.com/Storia
  13. ^ the411online.com, "Flashbacks", giugno 1986
  14. ^ the411online.com, "Flashbacks", agosto 1986
  15. ^ a b MTV.com - Run DMC, Kings of Pain
  16. ^ Hip hop Timeline, 1990-1999
  17. ^ RockWalk.com
  18. ^ MTV News, 6 settembre 2002
  19. ^ MTV.com - I Run DMC si sono ufficialmente ritirati.
  20. ^ RapIndustry.com, archivio delle news
  21. ^ 100 Greatest Artists of All Time ("The Immortals", RS 946, 15 aprile 2004)
  22. ^ Sito ufficiale di Run's House
  23. ^ La canzone che lanciò i Public Enemy fu Fight The Power, colonna sonora del film di Spike Lee Fa' la cosa giusta.
  24. ^ Il leader dei Boogie Down Productions è KRS One, fondatore del Temple of Hiphop.
  25. ^ Lil Jon: Il Ritorno - IlRap.com
  26. ^ DJ Times Magazine
  27. ^ Citazione presente sulle versioni Limited Deluxe Package degli album Raising Hell e Tougher than Leather.
  28. ^ a b CNN.com
  29. ^ a b c d e f g Sito ufficiale dei Run DMC
  30. ^ www.oldschoolhiphop.com
  31. ^ Liriche del brano su www.lyricsdepot.com
  32. ^ www.limusichalloffame.org
  33. ^ www.mtv.com
  34. ^ www.futurerockhall.com; pagina per votare
  35. ^ Run-D.M.C.-RS 488 (4 dicembre 1986)

Bibliografia

  • (EN) Bill Alder, Bill Alder, jr, Tougher Than Leather: The Authorized Biography of Run-DMC, New Amer Library, 1987, ISBN 0-451-15121-6.
  • (EN) Vladimir Bogdanov, All Music Guide to Hip-Hop: The Definitive Guide to Rap & Hip-Hop, Backbeat Books, 2003, pp. 416-417, ISBN 0-879-30759-5.
  • (EN) Ronin Ro, Raising hell : the reign, ruin, and redemption of Run-D.M.C. and Jam Master Jay, New York, Amistad, 2005, ISBN 0-060-78195-5.

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