Montella: differenze tra le versioni

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Ogni anno si svolge una sagra dedicata alle castagne, in coincidenza con la mostra dei prodotti tipici dell'Alta Valle del Calore. Bisogna considerare anche tutti i prodotti derivati dalla lavorazione della castagna, dai dolci di castagne ai marron glacè, passando per le tipiche "[[Castagne del prete]]".
Ogni anno si svolge una sagra dedicata alle castagne, in coincidenza con la mostra dei prodotti tipici dell'Alta Valle del Calore. Bisogna considerare anche tutti i prodotti derivati dalla lavorazione della castagna, dai dolci di castagne ai marron glacè, passando per le tipiche "[[Castagne del prete]]".


===Produzione Casearia===
===Produzione casearia===
La produzione casearia è vasta. Il latte più usato è quello vaccino, ma non è difficile trovare prodotti derivati dal latte di pecora o di capra. Si trovano formaggi grassi e non, come pure freschi e stagionati, molti particolari ed esclusivi del luogo. di seguito i prodotti più famosi.
La produzione casearia è vasta. Il latte più usato è quello vaccino, ma non è difficile trovare prodotti derivati dal latte di pecora o di capra. Si trovano formaggi grassi e non, come pure freschi e stagionati, molti particolari ed esclusivi del luogo. Di seguito i prodotti più famosi.


====Il Caciocavallo====
====Il caciocavallo====
Meglio conosciuto come "Podolico" (poiché prodotto con il latte della mucca Podolica, presente solo nel territorio montellese), il provolone presenta la clssica forma sferica, la cui riuscita è oramai un'arte. Sia per il sapore che per l'estetica. L'etimologia del nome è incerta. Si pensa che il formaggio venisse trasportato dal luogo di lavorazione in montagna, a valle, a cavallo. Altri credono che derivi dal metodo di stagionatura. Il caciocavallo infatti viene essiccato "in coppia". Due caciocavalli vengono legati insieme, in testa, con una corda, e lasciati stagionate "a cavallo" di un'asta o di un gancio. Il formaggio viene consumato a tavola, ma anche come sputino. Accompagnato da un vino rosso, preferibilmente del luogo, e da insaccati tipici come salame, soppressata, prosciutto, o capocollo. Esistono due varianti sostanziali, dolce, o lievemente piccante. Qualcuno sta sperimentando il caciocavallo "ubriaco", ottenuto dal bagno nel vino.
Meglio conosciuto come "podolico" (poiché prodotto con il latte della [[mucca podolica]], presente solo nel territorio montellese), il provolone presenta la clssica forma sferica. L'etimologia del nome è incerta. Si pensa che il formaggio venisse trasportato dal luogo di lavorazione in montagna, a valle, a cavallo. Altri credono che derivi dal metodo di stagionatura. Il caciocavallo infatti viene essiccato "in coppia". Due caciocavalli vengono legati insieme, in testa, con una corda, e lasciati stagionate "a cavallo" di un'asta o di un gancio. Il formaggio viene consumato a tavola, ma anche come spuntino, accompagnato da un vino rosso, preferibilmente del luogo, e da insaccati tipici come salame, soppressata, prosciutto o capocollo. Esistono due varianti sostanziali, dolce o lievemente piccante. Qualcuno sta sperimentando il caciocavallo "ubriaco", ottenuto dal bagno nel vino.


====La Ricotta====
====La Ricotta====

Versione delle 01:40, 24 feb 2009

Disambiguazione – Se stai cercando il giocatore di calcio italiano, vedi Vincenzo Montella.

Template:Comune Montella è un comune di 7.921 abitanti della provincia di Avellino. Il territorio, sito nel Parco regionale Monti Picentini, è rinomato per la bellezza del paesaggio. L'abitato è circondato da monti che sfiorano i 1800 metri sul livello del mare, in particolare il monte Terminio (1804 m).

Ambiente e geografia

Montella sorge ai piedi dei monti Terminio e Cervialto, in una conca circondata dai monti Picentini, nell'Appennino campano. Offre quindi un'eccezionale vista che si può godere da diversi belvedere.

Clima

Montella, essendo situata a circa 600 metri di altitudine, gode di un clima continentale: l'inverno è rigido con frequenti piogge, nebbia e molta umidità. Tra dicembre e febbraio non mancano le nevicate, anche se alcuni anni ha fioccato il giorno di Pasqua o ad ottobre. In questi periodi capita che le temperature scendano al disotto dello zero. In primavera e agli inizi dell'autunno sono frequenti brina e gelate, mentre in estate la siccità predomina sul territorio con rare piogge e venti di ponente e di scirocco. In questo periodo le temperature raramente superano i 35 gradi, ed il clima secco rende la città molto vivibile rispetto a tante metropoli.

Verteglia

Lo stesso argomento in dettaglio: Terminio.

L'Altopiano di Verteglia, a 1300 metri, facilmente raggiungibile, offre, oltre ad un incantevole panorama, la possibilità di immergersi totalmente nella natura. A piedi con guida, o in escursione con i cavalli sono diversi i percorsi che possono portare alla scoperta del monte Terminio e della sua flora, della sua fauna. Ottimo luogo per gli amanti del trekking e anche dello sci anche se non molto praticato. È un luogo ottimale per chi voglia godere della pace e della tranquillità, interrotte solo dai rumori della natura. Sono presenti anche dei ristoranti e sale ricevimento che propongono rigorosamente piatti tipici. Non mancano le aree pic nic, le zone per accamparsi e i rifugi di montagna.

Fauna

La scarsa presenza dell'uomo, e quindi di strade e urbanistica nelle colline e nelle montagne, ha fatto sì che i boschi brulicassero di vita.

Mammiferi

Le montagne di Montella hanno sempre ospitato il lupo. Sono pochi oggi gli esemplari presenti, ma la sua importanza naturalistica arriva a livello europeo. Il lupo irpino è anche il logo del liceo scientifico di Montella, oltre che mascotte dell'Avellino Calcio. Non è difficile imbattersi in volpi, che a differenza di altri, è solita scendere in paese durante la notte. Molti sono i Mustelidi, ossia tassi, donnole, puzzole, faine e martore, che hanno saputo adattarsi all'uomo; ma non viceversa. Infestano i giardini e gli orti gli insettivori, talpa e riccio; la lepre tipica di queste zone si può considerare estinta dato il sopravvento di altre sottospecie europee. Le montagne ospitano anche il cinghiale.

Rettili e Anfibi

Per i rettili, folta è la presenza di lucertole, data la possibilità di esporsi al sole sulle rocce. In particolare possiamo citare la lucertola muraiola, la lucertola, il ramarro; e l'orbettina, un'Anguidae. Sono presenti sia anfibi Urodeli che Anuri; grazie alla presenza di molti corsi d'acqua e laghetti, per i primi abbiamo la salamandra pezzata e la salamandrina dagli occhiali, ambedue molto rare; in vicinanza di pozzi abbiamo il tritone, crestato e italico. Degli anuri, Verteglia in special modo ospita la rana verde, la rana appenninica e la rana agile. In località Acque della Madonna, sempre a Verteglia, e nel periodo riproduttivo, è folta la presenza del rospo comune. Abbiamo poi la raganella e l'ululone dal ventre giallo.

Uccelli

Dal 1994, sul massiccio dell'Acellica, è tornata l'aquila reale che aveva abbandonato il luogo. Numerosi sono la poiana, il gheppio, il falco pellegrino, lo sparviero, la civetta e il barbagianni. Sono presenti anche due rarità, il biancone e l'astore. Sul Fiume Calore, e durante i periodi di migrazione, si fermano la cicogna bianca, l'airone cenerino e il germano reale.

Flora

La flora è varia, e cambia al variare dell'altitudine.

Montagna

Al di sopra dei 500 metri troviamo pochi castagni, ma folti boschi cedui e di fustaie. Ma anche latifoglie, e vari tipi di querce come il cerro o la roverella. In minore presenza troviamo carpini, come il carpino bianco, orientale e nero. Un'altra specie presente è l'ontano napoletano. Nelle zone più calde, esposte a sud, troviamo il leccio, coriacee, l'orniello. Non mancano tracce della "fascia mediterranea" come la fillirea e il corbezzolo.

Collina

La collina è in gran parte occupata da coltivazioni di nocciolo e castagno. Troviamo ancora, lungo i corsi d'acqua, salici, pioppi, e l'ontano nero. Salendo compaiono l'acero e il faggio.

Sottobosco

Il sottobosco regala fragoline, tantissime specie di funghi commestibili e il tartufo nero.

Fiori

I fiori presenti sono i ranuncoli, le viole, le campanule, i bucaneve, i crochi, le genziane e gli anemoni. Ci sono numerose piante aromatiche come il timo e la santoreggia, ma anche il rosmarino, l'origano ed altri. La primavera, come l'autunno in montagna, regala scenari eccezionali. Nei prati non è difficile vedere primule, margherite e altri fiori del genere.

Risorse idriche

Data la sua grande riserva idrica, data dallo spazio ricavato dall'acqua nelle montagne circostanti, Montella è in grado di fornire acqua a molte zone della Campania e anche della Puglia. Infatti questi laghi sotterranei formatisi nel sottosuolo calcareo, alimentandosi dalle piogge, ma ancora di più dalla neve, defluiscono a valle nel comune di Cassano Irpino. Qui le sorgenti, vengono captate dall'Acquedotto Pugliese, e dal consorzio Alto Calore. Non solo, quest'ultimo ente riceve acqua anche dalle altre sorgenti presenti sul territorio montellese, e dal fiume Calore e dal Torrente Santa Maria, che attraversano il paese. Questi corsi d'acqua, insieme a ruscelli e torrenti, in montagna creano oasi di naturale quiete, modificando lo schema della natura, scavando gole e rocce. E così si vengono a formare numerosissimi laghi, cascate e vasche naturali, dove la temperatura dell'acqua si aggira intorno ai 4 °C. D'inverno, poi, sul pianoro di Verteglia, si vengono a formare ulteriori laghi e corsi temporanei, che si sommano a quelli già presenti, come il laghetto della Madonna o le "acque nere".

Sono presenti 3 cascate arificiali:

  • La cascata della Maronnella: Molto famosa ai bagnanti estivi, è difficile vederla dalla strada. Crea un suggestivo scenario dal quale è possibile anche pescare.
  • La cascata del Fascio: costruita appunto in epoca fascista per convogliare le acque nell'acquedotto di Montella, è uno dei luoghi di partenza delle escursioni, è raggiungibile e osservabile facilmente.
  • La cascata della Lavandara (la Pelata): fu costruita per alimentare un mulino voluto dai cittadini. E' facile osservarla anche dalla strada. E' ancora visibile sulla sommità il vecchio sistema di chiuse meccaniche, originali dell'epoca. Del mulino pubblico restano ancora delle parti. La cascata, il mulino e il ponte antistante la cascata, con il Santissimo Salvatore sullo sfondo, compongono uno dei panorami più belli della zona.

Qui erano solite sciacquare il bucato le massaie, da qui il nome "della lavandara".

Grotte

Il sottosuolo del territorio presenta varie insenature, passaggi, aperture, buchi condotti e caverne, dati dal fenomeno carsico a cui sono soggette le montagne. Le grotte sono diverse ed in parte esplorate ed esplorabili. I fenomeni di superfice comprendono inghiottitoi e doline, molto presenti nella zona di Verteglia. Vengono spesso organizzate escursioni per appassionati inesperti.

Un'Oasi Naturalistica

Essendo Montella parte del parco regionale dei Monti Picentini, e sede della Comunità Montana Terminio Cervialto [1]; è stata scelta da quest'ultima per ospitare un "ospedale", il Centro Recupero Rapaci. Il Centro Recupero Rapaci "Assunta Capone" da circa venti anni cura molte specie in pericolo, ridonando la libertà dopo le cure. Un grande esempio è la ripopolazione della poiana. Il centro si occupa anche di rettili e anfibi. Non solo offre lezioni agli studenti delle scuole della provincia sul rispetto degli animali, la loro vita e la loro salvaguardia. Per approfondire

Turismo

«Le nostre montagne custodiscono itinerari preziosi (le vene del tempo) dove storia e natu­ra si incontrano in un sublime connubio; in esse, come nel cavo di un’immensa conchiglia, è racchiusa la voce del passato che si concede al caro “innamorato”, che sa ascoltare»

Meta di turisti è l'altopiano di Verteglia (presso il Terminio), ricco di percorsi naturalistici, faggete molto belle, e con possibilità di accedere a tre ristoranti in quota. Nel paese numerosissime sono le chiese di interesse oltre che religioso, aristico e culturale; e le cosiddette "congreghe" dove si riuniscono le varie confraternite.[2]. Il Santuario sel Santissimo Salvatore, sull'omonima montagna, è un santuario appartenente agli itinerari giubileari vaticani.[3] Nella piana di Folloni, da visitare il santuario di San Francesco, con pavimento in maiolica del '700 di Cerreto Sannita, il museo, il monastero, la stanza dei reali, e la biblioteca storica. Un altro punto di interesse è il "Monte" con la chiesa di Santa Maria della neve, il convento (appena restaurato) e alle spalle il castello longobardo. Nel centro storico, non mancano ville private e giardini stupendi, non sempre aperti al pubblico, e scorci di casali e rioni dove il tempo ancora non è trascorso. Le grotte, sparse sul territorio, risultano di grande interesse. Montella piace anche agli appassionati di treking. Appena fuori, da visitare è l'Abbazia del Goleto, nonché Bagnoli Irpino e il Laceno. Montella è altresì comoda come base per raggiungere i pricipali siti d'interesse della regione. In un'ora di auto si può raggiungere Salerno e la Costiera Amalfitana, Paestum, Benevento e il Sannio. Ma anche Napoli, e Caserta. In diversi periodi dell'anno, e in special modo durate la Sagra della Castagna, si può prendere parte a visite guidate, culturali o naturalistiche. Cavalcate in montagna, e visite alle aziende biologiche. Tutto l'anno è possibile assistere a lezioni di cucina tipica presso gli agriturismi. Non mancano le fattorie didattiche per i bambini delle scuole di primo grado.

Cosa Fare a Montella

Montella offre diverse possibilità.

  • I Bed and Breakfast immersi nel verde offrono un tranquillo riposo a chinque stia cercando la calma, per riposarsi, studiare, comporre o scrivere. Un Albergo a oltre 1000 metri è l'ideale per chiunque voglia alienarsi dalla vita di tutti i giorni.
  • Nelle Country House e negli Agriturismi si possono riempire le giornate scoprendo le gioie dell'agricoltura, della produzione casearia artigianale e delle antiche ricette della zona.
  • Per gli amanti dello sport, è possibile effettuare gite in montagna, anche con accompagnatore, trekking, pesca sportiva in un attrezzato laghetto artificiale, nuoto (nel vicinissimo impianto di Cassano Irpino), sci (sull'altopiano del Laceno), o più semplicemente pattinaggio su pista, calcio, calcetto, tennis, in uno dei campi polivalente, bocce, minigolf, body building, aerobica, step, judo, karate, tutto in palestre attrezzate con istruttori qualificati. Sono presenti anche maneggi per gli amanti dell'equitazione, dove è anche possibile prenotare lezioni, o escursioni in montagna. E' inoltre a disposizione un "percorso vita" per tenersi in allenamento, tutto all'aperto, con attrezzature e cartelli giuda.
  • Il Cinema spesso offre più di una proiezione al giorno, oltre a diverse iniziative. E compagnie teatrali ed associazioni, offrono spesso spettacoli e commedie, anche in vernacolo.
  • Di sera e di notte Montella raccoglie i giovani dei vicini paesi in diversi pub, pizzerie, e bar aperti fino all'alba.

Collegamenti

In Auto

Montella è raggiungibile in auto prendendo l'uscita Avellino Est della Napoli-Bari (A16) e proseguendo, sulla SS7 bis, per Montella. Dalla A3, Salerno-Reggio Calabria, l'uscita da prendere è Contursi, e proseguire, sempre sulla SS7 bis, verso Lioni e poi Montella.

In Autobus

Collegata con frequenti corse di linea di AIR spa. Con intercambio ad Avellino, è facile raggiungere Napoli, la costiera Amalfitana, Caserta, e ovviamente gli aeroporti di Capodichino e di Salerno.

In Treno

La stazione di Montella si trova sulla ferrovia Avellino-Rocchetta Sant'Antonio. E' servita diversi convogli al giorno e un collegamento diretto con Salerno. Da Avellino, si può facilmente raggiungere Benevento, Roma, Napoli, Salerno, e ovviamente molte delle città campane; mentre da Rocchetta, Foggia, è molte città pugliesi.

Altri

Con collegamenti di diverse compagnie private che collegano il comune con quelli limitrofi, con Roma, Milano, e altre città nazionali e non.

Cenni storici su Montella

Dalle origini alla conquista romana

I primi abitanti della zona di Montella risalgono a qualche millennio prima di Cristo, come si rivela da alcuni reperti di pietra lavorata. Intorno al 500 a.C., alcune tribù irpine scelsero la zona tra il fiume Calore e il Lacinolo per i propri insediamenti. La zona che prese il nome di "Montella piccola", ma non corrisponde tuttavia alla collocazione che ha oggi la cittadina. Durante le guerre sannitiche, gli Irpini combatterono contro i Romani, ma alla fine sconfitti ne subirono l'egemonia. In seguito alle guerre sociali, Montella piccola fu distrutta, poiché aveva parteggiato per lo sconfitto Mario. A metà costa del monte Sassetano (alle cui pendici si trova oggi Montella) fu costruito un fortilizio che fu detto Castello del Monte.

Il medioevo, l'epoca moderna e l'epoca contemporanea

In epoca longobarda Montella fu sede di un importante gastaldato, data la sua collocazione strategica tra il beneventano e il salernitano. Lo dimostra la costruzione, oggi solo un rudere, detta la "Rotonda", per la sua funzione di posto di guardia.

Con la venuta dei Normanni il gastaldato fu mutato in contea, passando da un signore all'altro. Dal 1174 al 1293, il feudo di Montella passò sotto i signori d'Aquino, da cui nacque e visse la sua giovinezza Rinaldo d'Aquino, rimatore della scuola poetica siciliana.

Nel 1222, frate Francesco d'Assisi, durante il suo viaggio di ritorno dal Santuario di S. Michele Arcangelo del Gargano, si fermò nei pressi di Montella, nel bosco di Folloni, e decise di lasciare alcuni frati perché edificassero un dormitorio e col loro operato convertissero i ladri che infestavano il bosco. Sorse così il monastero di S. Francesco a Folloni che tutt'oggi partecipa in maniera attiva alla vita della comunità. Per approfondire l'argomento è possibile consultare il sito web dei francescani a Montella.

Successivamente il territorio di Montella subì le vicende della storia del meridione, passando ancora da un signore all'altro. Dal 1445 al 1597 Montella fu feudo dei conti Cavaniglia, Cavalieri Aragonesi, venuti nel Regno di Napoli dopo la sconfitta degli Angioini. Delle numerose testimonianze rimaste la più importante è sicuramente il mausoleo di Don Diego Cavaniglia, glorioso capitano, ferito a morte durante la battaglia contro i Turchi ad Otranto.

Quando agli inizi del XIX secolo il Regno di Napoli fu occupato dalle truppe napoleoniche, ebbe termine a Montella il lungo periodo feudale.

Prodotti tipici

Produzioni importanti sono quella lattiero casearia e la floricoltura. Rinomata è la mela annurca, come sono anche apprezzate la noce e la nocciola tipiche della zona. Molto apprezzato è anche il tartufo nero di Montella.

Castagna di Montella

Lo stesso argomento in dettaglio: Castagna di Montella.

Il comune di Montella è noto in Campania per essere produttore della tipica Castagna di Montella, riconosciuta con marchio DOC e IGP. A impegnarsi per primo ai fini del riconoscimento del marchio DOC per la castagna di Montella fu il barone Gennaro Abiosi, all'inizio degli anni '90. Ogni anno si svolge una sagra dedicata alle castagne, in coincidenza con la mostra dei prodotti tipici dell'Alta Valle del Calore. Bisogna considerare anche tutti i prodotti derivati dalla lavorazione della castagna, dai dolci di castagne ai marron glacè, passando per le tipiche "Castagne del prete".

Produzione casearia

La produzione casearia è vasta. Il latte più usato è quello vaccino, ma non è difficile trovare prodotti derivati dal latte di pecora o di capra. Si trovano formaggi grassi e non, come pure freschi e stagionati, molti particolari ed esclusivi del luogo. Di seguito i prodotti più famosi.

Il caciocavallo

Meglio conosciuto come "podolico" (poiché prodotto con il latte della mucca podolica, presente solo nel territorio montellese), il provolone presenta la clssica forma sferica. L'etimologia del nome è incerta. Si pensa che il formaggio venisse trasportato dal luogo di lavorazione in montagna, a valle, a cavallo. Altri credono che derivi dal metodo di stagionatura. Il caciocavallo infatti viene essiccato "in coppia". Due caciocavalli vengono legati insieme, in testa, con una corda, e lasciati stagionate "a cavallo" di un'asta o di un gancio. Il formaggio viene consumato a tavola, ma anche come spuntino, accompagnato da un vino rosso, preferibilmente del luogo, e da insaccati tipici come salame, soppressata, prosciutto o capocollo. Esistono due varianti sostanziali, dolce o lievemente piccante. Qualcuno sta sperimentando il caciocavallo "ubriaco", ottenuto dal bagno nel vino.

La Ricotta

La ricotta viene prodotta vaccina o pecorina, ma la prima è più diffusa. Sostanzalamente è un sottoprodotto del caciocavallo. La ricotta fresca viene venduta nelle "foscelle" che una volta erano fatte a mano, di giunchi. Viene largamente usata nella preparazione della pasta ripiena, ma anche nei dolci o semplicemente come secondo a tavola. Salata ed essiccata è pronta da grattuggiare sulla pasta fresca, preferibilmente fatta in casa, e condita con il ragù tipico della zona. Viene prodotta anche piccante. Sapiamo che questo formaggio era apprezzato già da tempo fuori dai territori del comune.

«A Napoli si sentono venditori ambulanti gridare, di buon mattino, per le vie dei vecchi quartieri: Ricotta di Montella, ricotta di Montella. Nel passato i venditori davano la voce: A ricotta e Montella - Belle figliò magnatevelle - c'anno misto a ciucculata - coni'è bella 'nzuccarata. Ma è capitato anche in altre città d'Italia, per esempio Milano, di trovare scritto sull'involucro "Ricotta tipo Mantella"!»

Oggi, vengono prodotte ricotte con il nome di Montella in diverse regioni d'Italia.

La Mozzarella

O fior di latte è un formaggio fresco rigorosamente di latte vaccino, e non ha bisogno di essere conservato in acqua e caglio. Questo perché non sono presenti allevamenti di Bufale. Il nome deriva dalla sua lavorazione poiché per produrre la mozzarella bisogna mozzare una porzione di pasta filante e lavorarla, per pochissimo tempo, al fine di attribuirle la classica forma. I suoi impieghi sono molteplici, dal secondo, all'insalata, al condimento della pizza, della pasta o di molti altri piatti.

I Burrini

Quando non esistevano le confesioni di plastica, a Montella il burro veniva venduto in questa forma. All'apparenza sembrano mini caciocavalli, una coppia pesa in media un kilo, e all'interno racchiudono una sfera di burro.

La Scamorza

Altro prodotto caseario e tipico della zona. Venduta in coppia dopo l'essiccazione, si presta anche più della mozzarella al condimento, ottima anche nei panini o per accompagnare gli insaccati. Da poco la si trova anche affumicata.

Piatti tipici

I piatti tipici sono moltissimi, la maggiorparte dei quali a base di carne, e a dire la verità, molto grassi. Questo perché, come ovvio, Montella è una città di montagna, e d'inverno il freddo si fa sentire. La pasta è sempre quella fatta in casa, e i condimenti sempre semplici e genuini. I legumi e le verdure non mancano mai. La frutta, sempre quella di stagione, mentre i dolci più famosi sono quelli a base di castagne. La dieta tipica era costituita più o meno in questo modo: Martedì, Giovedì e Domenica, pasta al ragù. Lunedì, minestra. Mercoledì e Venerdi pasta con i legumi ('mmesckata). Il secondo era in genere costituito da carne. Nei giorni di ragù quella del sugo, negli altri ci si arrangiava. Nella minestra spesso veniva aggiunto un insaccato. Anche la polenta era usata come primo piatto, ma più come piatto unico, accompaganta sempre da salame, salsiccia o aoppressata. Di seguito sono elencati solo i principali e più tipici piatti.

La Pasta

E' facile trovare pasta fresca a Montella sia nei ristoranti, che per essere acquistata. Le forme sono tante, troviamo le orecchiette, i fusilli, le maccaronare (stese in montellese), gli gnocchi (di patate e non), le tagliatelle, e ovviamente i ravioli con dell'ottima ricotta all'interno. Il comdimento principale è senza dubbio il ragù, a base di carne. Ma non mancano i sughi di legumi, o funghi e tartufi. con una spruzzata di pecorino locale, o di ricotta essiccata e una foglia di basilico, i ravioli al ragù sono il primo ideale.

La Carne

Il cavallo di battaglia della cucina montellese è senza dubbio il maiale. Diverse famiglie usano ancora allevarlo e macellarlo in propio, senza buttare via niente. Ogni parte viene usata, e qui le ricette si perdono nel tempo. Una delle più antiche è carne, patate e peperoni, rigorosamente cotti in forno a legna. Ma l'elenco è lungo. La selvaggina e la caggiagione vengono preparati spesso, e il più delle volte ripieni, come il coniglio.

Il Pesce

Il pesce è quasi assente nella dieta tipica del Montellese, data la distanza dal mare. Oggi non è difficile trovare del buon pesce, ma un tempo, data la mancanza di mezzi di comunicazione, solo pochi erano i prodotti ittici consumati. Sicuramente non mancavano le alici, il baccalà e lo stoccafisso. Oltre ai pesci d'ascqua dolce come la trota di cui i corsi d'acqua della zona sono popolosissimi. Durante le feste natalizie non mancavano sulle tavole le anguille e i "capetuni".

Le Verdure, i Legumi, i Contorni e le Zuppe

I contorni spesso sono costiuiti da insalata o sott'oli e sott'aceti. Questi ultimi perché erano prodotti alquanto grassi e di facile conservazione. Le altre verdure, come ad esempio i pomodori, trovavano largo uso soprattutto in estate. Il resto invece veniva servito cotto. La minestra viene spesso accompagnata dai fagioli e da cotechino o altro insaccato (menestra maretata), su un letto di pane raffermo. I legumi vengono utilizzati molto nelle zuppe, oltre che come condimento per la pasta. Una in particolare è tipica montellese, la "'ndrittuglia". E' una composta di fave, fagioli, mais, lenticchie e ceci. Ognuno degli ingredienti viene cotto singolarmente, e poi vengono uniti. Attenzione, si mangia solo il primo maggio, altrimenti vi pungeranno i moscerini.

Pizza e Rustici

La pizza, classica e cotta in forno a legna. Gli ingredienti principali per il condimento sono i più semplici, salsa do pomodoro (fatta in casa) e scamorza, o alici e origano. I ristici e le torte salate si trovano spesso rpieni di salame e/o pancetta. La pizza con le bietole (pizza cò re ghiete) è tipica del luogo, e viene consumata nel periodo natalizio. E' una pizza ripiena a base di bietole, alici e pinoli. Oggi esistono diverse varianti, con broccoli e altre verdure. La pizza gialla, e la "pizza a lo chingo" vengono ancora oggi preparate anche se la loro tradizione si perde nei secoli. Tipico piatto invernale, una sorta di polenta condita con cigole e saleme, ovviamente cotta nel forno a legna. Tante sono anche le minestre, tipiche della cucina contadina. Molte delle quali accompagnate da una salsiccia o da pancetta o ancora cigole.

I Formaggi

I formaggi vengono consumati freschi e stagionati. I primi anche in sostituzione del secondo, quelli stagionati a fine pasto. In molti casi vengono fusi o cotti sula fuoco vivo del camino.

La Frutta

La frutta è sempre quella di stagione. La castagna è di sicuro quella per eccellenza. La si può cucinare e i modi sono tanti. I vallini (valani) sono le castagne fatte bollire con tutta la buccia e mangiate caldissime. Le lesse sono cotte allo stesso modo ma private della buccia più esterna. Le caldarroste (varole) non hanno bisogno di spiegazione. Le secche bianche (frisuli) vengono spesso consumate in zuppa.

I Dolci

I dolci sono i più semplici. I più elaborati sono quelli a base di castagne. Tra i più famosi, il castagnaccio e i panzerotti dolci di castagne.

I Liquori

I digestivi vengono preparati ancora in casa. La grappa, ma non solo il nocino, a base di noci, viene preparato con una ricetta antichissima lasciata a Montella dai frati minori.

Economia

Negli ultimi anni è stata inaugurata la zona industriale di Montella, ubicata in una vasta zona pianeggiante tra l'abitato e il convento di S. Francesco a Folloni. Si spera che tale insediamento industriale possa, col suo pieno sviluppo, assicurare numerosi posti di lavoro. La distribuzione dei lotti è ancora in corso; già si sono insediate industrie conserviere, dolciarie, del legno, per il restauro, lavorazione lamiere, ma più di tutte industrie per la lavorazione e la trasformazione della castagna. Anche la produzione del software e´ presente con una azienda di rilievo nazionale nel comune.

Personalità legate a Montella

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[4]

Amministrazione comunale

Template:ComuniAmministrazione

Stemma, Gonfalone e statuto

  • Dallo Statuto del comune si legge:

«Il Comune, negli atti, nel gonfalone e nel sigillo si identifica con il nome "Comune Civitas di Montella" e con lo stemma che ne è l'emblema tradizionale e riconosciuto e di cui si è in libero e pacifico possesso che di seguito si descrive: "Scudo dal campo smaltato d'azzurro con figure araldiche ispirate al regno vegetale e celeste. Presenta nel capo tre stelle ordinate in fascia a cinque punte smaltate d'oro e, nella punta, tre monti accostati smaltati di verde. Il tutto in una orlatura d'oro posta con distacco dai lembi dello scudo. Lo stemma è sormontato da una corona formata da un cerchio aperto adorno di pietre preziose (cinque visibili) smaltate di rosso e di azzurro, con due cordonate nei margini e sostenente una cinta, sormontata da una merlatura a coda di rondine e il tutto d'oro. Ai lati dello scudo e sotto vi sono due ramoscelli, uno di ulivo e uno di quercia smaltati di verde e legati da un nastro rosso".»

I Monti in questione sono il Monte e i due, uno alla sua desta e uno alla sua sinistra. Nell'atrio del primo piano del Liceo Scientifico R. d'Aquino, vengono ben evidenziati su un aolio su tela a cura di Carmine Palatucci. Il dipinto è corredato di spiegazione e note storiche.

  • Per il gonfalone:

«...consiste in un drappo d'azzurro con bordatura dorata e frangia d'oro in punta, caricato dello stemma sopra descritto, con l'iscrizione recante la denominazione del Comune. Le parti di metallo e i cordoni sono dorati.»

  • Lo statuto del comune è disponibile anche su internet, e liberamente consultabile.

Gemellaggi

Montella è, dal 1991, gemellata con la città di Norristown (Pennsylvania) negli Stati Uniti. Ogni anno Montella ospita alcuni studenti della Norristown Area High School, nell'ambito di uno scambio studenti al quale, ovviamente, partecipano anche gli istituti superiori di Montella. Questo evento da la possibilità, ogni anno, di far conoscere diverse culture, usi, costumi, luoghi e concezioni della scuola a molti ragazzi che vengono ospitati presso famoglie del luogo e frequentano le lezioni a scuola, oltre a visitare i maggiori siti turistici della east coast.

Ricorrenze

C'è sempre qualcosa da fare durante tutto l'anno a Montella. Durante l'estate, il calendario di "MontellaEstate", riunisce le ProLoco e le associazioni con l'unico scopo d'intrattenere e divertire. Feste, sagre e incontri per tutte le età e tutti i gusti. Dagli spettacoli in vernacolo, ai tornei, passando per la musica classica e le giornate dello shopping e dei bambini. D'inverno non è di meno il programma del "Natale Montellese, con tombolate, serate di cabaret, caraoke e notti bianche. All'inizio dell'inverno la Sagra della Castagna[5] e la Mostra dei Prodotti Tipici dell'Alta Valle del Calore raccolgono visitatori da tutta la regione. Tanto da essere stata imitata anche a Zurigo.

Circoli, Associazioni, Progetti

Molte sono le associazioni presenti nel comune, che coprono diversi ambiti. Tutte insieme si ritrovano a lavorare all'unisono per la buona riuscita di manifestazioni ed eventi, e per lo sviluppo del territorio. Non solo, molti giovani si riuniscono e formano sempre più spesso band e gruppi musicali di discreto successo locale.

ProLoco

Le ProLoco sono due e sono la ProLoco Montella Alto-Calore, e la ProLoco Diego Cavanigia. Ambedue molto attive, contano all'attivo decine di soci, e altrettante manifestazioni. La prima ha riscoperto antiche festività come i giochi del primo maggio, e una gara che racchiude vecchi giochi, nei quali si sfidano i diversi casali. L'evento si chiama per l'appunto "Casalissimi". La Cavaniglia punta su organizzazioni per lo più culturali, con rievocazioni storiche, omeggi e memorial. non mancano da parte di tutte e due le pro loco tornei, visite guidate, esposizioni, e forti presenze all'interno degli eventi.

Cultura

Nel culturale troviamo:

  • "Apollo e Marsia", un'associazione per la promozione della musica classica.
  • Associazione Culturale "G. Delli Gatti" [6], che da vent'anni propone commedie in vernacolo, ed è alla costante ricerca delle tradizioni, del folklore e del dialetto. A loro si devono diverse raccolte musicali e pubblicazioni sul montellese; a loro si deve la riscoperta della Tarantella Montellese e delle serenate. "la Delli Gatti" opera anche nella beneficienza, con adozioni a distanza e all'interno del territorio.
  • Gruppo Astrofili, poi, propone spesso notti d'esservazione, per promuovere l'interese nei giovani negli astri.
  • "La Ginestra" è un'organizzazione femminile, senza fini di lucro[7], per la promozione della figura della donna, e dell'imprenditoria femminile.
  • L'"Ekoclub Montella" si occupa della tutela e la valorizzazione dell'ambiente.
  • Fondazione "Carmelino Marinari", da poco costituita, mira alla conservazione e alla divulgazione della cultura in generale, disponendo di una ingente mole di libri.
  • Associazione "Hirpina" ha l'intento di avvicinare i giovani alla cultura, facendoli partecipare attivamenti alla vita del paese.

Assistenza e Beneficienza

  • La Misericordia opera a Montella da anni. e tutto il paese è affezzionato a questa che oramai è un'istituzione. Organizzatissima e fornitissima, come anche la protezione civile che riunisce nel suo operato, è stata sempre presente in ogni emergenza, e in ogni occasione di festa in cui la cittadinanza si è imbattuta. Recentemente sta provvedendo alla costruzione di una nuova sede.
  • L'Autilia "A. Volpe" assiste da anni i portatori da handicap facendoli sentire parte integrante della società e facendo in modo che la loro vita scorra nel miglior modo possibile.

Tutte si basano sull'assistenza, e il mutuo soccorso. I loro proventi, provengono dai ricavati degli eventi ai quali prendono parte, e dal cuore dei cittadini, delle aziende, e degli altri club e associazioni.

Sport

Nello sport:

  • la Nettuno Pallavolo, che di anno in anno è arrivata a vincere il titolo nazionale;
  • il gruppo podistico Montellese "Pedibus Calcantibus", la cui manifestazione più importante è la marcia per la pace Montella-Assisi-Montella per portare a San Francesco a Folloni una fiaccola accesa nella casa del Santo.
  • "La tana del lupo" raccoglie gli appassionati di tiro al piattello;
  • La "U.S. F. Scandone" promuove il ciclismo, ogni anno organizza diverse cronoscalate.
  • Montella Calcio, lo sport nazionale.

Tifoserie

Diversi sono i club di tifoseria:

  • L'interClub "G. Facchetti";
  • lo Juventus CLub DOC "G. Scirea";
  • il Club Napoli "San Francesco";
  • L'Avellino Club "A. Lombardi" non poteva mancare.
  • Il "MotoClub 164" raccoglie i motociclisti del luogo.

Tutti organizzano spesso eventi d'intrattenimento, nonché "trasferte" per le loro squadre del cuore.

Circoli

Diversi sono i circoli, anche costituiti dagli anziani, come il "Circolo Santissimo Salvatore" o quello degli ex combattenti. E' presente anche un'associazione dei Bersaglieri e una dei Carabinieri, in concedo, in pensione, o simpatizzanti. Il CAM, centro appenninistico Montellese, e un altro circolo di amanti della pesca, fanno in modo che nessun angolo di montagna resti inesplorato.

Centro Commerciale Naturale

Il Centro Commerciale Naturale Città di Montella è un'iniziativa particolare che hanno intrapreso alcuni commercianti del comune in collaborazione con la ConfCommercio, e la CCIAA di Avellino. L'iniziativa sorge come risposta ai centri commerciali, infatti la ConfCommercio ha analizzato che i primi Mall statunitensi si ispiravano ai corsi e alle "avenue" italiani e francesi, con i loro palazzi e i loro negozi, ma da questi differivano perché raccolti e climatizzati. Da qui nascono i Centi Commerciali Naturali. Montella, insieme alle città più grandi della provincia (Atripalda, Ariano Irpino, e Grottaminarda), e alcuni centri lombardi, è un comune pioniere nell'iniziativa.

Religione

Come in tutte le parrocchie, in quelle di Montella è attiva:

  • L'ACR, azione cattolica ragazzi, una per parrocchia;
  • l'azione cattolica adulti;
  • il gruppo giovani di San Francesco.

Le Confraternite

Le Confraternite sono associazioni laiche antichissime, il cui intento era si religioso, ma soprattutto caritatevole e di mutuo soccorso. Oggi sono 12 più la fraternita di Misericordia e il terzo ordine francescano (femminile). [8] [9] Non sono molte le realtà in Italia che conservano questa tradizione.

Terremoto del 23 Novembre 1980

Lo stesso argomento in dettaglio: Terremoto dell'Irpinia.

Montella è uno dei luoghi che furono colpiti dal sisma del 23-11-80. Anche se non molte persone persero la vita, il paese, e in special modo il rione "Fondana", riportarono ingenti danni.

Criosità

  • Ci sono nel mondo due strade che portano il nome di Montella: a Norristown, PA c'è via Montella. E a Lexington, VA c'è Montella Lane. Tutte e due negli Stati Uniti.
  • La Nestlè, produsse un formaggio per il mercato francese che si chiamava Montella. Furono prodotti portachiavi a forma di mucca con su scritto Montella[10].

Note

Voci correlate

Collegamenti esterni

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