Guardatele ma non toccatele

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Guardatele ma non toccatele
Ugo Tognazzi in una scena del film
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno1959
Durata90 min[1]
Dati tecniciB/N
Generecomico
RegiaMario Mattoli
SoggettoBruno Baratti, Castellano e Pipolo
SceneggiaturaBruno Baratti, Castellano e Pipolo
ProduttoreIsidoro Broggi e Renato Libassi
Casa di produzioneD.D.L., Manenti Film
Distribuzione in italianoManenti Film
FotografiaRiccardo Pallottini
MontaggioGisa Radicchi Levi
MusicheGianni Ferrio
ScenografiaAlberto Boccianti
CostumiGiuliano Papi
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Guardatele ma non toccatele è un film del 1959 diretto da Mario Mattoli.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

In un aeroporto militare italiano viene segnalato alla torre di controllo che un aereo americano sta per atterrare in seguito ad un guasto del motore. Al maresciallo La Notte viene ordinato di occuparsi di alloggiare l'equipaggio. Il colonnello comandante si reca sul posto con i servizi di emergenza pensando alla grande scocciatura che gli sarebbe toccata di lì a poco.

Ma quando il portellone del velivolo si apre si scopre che a bordo vi sono delle ausiliarie dell'aviazione statunitense[1], venti bellissime ragazze in compagnia della loro comandante Rebecca O'Connor.

La donna è molto autoritaria e non vuole che le ragazze combinino sciocchezze con i militari italiani ufficiali e truppa, ma il giorno dopo Rebecca scopre che il pilota è ubriaco, gran parte delle ragazze mancano all'appello e che Julia è scappata dal suo fidanzato. Inoltre la stessa Julia si è camuffata da uomo per non farsi riconoscere, ma viene intrattenuta dal tenente Gianni Altieri che la scambia per un suo collega. E la girandola di equivoci inizia, mentre le altre ragazze si divertono con La Notte e gli altri militari.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato girato nell'Aeroporto di Guidonia.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

«Diretto dal corrivo Mattoli, è il solito frullato dilettantesco che usurpa l'etichetta di film comico, rimediato frettolosamente sulla contaminazione della farsa con lo spettacolo di varietà. E il risultato è altrettanto solito: un divertimento a singhiozzo, intermezzato da vuoti lunghi e faticosi. [...]»

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Gran trofeo Ulivo d'oro al V Festival del cinema umoristico di Bordighera (1959).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Chiti e Poppi 1991, p. 181.
  2. ^ l. p. [Leo Pestelli], Sullo schermo. All'Astor: Guardatele ma non toccatele, in La Stampa, 15 settembre 1959, p. 4.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Roberto Chiti e Roberto Poppi, Dizionario del Cinema Italiano, I film, vol. 2: dal 1945 al 1959, Roma, Gremese Editore, 1991, ISBN 88-7605-548-7.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]