Una notte da leoni
Una notte da leoni (The Hangover) è un film statunitense del 2009 diretto da Todd Phillips, con Bradley Cooper, Ed Helms, Zach Galifianakis, Justin Bartha e Heather Graham. Scritto da Jon Lucas e Scott Moore, e con Todd Phillips e Daniel Goldberg come produttori esecutivi, il film fu prodotto dalla Warner Bros. Productions e dalla Legendary Pictures.
Il film ha vinto il Golden Globe come miglior film commedia o musicale nello stesso anno.
Trama[modifica | modifica wikitesto]
Doug Billings (un agente immobiliare), Phil Wenneck (un insegnante), Stuart Price (un dentista) e Alan Garner (un disoccupato simpatico mentalmente ritardato) sono un gruppo di amici in partenza per Las Vegas per celebrare l'addio al celibato di Doug. Phil e Stu sono amici storici dello sposo, mentre Alan è il futuro cognato il quale non teme alcun pericolo. Partono a bordo di una Mercedes-Benz W111 decappottabile, di proprietà del futuro suocero di Doug, Sid, che tiene alla macchina in modo maniacale, ma che la presta volentieri al futuro genero (rassicurato dal fatto che Doug è un ragazzo assennato, rispettoso e con un lavoro stabile) a patto che non faccia guidare Alan o Phil. Arrivati a Las Vegas, dopo aver preso una suite al lussuosissimo Caesars Palace, brindano alla notte che non dimenticheranno mai.
La mattina dopo, Stu, Alan e Phil si svegliano completamente disorientati: la suite è devastata; una gallina gira per la stanza; a Stu manca un dente, nel bagno si trova una tigre, nel ripostiglio c'è un neonato che piange e, soprattutto, Doug è scomparso.
I personaggi si organizzano per cercare di ricostruire, attraverso i pochi indizi che rintracciano, come hanno trascorso le ultime dodici ore, nella speranza di ritrovare l'amico. Trovata la mamma del neonato, Jade, scoprono che nottetempo Stu l'ha sposata, che il bambino trovato si chiama Tyler (con disappunto di Alan, che lo aveva chiamato Carlos) e che lei è una spogliarellista. Scoprono poi che la tigre che hanno nel bagno appartiene all'eccentrico Mike Tyson, dalla cui villa è stata rubata proprio da loro. L'ex pugile, ritrovato l'animale ed i suoi sequestratori, pretende che i tre gliela riportino a casa.
Alan, resosi conto della gravità della situazione e seriamente proccupato per Doug, confessa di aver messo del roofis (nota anche come droga dello stupro) nella bottiglia con cui hanno brindato sul tetto la sera prima, credendo che fosse ecstasy, allo scopo di sballare sotto le stelle (frase originale degli autori del film) e di godersi maggiormente la serata. Ormai sconfortati, i tre vengono contattati dal criminale cinese Leslie Chow, che sostiene di essere stato derubato da loro di una vincita del casinò e di avere in ostaggio Doug, che usa come merce di scambio.
Così i tre, aiutati dalla neo-moglie di Stu, guadagnati nuovamente i soldi nel casinò, vanno a pagare il riscatto per il loro amico, che si rivela essere in realtà l'omonimo spacciatore di colore che ha dato ad Alan il roofis al posto dell'ecstasy. Proprio grazie allo spacciatore, Stu ha un'intuizione sulla sorte di Doug: è sul tetto dell'albergo. Lo avevano lasciato lì per fargli uno scherzo, ma lo avevano poi dimenticato. Trovato Doug ustionato dal sole e disorientato, il gruppo parte in auto per arrivare appena in tempo alla cerimonia, durante la quale Stu trova finalmente il coraggio per lasciare la dispotica fidanzata Melissa. Infine la macchina fotografica di Stu, rimasta sotto un sedile della Mercedes ormai devastata dalle varie peripezie, viene ritrovata da Alan, il quale comunica agli altri che documenta quanto accaduto nella pazzesca notte dimenticata da tutti. I quattro amici concordano di cancellare la memoria della fotocamera, ma non prima di aver visto insieme, almeno una volta, tutte le immagini, che lo spettatore vede scorrere assieme ai titoli di coda.
Colonna sonora[modifica | modifica wikitesto]
Le musiche del film sono composte da Christophe Beck; la colonna sonora comprende venti canzoni di svariati artisti, tra cui Phil Collins, 50 Cent, Kanye West, The Donnas e Wolfmother. All'interno del film è presente una versione alternativa di Candy Shop di 50 Cent, eseguita da The Dan Band, mentre Right Round di Flo Rida è presente alla fine del film durante i titoli di coda.
Tracce[modifica | modifica wikitesto]
- It's Now Or Never - El Vez
- Thirteen - Danzig
- Take It Off - The Donnas
- Fever - The Cramps
- Wedding Bells - Gene Vincent & His Blue Caps
- In the Air Tonight - Phil Collins
- Stu's Song - Ed Helms
- Rhythm And Booze - Treat Her Right
- Iko Iko - The Belle Stars
- Three Best Friends - Zach Galifianakis
- Ride The Sky II - Revolution Mother
- Candy Shop - 50 Cent
- Canzoni aggiuntive (non presenti nella colonna sonora)
- Who Let the Dogs Out? - Baha Men
- Right Round - Flo Rida ft. Kesha (è una cover di You Spin Me Round (Like a Record) del gruppo musicale Dead or Alive)
- Can't Tell Me Nothing - Kanye West
- Live Your Life - T.I. ft. Rihanna
- Joker And The Thief - Wolfmother
- What Do You Say - Mickey Avalon
- Yeah! - Usher ft. Ludacris & Lil' Jon
Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]
Il film è uscito il 5 giugno 2009 negli Stati Uniti, mentre in Italia è stato distribuito a partire dal 19 giugno dello stesso anno.
Edizioni home video[modifica | modifica wikitesto]
Il successo della commedia è continuato anche con la messa in commercio delle edizioni DVD e Blu-ray Disc, avvenuta il 15 dicembre 2009, diventando uno dei titoli più venduti con oltre 8 milioni di copie,[1] tra quelle a noleggio e in vendita.
Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]
Incassi[modifica | modifica wikitesto]
In Italia, in quattro settimane, ha incassato 3.780.345 euro,[2] con una apertura al botteghino pari a 640.004 euro. Negli USA, in dodici settimane, ha guadagnato 277.247.684 dollari. Globalmente ha totalizzato una cifra pari a $ 467.483.912, a fronte di un budget di soli 35 milioni di dollari,[3] ed è stato acclamato dalla critica in tutto il mondo,[4] dimostrandosi così, alla fine dell'anno, il film più apprezzato del 2009.
Critica[modifica | modifica wikitesto]
Il film è stato apprezzato sia dal pubblico sia dalla critica. Sul sito di recensioni Rotten Tomatoes detiene un 79% di gradimento basato su 214 recensioni professionali, con una media di voti del 6,7.[5] Metacritic ha invece attribuito al film un punteggio del 73%, basato su 31 recensioni.[6]
Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]
- 2010 - Golden Globe
- 2010 - Premio BAFTA
- Nomination Miglior sceneggiatura originale a Jon Lucas e Scott Moore
- 2009 - Critics' Choice Movie Award
- 2010 - Empire Award
- Nomination Miglior commedia
- 2010 - MTV Movie Awards
- Miglior performance comica a Zach Galifianakis
- Miglior momento (Ma che ca...!) a Ken Jeong
- Nomination Miglior film
- Nomination Miglior performance rivelazione a Zach Galifianakis
- Nomination Miglior performance comica a Bradley Cooper
- Nomination Miglior cattivo a Ken Jeong
- 2009 - Satellite Award
- 2009 - Teen Choice Award
- Nomination Miglior film commedia
- Nomination Miglior film estivo
- Nomination Miglior attore protagonista a Bradley Cooper
- Nomination Miglior momento da rockstar a Mike Tyson, Bradley Cooper, Ed Helms e Zach Galifianakis
- Nomination Miglior cattivo a Ken Jeong
- 2009 - British Comedy Awards
- Nomination Miglior commedia a Todd Phillips
- 2010 - People's Choice Awards
- Nomination Miglior film
- Nomination Miglior commedia
- 2009 - St. Louis Film Critics Association
- Miglior film commedia
- 2010 - AFI Award
- Film dell'anno a David Siegel, Daniel Goldberg e Todd Phillips
- 2010 - Eddie Award
- Miglior montaggio in un film commedia o musicale a Debra Neil-Fisher
- 2010 - Artios Award
- Miglior casting per un film studio o commedia indipendente a Juel Bestrop e Seth Yanklewitz
- 2009 - Houston Film Critics Society
- Nomination Miglior attore non protagonista a Zach Galifianakis
- 2010 - Russian National Movie Awards
- Miglior film commedia straniero
- 2010 - WGA Award
- Nomination Miglior sceneggiatura originale a Jon Lucas e Scott Moore
- 2010 - Art Directors Guild
- Nomination Miglior scenografia
- 2009 - Awards Circuit Community Awards
- Nomination Miglior cast
- Nomination Menzioni onorevoli
- 2009 - Detroit Film Critic Society
- Miglior cast
- 2010 - Gay and Lesbian Entertainment Critics Association
- Nomination Premio Dorian alla miglior rivelazione a Ed Helms
- 2009 - Golden Schmoes Awards
- Miglior commedia
- Nomination Miglior frase (Non sapevo che davano anelli nell'Olocausto)
- Nomination Film più sorprendente dell'anno
- Nomination Sorpresa più grande dell'anno
- Nomination Miglior attore non protagonista a Zach Galifianakis
- Nomination Miglior performance rivelazione a Zach Galifianakis
- 2009 - IGN Summer Movie Awards
- Miglior cameo a Mike Tyson
- 2010 - Publicists Guild of America
- Maxwell Weinberg Award al miglior film
Sequel[modifica | modifica wikitesto]
Il sequel, Una notte da leoni 2, esordisce nel 2011, con gli stessi protagonisti diretti dallo stesso regista, Todd Phillips, che verrà tuttavia accolto con meno successo rispetto al primo film. Infine, nel 2013, esce il terzo ed ultimo capitolo della saga, Una notte da leoni 3, che invece riesce a riscuotere più successo del secondo capitolo, seppur con un livello d'apprezzamento inferiore al primo.
Curiosità[modifica | modifica wikitesto]
Le vicende del film sono ispirate in parte a una esperienza realmente vissuta dal produttore Tripp Vinson che per il suo addio al celibato a Las Vegas fini per ubriacarsi fino allo svenimento, allontanandosi dalla sua stessa festa. L'indomani si risvegliò, senza ricordare nulla degli eventi della sera precedente, in un club con un grosso conto da saldare.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Una notte da Leoni è la commedia più venduta in DVD, su filmzone.it. URL consultato il 27 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2012).
- ^ Statistiche, su movieplayer.it. URL consultato il 7 gennaio 2010.
- ^ (EN) The Hangover, su the-numbers.com. URL consultato il 7 gennaio 2010.
- ^ (EN) The Hangover (2009), in Box Office Mojo. URL consultato il 2 dicembre 2009.
- ^ The Hangover Movie Reviews, Pictures, in Rotten Tomatoes, Flixster. URL consultato il 5 ottobre 2010.
- ^ The Hangover Reviews, Ratings, Credits, in Metacritic, CBS. URL consultato il 1º maggio 2010.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikiquote contiene citazioni da Una notte da leoni
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su warnerbros.it.
- (EN) Sito ufficiale, su warnerbros.com.
The Hangover, su YouTube, 14 marzo 2014.
- Una notte da leoni, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- Una notte da leoni, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.
- (EN) Una notte da leoni, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Una notte da leoni, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Una notte da leoni, su Rotten Tomatoes, Flixster Inc.
- (EN, ES) Una notte da leoni, su FilmAffinity.
- (EN) Una notte da leoni, su Metacritic, Red Ventures.
- (EN) Una notte da leoni, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Una notte da leoni, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
- (EN) Una notte da leoni, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.
Controllo di autorità | LCCN (EN) no2009147959 |
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