Geografia dell'Umbria

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Voce principale: Umbria.
Le zone altimetriche dell'Umbria.

La Geografia dell'Umbria illustra le caratteristiche geografiche dell'Umbria, regione dell'Italia.

Dati generali

Il 29,3% del territorio Umbro è montuoso; la quota dei monti aumenta spostandoci da ovest verso est e da nord verso sud. Il restante 70,7% è occupato da colline. Non vi sono pianure significative nella regione.

Le dorsali montuose

File:Monte Pozzoni.JPG
Vetta del Ponte Pozzoni (1.904 m).
Suggestivo tramonto sul lago Trasimeno.

Il margine orientale dell'Umbria, lungo il confine delle Marche, è percorso da una serie di dorsali montuose; la più orientale si estende dalla Serra di Burano (1020 m s.l.m.) al monte Cucco (1.566 m s.l.m.), al monte Penna (1.432 m s.l.m.) fino al limite più meridionale, dove si incontra la Valnerina, una vasta zona montuosa nella quale ricordiamo il Monte Coscerno (1.685 m s.l.m.), Monte Patino (1.884 m s.l.m.) e Monte Pozzoni (1.904 m s.l.m.). Nel sud-est della regione si trova il gruppo dei monti Sibillini con altezze superiori ai 2.000 metri, dove troviamo la cima più alta della regione, la Cima Redentore con 2.448 metri. Una dorsale più interna è quella che comprende il gruppo dei monti di Gubbio e, più a sud, di Gualdo Tadino e Nocera Umbra; più a sud ovest si scende nella valle del fiume Topino per risalire, poi, ai 1.290 metri del monte Subasio. Scendendo di nuovo a sud troviamo i monti del Folignate, dello Spoletino e della Valnerina Ternana tra cui si segnalano il Monte Brunette (1.429 m s.l.m.), il Monte Fionchi (1.337 m s.l.m.) e il monte Solenne (1.288 m s.l.m.). Muovendoci ancora verso ovest ci si immette in un paesaggio del tutto diverso: l'Umbria collinare e pianeggiante. Le vallate più importanti sono quelle del Tevere, che attraversa la regione da Città di Castello fino a Todi, e la Valle Umbra, ampia propaggine della Valtiberina. In queste zone, lo sviluppo sia di attività rurali che industriali hanno creato i presupposti per la formazione di un'area che, assieme alla Conca Ternana, rappresenta il polo attorno al quale ruota l'economia del comprensorio. Delimitata dalle due grandi valli (Umbra e Tiberina) si trova la catena dei monti Martani, con il monte Martano (1.094 m) e il monte Torre Maggiore (1.121), quest'ultimo dominante la Conca Ternana. A nord, oltre Perugia, si trova il massiccio dei monti "perugini" che, pur non raggiungendo quote elevate (monte Tezio 910 m e monte Acuto 926 m) configura un ambiente montano a pochi chilometri dal capoluogo. Il confine occidentale con la Toscana e, più a sud, con il Lazio, è scandito invece da un'alternanza di vallate e colline che, dal lago Trasimeno, si spingono fino alla catena narnese-amerina; questa, insieme al monte Peglia (837 m s.l.m.), segna il passaggio al vicino Lazio.

I laghi

Sul territorio umbro sono presenti diversi laghi. Il più grande è il lago Trasimeno (quarto d'Italia per superficie) che occupa una superficie di 128 km² con una profondità non superiore ai sette metri. Di minori dimensioni è il lago di Piediluco, situato nel territorio ternano. Lo sbarramento del fiume Tevere, fra Todi ed Orvieto, ha dato luogo al lago di Corbara.

I fiumi

In canoa sul fiume Tevere

Il fiume principale, che solca il territorio umbro, è il Tevere; dei suoi 405 km di sviluppo, ben 210 sono percorsi in territorio umbro. I suoi affluenti sono il Nera, il Chiascio, il Topino, il Paglia e il Nestore. Un altro fiume che solca il territorio regionale è il Velino, corso d'acqua reatino, che diventa umbro nella sua parte finale del percorso. Il Velino è molto ricco di bicarbonato di calcio a tal punto che, al tempo dei Romani, ne depositò così tanto da creare una specie di diga naturale che ne impediva lo sbocco nel sottostante fiume Nera. Il console romano Manlio Curio Dentato, nel 271 a.C., ordinò l'apertura di un passaggio. Le opere eseguite diedero vita alla cascata delle Marmore, alta 165 metri.

Questi sono, per quanto concerne la Regione Umbria, i siti di rilevante importanza in ambito CEE riferiti alla regione biogeografica mediterranea.
Le località - definite Siti di Interesse Comunitario, e spesso indicate con l'acronimo SIC - sono state proposte sulla base del Decreto 25/3/2005 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 157 dell'8 luglio 2005 - predisposto dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ai sensi della direttiva 92/43/CEE.


Provincia di Perugia
Provincia di Terni

Voci correlate

Altri progetti