Giuseppe De Capitani d'Arzago

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Marchese Giuseppe De Capitani d'Arzago

Podestà di Milano
Durata mandato6 settembre 1928 –
20 novembre 1929
PredecessoreErnesto Belloni
SuccessoreMarcello Visconti di Modrone

Ministro dell'agricoltura
Durata mandato31 ottobre 1922 –
5 luglio 1923
PresidenteBenito Mussolini
PredecessoreGiovanni Bertini
Successoreaccorpato nel Ministro per l'Economia Nazionale

Senatore del Regno d'Italia
Durata mandato24 gennaio 1929 –
Legislaturadalla XXVIII
Tipo nominaCategorie: 3, 5
Incarichi parlamentari
  • vicepresidente (24 aprile 1934 - 2 marzo 1939)
  • membro della commissione per il giudizio dell'Alta Corte di Giustizia (27 dicembre 1929 - 19 gennaio 1934)
  • membro della commissione consultiva per la determinazione degli enti che possono proporre candidati alle elezioni politiche (7 dicembre 1932)
  • membro della commissione dell'agricoltura (17 aprile 1939-5 agosto 1943)
Sito istituzionale

Deputato del Regno d'Italia
LegislaturaXXIV, XXV, XXVI, XXVII
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Liberale Italiano
Partito Nazionale Fascista
Titolo di studioLaurea in Giurisprudenza
UniversitàUniversità degli Studi di Pavia
ProfessioneAmministratore d'azienda

il Marchese Don Giuseppe De Capitani d'Arzago (Milano, 15 febbraio 1870Paderno Dugnano, 17 novembre 1945) è stato un politico e banchiere italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato in una famiglia nobile, era marchese. Laureato in Giurisprudenza all'Università degli Studi di Pavia, lavorò come amministratore d'azienda presso la cassa di risparmio (di cui fu anche presidente dell'associazione delle province lombarde dal 1924 al 1944 e di quella nazionale dal 1931 al 1943). Titolato con numerose onorificenze, inizia la sua carriera politica all'inizio del Novecento con il Partito Liberale Italiano.

Fu eletto deputato per la prima volta nel 1913 e confermò il suo seggio anche al termine delle elezioni politiche del 1919 e del 1921. Segretario nazionale dei liberali dal 1919 al 1922 (con una breve interruzione tra l'aprile ed il giugno del 1921), fu promotore dell'alleanza PLI-PNF e divenne il Ministro dell'agricoltura del Governo Mussolini; in precedenza era stato sottosegretario di stato al ministero del Tesoro e della pubblica istruzione.

Nell'esecutivo del duce resta fino al 5 luglio 1923; continuò la sua attività politica divenendo presidente dell'istituto internazionale del risparmio e successivamente podestà di Milano (6 settembre 1928) dopo che il precedente podestà Ernesto Belloni era rimasto coinvolto in uno scandalo di tangenti.

Si dimise da podestà di Milano il 19 novembre 1929 per accettare la nomina a senatore del Regno. Fu anche vicepresidente del Senato dal 1934 al 1939.

Caduto il fascismo, nel 1944 venne deferito presso l'Alta Corte di Giustizia per le Sanzioni contro il Fascismo; il procedimento finì con un non luogo a procedere a causa della sua morte, avvenuta per cause naturali.

Suo figlio Alberto De Capitani d'Arzago fu un noto archeologo e storico dell'arte.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Grand'Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Podestà di Milano Successore
Ernesto Belloni 6 settembre 1928 - 20 novembre 1929 Marcello Visconti di Modrone
Predecessore Ministro dell'agricoltura del Regno d'Italia Successore
Giovanni Bertini 28 ottobre 1922 - 5 luglio 1923 accorpato nel Ministro per l'Economia Nazionale
Controllo di autoritàVIAF (EN88824263 · ISNI (EN0000 0000 6202 7437 · BAV 495/202043 · BNF (FRcb11309471m (data) · WorldCat Identities (ENviaf-88824263