Panicinae

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Panicinae
Panicum virgatum
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Monocotiledoni
(clade) Commelinidi
Ordine Poales
Famiglia Poaceae
Sottofamiglia Panicoideae
Tribù Paniceae
Sottotribù Panicinae
Fr., 1835
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Sottoclasse Commelinidae
Ordine Cyperales
Famiglia Poaceae
Sottofamiglia Panicoideae
Tribù Paniceae
Sottotribù Panicinae
Generi

Panicinae Fr., 1835 è una sottotribù di piante spermatofite monocotiledoni appartenente alla famiglia delle Poacee (ex Graminaceae) e sottofamiglia Panicoideae.[1][2]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome della sottotribù deriva dal genere tipo Panicum L., 1753. Panicum in epoca romana era il nome volgare del cereale usato per fare il pane.[3]

Il nome scientifico della sottotribù è stato definito dal micologo e botanico svedese Elias Magnus Fries (Femsjö, 15 agosto 1794 – Uppsala, 8 febbraio 1878) nella pubblicazione "Corpus Florarum Provincialium Sueciae. I. Floram Scanicam" (Fl. Scan.: 195. 1835) del 1835.[4][5]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il portamento
Yakirra australiensis
Le foglie
Panicum capillare
Infiorescenza
Panicum antidotale
I fiori
Panicum bisulcatum
Spighetta generica con tre fiori diversi
  • Guaina: la guaina è abbracciante il fusto. In Louisiella il parenchima delle guaine è aerifero (o aerenchima).
  • Ligula: le ligule sono membranosa; la membrana è sfrangiata (o cigliata) oppure termina con una frangia di peli.
  • Lamina: la lamina ha delle forme da lineari o filiformi a lanceolate o ovate e in genere sono piatte.
  • Infiorescenza principale (sinfiorescenza o semplicemente spiga): le infiorescenze, composte da una pannocchia terminale aperta, sono formate da alcune spighette. Le infiorescenze in genere non sono ramificate (o con rami primari non ramificati, o rami primari ramificati formanti rami di ordine superiore).
  • Infiorescenza secondaria (o spighetta): le spighette, con forme lanceolate in genere solitarie e compresse dorsoventralmente, sottese da due brattee distiche e strettamente sovrapposte chiamate glume (inferiore e superiore), sono formate da un fiore sterile (o staminato) basale e uno fertile, senza estensione della rachilla. Alla base di ogni fiore sono presenti due brattee: la palea e il lemma. La disarticolazione avviene con la rottura della rachilla sotto le glume.
  • Glume: le glume in genere sono lanceolate a consistenza membranosa o fogliacea; la forma è ovata o oblunga con apice ottuso o acuto. Quelle superiori possiedono da 7 a 13 venature. In Arthragrostis le glume sono dimorfiche.
  • Palea: la palea, eventualmente carenata (o bicarenata), è membranosa (o cartilaginea) con o senza barbe; la consistenza è coriacea. All'apice sono presenti delle papille composte.
  • Lemma: il lemma è membranoso (o coriaceo, specialmente quelli superiori) con o senza barbe; l'apice varia da mutico a aristato. A volte i margini sono nascosti dalla palea. Le venature sono da 7 a 13.
  • Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:[6]
*, P 2, A (1-)3(-6), G (2–3) supero, cariosside.
  • Il perianzio è ridotto e formato da due lodicule, delle squame traslucide, poco visibili (forse relitto di un verticillo di 3 sepali). Le lodicule hanno una consistenza carnosa.
  • I frutti sono del tipo cariosside, ossia sono dei piccoli chicchi indeiscenti, con forme ellittiche e compresse dorsalmente, nei quali il pericarpo è formato da una sottile parete che circonda il singolo seme. In particolare il pericarpo è fuso al seme ed è aderente. L'endocarpo non è indurito e l'ilo è puntiforme. L'embrione è provvisto quasi sempre di epiblasto ha un solo cotiledone (allungato) altamente modificato (scutello con fessura) in posizione laterale. I margini embrionali della foglia si sovrappongono.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Come gran parte delle Poaceae, le specie di questo genere si riproducono per impollinazione anemogama. Gli stigmi più o meno piumosi sono una caratteristica importante per catturare meglio il polline aereo. La dispersione dei semi avviene inizialmente a opera del vento (dispersione anemocora) e una volta giunti a terra grazie all'azione di insetti come le formiche (mirmecoria).

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La distribuzione delle specie di questo gruppo è pan-tropicale.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia di appartenenza di questa sottotribù (Poaceae) comprende circa 650 generi e 9 700 specie (secondo altri Autori 670 generi e 9 500[9]). Con una distribuzione cosmopolita è una delle famiglie più numerose e più importanti del gruppo delle monocotiledoni e di grande interesse economico: tre quarti delle terre coltivate del mondo produce cereali (più del 50% delle calorie umane proviene dalle graminacee). La famiglia è suddivisa in 11 sottofamiglie, la sottotribù Panicinae è posizionata all'interno della sottofamiglia Panicoideae.[2][6]

Filogenesi[modifica | modifica wikitesto]

All'interno della famiglia Poaceae la sottofamiglia Panicoideae appartiene al clade "PACMAD" (formato dalle sottofamiglie Aristidoideae, Arundinoideae, Micrairoideae, Danthonioideae, Chloridoideae e Panicoideae). Questo clade con il clade BEP (formato dalle sottofamiglie Ehrhartoideae, Bambusoideae e Pooideae) forma un "gruppo fratello" (il clade BEP a volte è chiamato clade "BOP" in quanto la sottofamiglia Ehrhartoideae a volte è chiamata Oryzoideae). La sottofamiglia di questa voce, nell'ambito del clade "PACMAD", a parte la sottofamiglia Aristidoideae in posizione "basale", forma un "gruppo fratello" con il resto delle sottofamiglie del clade.[2]

Il clade "PACMAD" è un gruppo fortemente supportato fin dalle prime analisi filogenetiche di tipo molecolare. Questo gruppo non ha evidenti sinapomorfie morfologiche con l'unica eccezione dell'internodo mesocotiledone allungato dell'embrione. Questo clade inoltre è caratterizzato, nella maggior parte delle piante, dal ciclo fotosintetico di tipo C4 (ma anche a volte tipo C3 in quanto ancestralmente era C3).[2]

La sottotribù Panicinae fa parte del secondo gruppo di tribù che si sono differenziate nell'ambito della sottofamiglia e in questo gruppo fa parte della supertribù "Panicodae" L. Liu, 1980 e quindi della tribù Paniceae R.Br., 1814 All'interno della tribù e in questo ambito occupa, da un punto di vista filogenetico, una posizione centrale insieme alla sottotribù Melinidinae (formano un "gruppo fratello"). La sottotribù, è monofiletica ed è caratterizzata dall'avere il ciclo fotosintetico del tipo C4. Questo gruppo (informale e ancora non riconosciuto da tutti i botanici) è anche definito "clade PCK" (o "PEP-CK") in quanto include (più o meno) tutte le "paniceae" con ciclo fotosintetico del tipo C4. Una possibile sinapomorfia anatomica, per questo clade, è data dal contorno irregolare della guaine.[13]

Sulla base di analisi molecolari il gruppo dei generi di questa sottotribù formano un clade ben supportato, e formano il subclade definito "NAD–ME" (con una "via" fotosintetica di itpo tipo C4). All'interno della sottotribù Panicum sect. Rudgeana, Arthragrostis e Yakirra condividono tutti, sotto il fiore superiore, un internodo della rachilla allungato; l'internodo inoltre porta dei padiglioni auricolari in posizione distale (questo carattere può essere considerato sinapomorfo).[2][13]

Generi della sottotribù[modifica | modifica wikitesto]

La tribù si compone di 4 generi e 282 specie:[1][2][11]

Genere Numero specie Numero cromosomico Distribuzione
Arthragrostis
Lazarides, 1984
4 Australia
Louisiella
C.E. Hubb. & J. Léonard, 1952
2 2n = 30 Africa tropicale e America
Panicum
L., 1753
269 2n = 18, 36, 54, 72 e 90 Pan-tropicale
Yakirra
Lazarides & R.D.Webster, 1985
7[14] Australia

Note: Arthragrostis e Yakirra in alcuni studi sono considerati sinonimi di Panicum.[1]

Generi della flora spontanea italiana[modifica | modifica wikitesto]

Nella flora spontanea italiana è presente solamente il genere Panicum con 6 specie.[15]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Soreng et al. 2017.
  2. ^ a b c d e f g Kellogg 2015, pag. 341.
  3. ^ Etymo Grasses 2007, pag. 218.
  4. ^ Indices Nominum Supragenericorum Plantarum Vascularium, su plantsystematics.org. URL consultato il 16 settembre 2020.
  5. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 16 settembre 2020.
  6. ^ a b c Judd et al 2007, pag. 311.
  7. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 451.
  8. ^ Motta 1960, Vol. 2 - pag. 346.
  9. ^ a b Strasburger 2007, pag. 814.
  10. ^ Pasqua et al 2015, pag. 467.
  11. ^ a b Kew - GrassBase - The Online World Grass Flora, su powo.science.kew.org. URL consultato il 16 settembre 2020.
  12. ^ eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 16 settembre 2020.
  13. ^ a b Morronea et al 2012, pag. 344.
  14. ^ The Plant List, su theplantlist.org. URL consultato il 16 settembre 2020.
  15. ^ Conti et al. 2005, pag. 139.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]