Utente:FabiorWikiTIM/Bufala

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Differenza tipi di informazione
Il grafico mostra le differenze tra misinformazione, disinformazione e bufala presentato per Wikimedia Research (2015)

Il termine bufala indica, in lingua italiana, un'affermazione falsa o inverosimile, che si traduce in lingua inglese con il termine hoax. Considerata una forma di disinformazione, alle volte può ingannare il pubblico, presentando deliberatamente per reale qualcosa di falso o artefatto. In alcuni casi si prefigura il reato di truffa, nel caso in cui l'autore, o gli autori, procurino per sé o per altri un ingiusto profitto a scapito delle vittime. Spesso il termine "bufala" viene utilizzato come sinonimo di fake news poiché rientra nel campo della mistificazione dell'informazione. Esiste, però, una differenza che gli studiosi e gli esperti rintracciano nell'intenzionalità della creazione della notizia: la prima, infatti, è considerata una notizia creata ad arte, mentre la seconda potrebbe essere semplicemente un errore giornalistico[1]. La bufala può essere ricondotta al termine "dis-information", come spiega Claire Wardle nel "Council of Europe report DGI(2017)09", cioè viene ritenuta falsa e ideata deliberatamente per creare scompiglio e recare danni a persone, gruppi sociali, organizzazioni o paesi[2].

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Secondo il Vocabolario della Crusca il termine "bufala" deriva dall'espressione "menare per il naso come una bufala", ovvero portare a spasso l'interlocutore trascinandolo come si fa con i buoi e i bufali per l'anello attaccato al naso[3]. Secondo Giorgio De Rienzo, invece, la parola deriva dal dialetto romanesco e sta ad indicare, in analogia all'animale, una "persona ottusa e rozza"[4]. Secondo il Vocabolario della Crusca, il vocabolo potrebbe però anche derivare dalla bufalata, una festa senese o fiorentina dove venivano fatte correre le bufale[5][3].

Un'altra possibile etimologia è quella dall'espressione "pescare a bufala", ovvero la pesca con due tartane che tirano una sola rete[6], tecnica di pesca difficile e che, in caso di errori, può portare a risultati disastrosi. Una possibile interpretazione del significato si può collegare al termine "buffa", ovvero folata o soffio di vento (buffare = soffiare).

Il termine deriva quasi sicuramente da Roma: le prime attestazioni scritte risalgono agli anni '50 e la parola era rivolta verso produzioni cinematografiche di scarsa qualità, così come afferma Ercole Patti nel suo romanzo "Un amore a Roma", assumendo pian piano con il tempo il significato di fregatura in generale. Un'altra teoria indica come alcuni ristoratori Romani disonesti ingannassero la clientela servendo loro carne di bufala piuttosto che quella di vitello, più costosa e pregiata. [7]

Esempi storicamente significativi[modifica | modifica wikitesto]

Donazione di Costantino[modifica | modifica wikitesto]

L'imperatore Costantino offre a papa Silvestro I la tiara imperiale, simbolo del potere temporale. Affresco nell'Oratorio di San Silvestro, Roma.
Lo stesso argomento in dettaglio: Donazione di Costantino.

La Donazione di Costantino è probabilmente uno dei più antichi falsi storici a noi noti. Il testo fu composto durante l'Alto Medioevo con lo scopo di giustificare il potere temporale del papato agli occhi dei regni occidentali. La sua natura di falso fu evidenziata già nel XV secolo da Lorenzo Valla e altri[8].

Antiquitatum variarum volumina XVII[modifica | modifica wikitesto]

Sala dei Santi, Appartamento Borgia: Osiride viene ucciso, Iside ne ricompone il corpo e organizza i funerali; manifestazione del bue Api e processione col suo idolo. Il programma figurativo Pinturicchio sarebbe stato suggerito dallo stesso Annio[9][10]
Lo stesso argomento in dettaglio: Antiquitatum variarum volumina XVII.

Gli Antiquitatum variarum volumina XVII[11] sono una complessa falsificazione storica in 17 volumi, realizzata nel Quattrocento dall'erudito Annio da Viterbo (alias Giovanni Nanni, 1437[12]-1502), frate domenicano molto vicino a papa Rodrigo Borgia (Alessandro VI). La sua mistificazione si reggeva sia su remotissime cronache da lui inventate, sia sulla finta scoperta di reperti archeologici da lui stesso fabbricati e seppelliti.

L'opera intendeva costruire un supplemento alla cronologia biblica e proporre una visione radicalmente nuova della storia universale, venata di miso-ellenismo, in cui la tradizione orientale caldea e aramea veniva direttamente connessa e riconciliata con le radici della storia d'Europa, con il rigetto, come cosa vana, erronea e favolistica, dell'intera tradizione della storiografia greca fondamento della cultura occidentale.

Nonostante i sospetti adombrati quasi subito da alcuni umanisti, l'opera riscosse una grande fortuna, con numerose edizioni a stampa (anche in volgare) prima dello svelamento definitivo della sua reale natura di colossale falsificazione, nel secolo successivo alla pubblicazione. Gli effetti nefasti dell'opera si sono comunque protratti fino al XVII secolo e, in misura occasionale, fino al XVIII secolo, con uno strascico prolungato ha costretto gli studiosi seri a dover ripetutamente ritornare sulla dimostrazione (già data) della falsità dell'opera[13]. Non è mancato nemmeno un disperato tentativo di riabilitazione novecentesca da parte di qualcuno appartenente allo stesso ordine domenicano di Annio da Viterbo[14].

Per la sua complessa originalità, la sterminata opera di Annio non è equiparabile a una semplice "falsificazione", ma a un processo creativo di "reinvenzione simbolica di tradizioni", in grado di toccare a fondo le "corde [...] della sensibilità del tempo", come dimostra la "vasta e tenace fortuna" che il lavoro di Annio era destinato a incontrare in tutta Europa[12]. Il suo autore può essere considerato un autentico creatore di miti, in grado di esprimere, con mezzi simbolici, il disagio e la crisi culturale di un'epoca[15].

Finta morte di Napoleone[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Grande bufala della Borsa Valori del 1814.

La notizia della finta morte di Napoleone Bonaparte fu diffusa il 21 febbraio del 1814, quando un uomo in uniforme bussò alla porta di una locanda a Dover, presentandosi come Colonnello du Bourg. Quest'uomo iniziò a diffondere, di locanda in locanda, la notizia della presunta morte di Napoleone per mano dei cosacchi ed in poco tempo tutta Londra si convinse dell'accaduto. All'apertura della Borsa, la falsa notizia portò gli azionisti ad acquistare i titoli di stato francesi, ma l'entusiasmo durò poco. La mancanza di fonti certe venne confermata dall'arrivo di una sfarzosa carrozza dalla quale uomini con l’uniforme dei realisti disseminavano volantini: "Vive le Roi!", recitando, "Vivent les Bourbons!". In questo modo si capì che in realtà Napoleone era ancora vivo. infine, la bufala ed il suo autore, Charles Random de Berenger, vennero smascherati. In seguito, il comitato della Borsa Valori, sospettando una deliberata maninipolazione della borsa, iniziò ad investigare sulla bufala. Fu presto scoperto che c'era stata una vendita, quel lunedì, di più di 1,1 milioni di sterline in due azioni del governo, la maggior parte di esse comprate la settimana precedente. Tre delle persone connesse con l'acquisto furono accusate di frode: Lord Cochrane, un membro radicale del Parlamento d'Inghilterra e un famoso eroe navale, suo zio l'Onorevole Andrew Cochrane-Johnstone, e Richard Butt, consulente finanziario di Lord Cochrane. Il capitano Random De Berenger, che si era presentato sia con il nome Du Bourg che come uno degli ufficiali francesi, fu anche lui arrestato[16]. Furono condannati a 12 mesi di prigione, ad una multa di 1000£ a testa, e un'ora alla gogna pubblica. Lord Cochrane fu privato del suo grado navale e espulso dall'Ordine di Bath.[17][18]

Burla di Fortsas[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Burla di Fortsas.

La burla di Fortsas riguarda un falso catalogo di libri rari messi all'asta. Nel 1840, le persone illustri e i collezionisti di quel tempo ricevettero una lettera in cui si diceva che, dopo la morte del conte di Fortsas, i nipoti, non essendo interessati a tenerli, misero all'asta la sua collezione di libri unici al mondo. L'asta era stata fissata per il 10 agosto di quell'anno, ma, una volta giunto il giorno stabilito, una folla di bibliofili e collezionisti si presentò a Binche (luogo specificato nella lettera), dell'asta non si vide nemmeno l'ombra. Nel luogo indicato trovarono un avviso che diceva che tutti i libri erano stati acquistati dalla biblioteca comunale, ma, anche questa era una falsa notizia. Alla fine si scoprì che né il conte né la collezione erano mai esistiti, nonostante ciò il catalogo diventò un ricercato oggetto di collezionismo per tanti anni. [19].

Protocolli dei Savi di Sion[modifica | modifica wikitesto]

Edizione russa dei Protocolli del 1912
Lo stesso argomento in dettaglio: Protocolli dei Savi di Sion.

I Protocolli dei Savi di Sion sono un falso documentale[20] creato con l'intento di diffondere il disprezzo per gli ebrei[21]. Fu pubblicato nei primi anni del XX secolo nella Russia imperiale dalla polizia segreta zarista (Okhrana)[21], in forma di documento segreto attribuito a una fantomatica cospirazione ebraica e massonica il cui obiettivo sarebbe stato impadronirsi del mondo.

Presentata come esposizione di un piano operativo rivolta dagli "anziani" ai "neofiti", descrive metodi per ottenere il dominio del mondo attraverso il controllo dei media e della finanza e la sostituzione dell'ordine sociale tradizionale con un nuovo sistema basato sulla manipolazione delle masse.

La natura di falso fu appurata fin dai primissimi tempi, successivi alla pubblicazione, avvenuta per la prima volta nel 1903[20] attraverso un libro di Sergei Nilus[20]; in particolare, una serie di articoli pubblicati sul Times di Londra nel 1921, dimostrarono che gran parte del materiale era frutto di plagio da precedenti opere di satira politica e romanzi[21], non correlate agli ebrei.

Nonostante la comprovata falsità di tali documenti, essi riscossero ampio credito in ambienti antisemiti e antisionisti[21] e rimasero la base, specie in Medio Oriente, per avvalorare la teoria della cosiddetta cospirazione ebraica[22]. I Protocolli sono considerati la prima opera di letteratura complottista[23].

Bufale archeologiche e politiche[modifica | modifica wikitesto]

Teschio dell'Uomo di Piltdown
Lo stesso argomento in dettaglio: Uomo di Piltdown.

L'uomo di Piltdown fu una famosa beffa archeologica che ebbe origine nel 1912 con la scoperta di resti ossei attribuiti a un ominide preistorico. I resti furono dichiarati falsi nel 1953. Un'altra bufala archeologica è stata quella che nel 1725 ha visto coinvolto Johann Beringer, imbattutosi in fossili falsi (nascosti dai suoi colleghi) e inseriti all'interno di un libro, per poi scoprire poco dopo che si era trattato di uno scherzo.[24] In ambito politico, la cosiddetta "lettera di Zinov'ev" fu un falso creato dal servizio segreto britannico allo scopo di aiutare il partito conservatore nelle elezioni del 1924.

Hégésippe Simon[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Hégésippe Simon.

L'invenzione può assumere il valore di uno scherzo inteso a colpire ed a ridicolizzare un movimento politico. Nel 1913, la fantasia di Paul Birault, tipografo francese e poeta surrealista, inventò una commemorazione della figura di un politico tanto benemerito quanto inesistente, Hégésippe Simon. A cadere nel tranello, dando credito all'assurda vicenda, furono un centinaio di membri del Partito radicale francese. La documentazione dello scherzo fu raccolta da Paul Birault nel volume Precurseur, del 1914.

La guerra dei mondi[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: War of the Worlds (programma radiofonico).
Orson Welles

Il 30 ottobre 1938, la CBS trasmise il radiodramma di Orson Welles dal titolo La guerra dei mondi dove una consistente parte di radioascoltatori credette che effettivamente gli Stati Uniti stessero subendo un'invasione marziana. Nonostante ciò non fosse voluto, il ricercatore Hadley Albert Cantril[25] notò che l'importanza della radio e il ricorso a personaggi autorevoli di vari ambienti specifici favorì la crescita della credibilità.[26]

Le teste di Modigliani[modifica | modifica wikitesto]

Nell'estate del 1984 in un canale di Livorno furono trovate tre teste scolpite, erroneamente attribuite da esperti d'arte ad Amedeo Modigliani. Si trattò di una burla ad opera di tre studenti universitari livornesi: Michele Ghelarducci, Pietro Luridiana, Michele Genovesi e Pierfrancesco Ferrucci.[27][28]

L'evoluzione del termine[modifica | modifica wikitesto]

Il termine, in particolare al giorno d'oggi, indica quelle notizie (in genere messaggi inviati per posta elettronica) contenenti comunicati o richieste di aiuto di contenuto fasullo e ingannevole. Quando tali messaggi invitano esplicitamente a essere rispediti al maggior numero di persone, in modo da aumentarne la diffusione in maniera esponenziale, si parla di catena di Sant'Antonio.

Si tratta soprattutto di leggende metropolitane che magari prendono spunto da fatti realmente accaduti: in una piccola parte dei casi si ispirano a veri casi umanitari che continuano a girare anche anni dopo che il caso è risolto o il destinatario degli aiuti è defunto, arrivando così a perseguitare involontariamente i parenti; spesso riguardano virus inesistenti che eseguirebbero fantasiose operazioni distruttive (gran parte delle quali irrealizzabili da un punto di vista tecnico).

Assumono una forma particolare di spamming, che spesso fa leva sui buoni sentimenti delle persone che, spinte ingenuamente dal desiderio di compiere una buona azione, inviano copia del messaggio a tutti i propri conoscenti, senza prima effettuare alcuna seria verifica sul contenuto; in tal modo, possono arrivare a sovraccaricare i sistemi di posta elettronica con migliaia di messaggi inutili. A volte questi messaggi contengono virus oppure link a siti web (anch'essi con contenuto falso e/o pubblicitario).

Sempre più spesso inoltre può trattarsi di veri e propri tentativi di truffa, soprattutto quando contengono promesse di facili guadagni o richieste di denaro (vedi ad esempio truffa alla nigeriana e truffa di Valentin). È da sottolineare che tecnicamente è impossibile "registrare il traffico email" nel senso in cui è inteso da alcune di queste forme di catena (e inoltre sarebbe violazione della privacy), per cui non va dato credito a quelle che chiedono di essere inviate a più persone possibili, in modo da accreditare soldi a qualche bisognoso (tra l'altro solitamente inesistente). In ambito informatico è invalso l'uso di identificarle anche col nome inglese di hoax. Giova ricordare che la Netiquette vieta qualsiasi tipo di catena di Sant'Antonio.

In genere sono presenti citazioni di fonti autorevoli come AOL, Microsoft e altri, ovviamente fasulle. È ovviamente impossibile controllare su tutti i server del mondo le email inviate e contare quelle con un determinato messaggio in oggetto. Più i riferimenti sono altisonanti - CNN,Microsoft, McAfee - più è probabile che il messaggio sia fasullo. Inoltre, spesso, non è presente nessun link ufficiale e vengono usate espressioni come "ieri pomeriggio" pur non datando le mail. Particolarmente significativa è stata l'ondata di messaggi di indignazione contro il sito bonsaikitten.com, nel quale un sedicente "scienziato cinese" affermava di vendere in tutto il mondo dei kit per la preparazione di gatti in bottiglia. Il sito era un'evidente burla, ma questo non è bastato a impedire alla polizia americana (e in seguito anche a quella italiana) di ottenere la chiusura e l'oscuramento del sito.

Esempi contemporanei[modifica | modifica wikitesto]

Win a holiday:[modifica | modifica wikitesto]

«Allarme Virus! Se ricevi un messaggio con oggetto WIN A HOLIDAY non aprirlo. Formatterà immediatamente il contenuto del tuo hard disk. Si tratta di un nuovo virus non ancora conosciuto, inoltra questa informazione a tutti i tuoi amici ...[29]»

Virus "Invitation" (inizio 2006):[modifica | modifica wikitesto]

«PER FAVORE FAI CIRCOLARE QUESTO AVVISO TRA I TUOI AMICI E CONTATTI. Nei prossimi giorni dovete stare attenti a non aprire nessun messaggio chiamato "invitation", indipendentemente da chi lo invia: è un virus che "apre" una torcia olimpica che brucia il disco fisso del pc. Questo virus verrà da una persona che avete nella lista dei contatti. Per questo dovete divulgare questa mail, è preferibile ricevere questo messaggio 25 volte che ricevere il virus e aprirlo. Se ricevete un messaggio chiamato "invitation" non lo aprite e spegnete immediatamente il pc. È il peggior virus annunciato dalla CNN, classificato da Microsoft come il virus più distruttivo mai esistito. È stato scoperto ieri pomeriggio da McAfee e non c'è soluzione ancora per eliminarlo. Questo virus distrugge semplicemente il Settore Zero del disco fisso dove l'informazione vitale è nascosta. Invia questa mail a chi conosci, copia questa posta e spediscila ai tuoi amici e contatti e ricorda che se lo invii a tutti, ne beneficeremo anche noi. [30]»

Fine del mondo: 21 Dicembre 2012[modifica | modifica wikitesto]

Uno degli esempi più clamorosi è quello del 21 dicembre 2012 nel quale, secondo alcune credenze, nel medesimo giorno, la fine del calendario maya avrebbe dato inizio all'Apocalisse. Secondo alcuni studiosi, i Maya sostenevano che ogni Era si componeva di 13 cicli di 400 anni e l'Era attuale si sarebbe conclusa nel dicembre 2012. Tale profezia giunge da un'errata interpretazione delle scritture di Nostradamus, che in realtà simboleggiano il passaggio da un era di creazione ad un'altra. [31]

Senatore Cirenga (2012)[modifica | modifica wikitesto]

Una bufala che si ripresenta ciclicamente dal 2012 è quella legata al Senatore Cirenga, un personaggio inventato, il quale avrebbe proposto un disegno di legge per lo stanziamento di 134 miliardi di euro per tutti i deputati che a fine mandato avrebbero perso il lavoro. La bufala fu diffusa tramite Facebook e vide diversi utenti credere a questa notizia. [32].

Sirena a Lampedusa (2014)[modifica | modifica wikitesto]

Nell'agosto 2014 è stato pubblicato un articolo online secondo il quale, a Lampedusa, dei sommozzatori, cercando i corpi degli immigrati naufragati durante la notte, si siano imbattuti nel corpo di una sirena. La scoperta sconvolse la popolazione poiché si trattava del primo caso al mondo di ritrovamento di una sirena. La notizia fu sostenuta da una deputata del movimento grillino che accusò il NOAA di voler nascondere una verità palese a tutti[33]. In realtà si trattava di una bufala, in quanto il corpo non era altro che una statua di cera utilizzata nel film Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del mare[34].

Microchip sottocutaneo (2015)[modifica | modifica wikitesto]

«ENTRO DUE ANNI TUTTI AVRANNO IL MICROCHIP SOTTOCUTANEO[35]

Matteo Renzi, dopo l'approvazione del disegno di legge sull'impianto di microchip sottocutanei, dichiara che entro due anni, a tutti gli italiani (prima ai neonati e in seguito al resto della popolazione), dovrà essere impiantato il chip. Qualora dovessero essere scoperte persone sprovviste di chip le sanzioni sarebbero veramente alte. Il chip sarà molto simile a quello utilizzato per gli animali e indicherà gli spostamenti degli individui in qualsiasi momento.

Umberto Eco e il "Sì" al referendum (2016)[modifica | modifica wikitesto]

Durante il periodo precedente al referendum abrogativo del 4 Dicembre, venne fatta circolare una frase attribuita ad Umberto Eco, ormai defunto, nella quale lo stimato scrittore avrebbe espresso la sua preferenza per il "Sì", ingiuriando gli attivisti del M5S.[36].

Caso Zanzu (2016)[modifica | modifica wikitesto]

Recentemente il governo tedesco ha ideato un portale web, Zanzu[37], il cui scopo è l'educazione sessuale e la prevenzione di malattie sessualmente trasmissibili. Il sopracitato portale è stato mal interpretato da alcuni giornali, ad esempio Il Giornale cita: «Ecco il manuale che spiega ai migranti come fare sesso con le donne europee»[38]. E Libero aggiunge: «Istruzioni di sesso per profughi. Berlino apre un sito per spiegare come accoppiarsi con le europee: Lo stupro è vietato». In realtà, si tratta di una bufala vera e propria, poiché Zanzu non è altro che un manuale accessibile a tutti, e le immagini interraziali presenti nel sito sono esclusivamente a favore di una società multietnica.

Lotta alle bufale[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni '40, nell'ambito degli studi della Comunicazione, emersero dei temi legati alle cosiddette "variabili intervenienti", tra le quali l'abilità critica analizzata dal sociologo Hadley Cantril. Si definisce abilità critica:

«la capacità di valutare uno stimolo in modo tale da essere in grado di coglierne le caratteristiche essenziali, valutarle e reagire correttamente»

Questo concetto è strettamente legato all'istruzione dell'individuo, alla sua variabile religiosa e ad alcuni fattori personali come l'emotività o la sfiducia in sé stessi.[39]

Joseph Klapper[40], sociologo delle comunicazioni di massa, famoso tra gli studiosi degli effetti dei media, durante gli studi del 1960-1964 sostenne che esistono forme di contrasto alla "persuasione" dei messaggi mediatici sugli individui. L’individuo difficilmente può cambiare il suo modo di pensare; piuttosto, vi è un'opera di rafforzamento dei pensieri già esistenti nella sua mente. Quindi in genere è l’individuo che sceglie a cosa prestare fede, non in base alla credibilità della notizia ma in base a quello che più si avvicina al suo modo di pensare. Tale processo è detto "esposizione selettiva”, come definita dallo studioso stesso.[41]

Il governo Italiano, per mezzo della Presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini, e la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, ha presentato a Roma il 31 Ottobre 2017 il progetto #BastaBufale. Questo progetto è il primo di educazione civica digitale per contrastare il fenomeno delle fake news in Italia, che è destinato agli studenti e alle studentesse delle scuole secondarie di I e II grado. Il progetto è stato lanciato anche per favorire l'alfabetizzazione digitale che sta diventando sempre più necessaria per costruire cittadini della rete che siano in grado di smascherare le falsità che circolano nel web[42].

Numerose persone e organizzazioni si dedicano a sfatare i miti di queste bufale, tra queste si segnala il CICAP fondato da Piero Angela, e affiliato al European Council of Skeptical Organisations e al Committee for Skeptical Inquiry.

Discovery Channel produce la trasmissione MythBusters (nota anche come Miti da sfatare). Su Internet, il sito Snopes contiene una delle maggiori collezioni di bufale e leggende metropolitane, con analisi dettagliate.

In lingua italiana si distinguono il sito Bufalopedia[43] , gestito dal giornalista e debunker Paolo Attivissimo, il sito "Bufale.net" [44], blog che si basa sulla neutralità dei singoli utenti, ed il blog sulle bufale che riguardano la medicina MedBunker del medico chirurgo Salvo Di Grazia[45].

Vodafone, tramite un suo comunicato stampa, fa presente che i propri fornitori di piattaforme pubblicitarie devono evitare di fare pubblicità del proprio marchio su digital media che riportino a fake news o su media che istigano all' odio. Sottolinea che le fake news sono notizie che non hanno una fonte primaria, e una persona che presta attenzione nota subito che non è reale[46].

Un altro interessante progetto dedicato alla lotta alle bufale è "Fare Ricerca, mai stato così facile!", ideato dall’Associazione Alunni della Scuola Galileiana di Studi Superiori di Padova a partire dall’anno scolastico 2013/2014, facente parte dell'iniziativa "Attivamente", promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Lo scopo del progetto è quello di educare i giovani studenti a saper valutare la veridicità delle fonti, a non farsi trarre in inganno da ciò che propongono quotidianamente i social media e a saper approcciarsi ad essi[47].

In Italia, per combattere il suddetto fenomeno, il 7 febbraio 2017 viene presentato un disegno di legge "Disposizioni per prevenire la manipolazione dell'informazione online, garantire la trasparenza sul web e incentivare l'alfabetizzazione mediatica". Il provvedimento, che ha raccolto firme da parte di molte formazioni parlamentari, ha l'obiettivo di incentivare un miglior controllo da parte dei proprietari delle piattaforme delle informazioni che circolano all' interno delle stesse. Coloro che non rispettano le indicazioni potrebbero subire multe e contravvenzioni che prevedono fino a 10 mila euro e fino a 2 anni di arresto. [48]. La Polizia Postale, in collaborazione con Skuola.net, sta tentando di sensibilizzare tutti gli studenti del quinto anno, alle prese con gli esami di stato, tramite il progetto "Maturità al sicuro". L'intento è di eliminare il fenomeno delle fake news, delle bufale ed infine delle leggende metropolitane [49].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Fake news, su treccani.it, Vocabolario Treccani. URL consultato il 30/11/2017.
  2. ^ INFORMATION DISORDER : Toward an interdisciplinary framework for research and policy making, su shorensteincenter.org, Council of Europe report DGI(2017)09. URL consultato il 30/11/2017.
  3. ^ a b Accademia della Crusca, Lemmario, V Edizione, volume II, pagina 307
  4. ^ Corriere della Sera del 10 settembre 2010, rubrica di Giorgio De Rienzo
  5. ^ Luca Damani: Bufale: breve storia delle beffe mediatiche da Orson Welles a Luther Blissett, Castelvecchi 2004
  6. ^ Carlo Antonio Vanzon, Dizionario universale della lingua italiana, Tipografia Demetrio Barcellona, Palermo 1840, Tomo I, pag. 327
  7. ^ Questa risposta non è una bufala!, su accademiadellacrusca.it, Accademia della Crusca. URL consultato il 30/11/2017.
  8. ^ La falsa donazione di Costantino, a cura di Gabriele Pepe, Firenze, Ponte alle Grazie, 1992
  9. ^ Fritz Saxl, La storia delle immagini, 1982, pp. 85-104 (tit. orig.: The Appartamento Borgia, in Fritz Saxl, Lectures, I, London, Warburg Institute, 1957, pp. 174-188)
  10. ^ Ingrid Drake Rowland, The Scarith of Scornello: a Tale of Renaissance Forgery, University of Chicago Press, 2004, p. 59
  11. ^ Edoardo Fumagalli, «Un falso tardo-quattrocentesco, lo pseudo-Catone di Annio da Viterbo», 1984, p. 363
  12. ^ a b Riccardo Fubini, «NANNI, Giovanni (Annio da Viterbo)», Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 77 (2012)
  13. ^ Walter Stephens, «Annius of Viterbo», in Anthony Grafton, Glenn Warren Most, Salvatore Settis, The Classical Tradition, 2010 (p. 47)
  14. ^ Mario Signorelli, Fra' Annio da Viterbo, umanista e storico (dissertazione pronunciata all'Accademia degli Ardenti di Viterbo il 2 febbraio 1965, pubblicata in «Memorie domenicane», n.s., vol. XLI, 1965, pp. 102-112
  15. ^ Riccardo Fubini, «Annio da Viterbo nella tradizione erudita toscana», in Storiografia dell'Umanesimo in Italia da Leonardo Bruni ad Annio da Viterbo, p. 341
  16. ^ Napoleone è morto, su wired.it.
  17. ^ thehistorypress.co.uk, https://www.thehistorypress.co.uk/articles/napoleon-is-dead-the-great-stock-exchange-fraud-of-1814/.
  18. ^ gutenberg.org, http://www.gutenberg.org/etext/21027.
  19. ^ 15 burle storiche ormai dimenticate, su focus.it, Focus. URL consultato il 01/12/2017.
  20. ^ a b c Richard S. Levy, Dean Phillip Bell, William Collins Donahue, Kevin Madigan, Jonathan Morse, Amy Hill Shevitz, Norman A. Stillman (a cura di), Antisemitism: A Historical Encyclopedia of Prejudice and Persecution (2005), Vol. I, ABC-CLIO, Inc. pp.508-510. ISBN 978-1-85109-439-4.
  21. ^ a b c d (EN) Protocols of the Learned Elders of Zion. Encyclopedia Britannica.
  22. ^ (EN) Dissemination of racist and anti-Semitic hate material on television programs, su domino.un.org. URL consultato il 28 aprile 2009.
  23. ^ (EN) Svetlana Boym, Conspiracy theories and literary ethics: Umberto Eco, Danilo Kis and The Protocols of Zion: Comparative Literature, Spring 1999.
  24. ^ News: Cinque Classiche Bufale Archeologiche
  25. ^ Cantril, Hadley Albert, su treccani.it, Treccani. URL consultato il 30/11/2017.
  26. ^ Sara Bentivegna Teorie delle comunicazioni di massa pp.23-28, 2003, Bari-Roma, Laterza, ISBN 978-88-420-7137-2.
  27. ^ Documentario RAI Arte "La burla delle false statue di Modigliani
  28. ^ [1]
  29. ^ "Hoax", la sciagura delle bufale telematiche, su repubblica.it, La Repubblica. URL consultato il 06/12/2017.
  30. ^ Bufala: non aprire nessun messaggio chiamato invitation è un virus, su protezionehoax.com, Protezione Hoax. URL consultato il 01/12/2017.
  31. ^ 21 dicembre 2012 fine del mondo: fra un anno l'Apocalisse o forse no, su scienzaesalute.blogosfere.it, BLOGO. URL consultato il 30/11/2017.
  32. ^ Il senatore Cirenga ed il fondo per i parlamentari in crisi, su bufale.net. URL consultato il 30/11/2017.
  33. ^ M5S, la deputata grillina su Facebook: "Le sirene esistono! Perché negare l'evidenza?", su huffingtonpost.it, HUFFPOST. URL consultato il 30/11/2017.
  34. ^ Le sirene trovate a Lampedusa, su butac.it, Butac. URL consultato il 30/11/2017.
  35. ^ Chip sottocutaneo obbligatorio entro due anni tutti lo dovranno avere in Italia, su bufale.net. URL consultato il 30/11/2017.
  36. ^ Umberto Eco e il "Sì" al referendum, su lastampa.it, La stampa. URL consultato il 30/11/2017.
  37. ^ Caso Zanzu, su zanzu.de, Zanzu. URL consultato il 30/11/2017.
  38. ^ Zanzu: il manuale tedesco di educazione sessuale utile alla propaganda razzista, su darlin.it, Darlin. URL consultato il 30/11/2017.
  39. ^ Albert Cantril, The Invasion from Mars:A Study in the Psychology of Panic, Princeton, Princeton University Press, 1940.
  40. ^ Klapper Joseph, su lacomunicazione.it, La comunicazione. URL consultato il 30/11/2017.
  41. ^ Sara Bentivegna Teorie delle comunicazioni di massa pp.28-31, 2003, Bari-Roma, Laterza, ISBN 978-88-420-7137-2.
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Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]