Governo Sánchez I

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Governo Sánchez I
Foto del governo, 5 ottobre 2018.
StatoBandiera della Spagna Spagna
Capo del governoPedro Sánchez Pérez-Castejón
(PSOE)
CoalizionePSOE
LegislaturaXII, XIII (ad interim)
Giuramento2 giugno 2018
Dimissioni30 aprile 2019
Governo successivo13 gennaio 2020
Rajoy II Sánchez II

Il Governo Sánchez I fu l’esecutivo in carica nel Regno di Spagna dal 2 giugno 2018 al 13 gennaio 2020 (sebbene dimissionario dal 30 aprile 2019). Nato dal risultato della riuscita mozione di sfiducia al Governo Rajoy II, fu il secondo della XII legislatura, nonché l’unico della XIII, vista l’incapacità delle forze politiche, dopo le successive elezioni dell’aprile del 2019, di formare un nuovo governo.

Il 13 gennaio 2020, gli successe il Governo Sánchez II.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Dopo l'approvazione, il 1º giugno 2018, da parte del Congresso dei Deputati, di una mozione di sfiducia presentata dal PSOE nei confronti del premier Mariano Rajoy e appoggiata da diversi partiti, ai sensi del meccanismo previsto dalla Costituzione spagnola della sfiducia costruttiva, venne affidato automaticamente l'incarico di Presidente del Governo di Spagna a Pedro Sánchez[1].

Egli, dunque, assunse le piene funzioni il 2 giugno con il giuramento innanzi al Re Filippo VI[2], mentre i ministri (11 donne e 6 uomini), nominati il 6 giugno, entrarono in carica il giorno successivo nell’ambito di un Governo monocolore di minoranza a guida socialista[3][4].

Crisi, dimissioni e nuove elezioni[modifica | modifica wikitesto]

Nel febbraio 2019, i due partiti indipendentisti catalani Sinistra Repubblicana di Catalogna (ERC) e Partito Democratico Europeo Catalano (PDeCAT) avviarono una crisi all'interno della maggioranza non votando la legge di bilancio (chiamata in spagnolo Presupuestos), come segno di ritorsione contro il Governo, che aveva deciso di non avviare negoziati per la convocazione di un referendum sull'indipendenza della Catalogna[5].

Il Governo dunque, constatata la situazione, indisse le elezioni anticipate per il 28 aprile 2019, un mese prima delle elezioni europee del 26 maggio[6].

In seguito, non essendo uscita una maggioranza dal voto, vista l'impossibilità di formare un governo, vennero nuovamente indette altre elezioni per il novembre 2019[7].

Quest’ultime, tuttavia, pur non avendo comunque dato una maggioranza di governo chiara, hanno comunque permesso il raggiungimento di un accordo di governo tra il PSOE di Sánchez (vincitore delle elezioni) ed il partito Podemos di Pablo Iglesias, che, grazie all'astensione della sinistra indipendentista catalana, hanno permesso la formazione del nuovo governo e la risoluzione dello stallo politico[8].

Situazione parlamentare[modifica | modifica wikitesto]

Al momento dell’entrata in carica, il 2 giugno 2018:

Camera Collocazione Partiti Seggi
Congresso dei Deputati[9] Governo PSOE/PSC (84)
84 / 350
Appoggio esterno/Astensione UP (67), ERC (9), PDECAT (8), EAJ/PNV (5), MC (4), EHB (2), NC (1)
96 / 350
Opposizione PP (134), CS (32), JxCat (8), UPN (2), CC (1), FA (1)
170 / 350

In seguito alle elezioni dell’aprile 2019, in cui il Governo rimase in carica ad interim per via del fallimento dei negoziati per la formazione di un nuovo esecutivo:

Camera Collocazione Partiti Seggi
Congresso dei Deputati[9] Governo PSOE/PSC (123)
123 / 350
Appoggio esterno/Astensione UP (42), ERC (15), PDECAT (7), EAJ/PNV (6), EHB (4), MC (1), NC (1)
67 / 350
Opposizione PP (66), CS (57), VOX (24), JxCat (8), NS (2), CC (2), PRC (1)
160 / 350

Composizione[modifica | modifica wikitesto]

     Partito Socialista Operaio Spagnolo (PSOE)

     Partito dei Socialisti di Catalogna (PSC)[10]

     Indipendenti

Carica Titolare Partito
Presidente del Governo Pedro Sánchez Pérez-Castejón PSOE
Vicepresidente

Presidenza, Rapporti con le Corti ed Uguaglianza

María del Carmen Calvo Poyato PSOE
Affari esteri, Unione europea e Cooperazione Josep Borrell Fontelles
(dal 7 giugno 2019 al 30 novembre 2019)
PSC
María Margarita Robles Fernández
(ad interim)
(dal 30 novembre 2019)
Indipendente
Giustizia Dolores Delgado García Indipendente
Interno Fernando Grande-Marlaska Gómez Indipendente
Difesa María Margarita Robles Fernández Indipendente
Finanze María Jesús Montero Cuadrado PSOE
Economia ed Impresa Nadia María Calviño Santamaría Indipendente
Agricoltura, Pesca e Alimentazione Luis Planas Puchades PSOE
Transizione ecologica Teresa Ribera Rodríguez PSOE
Sviluppo José Luis Ábalos Meco PSOE
Salute, Consumo e Benessere sociale Carmen Montón Giménez
(dal 7 giugno 2018 al 12 settembre 2018)
PSOE
María Luisa Carcedo Roces
(dal 12 settembre 2018)
Istruzione e Formazione professionale

Portavoce del Governo

María Isabel Celaá Diéguez PSOE
Scienza, Innovazione ed Università Pedro Francisco Duque Duque Indipendente
Cultura e Sport Màxim Huerta Hernández
(dal 7 giugno 2018 al 14 giugno 2018)
Indipendente
José Guirao Cabrera
(dal 14 giugno 2018)
Industria, Commercio e Turismo María Reyes Maroto Illera PSOE
Lavoro, Migrazione e Sicurezza sociale Magdalena Valerio Cordero PSOE
Politica territoriale e Funzione pubblica Meritxell Batet Lamaña
(dal 7 giugno 2018 al 21 maggio 2019)
PSC
Luis Planas Puchades
(ad interim)
(dal 21 maggio 2019)
PSOE

Fonte:[11]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pedro Sánchez ha prestato giuramento come nuovo primo ministro spagnolo, su ilpost.it, Il Post, 2 giugno 2018.
  2. ^ Spagna, Sánchez giura da premier. E per la prima volta non c'è la Bibbia, su repubblica.it, La Repubblica, 2 giugno 2018.
  3. ^ Spagna, il governo delle donne: sono 11 e nei posti chiave, su repubblica.it, La Repubblica, 6 giugno 2018.
  4. ^ Il nuovo governo della Spagna è notevole, Il Post, 6 giugno 2018.
  5. ^ In Spagna non c'è più la maggioranza di governo, Il Post, 13 febbraio 2019.
  6. ^ In Spagna si torna a votare il 28 aprile, su Il Post, 15 febbraio 2019. URL consultato il 16 febbraio 2019.
  7. ^ In Spagna si voterà di nuovo, su Il Post, 18 settembre 2019. URL consultato il 18 settembre 2019.
  8. ^ In Spagna c’è un accordo per un governo di sinistra, su Il Post, 12 novembre 2019. URL consultato il 12 novembre 2019.
  9. ^ a b Viene riportata la situazione parlamentare solo di questa camera (e non anche del Senato) poiché solo quest'ultima ha il potere di controllare il rapporto di fiducia con l'esecutivo
  10. ^ (Sezione catalana del PSOE)
  11. ^ Gobiernos de la XII Legislatura - La Moncloa