Israel Horovitz

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Israel Horovitz (Wakefield, 31 marzo 1939New York, 9 novembre 2020) è stato un drammaturgo e sceneggiatore statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Israel Horovitz nacque a Wakefield (Massachusetts)[1][2] da genitori ebrei[3]. All'età di 13 anni scrisse il suo primo romanzo che, pur rifiutato da Simon & Schuster, venne lodato per le sue «meravigliose qualità infantili»[1]. All'età di 17 anni, scrisse la sua prima opera teatrale, The Comeback, che fu rappresentata nella vicina Università di Suffolk[1].

Dopo aver frequentato alla fine degli anni cinquanta il Salem Teachers College, nel 1962 si trasferì a Londra per una borsa di studio presso la Royal Academy of Dramatic Art (RADA) e nella stagione 1964-65 venne assunto con la qualifica di drammaturgo residente presso il Royal Shakespeare Theatre e l'Aldwych Theatre di Londra[4]. Ritornato negli Stati Uniti, il successo arrivò con The Indian Wants the Bronx, presentato nel 1966 allo Eugene O'Neill Theater Center di Waterford (Connecticut), protagonisti Al Pacino e John Cazale, non ancora conosciuti[5]. The Indian Wants the Bronx venne poi rappresentata il 17 gennaio 1968, insieme a It's Called the Sugar Plum (con Marsha Mason, poi ripresa con Jill Clayburgh), Off-Broadway all'Astor Place Theatre, con la regia di James Hammerstein[5], per 177 repliche[6], e fu premiato con l'Obie Award 1968 per la migliore opera teatrale, migliore attore (Al Pacino) e migliore attore non protagonista (John Cazale)[7][8]. I due testi furono presentati per la prima volta fuori dagli Stati Uniti al Festival dei Due Mondi di Spoleto 1968[9] e, sempre a Spoleto, Chiaroscuro (Morning) in prima mondiale[10]. Dopo il successo del debutto, di cui Jerry Tallmer del New York Post scrisse «Benvenuto, signor Horovitz!»[11], Random House pubblicò First Season (1968), una raccolta di quattro suoi testi teatrali.

Attività teatrale[modifica | modifica wikitesto]

Horovitz scrisse più di 70 opere teatrali, molte delle quali tradotte e rappresentate in più di 30 lingue[12]. Tra le sue opere più famose: Line (rappresentata per la prima volta nel 1967 Off-Off-Broadway al Cafè La MaMa[11], ripresa nel 1974 al 13th Street Repertory Theatre e sino al 2018, per 43 anni ininterrotti di repliche[13][14]), The Primary English Class (con Diane Keaton, 1976), The Widow's Blind Date (1983), Park Your Car in Harvard Yard (con Jason Robards e Judith Ivey, 1991), What Strong Fences Make (2009).

A seguito del successo, l'attività di Horovitz si svolse tra gli Stati Uniti e la Francia, dove spesso diresse produzioni in lingua francese delle sue opere. Nel 2012, Horovitz venne decorato dal governo francese con il titolo di Commendatore dell'Ordine delle arti e delle lettere[15].

Nel 1975, fondò il New York Playwrights Lab, ricoprendo il ruolo di direttore artistico, con lo scopo di stimolare ed incoraggiare importanti e riconosciuti autori americani a scrivere per il teatro[16]. Nel 1979, Horovitz fu tra i fondatori della Gloucester Stage Company a Gloucester (Massachusetts), nella quale svolse il ruolo di direttore artistico sino al 2006[17]. Horovitz fu tra i pochi non attori membri dell'Actors Studio di Lee Strasberg[18].

Per il suo 70º compleanno, il Barefoot Theatre Company di New York organizzò il "70/70 Horovitz Project" che consisteva nel rappresentare 70 sue opere nei teatri di oltre venti paesi in tutto il mondo, tra il 31 marzo 2009 e il 31 marzo 2010[19], compresa l'Italia dove in settembre andò in scena a Spoleto Trilogia Horovitz[20]. Nel 2009 costituì, con il regista italiano Andrea Paciotto, la Compagnia Horovitz-Paciotto con sede a Spoleto[21]; nel 2010 debuttò a Casertavecchia Horovitz Suite: sei atti unici riservati a 30 spettatori per ogni replica[22][23].

Attività cinematografica[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver collaborato ai dialoghi de Gli intoccabili (1969), diretto da Giuliano Montaldo[24], la sua prima sceneggiatura fu Fragole e sangue (The Strawberry Statement) Premio della giuria al Festival di Cannes 1970, adattamento del romanzo del giornalista James Simon Kunen, che ha per tema le proteste studentesche degli anni sessanta.

Successivamente: la sceneggiatura del film Papà, sei una frana (Author! Author!), del 1982, protagonista Al Pacino, racconto in gran parte autobiografico di un drammaturgo alle prese con lo stress di vedere la sua opera in scena a Broadway mentre cerca di crescere una famiglia numerosa; Sunshine (1999), scritto con il regista István Szabó; James Dean (2001), film biografico per la televisione sulla vita dell'attore. Infine, scrisse e diresse My Old Lady (2014), dall'omonima commedia del 1996[25], con Kevin Kline, Kristin Scott Thomas, Maggie Smith, Stéphane Freiss, Dominique Pinon[26].

Insegnò scrittura cinematografica presso la Columbia University School of the Arts di New York[27] e presso la Scuola nazionale francese di cinema La Fémis di Parigi[16].

Attività radiofonica[modifica | modifica wikitesto]

Horovitz scrisse alcuni radiodrammi per BBC Radio[28]: The Chips are Down (1996), Fighting over Beverley (1997), Phone Tag (1998), Stations of the Cross (1998), Man in Snow (2000) Sony Radio Academy Award 2001[29], Speaking Well Of The Dead (2003), Free Gift (2004).

Attività letteraria[modifica | modifica wikitesto]

Israel Horovitz pubblicò due romanzi: Cappella (Harper & Row, 1973) e Nobody Loves Me (Les Editions de Minuit, 1975); due raccolte di poesie: Spider Poems and Other Writings (Harper & Row, 1976) e Heaven and Others Poems (Three Rooms Press, 2014); un libro di memorie: Un New-Yorkais à Paris (Grasset, 2011).

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Israel Horovitz si sposò tre volte:

  • con Elaine Abber (1959-1960), che gli diede una figlia, Julie;
  • con Doris Keefe (1960-1972), pittrice di origine irlandese, che gli diede tre figli[1]:
  • Gillian Adams, (dal 1981), maratoneta britannica, che gli diede i gemelli Hannah e Oliver (n. 1985)[2].

Accuse di molestie sessuali[modifica | modifica wikitesto]

Il 30 novembre 2017, il New York Times pubblicò un articolo su nove donne che sostenevano che Horovitz le avesse aggredite o molestate sessualmente tra il 1986 e il 2016; alcune di esse all'epoca non avevano ancora l'età del consenso legale[32][33]. Di conseguenza, Horovitz lasciò la Gloucester Stage Company, la compagnia teatrale che aveva fondato nel 1979[33]. Suo figlio Adam commentò: «Credo che le accuse contro mio padre siano vere e sostengo le donne che le hanno fatte»[33].

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Commendatore dell'Ordine delle arti e delle lettere (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
«uno dei più grandi artisti del nostro tempo [...] uno dei drammaturghi americani più rappresentati nella storia del teatro francese»
— New York, 3 aprile 2012[15]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (EN) Susan Jacobs, Israel Horovitz on art and religion, in Wakefield Observer, 5 settembre 2007.
  2. ^ a b (EN) Nate Bloom, Interfaith Celebrities: Oscar Time! Jewish/Interfaith Nominees, su interfaithfamily.com, 21 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2012).
  3. ^ (EN) Israel Horovitz Biography (1939-), su filmreference.com.
  4. ^ (EN) Neil Genzlinger, Israel Horovitz, Playwright Tarnished by Abuse Allegations, Dies at 81, in The New York Times, 11 novembre 2020.
  5. ^ a b (EN) Indian Wants the Bronx, su oxfordreference.com.
  6. ^ (EN) The Indian Wants the Bronx / It's Called the Sugar Plum Theatre, su iobdb.com.
  7. ^ a b (EN) Winners 68, su obieawards.com.
  8. ^ (EN) The Indian Wants the Bronx, su velvet_peach.tripod.com.
  9. ^ Alberto Blandi, Due amari atti unici dell'americano Horovitz, in La Stampa, 30 giugno 1968, p. 7.
  10. ^ l.m., II «potere negro» in scena a Spoleto, in La Stampa, 9 luglio 1968, p. 6.
  11. ^ a b Intervista a Israel Horovitz, su Fondazione Teatro Due.
  12. ^ (EN) Israel Horovitz, su americantheatrewing.org, ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2008).
  13. ^ (EN) Michael Portantiere, Unbroken "Line": 22 Years at 13th Street Repertory Company, su backstage.com, 25 marzo 2013.
  14. ^ (EN) Line, su theatermania.com, 2018.
  15. ^ a b (EN) Masha Leon, Playwright Israel Horovitz Center Stage as He Is Honored by France in New York, su forward.com, 21 aprile 2012.
  16. ^ a b Israel Horovitz, su teatrodiroma.net.
  17. ^ (EN) In Memoriam. Passing of Israel Horovitz, su gloucesterstage.com, 2020.
  18. ^ (EN) David Garfield, A Player's Place: The Story of The Actors Studio, New York, MacMillan Publishing Co., Inc., 1980, p. 93.
  19. ^ (EN) Gabrielle Sierra, Barefoot Theater Co Presents THE 70/70 HOROVITZ PROJECT 3/31, su broadwayworld.com, 11 marzo 2009.
  20. ^ Trilogia Horovitz, su enricosalimbeni.com, settembre 2009.
  21. ^ Paola Teresa Grassi, Horovitz-Paciotto e la ricerca delle radici universali del teatro, su klpteatro.it, 5 aprile 2013.
  22. ^ Marilena Lucente, Settembrealborgo 2010: "Horovitz suite", su casertamusica.com, 31 agosto 2010.
  23. ^ Antonio Tricomi, Le storie in albergo di Israel Horovitz, in la Repubblica, 31 agosto 2010.
  24. ^ Gli intoccabili, su longtake.it.
  25. ^ (EN) My Old Lady, su concordtheatricals.com.
  26. ^ (EN) Linda Barnard, My Old Lady changes from farce to drama: review, in Toronto Star, 2 ottobre 2014.
  27. ^ (EN) Israel Horovitz, su westvillageoriginals.com, dicembre 2015.
  28. ^ (EN) Israel Horovitz Radio Plays, su suttonelms.org.uk.
  29. ^ (EN) In Rehearsal with Israel Horovitz's MAN IN SNOW Premiere at Gloucester Stage, su broadwayworld.com, 26 settembre 2016.
  30. ^ (EN) Marshall Heyman, Israel Horovitz and His Daughter, producer Rachael Horovitz, Team Up, in The Wall Street Journal, 8 settembre 2014.
  31. ^ (EN) Wedding/Celenrations - Kelly Alfieri, Matthew Horovitz, The New York Times, 15 settembre 2002
  32. ^ (EN) Jessica Bennett, Nine Women Accuse Israel Horovitz, Playwright and Mentor, of Sexual Misconduct, in The New York Times, 30 novembre 2017.
  33. ^ a b c (EN) Nine women accuse playwright Israel Horovitz of sexual misconduct, in The Guardian, 1º dicembre 2017.
  34. ^ (EN) Winners 69, su obieawards.com.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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