Earthworm Jim 3D

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Earthworm Jim 3D
videogioco
PiattaformaNintendo 64, Microsoft Windows
Data di pubblicazioneNintendo 64:
31 ottobre 1999
Zona PAL 17 dicembre 1999

Windows:
29 giugno 2000
Zona PAL 2000
Steam:
Mondo/non specificato 4 novembre 2009

GenerePiattaforme
OrigineRegno Unito
SviluppoVIS Entertainment
PubblicazioneInterplay Entertainment, Rockstar Games (N64 in Nord America)
DesignKirk Ewing
Modalità di giocoGiocatore singolo
Periferiche di inputGamepad, tastiera, joystick
SupportoCartuccia, CD-ROM, download
Distribuzione digitaleSteam
Fascia di etàELSPA: 3+ · ESRBE · USK: 6
SerieEarthworm Jim
Preceduto daEarthworm Jim 2
Seguito daEarthworm Jim: Menace 2 the Galaxy

Earthworm Jim 3D è il terzo videogioco della serie di Earthworm Jim ed il primo a non essere sviluppato dalla Shiny Entertainment, dal momento che i diritti furono venduti alla Interplay Entertainment, che a sua volta cedette il franchise alla VIS Entertainment. Il gioco vide un ciclo di sviluppo lungo, difficoltoso e spesso rinviato finché non fu distribuito per Nintendo 64 nel 1999 e per Microsoft Windows nel 2000.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Earthworm Jim è colpito da una mucca volante che lo manda in coma; si risveglia all'interno del suo subconscio e scopre di essere impazzito. Anche i suoi nemici del passato entrano nel suo subconscio e se non trova al più presto una soluzione rischia di rimanere in coma per l'eternità; per ripristinare la propria sanità mentale dovrà trovare le "mammelle dorate della lucidità".[1]

Modalità di gioco[modifica | modifica wikitesto]

Gran parte del gameplay è sostanzialmente ispirato agli altri platform dell'epoca, come ad esempio Super Mario 64, Banjo-Kazooie e Donkey Kong 64.[2]

Sviluppo[modifica | modifica wikitesto]

Subito dopo l'uscita di Earthworm Jim 2, l'azienda sviluppatrice originaria, la Shiny Entertainment fu acquistata da Interplay Entertainment, che si concentrò su altri progetti; lo sviluppo del sequel fu perciò affidato alla VIS Entertainment e si optò, così come stava avvenendo per altre serie all'epoca, come Mario e Sonic, per la transizione dalla grafica 2D a quella 3D.[2] La realizzazione del gioco ebbe quindi inizio nel 1996 e terminò solo dopo tre anni, paventando, nell'arco di questo lungo periodo, il timore che si trattasse di un vaporware.[1]

David Perry, il designer che creò l'aspetto dei personaggi nel primo episodio della serie, aveva venduto i diritti sugli stessi all'epoca[3] e, quando dovettero essere ridisegnati per l'adattamento dalla grafica 2D a scorrimento orizzontale a quella 3D, di tipo free roaming, questi fu assunto insieme al creatore della serie Doug TenNapel, come collaboratore esterno; tuttavia, furono in seguito licenziati senza una precisa motivazione.

Entrambi dichiararono di detestare ciò che era stato fatto con Earthworm Jim 3D, ma che da un punto di vista legale non potevano fare nulla per impedirne l'uscita.[4] TenNapel sostenne che l'intera serie fu rovinata da questo episodio.[5][6]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Il gioco non fu un successo, né di critica né di pubblico.[3] Molte recensioni lo definirono poco ispirato, mediocre ed incapace di competere con i giochi contemporanei dello stesso genere.[1][2][7] Molte lamentele riguardavano la telecamera di gioco, al punto che la recensione di Gamespot della versione per Nintendo 64 asseriva che la telecamera stesse intraprendendo "una missione kamikaze per distruggere il gioco".[8] IGN fu più indulgente, assegnando al gioco un punteggio di 7,3, elogiando il suono, la grafica e la presentazione, ma sempre criticando la telecamera e la longevità.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (EN) Earthworm Jim 3D su IGN, su ign.com.
  2. ^ a b c (EN) Earthworm Jim 3D su Hardcore Gaming 101, su hardcoregaming101.net.
  3. ^ a b (EN) Digging For Worms: Why Doug Tennapel Doesn't Care What His Fans Think, su gamasutra.com.
  4. ^ (EN) Intervista a David Perry su Sega-16, su sega-16.com.
  5. ^ (EN) Laughing Stock: Doug TenNapel, su killscreendaily.com (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2014).
  6. ^ (EN) Intervista a Doug TenNapel su Alternative Magazine Online., su alternativemagazineonline.co.uk.
  7. ^ (EN) Gamespot - Recensione della versione PC., su gamespot.com.
  8. ^ (EN) Gamespot - Recensione della versione N64., su gamespot.com.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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