Vittorio Amedeo Sallier della Torre

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Vittorio Amedeo Sallier della Torre

Senatore del Regno di Sardegna
Durata mandato10 maggio 1848 –
19 gennaio 1858
Legislaturadalla I (nomina 3 aprile 1848) alla VI
Tipo nominaCategorie: 4, 14
Sito istituzionale

Dati generali
Suffisso onorificoMarchese di Cordon e Combloux, Barone di Chevron, Signore di Bordeaux
Partito politicoEstrema destra storica
Titolo di studioAccademia militare
UniversitàAccademia Reale di Torino
ProfessioneMilitare di carriera
Vittorio Amedeo Sallier della Torre
NascitaChambéry, 18 novembre 1774
MorteTorino, 19 gennaio 1858
ReligioneCristiana cattolica
Dati militari
Paese servito Regno di Sardegna
Bandiera dell'Impero austriaco Impero austriaco
Bandiera del Regno Unito Regno Unito
Forza armataRegia Armata Sarda
Esercito imperiale austriaco
British Army
ArmaFanteria
CorpoItalian Levy
GradoMaresciallo d'armata
ComandantiWilliam Bentinck
Vittorio Emanuele I di Savoia
GuerrePrima coalizione
Seconda coalizione
Terza coalizione
Quarta coalizione
Quinta coalizione
Guerra d'indipendenza spagnola
Sesta coalizione
Settima coalizione
Moti del 1820-1821
CampagneCampagna d'Italia (1796-1797)
Campagna italiana di Suvorov
Campagna d'Italia (1805)
Campagna d'Italia (1813-1814)
Campagna di Lione (1815)
BattaglieBattaglia di Caldiero (1805)
Cattura di La Spezia
Assedio di Genova (1814)
Battaglia di Grenoble
Comandante diItalian Levy
DecorazioniOrdine supremo della Santissima Annunziata
Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
Vedi sotto
Studi militariAccademia Reale di Torino
PubblicazioniLettera di uno spagnolo ad un italiano per incitare gli italiani a seguire l’esempio della Spagna nel difendersi e rendersi indipendenti
Altre carichePaggio del Re (1785)
Governatore di Novara (1816)
Governatore generale degli Stati di terraferma (1821)
Primo segretario di Stato degli affari esteri
Governatore generale di Torino (1835)
Vicepresidente annuale del Consiglio di Stato
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Vittorio Amedeo Ferdinando Sallier della Torre (Sallier de la Tour) (Chambéry, 18 novembre 1774Torino, 19 gennaio 1858) è stato un generale, politico e nobile italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Stemma della famiglia Sallier de la Tour

Figlio del barone Giuseppe Amedeo, apparteneva ad un'antica famiglia aristocratica savoiarda molto fedele alla dinastia dei Savoia. Nel 1785, a soli 11 anni, in conseguenza del suo rango divenne paggio del Re Vittorio Amedeo III.

Come molti esponenti della nobiltà piemontese, ben presto il giovane de La Tour intraprese la carriera militare, divenendo alto ufficiale dell'esercito sardo. Durante la dominazione francese del Piemonte, che aveva costretto la casa regnante a rifugiarsi in Sardegna, Sallier de La Tour si schierò con i legittimisti, trovando asilo in Inghilterra, impegnandosi a fomentare rivolte antinapoleoniche nelle Province Illiriche a fianco di Francesco d'Austria Este futuro Duca di Modena, che egli seguì in Sardegna e Sicilia negli anni 1811-1813, militando nell'esercito britannico e comandando la Italian Levy. Nel 1814, dopo la sconfitta di Napoleone e il Congresso di Vienna, la dinastia sabauda rientrò in possesso dei suoi domini: de La Tour allora rientrò in patria, dove il re Vittorio Emanuele I, per la sua fedeltà, lo nominò generale.

Durante i cento Giorni e il breve ritorno di Napoleone al potere, fu messo a capo di un corpo di spedizione piemontese che doveva penetrare nella Francia meridionale, dove si scontrò con le truppe napoleoniche nella Battaglia di Grenoble, mettendole in fuga grazie anche alla partecipazione dei Carabinieri, che proprio allora ebbero il loro battesimo del fuoco. Questa vittoria garantì al Regno di Sardegna la considerazione delle grandi potenze riunite al congresso, le quali acconsentirono che Nizza e la Savoia, prima lasciate alla Francia in cambio della cessione della Liguria ai Savoia, facessero parte del regno sabaudo.

In conseguenza della vittoria, Sallier de La Tour fu nominato Governatore di Novara nel 1816; fu mentre ricopriva questa carica che scoppiarono a Torino i moti carbonari del 1821, che costrinsero Vittorio Emanuele I ad abdicare e a concedere la reggenza al nipote ed erede Carlo Alberto, il quale, costretto dagli insorti, dovette concedere la Costituzione. Nella sua piazza il generale riuscì a mantenere fedeli le truppe alla monarchia sabauda, tanto che il nuovo re Carlo Felice, che si trovava a Modena, lo nominò Governatore generale degli Stati di terraferma, contribuendo a debellare la rivolta, anche grazie all'aiuto delle truppe austriache.

Dal 1822 al 1834 fu nominato Ministro degli Affari Esteri, e come tale partecipò al Congresso di Verona del 1823, dove riuscì ad ottenere lo sgombero dell'esercito austriaco dai territori sardi. Sallier de La Tour fu nominato comandante della piazza di Torino nel 1835, anno in cui divenne Maresciallo dell'Esercito e Vicepresidente annuale del Consiglio di Stato (14 febbraio 1835)[1]. Fu anche Ministro di Stato e Senatore del Regno di Sardegna nominato il 3 aprile 1848. Dopo la concessione dello Statuto Albertino fu tra i primi ad essere nominato Senatore del Regno di Sardegna il 3 aprile 1848 da re Carlo Alberto. In Senato sedette tra i membri dell'estrema destra clericale e reazionaria, e fu per questo un fermo avversario delle politiche liberali del primo ministro Cavour. Morì infine a Torino il 19 gennaio 1858, a 83 anni.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze sabaude[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine supremo della SS. Annunziata - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Croce decorato di Gran cordone dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Grande ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine civile di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore di prima classe dell'Ordine militare di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine militare di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia Mauriziana al merito di 10 lustri di carriera militare - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine costantiniano di San Giorgio (Ducato di Parma) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine di San Ferdinando (Regno delle Due Sicilie) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Croce decorato di Gran cordone dell'Ordine di San Luigi (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Croce decorato di Gran cordone dell'Ordine di Santo Stefano di Ungheria (Austria-Ungheria) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Croce decorato di Gran cordone dell'Ordine imperiale di Leopoldo (Austria-Ungheria) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine dell'Aquila Rossa (Prussia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine Imperiale di Sant'Aleksandr Nevskij (Russia) - nastrino per uniforme ordinaria

Incarichi di Governo[modifica | modifica wikitesto]

Regno di Sardegna ante 4 marzo 1848:

  • Primo segretario di Stato degli affari esteri (1822-1834)

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN89112890 · ISNI (EN0000 0000 6193 9477 · BAV 495/29723 · WorldCat Identities (ENviaf-89112890