Saludecio

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Saludecio
comune
Saludecio – Stemma
Saludecio – Bandiera
Saludecio – Veduta
Saludecio – Veduta
Vista di Saludecio
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Rimini
Amministrazione
SindacoDilvo Polidori (lista civica) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019)
Territorio
Coordinate43°52′22″N 12°40′07″E / 43.872778°N 12.668611°E43.872778; 12.668611 (Saludecio)
Altitudine343 m s.l.m.
Superficie34,27 km²
Abitanti3 075[1] (31-8-2022)
Densità89,73 ab./km²
FrazioniCerreto, Meleto, San Rocco, Santa Maria del Monte, Sant' Ansovino, San Leone, Monte Del Prete Basso, San Carlino
Comuni confinantiMondaino, Montefiore Conca, Montegridolfo, Morciano di Romagna, San Giovanni in Marignano, Tavoleto (PU), Tavullia (PU)
Altre informazioni
Cod. postale47835
Prefisso0541
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT099015
Cod. catastaleH724
TargaRN
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 595 GG[3]
Nome abitantisaludecesi
Patronosant'Amato Ronconi
Giorno festivo8 maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Saludecio
Saludecio
Saludecio – Mappa
Saludecio – Mappa
Posizione del comune di Saludecio all'interno della provincia di Rimini
Sito istituzionale

Saludecio (Saludécc in romagnolo[4]) è un comune italiano di 3.086[5] abitanti della provincia di Rimini in Emilia-Romagna.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Si trova in provincia di Rimini, sulle colline della Valconca, a pochi chilometri dal confine marchigiano. Dista 15 km da Cattolica, 20 da Riccione e 30 dal capoluogo Rimini. È inserito nel bacino della Valconca assieme ai comuni di Mondaino e Montegridolfo.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Probabile fundus romano, il toponimo Saludecio deriverebbe dall'aggettivo saluticius. Altra ipotesi sull'origine di questo curioso nome è quella che lo collega a San Laudicio, martire della Chiesa orientale[6] , cui era dedicata l'antica pieve citata da una bolla papale del 1144: "plebem sancti Leoditii". Successivi documenti parlano poi di "plebs Sancti Laudicii", "Castrum Lauditii" e "San Lodezzo". È in realtà possibile che questo santo Laodicio, di cui non si trova menzione in alcun elenco della Biblioteca Sanctorum, sia da collegarsi alla figura del vescovo della Chiesa ravennate Eleukadio. Pur non essendo mai stato canonizzato venne acclamato santo dai fedeli e venerato come tale. La non ufficializzazione del culto potrebbe aver in qualche modo facilitato la storpiatura del nome, a noi giunto nella forma Laudicio.[senza fonte]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il paese, roccaforte malatestiana, è al centro di una corona di castelli difensivi, ultimo baluardo riminese contro la vicina Urbino dei Montefeltro. L'assetto urbano del centro rivela ancora oggi la sua struttura medievale, con il dedalo dei vicoli racchiusi dalla cinta muraria e le monumentali porte di accesso: porta marina e porta montanara, per la difesa verso il mare e verso l'entroterra. I secoli XIII e XIV vedono un'alternanza di potere, su queste terre, tra lo stato pontificio e la signoria dei Malatesta di Rimini. Poi, a seguito del tentativo di rivolta degli Ondedei di Saludecio (1336) contro Ferrantino, Malatestino e Guido Malatesti (fallito a causa di un tradimento) a Saludecio è imposta la totale dipendenza ai Malatesti.

Il XV secolo, pur essendosi aperto all'insegna delle humanae litterae e della serenità, con il pacifico soggiorno a Montefiore di papa Gregorio XII, vede poi crescere e svilupparsi il progetto dei Montefeltro di Urbino sopra le terre di Romagna. Il già fragile equilibrio crolla nel 1462 quando, a seguito di questioni politiche di respiro nazionale, Federico da Montefeltro occupa Saludecio togliendolo a Sigismondo Malatesta, e lo riconsegna a allo Stato della Chiesa.

Nel 1504, dopo essere passato per le mani del duca Cesare Borgia, figlio di papa Alessandro VI, Saludecio è sottomessa al governo di Venezia, ma per breve tempo, visto che già nel 1508 i Veneziani restituiscono il territorio allo Stato della Chiesa. Il XVI secolo costituisce una sorta di assestamento del paese che nel secolo successivo vedrà, invece, una grande crescita economica e culturale, testimoniata dall'opera di numerosi artisti impegnati sul territorio (primo fra tutti Guido Cagnacci).

Anche nel corso del Settecento si hanno edificazioni importanti, tra cui la più interessante è la chiesa parrocchiale di S. Biagio, iniziata nel 1794 e terminata nel 1800. Bell'esempio di architettura neoclassica, realizzata dall'architetto cesenate Giuseppe Achilli, fu fortemente voluta dal parroco nonostante il periodo particolarmente difficile della discesa napoleonica. L'Ottocento è un periodo fiorente. La classe dirigente (borghesia agraria) decide di abbellire i propri palazzi e di costruirne di nuovi, ricchi di finiture e pitture, che tuttora si affacciano sulle vie del paese. Sulla via principale del borgo medievale si possono notare anche i palazzi nobiliari, come il Marcucci, il Botticelli, il Marangoni-Cerri, l’Albini, simboli di ricchezza e ricercatezza[7].

Dopo la crisi degli anni Sessanta del Novecento, che ha causato un notevole esodo verso la costa, l'economia ha puntato sul recupero dell'attività agricola e artigianale, nonché alla valorizzazione ambientale e turistica del territorio.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Porta marina
Torre civica con stemma
Porta montanara

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

  • Palazzo municipale: sorto sulle rovine dell'antica rocca; interessante il colonnato esterno.
  • Palazzo Albini: il portone si apre su un cortile con colonnato in stile urbinate.
  • Palazzo Marcucci[8]: L'assetto attuale dell'edificio presenta caratteristiche stilistiche che lo fanno datare al XIX sec.; a conferma di ciò si noti lo stemma della Famiglia Giovannelli sopra il portale d'ingresso.
  • Torre Civica: è l'opera più significativa del periodo medievale; sulla facciata è murato lo stemma del paese.
  • Porta Marina: porta fortificata voluta da Sigismondo Pandolfo Malatesta rivolta al mare.
  • Porta Montanara, opposta a Porta Marina e più piccola.
  • Largo Santiago de Compostela, Oratorio dell'Ospedale di sant'Amato: luoghi legati alla figura di sant'Amato Ronconi (1226-1292).

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa parrocchiale di San Biagio: di epoca settecentesca, è ricca di opere d'arte. All'interno riposano le spoglie di Sant'Amato Ronconi, uomo devotissimo e molto venerato in zona. Nel complesso trovano spazio anche il museo di Saludecio e del beato Amato che espone le seguenti opere:

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[9]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 292 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Eventi e ricorrenze[modifica | modifica wikitesto]

Ottocento Festival[modifica | modifica wikitesto]

Nella prima settimana di agosto, per trent'anni[In quale arco di tempo?] è andata in scena una grande manifestazione dedicata al XIX secolo, con mercatini di antiquario, allestimenti scenografici, osterie nei vicoli e spettacoli di artisti di strada.

Saluserbe[modifica | modifica wikitesto]

Nella settimana del 25 aprile, una manifestazione di carattere naturalistico con riferimento all'erboristeria e alimentazione biologica.

Carnevale di Cerreto[modifica | modifica wikitesto]

Cerreto è un borgo rurale ben conservato, che presenta ancora oggi tracce evidenti delle strutture fortificate d'epoca medievale. Si trova a pochi chilometri dall'abitato di Saludecio, immerso in un paesaggio rurale. È famoso il suo carnevale, con le caratteristiche maschere di origine antica, chiamate «Pagliacci».

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

A Saludecio ci sono 2 squadre di calcio: l'A.S.D Alta Valconca e la Tre Esse Saludecio che militano entrambe in Seconda Categoria.

Motociclismo[modifica | modifica wikitesto]

Il pilota di Moto3 Andrea Migno è nato a Cattolica ma è cresciuto a Saludecio.[10]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
27 giugno 1985 25 maggio 1990 Massimo Maioli Partito Socialista Italiano Sindaco [11]
25 maggio 1990 24 aprile 1995 Massimo Maioli Partito Socialista Italiano Sindaco [11]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Dilvo Polidori lista civica Sindaco [11]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Dilvo Polidori lista civica Sindaco [11]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Giuseppe Sanchini lista civica Sindaco [11]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Giuseppe Sanchini lista civica Sindaco [11]
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Dilvo Polidori lista civica Sindaco [11]
27 maggio 2019 in carica Dilvo Polidori lista civica Sindaco [11]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN242361750 · GND (DE7742367-7