Gran Premio del Canada 1991

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Bandiera del Canada Gran Premio del Canada 1991
505º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 5 di 16 del Campionato 1991
Data 2 giugno 1991
Luogo Circuito di Montréal
Percorso 4,430 km / 2,763 US mi
circuito semi-permanente
Distanza 69 giri, 305,670 km/ 190,686 US mi
Clima sereno[1]
Risultati
Pole position Giro più veloce
Bandiera dell'Italia Riccardo Patrese Bandiera del Regno Unito Nigel Mansell
Williams - Renault in 1:19.387 Williams - Renault in 1:22.385
(nel giro 65[2])
Podio
1. Bandiera del Brasile Nelson Piquet
Benetton - Ford
2. Bandiera dell'Italia Stefano Modena
Tyrrell - Honda
3. Bandiera dell'Italia Riccardo Patrese
Williams - Renault

Il Gran Premio del Canada 1991 è stato un Gran Premio di Formula 1 disputato il 2 giugno 1991 sull'autodromo Gilles Villeneuve di Montréal. La gara è stata vinta da Nelson Piquet su Benetton.

Prima della gara[modifica | modifica wikitesto]

Qualifiche[modifica | modifica wikitesto]

Durante le prove libere Patrese esce illeso da un violento incidente; l'italiano conquista poi la pole position davanti al compagno di squadra Mansell, Senna, Prost, Moreno, Berger, Alesi, Piquet, Modena e Pirro.

Classifica[modifica | modifica wikitesto]

Pos No Pilota Costruttore Tempo Distacco
1 6 Bandiera dell'Italia Riccardo Patrese Williams - Renault 1:19.837
2 5 Bandiera del Regno Unito Nigel Mansell Williams - Renault 1:20.225 +0.388
3 1 Bandiera del Brasile Ayrton Senna McLaren - Honda 1:20.318 +0.481
4 27 Bandiera della Francia Alain Prost Ferrari 1:20.656 +0.819
5 19 Bandiera del Brasile Roberto Moreno Benetton - Ford 1:20.686 +0.849
6 2 Bandiera dell'Austria Gerhard Berger McLaren - Honda 1:20.916 +1.079
7 28 Bandiera della Francia Jean Alesi Ferrari 1:21.227 +1.390
8 20 Bandiera del Brasile Nelson Piquet Benetton - Ford 1:21.241 +1.404
9 4 Bandiera dell'Italia Stefano Modena Tyrrell - Honda 1:21.298 +1.461
10 21 Bandiera dell'Italia Emanuele Pirro Scuderia Italia - Judd 1:21.864 +2.027
11 33 Bandiera dell'Italia Andrea De Cesaris Jordan - Ford 1:22.154 +2.317
12 3 Bandiera del Giappone Satoru Nakajima Tyrrell - Honda 1:22.262 +2.425
13 16 Bandiera dell'Italia Ivan Capelli Leyton House - Ilmor 1:22.443 +2.606
14 32 Bandiera del Belgio Bertrand Gachot Jordan - Ford 1:22.596 +2.759
15 24 Bandiera dell'Italia Gianni Morbidelli Minardi - Ferrari 1:22.993 +3.156
16 25 Bandiera del Belgio Thierry Boutsen Ligier - Lamborghini 1:23.040 +3.203
17 22 Bandiera della Finlandia Jyrki Järvilehto Scuderia Italia - Judd 1:23.040 +3.203
18 23 Bandiera dell'Italia Pierluigi Martini Minardi - Ferrari 1:23.125 +3.288
19 29 Bandiera della Francia Éric Bernard Larrousse - Ford 1:23.260 +3.423
20 8 Bandiera del Regno Unito Martin Brundle Brabham - Yamaha 1:23.516 +3.679
21 9 Bandiera dell'Italia Michele Alboreto Arrows - Porsche 1:23.529 +3.692
22 30 Bandiera del Giappone Aguri Suzuki Larrousse - Ford 1:23.585 +3.748
23 15 Bandiera del Brasile Maurício Gugelmin Leyton House - Ilmor 1:23.650 +3.813
24 11 Bandiera della Finlandia Mika Häkkinen Lotus - Judd 1:23.923 +4.086
25 10 Bandiera della Svezia Stefan Johansson Arrows - Porsche 1:24.433 +4.596
26 26 Bandiera della Francia Érik Comas Ligier - Lamborghini 1:24.460 +4.623
Vetture non qualificate
NQ 18 Bandiera dell'Italia Fabrizio Barbazza AGS - Ford 1:24.491 +4.654
NQ 17 Bandiera dell'Italia Gabriele Tarquini AGS - Ford 1:24.653 +4.816
NQ 7 Bandiera del Regno Unito Mark Blundell Brabham - Yamaha 1:24.661 +4.824
NQ 12 Bandiera del Regno Unito Johnny Herbert Lotus - Judd 1:24.732 +4.895

Gara[modifica | modifica wikitesto]

Al via Mansell si porta in prima posizione, precedendo il compagno di squadra Patrese, Senna, Prost, Berger e Moreno. Berger si deve ritirare già dopo quattro tornate a causa di problemi elettronici, mentre Suzuki esce di scena poco dopo quando la sua Larrousse prende fuoco. Al 10º giro si ritira anche Moreno, dopo un'uscita di pista, mentre Prost comincia ad avere problemi al cambio, riuscendo però a proseguire, ingaggiando un duello con Alesi e Piquet.

Al 25º giro anche Senna è costretto all'abbandono per problemi elettrici; i due piloti della Williams si trovano quindi con un gran vantaggio sul terzetto di inseguitori formato da Alesi, Prost e Piquet. I due ferraristi si ritirano però poco dopo, Prost al 27º passaggio per la rottura definitiva del cambio, Alesi al 34º giro per la rottura del motore.

Piquet comincia poi a rimontare su Patrese, che accusa problemi al cambio, riuscendo poi a passarlo; il pilota della Williams sarà poi sopravanzato anche da Modena. All'ultimo giro Mansell si trova in testa davanti a Piquet, Modena, Patrese, De Cesaris e Gachot, quando improvvisamente la vettura dell'inglese rallenta fino a fermarsi; si dice che Mansell, nel salutare la folla, abbia fatto scendere troppo i giri del motore, causandone lo spegnimento, ma il rapporto della Williams a fine gara parla di una rottura del cambio nelle ultime fasi di gara. Qualunque sia la sua causa, il rocambolesco ritiro di Mansell lascia la vittoria a Piquet, che taglia il traguardo davanti a Modena, Patrese, De Cesaris e Gachot, mentre Mansell è classificato sesto.

Classifica[modifica | modifica wikitesto]

Pos No Pilota Costruttore Giri Tempo/Ritirato Partenza Punti
1 20 Bandiera del Brasile Nelson Piquet Benetton - Ford 69 1:38:51.490 8 10
2 4 Bandiera dell'Italia Stefano Modena Tyrrell - Honda 69 + 31.832 9 6
3 6 Bandiera dell'Italia Riccardo Patrese Williams - Renault 69 + 42.217 1 4
4 33 Bandiera dell'Italia Andrea De Cesaris Jordan - Ford 69 + 1:20.210 11 3
5 32 Bandiera del Belgio Bertrand Gachot Jordan - Ford 69 + 1:22.351 14 2
6 5 Bandiera del Regno Unito Nigel Mansell Williams - Renault 68 Problema elettrico 2 1
7 23 Bandiera dell'Italia Pierluigi Martini Minardi - Ferrari 68 + 1 giro 18
8 26 Bandiera della Francia Érik Comas Ligier - Lamborghini 68 + 1 giro 26
9 21 Bandiera dell'Italia Emanuele Pirro Scuderia Italia - Judd 68 + 1 giro 10
10 3 Bandiera del Giappone Satoru Nakajima Tyrrell - Honda 67 + 2 giri 12
Ritirato 15 Bandiera del Brasile Maurício Gugelmin Leyton House - Ilmor 61 Motore 23
Ritirato 22 Bandiera della Finlandia Jyrki Järvilehto Scuderia Italia - Judd 50 Motore 17
Ritirato 10 Bandiera della Svezia Stefan Johansson Footwork - Porsche 48 Acceleratore 25
Ritirato 16 Bandiera dell'Italia Ivan Capelli Leyton House - Ilmor 42 Motore 13
Ritirato 28 Bandiera della Francia Jean Alesi Ferrari 34 Motore 7
Ritirato 29 Bandiera della Francia Éric Bernard Larrousse - Ford 29 Cambio 19
Ritirato 27 Bandiera della Francia Alain Prost Ferrari 27 Cambio 4
Ritirato 25 Bandiera del Belgio Thierry Boutsen Ligier - Lamborghini 27 Motore 16
Ritirato 1 Bandiera del Brasile Ayrton Senna McLaren - Honda 25 Alternatore 3
Ritirato 11 Bandiera della Finlandia Mika Häkkinen Lotus - Judd 21 Testacoda 24
Ritirato 7 Bandiera del Regno Unito Martin Brundle Brabham - Yamaha 21 Motore 20
Ritirato 24 Bandiera dell'Italia Gianni Morbidelli Minardi - Ferrari 20 Testacoda 15
Ritirato 19 Bandiera del Brasile Roberto Moreno Benetton - Ford 10 Testacoda 5
Ritirato 2 Bandiera dell'Austria Gerhard Berger McLaren - Honda 4 Iniezione 6
Ritirato 30 Bandiera del Giappone Aguri Suzuki Larrousse - Ford 3 Perdita di benzina/Incendio 22
Ritirato 9 Bandiera dell'Italia Michele Alboreto Footwork - Porsche 2 Acceleratore 21
NQ 18 Bandiera dell'Italia Fabrizio Barbazza AGS - Ford
NQ 17 Bandiera dell'Italia Gabriele Tarquini AGS - Ford
NQ 8 Bandiera del Regno Unito Mark Blundell Brabham - Yamaha
NQ 12 Bandiera del Regno Unito Johnny Herbert Lotus - Judd
NPQ 14 Bandiera della Francia Olivier Grouillard Fondmetal - Ford
NPQ 34 Bandiera dell'Italia Nicola Larini Modena Team - Lamborghini
NPQ 35 Bandiera del Belgio Eric van de Poele Modena Team - Lamborghini
NPQ 31 Bandiera del Portogallo Pedro Chaves Coloni - Ford

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

Campionato mondiale di Formula 1 - Stagione 1991
 

Edizione precedente:
1990
Gran Premio del Canada Edizione successiva:
1992

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ f1pulse.com. URL consultato il 10 maggio 2009.
  2. ^ Alan Henry, AUTOCOURSE 1991-92, Hazleton Publishing, 1991, p.145, ISBN 0-905138-87-2.
  Portale Formula 1: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Formula 1