Dataria apostolica

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Roma, Palazzo della Dataria

La Dataria apostolica (originariamente denominata "Dataria de' Brevi", e successivamente "Dataria de' Brevi e de' Lotti") era un importante ufficio della Curia romana creato nel XIV secolo con competenze in materia di benefici ecclesiastici e di grazie; era presieduto da un datario, che non era necessariamente un cardinale, anche se per consuetudine, l'incarico era quasi sempre ricoperto da un porporato. Prima della riforma della Dataria del 1908, per lunghi periodi il titolo di datario non fu in uso e la Dataria rimase presieduta da un pro-datario.

Il nome deriva dall'apposizione della data sui documenti (come avviene civilmente nell'Ufficio del Bollo).

A partire dall'XI secolo si consolidò all'interno della Curia Romana un ufficio di funzionari dediti al disbrigo della corrispondenza e alla redazione e conservazione degli atti ufficiali: tale ufficio venne chiamato Cancelleria Apostolica. Con il crescere costante della mole di lavoro, i compiti della Cancelleria vennero in seguito suddivisi tra nuovi uffici, i più importanti dei quali erano la Dataria Apostolica e la Segreteria di Stato. La Dataria aveva sede presso un palazzo (detto appunto Palazzo della Dataria) ubicato sulla salita che porta dalla zona della Fontana di Trevi fino al Palazzo del Quirinale in Roma: tale salita si chiama ancora oggi Via della Dataria.

Le funzioni della Dataria dei Brevi erano sostanzialmente quelle di una moderna Agenzia delle Entrate: era quella, infatti, la cassa a cui affluivano tutti i proventi delle autorizzazioni e concessioni rilasciate dallo Stato pontificio (come ad esempio quelli derivanti dalla vendita dei pubblici uffici o le imposte sul lotto). Tali autorizzazioni erano dette, dal documento che le attestava, "brevi", da cui il nostro "brevetto". La Dataria finanziava direttamente, d'altra parte, anche una parte della pubblica assistenza[1].

Gli ufficiali della Dataria che dipendevano dal Pro-Datario erano:

  • il Sotto-Datario
  • il Prefetto dell'Officio per obitum
  • il Prefetto del Concessum
  • l'Amministratore Generale delle Componende
  • il Sostituto Amministratore Generale delle Componende
  • il Cassiere delle Componende
  • il Prefetto delle Date
  • il Revisore delle Matrimoniali
  • il primo e il secondo Revisore delle Suppliche Beneficiali
  • l'Officiale del Missis
  • il Sostituto di Mons. Sotto-Datario
  • il Sostituto del per obitum
  • l'Officiale dei Brevi
  • il Revisore de' Conti delle Spedizioni
  • lo Scrittore delle Bolle di via segreta
  • il Custode delle Suppliche
  • il Custode del Registro delle Bolle
  • l'Officiale per la collazione de' transunti delle Bolle e dei Brevi
  • il Notaro dei Processi pei Promovendi alle Chiese Cattedrali
  • il Computista
  • il Notaro

Completavano l'organico i teologi esaminatori dei concorsi alle parrocchie, gli officiali delle spedizioni per la via denominata de Curia, gli spedizionieri apostolici.[2]

Dopo un congruo intervallo dalla caduta del potere temporale dei papi, le funzioni ormai in gran parte superflue della Dataria furono notevolmente ridotte da Pio X il 29 giugno 1908 con la costituzione apostolica Sapienti consilio.

La Dataria apostolica venne soppressa il 15 agosto 1967 da Paolo VI con la costituzione apostolica Regimini Ecclesiae universae.

Oggi la Dataria apostolica non esiste più; i suoi compiti sono stati in parte assorbiti dalla Segreteria di Stato, e in parte sono svolti direttamente da ogni singola Congregazione attraverso i propri funzionari.

Cronotassi dei (pro-)datari

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Cronotassi dei segretari

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Cronotassi dei sottodatari

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Al sottodatario era riservata anche la carica di Segretario della Congregazione Lauretana:[5]

Cronotassi dei reggenti

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  1. ^ Per queste ultime attività si veda ad esempio in Carlo Morichini, Degl'Istituti di pubblica carità ed istruzione primaria e delle prigioni in Roma, 1842, passim.
  2. ^ La Gerarchia cattolica e la Famiglia pontificia, 1877, p. 609-611
  3. ^ Pallotta, Giovanni Evangelista in Dizionario Biografico degli Italiani
  4. ^ Nominato datario da papa Clemente XII, Valenti morì prima di prendere possesso dell’ufficio, il 15 maggio. (DBI)
  5. ^ vedi Delegazione di Loreto.

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