Ipsicratea

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Ipsicratea nell'edizione originale del Promptuarii Iconum Insigniorum del 1553

Ipsicratea (I secolo a.C.I secolo a.C.) fu una regina pontica, sesta e ultima moglie di Mitridate VI del Ponto.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Boccaccio la ricorda come esempio di devozione nei confronti del marito, dato che Ipsicratea era talmente innamorata del marito da apprendere le arti militari, vestirsi da uomo e seguirlo in battaglia e in esilio.

Secondo Ipsicratea il suo regno si trovava ovunque fosse il marito, che seguì in battaglia combattendo al suo fianco con l'arco, la spada, la lancia e l'ascia. Anche dopo la sconfitta per mano di Pompeo, Ipsicratea fu una delle tre persone a rimanere fedeli a Mitridate.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Paolo Orosio, Historiae adversus paganos, VI.5.3-5
  • Valerio Massimo, Factorum et dictorum memorabilium libri, VI.6
  • Boccaccio, De mulieribus claris, LXXVIII