Red Bull RB16B

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Red Bull RB16B
La RB16B di Max Verstappen durante il Gran Premio d'Austria
Descrizione generale
Costruttore Bandiera dell'Austria  Red Bull Racing
Categoria Formula 1
Squadra Red Bull Racing Honda
Progettata da Adrian Newey
Pierre Waché
Rob Marshall
Guillaume Cattelani
Steve Winstanley
Edward Aveling
Ben Waterhouse
Dan Fallows
Craig Skinner
Sostituisce Red Bull RB16
Sostituita da Red Bull RB18
Descrizione tecnica
Meccanica
Telaio Monoscocca in fibra di carbonio
Motore Honda RA621H, V6 1.6 a 90° Turbo Ibrido
Trasmissione Cambio sequenziale a 8 rapporti + retromarcia
Dimensioni e pesi
Lunghezza 5200 mm
Larghezza 1950 mm
Altezza 950 mm
Passo 3400 mm
Peso 752 kg
Altro
Carburante Esso
Pneumatici Pirelli
Avversarie Vetture di Formula 1 2021
Risultati sportivi
Debutto Bandiera del Bahrein Gran Premio del Bahrein 2021
Piloti 33. Bandiera dei Paesi Bassi Max Verstappen
11. Bandiera del Messico Sergio Pérez
Palmares
Corse Vittorie Pole Giri veloci
22 11 10 8
Campionati piloti 1 (2021)

La Red Bull RB16B è una monoposto di Formula 1 realizzata della scuderia Red Bull Racing per prendere parte al campionato mondiale di Formula 1 2021. La vettura è stata presentata il 23 febbraio 2021[1] ed è una stretta evoluzione della precedente RB16, essendo basata sullo stesso telaio e condividendone molti componenti non modificabili per regolamento.[2]

Livrea[modifica | modifica wikitesto]

La RB16B nella speciale livrea biancorossa omaggiante il motorista Honda e usata nel Gran Premio di Turchia

La livrea riprende quasi completamente quella dell’anno precedente. Le differenze si individuano nei loghi del motorista Honda, che sono stati posizionati sul muso e sull'ala posteriore, sulla quale è applicato sia anteriormente che posteriormente, ovvero nelle zone dove precedentemente era posizionato il vecchio title sponsor Aston Martin. Sono presenti anche i nuovi sponsor messicani dovuti all'arrivo del pilota Sergio Pérez: rispettivamente Telcel sull'halo e all'interno delle paratie laterali dell'ala anteriore e Claro all'esterno di quelle dell'ala posteriore[3] oltreché il nuovo sponsor Oracle posizionato ai lati della cellula di sopravvivenza del pilota e sull'halo.[4]

In occasione del Gran Premio di Turchia del 10 ottobre 2021 viene realizzata una speciale livrea della RB16B dedicata al motorista Honda – bianca con dettagli rossi, a richiamare i colori della bandiera giapponese –, ispirata a quella della Honda RA272 del 1965, la prima monoposto nipponica capace di imporsi in una gara di Formula 1;[5][6] tale livrea, celebrativa del sodalizio tecnico tra Red Bull e Honda[5] che andrà a concludersi al termine della stagione,[7][8][9] avrebbe dovuto essere utilizzata nel programmato Gran Premio del Giappone,[5] tuttavia annullato in agosto a causa della pandemia di COVID-19,[10] sicché è stato deciso di utilizzarla comunque nell'appuntamento turco.[5]

Per il Gran Premio degli Stati Uniti d'America i loghi Honda presenti sull'ala posteriore vengono sostituiti con quelli di Acura, marchio utilizzato dalla casa giapponese nel mercato nordamericano.[11]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

La RB16B non differisce molto dalla precedente RB16, essendo i regolamenti del 2021 molto restrittivi in termini di evoluzione dell’auto, ma, come imposto dal regolamento, è dotata di un nuovo fondo che è ridotto nella parte posteriore e di un diffusore e delle prese dei freni posteriori con appendici aerodinamiche anch’esse ridotte nelle dimensioni.[12] La vettura sarà l'ultima della casa di Milton Keynes ad essere – ufficialmente – motorizzata dalla Honda, dato l'abbandono della Formula 1 da parte della casa nipponica alla fine della stagione:[13] l'ultimo propulsore Honda RA621H introduce importanti novità, inizialmente programmate per debuttare nel 2022 ma che, a seguito del prematuro abbandono del motorista, sono state anticipate al 2021;[14] la power unit infatti subisce interventi sull'ERS, sul motore a combustione e sul turbo.[15]

Scheda tecnica[modifica | modifica wikitesto]

Caratteristiche tecniche - Red Bull RB16B
Configurazione
Carrozzeria: monoposto Posizione motore: centrale Trazione: posteriore
Dimensioni e pesi
Ingombri (lungh.×largh.×alt. in mm): 5200 × 1950 × 950 Diametro minimo sterzata:
Posti totali: 1 Bagagliaio: assente Serbatoio: 110 kg
Masse a vuoto: 752 kg / in ordine di marcia: 752 kg
Meccanica
Tipo motore: V6 turbo ibrido Honda 1.6 con bancate di 90° Cilindrata: 1600 cm³
Distribuzione: Bialbero 4 valvole per cilindro Alimentazione: iniezione diretta con turbocompressore
Prestazioni motore Potenza: 1000 CV
Accensione: Honda Impianto elettrico: Honda
Frizione: in carbonio multidisco a comando idraulico Cambio: sequenziale 8 marce + RM Honda a comando semiautomatico sequenziale
Telaio
Corpo vettura monoscocca a nido d'ape con fibra di carbonio
Sterzo servoassistito a pignone e cremagliera
Sospensioni anteriori: push-rod / posteriori: pull-rod
Freni anteriori: freni a disco Brembo in carbonio autoventilati / posteriori: freni a disco Brembo in carbonio autoventilati
Pneumatici Pirelli / Cerchi: 13
Prestazioni dichiarate
Consumi 2 kg/giro
Fonte dei dati: Red Bull Racing Honda

Carriera agonistica[modifica | modifica wikitesto]

Test[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Test F1 2021.

Stagione[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2021.
La RB16B di Verstappen sopravanza la Mercedes-AMG F1 W12 E Performance dell'iridato uscente Lewis Hamilton nel corso del Gran Premio degli Stati Uniti d'America: un'immagine esemplificativa dell'acceso duello per il titolo piloti che ha contraddistinto la stagione.

Nelle prime due gare sui circuiti di Sakir e di Imola la Red Bull RB16B si dimostra la macchina più competitiva dello schieramento grazie anche alla aggiornata power unit Honda, conquistando con Max Verstappen la pole position nella prima gara e la vittoria nella seconda gara.[16][17] Da segnalare però i problemi di affidabilità riscontrati nella prima gara in Bahrein nella monoposto di Sergio Pérez durante il giro di formazione che l'hanno costretto a partire dai box, dopo comunque un errore del team in qualifica.[18]

Verstappen arriva secondo sia in Portogallo sia in Spagna, ma, grazie alla vittoria nel Gran Premio di Monaco (prima in carriera su tale circuito per l'olandese), agevolata dalla mancata partenza del poleman Charles Leclerc e al contemporaneo settimo posto del rivale Lewis Hamilton Verstappen si porta per la prima volta in testa al campionato mondiale. La Red Bull scavalca la Mercedes portandosi al primo posto della classifica costruttori. Nella successiva gara a Baku arriva la prima vittoria con la scuderia di Pérez, maturata grazie ad una foratura ai danni del compagno di squadra: essa permette alla scuderia di allungare sui rivali anglo-tedeschi in classifica. Verstappen vince nuovamente in Francia, sorpassando Hamilton nei giri finali, mentre Pérez ottiene il secondo podio consecutivo tagliando il traguardo in terza posizione. La Red Bull domina nei due appuntamenti al circuito di casa: Verstappen vince entrambe le gare conducendo per tutti i giri, e si porta a 32 punti di vantaggio sull'inseguitore Hamilton.

Tale vantaggio diminuisce notevolmente già a Silverstone, dove Verstappen, dopo aver vinto la Sprint Qualifying, finisce contro le barriere a causa di un contatto proprio con il britannico, che vincerà la gara nonostante una sanzione. Nel Gran Premio d'Ungheria entrambe le Red Bull vengono travolte in partenza dall'alfiere della Mercedes Valtteri Bottas; il solo Verstappen riuscirà a ripartire, ma chiude solo nono a causa dei danni alla monoposto. Dopo questi eventi, la Red Bull ha perso il comando di entrambe le classifiche, a vantaggio della Mercedes e di Hamilton. La Red Bull torna a vincere in Belgio, in una gara di un solo giro dietro la safety car, e in Olanda, in una gara dominata da Max Verstappen che torna leader della classifica iridata. Partito primo a Monza, Verstappen perde la posizione in partenza contro l'ex compagno di squadra Daniel Ricciardo. Dopo un lungo pit stop finisce nuovamente a contatto con Hamilton, causando il ritiro di entrambi dalla corsa. Nella stessa gara Pérez perde il podio a causa di una penalità. In Russia Verstappen parte ultimo a causa della sostituzione della power unit, ma riesce a concludere secondo sfruttando la pioggia nei giri conclusivi, perdendo però il comando della classifica, andato nuovamente ad Hamilton.

In Turchia si assiste ad un doppio podio per la Red Bull, con Verstappen e Pérez secondo e terzo sotto la bandiera a scacchi: Verstappen non riesce però ad impensierire Bottas per tutta la durata del Gran Premio. Tornato in testa alla classifica piloti, Verstappen vince a sorpresa negli Stati Uniti, su un circuito storicamente favorevole alla Mercedes; anche Pérez si dimostra competitivo conquistando il podio. Le qualifiche del Gran Premio di Città del Messico vedono, contrariamente ai pronostici, le due Red Bull piazzarsi in seconda fila: in gara tuttavia le vetture anglo-austriache si dimostreranno più competitive permettendo a Verstappen e Pérez di arrivare primo e terzo. La Red Bull si porta così ad un solo punto di distacco dalla Mercedes. La gara di San Paolo vede la Red Bull in difficoltà, con Verstappen che non riesce a resistere agli attacchi di Lewis Hamilton, partito dalla decima posizione.

In Qatar le due Red Bull di Verstappen e Pérez partono dalla settima e dall'undicesima casella, ma riescono a farsi strada e a risalire fino alla seconda e alla quarta posizione finale. A Jeddah è di nuovo la Mercedes ad essere superiore: Hamilton vince la gara davanti a Verstappen, e i due si ritrovano appaiati nella classifica iridata, ma con il pilota olandese primo in virtù della maggiore quantità di successi. Verstappen firma la pole ad Abu Dhabi, ma perde la posizione su Hamilton in partenza. Dopo la sosta di entrambi Pérez si trova in prima posizione: il messicano viene incaricato di rallentare la corsa di Hamilton, al fine di permettere a Verstappen di recuperare. Nonostante ciò, Hamilton riesce a mantenere il comando fino a sei giri dalla fine, quando un incidente occorso a Nicholas Latifi determina l'ingresso della safety car. La Red Bull richiama Verstappen ai box, montandogli gomme soft: alla ripartenza, ovvero nel corso dell'ultimo giro, Verstappen sorpassa in curva 5 il britannico, transitando per primo sotto la bandiera a scacchi. La stagione di Pérez si conclude, invece, con un ritiro.

Verstappen riesce quindi ad aggiudicarsi il titolo piloti (il primo dal 2013 per la scuderia), mentre la Red Bull si conferma seconda nel mondiale costruttori, con il maggior numero di vittorie sempre dal 2013 (11).

Piloti[modifica | modifica wikitesto]

Piloti ufficiali
Nazione Nome Numero
Bandiera dei Paesi Bassi Max Verstappen 33
Bandiera del Messico Sergio Pérez 11
Piloti di riserva
Nazione Nome Numero
Bandiera della Thailandia Alexander Albon 23
Bandiera della Svizzera Sébastien Buemi

Risultati in Formula 1[modifica | modifica wikitesto]

Anno Team Motore Gomme Piloti Punti Pos.
2021 Red Bull Racing Honda P Bandiera dei Paesi Bassi Verstappen 2 1 2 2 1 18* 1 1 1 Rit1 9 1 1 Rit2 2 2 1 1 22 2 2 1 585,5
Bandiera del Messico Pérez 5 11 4 5 4 1 3 4 6 16 Rit 19 8 5 9 3 3 3 4 4 Rit 15*
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti/Non class. Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Apice – Risultato Qualifica Sprint (A punti)
Squalificato Ritirato Non partito Non qualificato Solo prove/Terzo pilota

* – Indica il pilota ritirato ma ugualmente classificato avendo coperto, come previsto dal regolamento, almeno il 90% della distanza di gara.

  • Nel Gran Premio del Belgio non è stato coperto il 75% della distanza prevista, quindi i punti assegnati sono la metà di quelli previsti per la distanza completa; i giri più veloci non sono stati riconosciuti nella classifica finale del Gran Premio.[19]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Jessica Cortellazzi, Red Bull: presentata la nuova RB16B, su f1grandprix.motorionline.com, 23 febbraio 2021. URL consultato il 2 marzo 2021.
  2. ^ Regolamento, cosa si può modificare per il 2021, su sport.sky.it. URL consultato il 2 marzo 2021.
  3. ^ Red Bull: ecco le prime immagini della RB16B, su it.motorsport.com. URL consultato l'11 marzo 2021.
  4. ^ Oracle è il Partner Cloud di Red Bull Racing Honda, su datamanager.it, 26 marzo 2021. URL consultato il 26 marzo 2021.
  5. ^ a b c d Alessandro Prada, Yamamoto ed i retroscena della nuova livrea Red Bull, su formulapassion.it, 7 ottobre 2021.
  6. ^ (EN) Explore Honda Special Edition Livery, su redbullracing.com. URL consultato il 30 marzo 2024.
  7. ^ Simone Peluso, Honda lascia la F1, su formulapassion.it, 2 ottobre 2020.
  8. ^ Marco Belloro, Ufficiale: nasce la Red Bull Powertrains Limited, su formulapassion.it, 15 febbraio 2021.
  9. ^ Marco Belloro, Honda-Red Bull: dal 2022 il legame andrà oltre il motorsport, su formulapassion.it, 7 ottobre 2021.
  10. ^ (EN) Formula 1 confirms 2021 Japanese Grand Prix has been cancelled, su formula1.com, 18 agosto 2021.
  11. ^ Marco Di Marco, Red Bull e AlphaTauri col brand Acura al GP degli Stati Uniti, su it.motorsport.com, 20 ottobre 2021.
  12. ^ F1, Regolamento 2021: Come cambieranno le monoposto e dove spenderà i gettoni la Ferrari, su circusf1.com, 31 dicembre 2020. URL consultato il 2 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2021).
  13. ^ Honda lascia la Formula 1 a fine 2021: è ufficiale, su sport.sky.it. URL consultato il 3 marzo 2021.
  14. ^ Tanabe: 'Utilizziamo il motore Honda previsto per il 2022', su it.motorsport.com. URL consultato il 3 marzo 2021.
  15. ^ Honda e la power unit definitiva, su formulapassion.it, 19 febbraio 2021. URL consultato il 3 marzo 2021.
  16. ^ Una power unit Honda al top: l'arma in più per la Red Bull, su italiaracing.net, 6 aprile 2021. URL consultato il 23 aprile 2021.
  17. ^ Questo Verstappen è da titolo: "Quella partenza ha sorpreso anche me", su italiaracing.net, 20 aprile 2021. URL consultato il 19 aprile 2021.
  18. ^ La prima gara di Perez in Red Bull: soddisfazione dopo il ritiro sfiorato, su italiaracing.net, 2 aprile 2021. URL consultato il 23 aprile 2021.
  19. ^ (EN) Final Race Classification (PDF), Fédération Internationale de l'Automobile, 29 agosto 2021.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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