Maria Teresa di Savoia

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Maria Teresa di Savoia
François-Hubert Drouais, Ritratto di Maria Teresa di Savoia, contessa d'Artois, olio su tela, 1775, Reggia di Versailles
Contessa consorte d'Artois
Stemma
Stemma
In carica16 novembre 1773 –
2 giugno 1805
Nome completoMaria Teresa Antonietta Margherita di Savoia
TrattamentoSua altezza reale
Altri titoliPrincipessa di Sardegna
NascitaPalazzo Reale di Torino, Torino, Regno di Sardegna, 31 gennaio 1756
MorteGraz, Austria, 2 giugno 1805
Luogo di sepolturaMausoleo imperiale di Graz
DinastiaSavoia per nascita
Borbone-Francia per matrimonio
PadreVittorio Amedeo III di Savoia
MadreMaria Antonia di Borbone-Spagna
ConsorteCarlo X di Francia
FigliLuigi Antonio
Sofia
Carlo
Maria Teresa
ReligioneCattolicesimo

Maria Teresa Antonietta Margherita di Savoia (Torino, 31 gennaio 1756Graz, 2 giugno 1805) è stata una principessa del regno di Sardegna per nascita, contessa d'Artois e principessa di Francia per matrimonio.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Infanzia[modifica | modifica wikitesto]

Maria Teresa di Savoia bambina, ritratto di Giuseppe Duprà (1760).

Era figlia del re Vittorio Amedeo III di Savoia e dell'infanta Maria Antonietta di Spagna, figlia del re Filippo V di Spagna e della principessa Elisabetta Farnese di Parma.

Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

A seguito di una serie di alleanze dinastiche, Maria Teresa fu promessa sposa al conte di Artois, principe reale Carlo di Francia, figlio di Luigi Ferdinando di Borbone-Francia e di Maria Giuseppina di Sassonia, nonché fratello del futuro re di Francia Luigi XVI.

Maria Teresa di Savoia, ritratto di Jean-Baptiste André Gautier-Dagoty (1775)

Le nozze ebbero luogo il 16 novembre 1773 a Versailles. La sorella maggiore di Maria Teresa, Maria Giuseppina di Savoia, aveva sposato due anni prima il fratello maggiore di Carlo, Luigi Stanislao Saverio di Borbone, conte di Provenza.

Il matrimonio di Maria Teresa e Carlo fu privo di qualsiasi coinvolgimento: il conte d'Artois avrebbe voluto sposare la principessa di Condé, senza contare che in quegli anni era affettuosamente legato alla cognata Maria Antonietta, mentre Maria Teresa era una delle figure più silenziose e meno in vista della corte di Versailles. Non era considerata una bellezza a Versailles, ma la sua carnagione era generalmente molto ammirata.

Maria Teresa ritratta nel 1778.

Rivoluzione francese[modifica | modifica wikitesto]

Maria Teresa lasciò la Francia con il marito dopo la presa della Bastiglia il 14 luglio 1789, che segnò l'inizio della rivoluzione francese, e si rifugiò nella sua patria natale, la Savoia. Partí con un seguito di trenta persone e vendette tutti i suoi gioielli.

Quando il conte d'Artois lasciò la Savoia nel 1791, la coppia visse separata per il resto della vita. Il conte d'Artois si rifiutò di darle il permesso di andare ad abitare presso di lui o di visitarlo, rifiutandole persino di partecipare alle nozze tra suo figlio, il duca d'Angoulême, e Maria Teresa di Borbone-Francia a Mitau. Poco dopo la partenza di suo marito, i suoi due figli lasciarono la Savoia per servire nell'esercito. Maria Teresa fu descritta come desolata e profondamente rattristata dopo che suo marito e i suoi figli l'avevano lasciata in Savoia e, a quanto si dice, meditò di diventare suora. Fu persuasa a non entrare in convento da sua cognata Maria Clotilde di Borbone-Francia, che fece appello al suo senso del dovere verso i figli; Maria Teresa in seguito espresse gratitudine verso Clotilde per questo. Nel 1792 fu raggiunta a Torino da sua sorella Maria Giuseppina. La loro presenza in Savoia era politicamente sensibile, poiché disturbava le relazioni tra Francia e Regno di Sardegna.

Nell'aprile 1796, quando lo Stato sardo fu sconfitto dalla Francia di Napoleone Bonaparte durante la Campagna d'Italia delle guerre rivoluzionarie francesi, Maria Teresa e sua sorella Maria Giuseppina lasciarono Torino per Novara, in parallelo con la partenza del marito di Maria Giuseppina da Verona. Maria Giuseppina andò in Austria, mentre Maria Teresa accettò l'invito del padre a tornare a Torino dopo la pace tra Francia e Savoia nel mese di maggio.

Ultimi anni e morte[modifica | modifica wikitesto]

Maria Teresa in un ritratto del 1791

Nel dicembre 1798, quando il Piemonte fu annesso alla Francia, Maria Teresa se ne andò con una delle sue dame di compagnia per Graz, in Austria, dove le fu permesso di rimanere. Maria Teresa a Graz visse in una certa miseria e soffriva di attacchi paranoici che la portarono alla morte nel 1805 a 49 anni. Poiché morì prima dell'ascesa al trono del marito, non ebbe mai il titolo di regina di Francia e fu sepolta come "contessa d'Artois" nel mausoleo imperiale vicino alla cattedrale di Graz.

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Maria Teresa diede a Carlo quattro figli, due dei quali raggiunsero la maggiore età:

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Vittorio Amedeo II di Savoia Carlo Emanuele II di Savoia  
 
Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours  
Carlo Emanuele III di Savoia  
Anna Maria d'Orléans Filippo I di Borbone-Orléans  
 
Enrichetta Anna Stuart  
Vittorio Amedeo III di Savoia  
Ernesto Leopoldo di Assia-Rotenburg Guglielmo d'Assia-Rotenburg  
 
Maria Anna di Löwenstein-Wertheim-Rochefort  
Polissena Cristina d'Assia-Rotenburg  
Eleonora Maria di Löwenstein-Wertheim-Rochefort Massimiliano Carlo Alberto di Löwenstein-Wertheim-Rochefort  
 
Polissena Maria Khuen von Lichtenberg und Belasi  
Maria Teresa di Savoia  
Luigi, il Gran Delfino Luigi XIV di Francia  
 
Maria Teresa d'Austria  
Filippo V di Spagna  
Maria Anna di Baviera Ferdinando Maria di Baviera  
 
Enrichetta Adelaide di Savoia  
Maria Antonietta di Borbone-Spagna  
Odoardo II Farnese Ranuccio II Farnese  
 
Isabella d'Este  
Elisabetta Farnese  
Dorotea Sofia di Neuburg Filippo Guglielmo del Palatinato  
 
Elisabetta Amalia d'Assia-Darmstadt  
 

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Madame Campan, La vita segreta di Maria Antonietta, Roma, Newton Compton, 2006, ISBN 88-541-0785-9.
  • André Castelot, Maria Antonietta: la vera storia di una regina incompresa, Milano, Fabbri Editori, 2000.
  • Benedetta Craveri, Amanti e regine. Il potere delle donne, Milano, Adelphi, 2008, ISBN 978-88-459-2302-9.
  • Carolly Erickson, Maria Antonietta, Milano, Mondadori, 1997, ISBN 88-04-43662-X.
  • Antonia Fraser, Maria Antonietta. La solitudine di una regina, Milano, Mondadori, 2003, ISBN 88-04-50677-6.
  • Evelyne Lever, Maria Antonietta. L'ultima regina, Milano, BUR Biografie, 2007, ISBN 978-88-17-00940-9.
  • Antonio Spinosa, Luigi XVI. L'ultimo sole di Versailles, Milano, Mondadori, 2008, ISBN 978-88-04-58134-5.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN71382190 · ISNI (EN0000 0000 0623 0879 · CERL cnp02132606 · GND (DE1078038988 · BNF (FRcb107167855 (data) · WorldCat Identities (ENviaf-71382190