Monte Pietra Ardena

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Monte Pietra Ardena
Vista da sud
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Piemonte
Provincia  Cuneo
Altezza1 103 m s.l.m.
Prominenza128 m
CatenaAlpi
Coordinate44°11′24.67″N 8°01′17.82″E / 44.190187°N 8.021618°E44.190187; 8.021618
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Monte Pietra Ardena
Monte Pietra Ardena
Mappa di localizzazione: Alpi
Monte Pietra Ardena
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Occidentali
Grande SettoreAlpi Sud-occidentali
SezioneAlpi Liguri
SottosezionePrealpi Liguri
SupergruppoCatena Settepani-Carmo-Armetta
GruppoGruppo Galero-Armetta
SottogruppoCostiera Galero-Armetta
CodiceI/A-1.I-A.3.a

Il monte Pietra Ardena è una montagna delle Prealpi Liguri alta 1103 m.[1]

Toponimo[modifica | modifica wikitesto]

La montagna un tempo veniva anche chiamata Pietra Degna.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Le antenne della Pietra Ardena, sullo sfondo le case di Garessio

Il monte si trova in Alta Val Tanaro, sul versante padano della catena principale alpina. Ricade nel territorio del comune di Garessio, del quale domina il capoluogo[3]. Dalla montagna si stacca verso sud un costolone che, dopo aver perduto quota con il Colletto del Pennino (969 m), risale con due rilievi senza nome a 1049 m e 1025 m[1], e si congiunge poi alla catena principale in corrispondenza del Monte Pennino (1272 m). La prominenza topografica della Pietra Ardena è di 128 metri, e il suo punto di minimo è situato in corrispondenza del Colletto di Pennino.[4] Poco a nord della cima si trovano alcune antenne per telecomunicazioni.[5] Sul punto culminante sorge invece una croce di vetta metallica.

Geologia[modifica | modifica wikitesto]

La montagna dal fondovalle

La Pietra Ardena è costituita da rocce di origine triassica.[6]

Alla base della montagna si apre una caverna, da tempo nota tra gli studiosi per la sua entomofauna[7], e in particolare per i coleotteri.[8] Detta anche "Grotta del Falconiere"[7] o "Garbo del Pare'", si trova a 680 metri di quota ed è lunga una ventina di metri.[9]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La zona boscosa attorno alla Pietra Ardena nel medioevo avrebbe dato rifugio ad Adelasia (o Alasia), figlia dell'imperatore Ottone I di Sassonia, e Aleramo, fondatore della casata dei Marchesato del Monferrato.[10] I due, il cui amore era inizialmente contrastato dal padre della ragazza, sarebbero vissuti in quei luoghi allora selvaggi praticando la professione dei carbonai finché, grazie alla mediazione del vescovo di Albenga, Aleramo si riconciliò con lo suocero.[11] Lo storico Leandro Alberti, riferendosi alla montagna con il suo antico toponimo Pietra Degna, porta a supporto di questa leggenda i resti di una cisterna che si trovavano nei pressi della cima.[12] Nel 1871 il librettista Leopoldo Marenco intitolò alla vicenda la sua opera Il falconiere di Pietra Ardena.

Nei pressi della cima della montagna sono ancora osservabili i resti di trincee che l'esercito sabaudo costruì in preparazione della Battaglia di Loano del 1795.[13]

Accesso alla cima[modifica | modifica wikitesto]

La croce di vetta e, sullo sfondo, il Monte Galero
La Pietra Ardena e, sullo sfondo, il Bric Mindino

La cima della Pietra Ardena può essere raggiunta per sentiero da varie località.[1] Uno degli itinerari parte dal centro storico di Garessio, raggiungendo la cima dopo essere passato per il "Colletto di Pennino"[13]; è anche possibile salire dal Colle San Bernardo.[14]

Alpinismo[modifica | modifica wikitesto]

Mentre la salita alla cima della Pietra Ardena non ha interesse alpinistico, poco distante da questa si trovano alcune guglie rocciose che offrono possibilità di arrampicata. La più nota è conosciuta localmente come La Madonnina (o anche come Madonna di Pietra Ardena); la prima salita nota risale al 1928 e venne effettuata da alcuni membri del "Circolo Alpino" di Garessio. Il pinnacolo si eleva rispetto alle pendici del monte per una trentina di metri ed è costituito da salda roccia di natura calcarea.[15]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Fraternali, carta 1:25.000.
  2. ^ Luigi De Bartolomeis, Mandamento di Garessio, in Notizie topografiche e statistiche sugli Stati Sardi opera preceduta dalle teorie generali sulla statistiche e speciali alle riconoscenze militari, vol. 1-3, Tipografia Chirio e Mina, 1847, p. 35. URL consultato il 20 aprile 2023.
  3. ^ AA.VV., 7 Le valli di Albenga, in Liguria, 1981, p. 441, ISBN non esistente. URL consultato il 5 aprile 2023.
  4. ^ (EN) Monte Pietra Ardena, Italy, su peakbagger.com. URL consultato l'8 aprile 2023.
  5. ^ Gli impianti della provincia di Cuneo, su otgtv.it, OTG Tv - Tutto sulle TV italiane. URL consultato l'8 aprile 2023.
  6. ^ AA.VV. (Comitato geologico), Bollettino del Servizio geologico d'Italia, vol. 40, Tipografia nazionale - Servizio geologico, 1909, p. 32. URL consultato il 10 aprile 2023.
  7. ^ a b AA.VV., Bollettino - Numero 66, vol. 33, Club alpino italiano, 1900, p. 87. URL consultato il 9 aprile 2023.
  8. ^ Giuseppe Müller, I coleotteri cavernicoli italiani (PDF), Istituto italiano di speleologia, 1930. URL consultato il 10 aprile 2023.
  9. ^ Catasto Speleologico del Piemonte e della Valle d'Aosta - Foglio 1, su sellarenato.interfree.it. URL consultato il 9 aprile 2023.
  10. ^ Nico Ferrarone, Il Piemonte e la Valle d'Aosta - panorama storico-georafico-artistico e turistico delle regioni, Cappelli, 1968, p. 131, ISBN non esistente. URL consultato il 9 aprile 2023.
  11. ^ Delfino Muletti, Memorie storico-diplomatiche appartenenti alla cittá ed ai marchesi di Saluzzo, note di Carlo, tomo 1, Domenico Lobetti-Bodoni, 1829, p. 284. URL consultato il 9 aprile 2023.
  12. ^ Leandro Alberti, Descrittione di tutta l'Italia, Venezia, , Presso Altobello Salicato, 1588, p. 371.
  13. ^ a b Colletto Pennino - Fontana delle Meraviglie, su comune.garessio.cn.it, Città di Garessio. URL consultato il 30 marzo 2023.
  14. ^ Istituto Geografico Militare, carta 1:25.000.
  15. ^ CAI-TCI, Alpi liguri, pagg. 248-249.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Euro Montagna e Lorenzo Montaldo, Alpi Liguri, collana Guida dei Monti d'Italia, CAI-TCI, 1981, ISBN non esistente.
  • Leopoldo Marenco, Il falconiere di Pietra Ardena - Dramma in versi in tre atti ed un epilogo, Milano, C.Barbini, 1871.
Cartografia
Panorama

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]