Philippe Léveillé

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Philippe Léveillé (Nantes, 27 luglio 1963) è un cuoco e personaggio televisivo francese naturalizzato italiano[1][2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Philippe Léveillé nacque a Nantes in Francia il 27 luglio del 1963; ultimogenito – dopo la sorella Catherine e il fratello Dominique – di Jean Victor César Léveillé e Simone Henriette Angelina De La Touche. Suo padre, ostricoltore, aveva aperto un'azienda a Cancale in Bretagna,[3] mentre in precedenza fu scolpitore di granito; professione che dovette abbandonare allorquando, ventenne, fu travolto da un autotreno in un tragico incidente che lo rese paraplegico.[4]

Philippe iniziò il proprio percorso formativo in ambito gastronomico nel mese di settembre del 1976 quando, a soli tredici anni, entrò alla scuola alberghiera di Saumur, istituto voluto e fondato da Maurice Edmond Sailland[5][6] soprannominato Curnonsky. Benché Philippe risultasse privo di alcuni requisiti, ossia l'aver compiuto sedici anni e terminato la scuola media, la madre pervenne a ottenere l'autorizzazione per fargli sostenere l'esame d'ammissione.[4]

Una volta sostenuto e superato l'esame d'accesso, Philippe frequentò per quattro anni la scuola affiancandovi il relativo apprendistato che svolse nel ristorante di Nantes dello chef Bery, ch'egli stesso ritenne suo primo vero maestro. All'esame finale per laurearsi cuoco, giunse terzo su circa milleduecento candidati; in tal modo gli si aprirono le porte di un prestigioso ristorante tre stelle Michelin: il "Lucas Carton" di Parigi. Nella capitale francese ebbe quindi l'opportunità di annoverarsi, quale commis, nella brigata di cucina sotto la direzione dello chef Alain Senderens.[7][8] Negli anni che seguirono poté lavorare a fianco di Georges Blanc,[9] altro stimato chef francese, nel suo ristorante di Vonnas, nel cuore della Bresse.[4][10][11]

L'attività fu inframmezzata da un biennio (1981-1982) durante il quale svolse servizio umanitario nazionale per Croce Rossa e Médecins sans frontières in Gibuti, Somalia, Etiopia e Yemen.[12] Al suo ritorno alla vita consuetudinaria, riprese effettuando esperienze lavorative che lo condussero in giro per il mondo: esordendo dal ristorante "Le Clovis" dell'hotel Windsor di Parigi, proseguendo presso il ristorante dell'hotel Hilton all'aeroporto John F. Kennedy di New York, oltre a cinque mesi alla "Vela d'oro"[13] a Macinaggio – marina di Rogliano – nel nord-est della Corsica; passando per i Caraibi – si ricordi, tra gli altri, il ristorante dell'hotel Méridien in Martinica – e ancora Argentina, Venezuela e Brasile, sino al "Vista Palace" di Roccabruna, a pochi chilometri da Monte Carlo.[11][14]

Nel mese di dicembre del 1987 giunse in Italia, prestò servizio dapprima con il collega Vittorio Fusari[15] sino al 1991, conquistando assieme la prima stella Michelin al ristorante "Le Maschere"[11] di Iseo, successivamente presso il ristorante "Ponte di Briolo" di Valbrembo, dove rimase circa un anno ed infine – il 25 ottobre 1992 – approdò al ristorante "Miramonti" di Caino[16] gestito dalla famiglia Piscini.[17] Mauro Piscini, titolare del "Miramonti", fu colui che lo introdusse alla cucina italiana e giocò un ruolo essenziale nella sua vita e carriera da chef;[12] tant'è che nel 1994 decise di seguire la famiglia Piscini trasferitasi presso la nuova e definitiva sede di Concesio, rinominata "Miramonti l'altro".[18] Nell'inedito contesto, condivise la cucina con la chef "di casa", Maria Muffolini – madre di Mauro e Daniela Piscini – dalla quale apprese i piatti della tradizione italiana e gli tramandò i principi e le tecniche fondamentali.[19] Nel 2003, Philippe si unì in matrimonio con Daniela Piscini, consolidando il suo legame con la famiglia.[20]

Nel 2012, Philippe inaugurò ad Hong Kong il proprio ristorante italiano "L'altro";[21][22] dopo soli due mesi dall'apertura ottenne una stella Michelin.[23][24]

Nel 2017, su iniziativa dell'Italian Trade Agency e dell'Ente Nazionale Risi[25][26] Philippe fu incaricato in qualità di insegnante di risotto[27][28] presso l'accademia di cucina di Paul Bocuse a Lione e parimenti presso l'École Ferrandi di Parigi.[29][30][31] Nel corso dello stesso anno egli curò, congiuntamente al food blogger Eugenio Farina, la rubrica "Oltre la ricetta"[32] sulla rivista "DentroCasa";[33] periodico di settore a cadenza mensile.

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Miramonti l'altro (Concesio)[modifica | modifica wikitesto]

L'altro (Hong Kong)[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Philippe Léveillé, La mia vita al burro, Firenze-Milano, Giunti Editore, 2015, ISBN 978-88-09-80973-4.
  • Philippe Léveillé, Riccardo Camanini e Iginio Massari, Segni di stelle, 1ª ed., Roccafranca, La Compagnia della Stampa – Massetti Rodella Editori, 2016, ISBN 978-88-8486-715-5.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Marco Trabucco, Torino, maxicena con parata di chef stellati: così Eataly celebra i dieci anni del suo primo food store, in la Repubblica, Torino, 10 gennaio 2017. URL consultato il 25 febbraio 2019.
    «il francese "naturalizzato italiano" Philippe Léveillé di Miramonti l’Altro a Concesio (Brescia)»
  2. ^ Francesco Orsenigo, Dal riso di Bottura alla mozzarella-dessert de Le Calandre. Gli chef italiani pluristellati consigliano 'il' loro piatto da non perdere, in Business Insider, Italia. URL consultato il 25 febbraio 2019.
    «la tradizione locale si coniuga con l'esperienza francese dello chef Philippe Léveillé, naturalizzato in Italia»
  3. ^ Paolo Galliani, "L'Italia è la mia buona stella", in QN Quotidiano Nazionale, 14 febbraio 2011. URL consultato il 25 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2019).
  4. ^ a b c Philippe Léveillé, La mia vita al burro, cap. I.
  5. ^ (FR) Agnès Laurent, Curnonsky, le prince des gastronomes, in L'Express, 25 dicembre 2015. URL consultato il 25 febbraio 2019.
  6. ^ (ES) Víctor de la Serna, Gastronómadas: viajar en busca de buena cocina, in El Mundo, 15 febbraio 2018. URL consultato il 25 febbraio 2019.
  7. ^ Come ci ha insegnato a mangiare Alain Senderens, in il Post, 27 giugno 2017. URL consultato il 25 febbraio 2019.
  8. ^ Livia Montagnoli, Morto Alain Senderens. Addio al pioniere della Nouvelle Cuisine, visionario dell'alta cucina francese, in Gambero Rosso, 28 giugno 2017. URL consultato il 25 febbraio 2019.
  9. ^ Davide Bertellini, Nel villaggio di Georges Blanc, in Identità Golose, 2 ottobre 2017. URL consultato il 25 febbraio 2019.
  10. ^ Philippe Léveillé, La mia vita al burro, cap. II.
  11. ^ a b c (FR) Bernard Degioanni, Philippe Léveillé : un Breton en Lombardie depuis 20 ans, in L'Hôtellerie Restauration, 16 febbraio 2009. URL consultato il 25 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 24 aprile 2021).
  12. ^ a b Filmato audio Com'è Diventato Chef Philippe Léveillé?, Food Network. URL consultato il 25 febbraio 2019.
  13. ^ sotto la guida della chef Yvette Franceschini, nonché moglie del titolare.
  14. ^ Philippe Léveillé, La mia vita al burro, cap. III.
  15. ^ Paolo Marchi, Vittorio Fusari, in Identità Golose. URL consultato il 25 febbraio 2019.
  16. ^ Antonio Fappani (a cura di), Piscini Angelo, in Enciclopedia bresciana, vol. 13, Brescia, La Voce del Popolo, 1996, OCLC 163181641, SBN IT\ICCU\BVE\0117115.
  17. ^ Philippe Léveillé, La mia vita al burro, cap. IV.
  18. ^ Maurizio Bertera, I 40 anni del Miramonti l'Altro, in Corriere della Sera, Brescia, 12 dicembre 2021. URL consultato il 10 maggio 2022.
  19. ^ Philippe Léveillé, La mia vita al burro, cap. V.
  20. ^ a b c d Maurizio Bertera, La ripartenza di Léveillé con una brigata di nove ragazze, in La Gazzetta dello Sport, 10 luglio 2017. URL consultato il 25 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2019).
  21. ^ Hong Kong, L'Altro fra i best 100 in Cina. Un successo la cucina italiana di Léveillé, in Italia a Tavola, 18 aprile 2013. URL consultato il 25 febbraio 2019.
  22. ^ "L'Altro" di Philippe Léveillé tra i migliori 20 ristoranti di Hong Kong, in Italia a Tavola, 12 marzo 2014. URL consultato il 25 febbraio 2019.
  23. ^ a b Miramonti l'altro: da Concesio a Hong Kong, in Giornale di Brescia, 6 dicembre 2012. URL consultato il 25 febbraio 2019.
  24. ^ Il Miramonti apre un «Altro» in Asia, in Corriere della Sera, Brescia, 6 dicembre 2012. URL consultato il 25 febbraio 2019.
  25. ^ Verbale della riunione del consiglio di amministrazione dell'Ente Nazionale Risi con sede a Milano (PDF), 1º marzo 2017. URL consultato il 25 febbraio 2019.
  26. ^ Risotto, mon amour!, su enterisi.it, 23 giugno 2017. URL consultato il 25 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2019).
  27. ^ Il risotto alla conquista di francesi e tedeschi (PDF), in Il risicoltore, n. 7, Merate, Dmedia Group, luglio 2017, pp. 2-3. URL consultato il 25 febbraio 2019.
  28. ^ Al via la promozione del risotto in Francia (PDF), in Il risicoltore, n. 4, Merate, Dmedia Group, aprile 2017, p. 11. URL consultato il 25 febbraio 2019.
  29. ^ Léveillé insegna il risotto in Francia «È un piatto, non un contorno», in Italia a Tavola, 10 marzo 2017. URL consultato il 25 febbraio 2019.
  30. ^ Philippe Léveillé: «Il risotto non è un contorno», in Giornale di Brescia, 10 marzo 2017. URL consultato il 25 febbraio 2019.
  31. ^ Ich liebe, mon amour, su risoitaliano.eu, 1º luglio 2017. URL consultato il 25 febbraio 2019.
  32. ^ Benvenuta a Ljubica Komlenic, Top Italian Chef, su dentrocasa.it, 8 gennaio 2018. URL consultato il 25 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2019).
  33. ^ Dentro Casa fa 20 anni e regala a tutti l'Expo 2019, in Giornale di Brescia, 24 febbraio 2019. URL consultato il 25 febbraio 2019.
  34. ^ a b c d Philippe Léveillé: «Puntare alla qualità, sempre», in Giornale di Brescia, 30 novembre 2017. URL consultato il 25 febbraio 2019.
  35. ^ Guida de L'Espresso: «cappello d'oro» al Miramonti l'Altro, in Giornale di Brescia, 19 ottobre 2017. URL consultato l'11 maggio 2022.
  36. ^ Antonella De Santis, I Ristoranti d'Italia 2022 de L'Espresso. La presentazione, i premiati e le novità, in Gambero Rosso, 10 maggio 2022. URL consultato l'11 maggio 2022.
  37. ^ Guida Espresso 2022: Miramonti, Lido 84 e Villa Feltrinelli tra le eccellenze, in Giornale di Brescia, 11 maggio 2022. URL consultato l'11 maggio 2022.
  38. ^ Comunicati stampa – Al via la seconda edizione, completamente rinnovata, di "The Chef", su mediaset.it, RTI S.p.A. – Mediaset, 7 ottobre 2014. URL consultato il 25 febbraio 2019.
  39. ^ Rossella Brescia conquista "The Chef", in TGcom24, 7 agosto 2014. URL consultato il 25 febbraio 2019.
  40. ^ The cooking show – Il mondo in un piatto, Rai 3, 17 luglio 2015. URL consultato il 25 febbraio 2021.
  41. ^ Chopped Italia, su foodnetwork.it, Food Network. URL consultato il 25 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2019).
  42. ^ Philippe Léveillé, Maestro di Savoir Faire, su foodnetwork.it, Food Network. URL consultato il 25 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2019).
  43. ^ Detto Fatto: Chef vs Chef, Rai 2, 20 novembre 2018, a 1 h 24 min. URL consultato il 25 febbraio 2019.
  44. ^ Ritratto di Chef: episodio 1x5, Philippe Léveillé – 1a parte, Gambero Rosso Channel, 2 ottobre 2019.
  45. ^ Ritratto di Chef: episodio 1x6, Philippe Léveillé – 2a parte, Gambero Rosso Channel.
  46. ^ Striscia la notizia: Capolavori italiani in cucina – Philippe Léveillé, il mio risotto ai funghi e formaggi dolci, Canale 5, 16 giugno 2020, a 20 min 16 s. URL consultato il 25 febbraio 2021.
  47. ^ Con Paolo Marchi nella rubrica Capolavori italiani in cucina.

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