Taxon

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La classificazione gerarchica può esprimersi con un dendrogramma, nel quale ogni nodo rappresenta un possibile taxón e i taxa si raggruppano in una gerarchia di inclusione.

Un taxon (plurale taxa, dal greco ταξις, taxis, "ordinamento") o unità tassonomica, è un raggruppamento di oggetti o organismi, distinguibili morfologicamente dagli altri per una caratteristica comune e che possono più precisamente anche essere organizzati attraverso la sistematica in una gerarchia, dando inizio ad una classificazione scientifica. La scienza che definisce i taxa si chiama tassonomia.

Ad ogni gruppo viene assegnato un nome in latino, una descrizione e un "tipo", a seconda se il taxón è una specie, un campione oppure un esemplare concreto. Ogni descrizione formale di taxón viene associata al nome dell'autore o autori che l'hanno realizzata, i quali figureranno dopo il nome.

Lo scopo di classificare gli organismi in taxa formalmente definiti, invece che tramite gruppi informali, è quello di fornire gruppi la cui circoscrizione (cioè, quali organismi li compongono) resti in un ambito ristretto e la cui denominazione abbia valore universale, indipendentemente dalla lingua utilizzata per la comunicazione. Si può notare che i taxa esistono dentro una classificazione data, soggetta a mutamenti e sopra la quale possono presentarsi discrepanze e, rispetto a certe denominazioni problematiche, si è obbligati a specificare di quale autore è il nome che si sta utilizzando.

Taxon e categoria tassonomica[modifica | modifica wikitesto]

Fin da Carlo Linneo, per classificare gli organismi, la tassonomia utilizza un sistema gerarchico. In questo schema organizzativo, ogni gruppo di organismi particolari è un taxón, e il livello gerarchico nel quale lo si situa è la sua categoria. Analogamente, nella geografia politica: "nazione", "regione" e "comune" sarebbero categorie, mentre "Italia", "Lazio" e "Roma" sarebbero taxa. Allo stesso modo: "famiglia", "genere" e "specie" sono categorie tassonomiche, mentre Rosaceae, "Rosa" e "Rosa canina" sono un esempio di taxa di queste categorie.

La tassonomia attuale. Ad ogni taxon corrisponde la sua categoria tassonomica.

In relazione al taxón "specie", E. Mayr (1996) fa la distinzione tra il taxon e la "categoria tassonomica":

«(1) Il taxon specie. La parola taxon si riferisce ad un oggetto concreto, zoologico o botanico, che consiste in una popolazione di organismi (o un gruppo di popolazioni) classificabile. Il passero comune (Passer domesticus) e la patata (Solanum tuberosum) sono taxa specie. I taxa specie sono particolari "individui" o biopopolazioni. Gli esseri particolari possono essere descritti e delimitati di fronte ad altri taxa specie. (2) La categoria specie. Qui la parola specie indica il rango nella gerarchia linneana. La categoria specie è la classe che contiene tutti i taxa del rango specie. Articola il concetto biologico di specie biologica e viene definita con la definizione di specie. Il principale uso della definizione di specie è facilitare una decisione sopra il rango delle popolazioni, vale a dire, rispondere alla domanda che a noi si prospetta davanti a una popolazione isolata: "Si tratta di una specie completa o di una sottospecie?"»

In ordine gerarchico, secondo lo schema di classificazione linneana, diamo la seguente lista generale (ordinata dal generale al particolare) delle categorie tassonomiche alle quali vengono associati i diversi taxa.

Bisogna notare, che l'associazione di un taxon a un rango determinato (categoria), è qualcosa di relativo e ristretto allo schema particolare utilizzato (sistema), tanto che diventa probabile che il taxon occupi categorie differenti secondo i sistemi di classificazione (organizzati in base a differenti autori, criteri, ecc.); generalmente, ciò succede nell'ambito delle categorie più estese (famiglia, ordine, classe, ecc.).

Significato ontologico[modifica | modifica wikitesto]

Lo status ontologico dei taxa è uno degli assunti più discussi nella filosofia della biologia. Principalmente esistono due correnti:

  • Il nominalismo, debole, che nega l'esistenza reale dei taxa in natura, deducendo che non sono altro che costruzioni mentali del tassonomista. Da questa prospettiva, i taxa si identificano con le categorie tassonomiche.
  • L'essenzialismo, forte, il quale afferma la realtà dei taxa, sebbene in funzione del criterio di realtà che si utilizza; il termine essenzialista comprende una varietà di posizioni filosofiche molto distinte:
  • Gran parte dei biologi evolutivi hanno cercato di trovare criteri che permettessero di dare un significato evolutivo ai taxa senza cadere nell'essenzialismo fissista:

Tipi di taxa[modifica | modifica wikitesto]

Esistono due tipi di taxa:

  • naturale: si giustifica per le caratteristiche e la storia evolutiva dei suoi membri, in modo che si possa dire che esiste nella natura. La sistematica filogenetica accetta come taxa naturali ogni specie particolare o qualche gruppo monofiletico di organismi, intendendo come tali solamente quelli che formano un clado o ramo dell'albero evolutivo. La maggioranza dei sistematici accettano anche come naturali gruppi «cassa di sarto» [1] (gruppi parafiletici) il cui antenato comune si incastra dentro il gruppo.
  • artificiale: non esiste in natura, vale a dire, gruppi polifiletici, il cui antenato comune non formi parte del gruppo. Per esempio, le alghe o i protozoi. Questi gruppi non hanno validità nella classificazione, ma seguono, essendo utilizzati per organizzare certe categorie di informazione scientifica, una loro tradizione storica.

Taxa monotipici[modifica | modifica wikitesto]

Si chiama taxon monotipico quello che contiene soltanto un membro della categoria immediatamente subordinata. Per esempio, una famiglia che contiene solo un genere, senza considerare quante specie questo contenga.

Nomenclatura dei taxa[modifica | modifica wikitesto]

Per indicare una categoria di minore importanza si usa un prefisso: "super-" indica una categoria superiore, "sotto-" indica una categoria inferiore. In zoologia il prefisso "infra-" indica una categoria inferiore a "sotto-". Ad esempio:

Anche se strettamente legati, i termini "taxon" e "categoria tassonomica" non sono sinonimi poiché esiste una sostanziale differenza. Ad esempio:

  • la classe è una categoria tassonomica generica che racchiude uno o più ordini all'interno di un phylum;
  • la classe Aves è invece un taxon che include un insieme di organismi reali, ossia tutti gli uccelli, facente parte di quella categoria tassonomica.

La nomenclatura stabilisce una terminologia che permette di sapere, a partire dal suffisso di un qualsiasi taxon, quale è la sua categoria tassonomica e render conto della sua posizione nella gerarchia sistematica. La seguente tavola mostra questa nomenclatura:

Categoria tassonomica / Regno Planta
Plantae
Alga
Protista
Fungo
Fungi
Bacteria
Prokaryota
Animale
Animalia
Divisione o Phylum -phyta -mycota
Subphylum -phytina -mycotina
Classe -opsida -phyceae -mycetes
Sottoclasse -idae -phycidae -mycetidae
Superordine -anae
Ordine -ales
Sottordine -ineae
Infraordine -aria
Superfamiglia -acea -oidae
Famiglia -aceae -idae
Sottofamiglia -oideae -inae
Tribu -eae, ae -eae -ini
Sottotribù -inae -ina
Genere -us, -a, -um, -is, -os, -ina, -ium, -ides, -ella, -ula, -aster, -cola, -ensis, -oides, -opsis…

Sotto la categoria del genere, tutti i nomi di taxa sono chiamati "combinazioni". La maggioranza ricevono anche una terminazione latina più o meno codificata in funzione della disciplina. Si distinguono varie categorie di combinazioni:

  • Tra genere e specie (sottogenere, sezione, sottosezione, serie, sottoserie, ecc.), le combinazioni sono infrageneriche e binomiali
  • nella categoria di specie, le combinazioni sono specifiche e binomiali
  • Sotto la specie, le combinazioni sono infraspecifiche e trinomiali.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ In spagnolo cajón de sastre

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Ernst Mayr, What Is a Species, and What Is Not?, in Philosophy of Science, vol. 63, Chicago, The University of Chicago Press, giugno 1996, pp. 262-277 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2007).
  • (ES) Michael T. Ghiselin, El triunfo de Darwin, traduzione di María Eulalia Pérez Sedeño, 1ª ed., Cátedra, 1983, ISBN 978-84-376-0430-5.

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