Ina Balin

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Ina Balin nel film Dalla terrazza (1960)

Ina Balin, pseudonimo di Ina Rosenberg (Brooklyn, 12 novembre 1937New Haven, 20 giugno 1990), è stata un'attrice statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata a Brooklyn da una famiglia di religione ebraica, Ina Balin iniziò la carriera artistica nel 1958, debuttando sul grande schermo con il ruolo di Mary Valente nel film drammatico Orchidea nera (1958) di Martin Ritt, al fianco di Anthony Quinn e Sophia Loren. Nello stesso anno, dopo aver lavorato in rappresentazioni teatrali estive, approdò a Broadway e vinse il Theatre World Award per la sua interpretazione nella commedia A Majority of One, in cui apparve accanto a Gertrude Berg e Cedric Hardwicke.

L'anno successivo confermò il successo cinematografico con una candidatura al premio Golden Globe per la migliore attrice non protagonista per il film Dalla terrazza (1960) di Mark Robson, nel quale recitò accanto a Paul Newman e Joanne Woodward. Ebbe una parte di rilievo anche nel drammatico Giorni senza fine (1961) di Phil Karlson, al fianco di Ben Gazzara, e fu quindi scritturata per il western I comanceros (1961) di Michael Curtiz, in cui interpretò il ruolo di Pilar Graile, una bruna bellezza latina, e recitò accanto a star del calibro di John Wayne e Stuart Whitman.

L'inizio degli anni sessanta fu il periodo di maggior impegno dell'attrice sul grande schermo, culminato con un ruolo leggero nella commedia Jerry 8¾ (1964), diretto e interpretato da Jerry Lewis, e con un ruolo più impegnativo, quello di Marta di Betania, nel kolossal religioso La più grande storia mai raccontata (1965) di George Stevens. Nello stesso periodo la Balin si affermò definitivamente anche alla televisione, partecipando a numerose serie di successo, come Bonanza (1965), I giorni di Bryan (1965-1968), Get Smart (1967), e nel film per la tv The Lonely Profession (1969) di Douglas Heyes, accanto a Joseph Cotten, Fernando Lamas e Dean Jagger. Per il grande schermo lavorò in maniera sempre più saltuaria, comparendo in un unico titolo di rilievo, il western Un uomo chiamato Charro (1969) di Charles Marquis Warren, uno degli ultimi film interpretati da Elvis Presley. La sua carriera proseguì con altre serie televisive, come Mannix (1971-1974), Sulle strade della California (1973-1974), Le strade di San Francisco (1973-1975) e Quincy (1977-1982).

Oltre agli impegni sui set cinematografici e televisivi, la Balin dedicò molto tempo alle tournée per le truppe americane impegnate sul fronte bellico del Vietnam durante la seconda metà degli anni sessanta. Nel 1975 contribuì all'evacuazione degli orfani durante la caduta di Sài Gòn e decise di adottare tre bambine vietnamite rimaste orfane, Nguyet Baty, Ba-Nhi Mai e Kim Thuy. Nel 1980 interpretò se stessa in The Children of An Lac di John Llewelleyn Moxey, un film per la televisione basato sulle sue personali esperienze in Vietnam.

L'attrice lavorò fino alla fine degli anni ottanta, partecipando a serie televisive come Magnum, P.I. (1981-1986) e La signora in giallo (1988). Morì a New Haven (Connecticut) il 20 giugno 1990, a soli cinquantadue anni di età, per le conseguenze di un grave disturbo alle coronarie complicato da ipertensione polmonare.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatrici italiane[modifica | modifica wikitesto]

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