Cima del Nascio

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Cima del Nascio
Vista da sud
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Piemonte
Provincia  Cuneo
Altezza1 626 m s.l.m.
CatenaAlpi
Coordinate44°13′57.04″N 7°52′36.71″E / 44.232511°N 7.876863°E44.232511; 7.876863
Altri nomi e significatiTrucco Alpet[1]
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Cima del Nascio
Cima del Nascio
Mappa di localizzazione: Alpi
Cima del Nascio
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Occidentali
Grande SettoreAlpi Sud-occidentali
SezioneAlpi Liguri
SottosezioneAlpi del Marguareis
SupergruppoCatena Marguareis-Mongioie
GruppoGruppo Pizzo d'Ormea-Monte Antoroto
SottogruppoContrafforte del Monte Baussetti
CodiceI/A-1.II-B.5.b

La Cima del Nascio è un monte delle Alpi liguri e tocca quota 1626 m s.l.m..[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Vista dalla Val Casotto

La montagna è collocata sul contrafforte montuoso che divide la Val Corsaglia (a ovest) dalla Val Casotto. La Colla della Navonera la separa verso nord dal Monte Alpet, preceduto da alcune elevazioni minori, mentre verso sud la costiera perde quota con una sella a quota 1575 m risalendo poi alla Cima Suriot (1642 m), dopo la quale si trova la Colla del Giassetto (1559 m).[2] La Cima del Nascio è ammantata da fitti boschi e, sulla sua parte sommitale, è coronata da un popolamento di abeti bianchi.[3]

Il suo nome è legato a quello della sottostante "Borgata Nascio", in comune di Pamparato,[4] sul lato Val Casotto dello spartiacque.

Accesso alla cima[modifica | modifica wikitesto]

Abeti nei pressi della cima

La sommità del monte è raggiungibile con una deviazione non segnalata dalla mulattiera che, tenendosi nei pressi del crinale Casotto/Corsaglia, collega la Colla della Navonera con la Colla del Giassetto.[1]

Protezione della natura[modifica | modifica wikitesto]

Vista dalla Colla della Navonera

La Cima del Nascio fa parte della ZSC “Faggete di Pamaparato, Tana del Forno, grotta Turbiglie e grotte di Bossea” (cod. IT1160026), ed è in particolare caratterizzante per l'abetina che si trova nei pressi della sua sommità, isolata all'interno delle faggete prevalenti in zona.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c CAI-TCI, Alpi liguri, pag. 453.
  2. ^ Fraternali, carta 1:25.000.
  3. ^ (FR) Elias Landolt, Contribution à l'étude phytogéographique des Alpes occidentales, Geobotanisches Institut der ETH, Stiftung Rübel, 1970, p. 144, ISBN non esistente. URL consultato il 15 maggio 2023.
  4. ^ Il Presidente della Giunta regionale, Ordinanza commissariale n. 3/A18.000/430 in data 22.03.2017 (PDF), su regione.piemonte.it, Regione Piemonte, p. 29. URL consultato il 16 maggio 2023.
  5. ^ AA.VV. (IPLA), Sito IT1160026 “Faggete di Pamaparato, Tana del Forno, grotta Turbiglie e grotte di Bossea” - Piano di Gestione (PDF), su giscartografia.csi.it, Regione Piemont. URL consultato il 16 maggio 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Cartografia

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]