Nitruro di litio

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Nitruro di litio
Nome IUPAC
Nitruro di litio
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareLi3N
Peso formula (u)34,83 g/mol
Aspettocristalli rosso scuro, porpora
Numero CAS26134-62-3
Numero EINECS247-475-2
PubChem520242
SMILES
[Li+].[Li+].[Li+].[NH2-]
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)1270 g/cm³
Solubilità in acquareagisce rilasciando NH3
Temperatura di fusione813 °C
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
infiammabile corrosivo
pericolo
Frasi H260 - 314 - EUH014 - EUH029
Consigli P223 - 231+232 - 260 - 264 - 280 - 301+330+331 - 303+361+353 - 304+340 - 305+351+338 - 310 - 321 - 335+334 - 363 - 370+378 [1][2][3]

Il nitruro di litio è un composto binario dell'azoto trivalente con il litio, avente formula minima Li3N. Può essere considerato come derivante dall'ammoniaca NH3 per sostituzione degli idrogeni con altrettanti atomi di litio, analogamente ai fosfuri derivanti dalla fosfina PH3, e da questi l'ammoniaca o la fosfina possono infatti essere riottenute per semplice idrolisi acquosa.[4][5] Li3N è un composto non molecolare di tipo salino che ha tuttavia un certo grado di covalenza[6][7] e con un reticolo cristallino complesso in cui si alternano serie di due strati adiacenti, diversi tra loro (vide infra).[7]

Questo nitruro è notevole in quanto può formarsi spontaneamente esponendo del litio metallico ad azoto molecolare a temperatura e pressione ambiente,[7][8] benché così la reazione sia lenta: perché proceda speditamente occorrono almeno 100 °C.[4] In questo, il litio è l'unico metallo alcalino a poter formare in tal modo il rispettivo nitruro ed è anche quello più stabile,[7] sebbene Na3N si conosca, che però è molto meno stabile e adotta una struttura del tutto diversa.[9]

Li3N è un composto termodinamicamente stabile, ΔHƒ° = -164,56 ± 1,09 kJ/mol e ΔGƒ° = -128,64 ± 1,10 kJ/mol,[10] con un'alta temperatura di fusione (~813 °C); a temperatura ambiente si presenta come un solido cristallino di colore rosso rubino scuro che in tale stato si comporta da conduttore ionico.[4][11]

Li3N non va confuso con LiN3 (Li+ N=N+=N), che è il triazoturo di litio,[12] sale dell'acido azotidrico. Questa osservazione non è casuale, perché il nitruro di litio può essere ottenuto per decomposizione esplosiva del triazoturo di litio scaldato a 250 °C:[13][14]

3 LiN3   →   Li3N + 4 N2

Preparazione e manipolazione[modifica | modifica wikitesto]

Il nitruro di litio viene preparato per combinazione diretta di litio elementare con azoto gassoso (N2):[15]

Invece di bruciare litio metallico in un'atmosfera di azoto, una soluzione di litio in sodio metallico liquido può essere trattata con azoto gassoso. Il nitruro di litio reagisce violentemente con l'acqua per produrre ammoniaca:[4]

Inoltre, essendo un accettore di protoni migliore dello ione idrossido OH, Li3N può essere definito una superbase.

Struttura e proprietà[modifica | modifica wikitesto]

(stabile a temperatura e pressione ambiente) ha un'insolita struttura cristallina che consiste di due tipi di strati: un foglio ha la composizione Li2N e contiene centri N a esacoordinati, e l'altro foglio è costituito solo da cationi di litio.[16] Sono note altre due forme: il , formato dalla fase alfa a 4.200 bar (4.145 atm) ha la struttura dell'arseniuro di sodio (Na3As). Il (stessa struttura di Li3Bi[Cioè quale?]) si forma dalla forma beta a 35-45 gigapascal (da 350.000 a 440.000 atm).[17]

Il nitruro di litio mostra conduttività ionica per Li+, con un valore di circa 2×10−4 Ω−1cm−1 e un'energia di attivazione (intracristallina) di circa 0,26 eV (circa 24 kJ/mol). Il drogaggio con idrogeno aumenta la conduttività, mentre il drogaggio con ioni metallici (alluminio, rame, magnesio) la riduce.[18][19] L'energia di attivazione per il trasferimento di litio attraverso i cristalli di nitruro di litio (intercristallino) è stata determinata essere maggiore a circa 68,5 kJ/mol.[20] La forma alfa è un semiconduttore con una band gap di cirva 2,1 eV.[17]

La reazione con l'idrogeno a meno di 300 °C (e 0,5 MPa di pressione) produce idruro di litio LiH e ammoniuro di litio LiNH2.[21]

Il nitruro di litio è stato studiato come mezzo per lo stoccaggio dell'idrogeno, poiché la reazione è reversibile a 270 °C. È stato raggiunto fino all'11,5% in peso di assorbimento di idrogeno.[22]

La reazione del nitruro di litio con l'anidride carbonica produce in una reazione esotermica un nitruro di carbonio amorfo (C3N4), che è un semiconduttore, e dilitio cianammide (Li2CN2), un precursore dei fertilizzanti.[23][24]

Il nitruro di litio è diffusamente impiegato nella sintesi di molti altri nitruri per riscaldamento con i loro cloruri o ossidi, in particolare i nitruri dei metalli di transizione, noti per durezza e inerzia chimica; ad esempio:[25]

TiCl3 + Li3N  →  TiN + 3 LiCl
Cr2O3 + 2 Li3N  →  2 CrN + 3 Li2O

Funge da catalizzatore per la reazione di trasformazione, ad alte temperature (1.500 ÷ 2.200 °C) e pressioni (60 ÷ 90 kbar), del nitruro di boro (BN) esagonale in nitruro di boro cubico, con struttura analoga a quella del diamante e durezza poco inferiore.[26]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sigma Aldrich; rev. del 18.12.2012
  2. ^ In caso di incendio estinguere con sabbia secca, prodotto chimico secco oppure schiuma resistente all'alcool.
  3. ^ Conservare sotto atmosfera di gas inerte.
  4. ^ a b c d Nils Wiberg, Egon Wiberg e Arnold Frederik Holleman, Anorganische Chemie, 103. Auflage, De Gruyter, 2017, p. 1488, ISBN 978-3-11-026932-1.
  5. ^ Michael Binnewies, Maik Finze e Manfred Jäckel, 15.4 Lithium und seine Verbindungen, in Allgemeine und anorganische Chemie, collana Lehrbuch, 3., vollständig überarbeitete Auflage, Springer Spektrum, 2016, ISBN 978-3-662-45066-6.
  6. ^ J. Reedijk, K. R. Poeppelmeier e T. Chivers, Comprehensive inorganic chemistry II: from elements to applications, Elsevier, 2013, 144, ISBN 978-0-08-097774-4.
  7. ^ a b c d N. N. Greenwood e A. Earnshaw, 4 - Lithium, Sodium, Potassium, Rubidium, Caesium and Francium, in Chemistry of the Elements, 2ª ed., Butterworth - Heinemann, 1997, p. 76, ISBN 0-7506-3365-4.
  8. ^ Abhik Ghosh e Steffen Berg, Arrow pushing in inorganic chemistry: a logical approach to the chemistry of the main group elements, Wiley, 2014, p. 53, ISBN 978-1-118-17398-5.
  9. ^ Catherine E. Housecroft e Alan G. Sharpe, Inorganic chemistry, 3. ed, Pearson Prentice Hall, 2008, p. 291, ISBN 978-0-13-175553-6.
  10. ^ Darrell W. Osborne e Howard E. Flotow, Lithium nitride (Li3N): heat capacity from 5 to 350 K and thermochemical properties to 1086 K, in The Journal of Chemical Thermodynamics, vol. 10, n. 7, 1º luglio 1978, pp. 675–682, DOI:10.1016/0021-9614(78)90109-X. URL consultato il 5 ottobre 2023.
  11. ^ Albrecht Rabenau, Lithium nitride and related materials case study of the use of modern solid state research techniques, in Solid State Ionics, vol. 6, n. 4, 1º luglio 1982, pp. 277–293, DOI:10.1016/0167-2738(82)90012-1. URL consultato il 5 ottobre 2023.
  12. ^ NEIL G. CONNELLY e TURE DAMHUS (a cura di), Nomenclature of inorganic chemistry: IUPAC recommendations 2005, Royal society of chemistry, 2005, p. 73, ISBN 978-0-85404-438-2.
  13. ^ Nils Wiberg, Egon Wiberg e Arnold Frederik Holleman, Anorganische Chemie, 103. Auflage, De Gruyter, 2017, p. 774, ISBN 978-3-11-026932-1.
  14. ^ E. G. Prout e V. C. Liddiard, The thermal decomposition of lithium azide, in Journal of Inorganic and Nuclear Chemistry, vol. 35, n. 7, 1º luglio 1973, pp. 2183–2193, DOI:10.1016/0022-1902(73)80281-7. URL consultato il 5 ottobre 2023.
  15. ^ (EN) E. Döneges, Lithium Nitride, in Handbook of Preparative Inorganic Chemistry, 2ª ed., New York, Academic Press, 1963, p. 984.
  16. ^ (EN) Barker M.G., Blake, A.J., Edwards, P.P., Gregory, D.H., Hamor, T.A., Siddons, D.J. e Smith, S.E., Novel layered lithium nitridonickelates; effect of Li vacancy concentration on N co-ordination geometry and Ni oxidation state, in Chemical Communications, n. 13, 1999, pp. 1187–1188, DOI:10.1039/a902962a.
  17. ^ a b (EN) §16.2.1 Lithium nitride and hydrogen:a historical perspective, in Solid-State Hydrogen Storage: Materials and Chemistry, 2008.
  18. ^ (EN) Torben Lapp, Steen Skaarup e Alan Hooper, Ionic conductivity of pure and doped Li3N, in Solid State Ionics, vol. 11, n. 2, ottobre 1983, pp. 97–103, DOI:10.1016/0167-2738(83)90045-0.
  19. ^ (EN) B.A. Boukamp e R.A. Huggins, Lithium ion conductivity in lithium nitride, in Physics Letters A, vol. 58, n. 4, 6 settembre 1976, pp. 231–233, DOI:10.1016/0375-9601(76)90082-7.
  20. ^ (EN) B.A. Boukamp e R.A. Huggins, Fast ionic conductivity in lithium nitride, in Materials Research Bulletin, vol. 13, n. 1, gennaio 1978, pp. 23–32, DOI:10.1016/0025-5408(78)90023-5.
  21. ^ (EN) Kiyotaka Goshome, Hiroki Miyaoka, Hikaru Yamamoto, Tomoyuki Ichikawa, Takayuki Ichikawa e Yoshitsugu Kojima, Ammonia Synthesis via Non-Equilibrium Reaction of Lithium Nitride in Hydrogen Flow Condition, in Materials Transactions, vol. 56, n. 3, 2015, pp. 410–414, DOI:10.2320/matertrans.M2014382.
  22. ^ (EN) Ping Chen, Zhitao Xiong, Jizhong Luo, Jianyi Lin e Kuang Lee Tan, Interaction of hydrogen with metal nitrides and amides, in Nature, vol. 420, n. 6913, 2002, pp. 302–304, DOI:10.1038/nature01210.
  23. ^ (EN) Yun Hang Hu e Yan Huo, Fast and Exothermic Reaction of CO2 and Li3N into C–N-Containing Solid Materials, in The Journal of Physical Chemistry A, vol. 115, n. 42, 12 settembre 2011, pp. 11678–11681, DOI:10.1021/jp205499e.
  24. ^ (EN) Darren Quick, Chemical reaction eats up CO2 to produce energy...and other useful stuff, su NewAtlas.com, 21 maggio 2012. URL consultato il 17 aprile 2019.
  25. ^ J. Reedijk, K. R. Poeppelmeier e T. Chivers, 2.17.2.3 Metal Nitrides, in Comprehensive inorganic chemistry II: from elements to applications, Elsevier, 2013, ISBN 978-0-08-097774-4.
  26. ^ Erwin Riedel e Christoph Janiak, Anorganische Chemie, collana De Gruyter Studium, 10. Auflage, De Gruyter, 2022, p. 633, ISBN 978-3-11-069604-2.

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