Cima Pian Ballaur

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Cima Pian Ballaur
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Piemonte
Provincia  Cuneo
Altezza2 604 m s.l.m.
Prominenza144 m
CatenaAlpi
Coordinate44°10′18.26″N 7°43′19.97″E / 44.171737°N 7.722214°E44.171737; 7.722214
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Cima Pian Ballaur
Cima Pian Ballaur
Mappa di localizzazione: Alpi
Cima Pian Ballaur
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Occidentali
Grande SettoreAlpi Sud-occidentali
SezioneAlpi Liguri
SottosezioneAlpi del Marguareis
SupergruppoCatena Marguareis-Mongioie
GruppoMongioie-Mondolè
SottogruppoNodo del Mongioie
CodiceI/A-1.II-B.4.a

Cima Pian Ballaur è una cima delle Alpi liguri, alta 2604 m[1], la quarta vetta per altitudine.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Vista dal Colle del Pas

Si trova nel massiccio carsico del Marguareis, prossima allo spartiacque tra la Val Tanaro e la Valle Ellero. Da questo spartiacque, tra il Vallone di Piaggiabella ed il Vallone delle Saline, dirama una cresta secondaria verso S, la cui sommità è appunto Cima Pian Ballaur. La cresta ha un andamento abbastanza piano per lungo tratto, per poi scendere più nettamente in direzione SSO verso la conca del Solai. I fianchi sono pendii abbastanza ripidi, localmente interrotti da pareti rocciose subverticali. La prominenza topografica della montagna è di 144 metri.[2]

Geologia[modifica | modifica wikitesto]

La struttura geologica non è omogenea: la sommità è costituita da calcari marmorei e tabulari del Giurassico; sul versante orientale si ritrovano calcari grigiastri dolomitici del Triassico, mentre sui pendii occidentali si trovano i calcari marnosi e a lastre del Cretaceo[3].

Accesso alla vetta[modifica | modifica wikitesto]

Ometti presso la cima

L'accesso avviene con un percorso di tipo escursionistico, senza particolari difficoltà. Spesso viene associato alla salita alla prossima Cima delle Saline[4]. Volendo salire direttamente alla cima, si può arrivare da occidente dal Colle del Pas.[5], oppure da oriente salendo al vallone delle Saline direttamente dal Rifugio Havis De Giorgio. Il Colle del Pas può essere raggiunto dal medesimo rifugio, oppure salendo da Carnino[6], attraverso il Passo delle Mastrelle.

La montagna è anche una meta di itinerari cicloalpinistici in mountain bike.[7]

Punti d'appoggio[modifica | modifica wikitesto]

In Val Tanaro è presente anche la Capanna Saracco-Volante, che però, essendo capanna speleologica non è da considerare come punto d'appoggio per un'escursione, ma solo come eventuale riferimento d'emergenza.

Tutela naturalistica[modifica | modifica wikitesto]

La montagna rientra nell'area del Parco naturale del Marguareis[8].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La Cartografia ufficiale italiana in scala 1:25.000 e 1:100.000, Istituto Geografico Militare. riporta l'indicazione Cima Pian Ballaur su una vetta minore della stessa cresta, posta più a sud sulla medesima; la croce di vetta coincide però con la punta a quota superiore
  2. ^ Punto di minimo: colletto a 2460 m tra Pian Ballaur e Cime delle Saline (quota su Fraternali)
  3. ^ Carta Geologica d'Italia scala 1:100.000 - Foglio 91 - Boves (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2012).
  4. ^ Ubaldo Pettazzi, Saline (Cima delle) e Cima Pian Ballaur anello, da Pian Marchisio per il Colle delle Saline e il Colle del Pas, Gulliver.it, 9 giugno 2014.
  5. ^ Filippo Ceragioli e Aldo Molino, Parco naturale regionale del Marguareis - Il rifugio Garelli e la cima di Pian Ballaur, in Escursioni imperdibili nei parchi del Piemonte e dintorni, Edizioni del Capricorno, 2018, pp. 132-136, ISBN 9788877073907.
  6. ^ AA.VV., 9 - Da Ceva a Imperia, in Piemonte (non compresa Torino), Touring club italiano, 1976, p. 271. URL consultato il 5 febbraio 2020.
  7. ^ Saline (2612 m) - Pian Ballaur (2604 m) - Serpentera (2358 m), su cicloalpinismo.com. URL consultato il 25 luglio 2022.
  8. ^ Montagne - Le Alpi Liguri: alte vette e abissi profondi, su parcomarguareis.it, Ente di gestione Aree Protette Alpi Marittime. URL consultato il 23 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2019).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Cartografia

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]