Umberto III di Savoia

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Umberto III di Savoia
Conte di Savoia
Stemma
Stemma
In carica1148 –
4 marzo 1189
PredecessoreAmedeo III
SuccessoreTommaso I
Altri titoliConte d'Aosta
Conte di Moriana
NascitaAvigliana, 4 agosto 1136
MorteChambéry, 4 marzo 1189 (52 anni)
Luogo di sepolturaAbbazia di Altacomba
Casa realeSavoia
PadreAmedeo III di Savoia
MadreMatilde di Albon
ConsorteFaidiva di Tolosa
Gertrude delle Fiandre
Clemenzia di Zähringen
Beatrice di Mâcon
FigliSofia
Alice (o Agnese)
Eleonora
Tommaso
ReligioneCattolicesimo
Beato Umberto III di Savoia
 

Conte

 
NascitaAvigliana, 4 agosto 1136
MorteChambéry, 4 marzo 1189 (52 anni)
Venerato daChiesa cattolica
Beatificazione1838 da papa Gregorio XVI
Ricorrenza4 marzo

Umberto III di Savoia detto il Beato (Avigliana, 4 agosto 1136Chambéry, 4 marzo 1189) è stato Conte di Savoia e Conte d'Aosta e Moriana dal 1148 al 1189. La Chiesa cattolica lo venera come Beato.

La sua figura divenne leggendaria nei secoli, specie per la fervida fede cui era legato ed infatti fu beatificato nel 1838 da Gregorio XVI.

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Umberto, secondo Samuel Guichenon, era il figlio maschio primogenito del settimo Conte di Savoia e Conte d'Aosta e Moriana, che era stato il primo ad assumere il titolo di Conte di Savoia, Amedeo III, e di Matilde di Albon[1], figlia del Conte d'Albon Ghigo III, e della moglie Regina detta Matilde (Regina nominate Maheldis)[2], di ascendenze inglesi (Dominus Vuigo comes et uxor eius Regina quæ fuit de Anglia), come viene descritta dal documento n° 17 del Cartulare monasterii beatorum Petri et Pauli de Domina[3], forse figlia illegittima di Edgardo Atheling, ultimo discendente del Casato del Wessex, oppure di Eremburga di Mortain e del primo Conte di Sicilia, Ruggero I di Sicilia[4].
Amedeo III di Savoia, secondo lo storico Samuel Guichenon, nel suo Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, era il figlio maschio primogenito del sesto Conte di Savoia e Conte d'Aosta e Moriana e marchese d'Italia, Umberto II, detto il Rinforzato e di Gisella o Giselda di Borgogna[5], figlia del Conte Guglielmo I di Borgogna[6], come viene indirettamente confermata dalla lettera del fratello di Gisella, il futuro, Papa Callisto II, Guido, arcivescovo di Vienne (Guido Viennensis archiepiscopus)[7].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Umberto, detto il Santo o il Desiderato nacque, nel 1136[8], nel Castello di Avigliana[9].

Umberto viene citato per la prima volta nel documento n° CCLXXIII del Regesta comitum Sabaudiae, del 9 gennaio 1137, inerente ad una donazione dei genitori al monastero di Ripalta[10].
Umberto viene ancora citato in un documento del 30 marzo 1143, riportato nel Documenti sigilli e monete appartenenti alla storia della monarchia di Savoia, inerente ad una concessione fatta dai genitori al monastero di San Maurizio d'Agauno[11]; questa donazione viene riportata anche nel documento n° CCLXXXVIII del Regesta comitum Sabaudiae[12].

Suo padre, Amedeo III (per pagare la spesa restituì alcune prerogative ai monaci e cedette delle proprietà ai conti di Ginevra[13]) partecipò alla seconda crociata, assieme al fratellastro, Marchese del Monferrato, Guglielmo V, al seguito di Corrado III di Svevia verso Costantinopoli, arrivandoci verso la fine dell'estate 1147[14]; quando Corrado ritornò a Costantinopoli, Amedeo e Guglielmo, rimasero col nipote, il re di Francia, Luigi VII di Francia[14] e Amedeo guidò con il conte aquitano, Goffredo di Rancon, l'avanguardia delle truppe in Anatolia[15].
Amedeo, secondo lo storico francese, Victor Flour de Saint-Genis, fu imbarcato su una nave che avrebbe dovuto condurlo a Genova, ma morì a Nicosia, nell'isola di Cipro, per esaurimento, nel 1149[16]; secondo Samuel Guichenon, morì a Nicosia il primo aprile 1149 e fu ivi sepolto nella chiesa locale della "Santa Croce"[17], mentre secondo Charles William Previté-Orton, Amedeo morì a Nicosia, ai primi di aprile del 1148, senza essere stato in grado di adempiere al suo voto di crociato[18]; il documento n° CCXCVII del Regesta comitum Sabaudiae, riporta la morte nel 1148 a Cipro (anno 1148 Amadeus comes Maurianensis in Cipro insula obiit), il primo aprile (kalenda aprilis)[19]: anche il Sigiberti Continuatio riporta la morte di Amedeo nel 1148 (Amadeus comes Maurianensis in Cipro insula obiit)[20].
Umberto succedette ad Amedeo III come Umberto III, sotto la reggenza di Amedeo d'Hauterive, monaco cistercense, vescovo di Losanna, che era stato abate di Altacomba ed era stato buon amico di suo padre, Amedeo III[21].

Già durante la reggenza, nel 1149, si ebbero difficoltà con gli abitanti di Torino, che continuarono anche dopo il 1150, anno in cui Umberto cominciò a governare da solo[22]; infatti il documento n° 4 del Cartulaires de Hautcrêt, del 1150, Umberto si cita Humbertus Mauriacensis comes et marchio[23].

Umberto governò in un momento difficile per la Casa Savoia: Federico Barbarossa voleva riconquistare l'autorità imperiale in Savoia e Piemonte, e transitò più volte per i suoi domini con il suo imponente esercito; infatti Umberto III, contrariamente agli altri feudatari del regno di Arles o delle due Borgogne, si era sottratto all'influenza di Federico Barbarossa[24].

Altri nemici erano il vescovo di Torino, che traeva protezione dall'imperatore ed i marchesi di Monferrato e di Saluzzo e il vescovo di Sion[25], mentre i rapporti col vescovo di Tarantasia, Pietro II, erano buoni.
Umberto riuscì durante questi anni turbolenti a conservare per sé soltanto alcune vallate alpine come la valle di Susa, la Valle d'Aosta e la Savoia: il resto dei suoi domini visse periodi bui e di disordini, dovuti anche alle continue ribellioni delle città comunali ed alle incessanti guerre. In Valle d'Aosta però Umberto doveva fare i conti con vescovi ostili, tanto che nel 1186 Federico Barbarossa poté passare impunemente per la regione e sciogliere l'arcivescovo Aimone II di Tarantasia, successore di Pietro II, dai legami vassallatici con il conte[26]. Inoltre nel 1175 il vescovo di Belley riuscì a divenire indipendente, almeno fino al 1188[27]. In questa grande incertezza Umberto parteggiò per i comuni guelfi ed il risultato fu l'invasione della Savoia da parte degli imperiali: due volte Susa venne saccheggiata e vinta.
In quel periodo si avvicinò al cugino, Luigi VII di Francia ed al re d'Inghilterra, Enrico II Plantageneto, che nel 1173, incontrò a Montferrand, nell'Alvernia[28], dove fu combinato il matrimonio tra Alice, figlia primogenita di Umberto III e Giovanni Senzaterra, futuro re d'Inghilterra[29], come viene confermato dal documento n° 31 del Peter der Zweite, Graf von Savoyen, Markgraf in Italien, controfirmato da Guglielmo fratello del conte Umberto (Willelmus frater comitis)[30] e come riporta lo storico normanno, priore dell'abbazia di Bec e sedicesimo abate di Mont-Saint-Michel, Roberto di Torigni[31].

Nel 1178, dalla quarta moglie, Umberto finalmente ebbe il figlio maschio, Tommaso, come ci viene confermato dal documento n° CCCXLVII del Regesta comitum Sabaudiae[32].

Umberto (Humberto comite presidente) viene citato ancora nel documento n° 21 delle Chartes du diocèse de Maurienne, del 1188[33].

Morì dopo circa quarant'anni di regno a Chambéry, il 4 marzo 1189,[34] all'età di cinquantadue anni; anche le Chartes du diocèse de Maurienne riportano la morte di Umberto III al 4 marzo 1189 (Marcius...IV Non - Anno ad incarnatione Domini m.c.lxxx.viiii obiit dognus Humbertus inclitus comes Maur. et marchio Italie)[35]; gli succedette l'unico figlio maschio, Tommaso, sotto tutela e reggenza di Bonifacio, figlio del marchese del Monferrato, Guglielmo V[36].

Venne sepolto nell'Abbazia di Altacomba, dove aveva preso l'abito religioso pochi giorni prima della sua morte[37].
Oggi ad Altacomba sussistono le sole pietre tombali del conte, in quanto l'abbazia fu occupata dai giacobini che forzarono la sua tomba e distrussero i resti, insieme a quelli di altri rappresentanti dei Savoia.

Matrimoni e discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Umberto III di Savoia, che secondo lo storico francese, Victor Flour de Saint-Genis ambiva ad una vita monastica ed era contrario al matrimonio[38], si sposò quattro volte:

  • la prima, ancora molto giovane, nel 1151 con Faidiva di Tolosa (11351154), figlia del Conte di Tolosa[39], Alfonso Giordano, e della moglie Faidiva d'Uzès[40]; il matrimonio viene confermato dal documento n° 26 del Peter der Zweite, Graf von Savoyen, Markgraf in Italien, del 3 gennaio 1151, inerente ad una donazione di Umberto e la moglie,Faidiva (Umbertus comes, Amedei comitis filius……cum uxore sua nomine Faidiva)[41]; il matrimonio viene confermato sia da Samuel Guichenon (che sostiene che la madre di Faidiva era Faidiva di Provenza, figlia di Gilberto di Gévaudan[42], che dallo storico inglese Charles Previté-Orton, il quale sposta l'anno del matrimonio al 1152[43].
    Umberto da Faidiva non ebbe figli[39];
  • la seconda, nel 1155, come ci viene confermato dalla Genealogica Comitum Flandriæ Bertiniana, Continuatio Leidensis et Divionensis, con Gertrude di Lorena[44] († 1186), figlia del signore di Bitche, in Alsazia e conte delle Fiandre, Teodorico di Alsazia, e della sua seconda moglie, Sibilla d'Angiò[44]; la Flandria Generosa (Continuatio Claromariscensis) conferma i genitori di Gertrude[45], dicendo che era la figlia femmina primogenita ed ebbe come primo marito, Umberto III (Gertrudis primogenita nupsit primo comiti de Moriana)[46]; il matrimonio viene confermato sia da Samuel Guichenon, (non più il secondo, ma l'ultimo matrimonio e lo sposta nel 1172) e sostiene che fu annullato per consanguineità[47], che da Charles Previté-Orton, il quale sostiene che ci furono incomprensioni tra i coniugi e Umberto fece imprigionare la moglie, che fu rimessa in libertà solo dopo l'intervento del fratello, Filippo[48]; secondo altre fonti, il matrimonio fu annullato nel 1163 per sterilità della moglie[34]; dopo essersi separata, Gertrude si sposò, nel 1168[48], in seconde nozze con Ugo d'Oisy (Hugoni de Oisi)[46].
    Umberto da Gertrude non ebbe figli[48].
  • la terza, nel 1164, come ci viene confermato da Charles Previté-Orton, con la sorella del duca di Zähringen, Berthold IV, Clemenzia di Zähringen[49] († 1173 circa[50]), che, secondo il Chronicon Sancti Michaelis Luneburgensis, era figlia del duca di Zähringen, Corrado I[51], e di Clemenzia di Namur, come conferma il Gisleberti Chronicon Hanoniense[52]; Clemenzia, circa due anni prima era stata ripudiata dal suo primo marito Enrico XII di Baviera, duca di Baviera e duca di Sassonia[53], a cui aveva dato un figlio maschio morto prematuramente[53].
    Umberto da Clemenzia ebbe due[54] o tre[55] figlie:
  • ed infine la quarta ed ultima, nel 1177, come ci viene confermato da Charles Previté-Orton, con Beatrice di Mâcon[57] ( 1160 circa - † 1230[58]), figlia di Gerardo I, conte di Mâcon e di Vienne e di Maurette de Salins, come ci viene confermato dalla Chronica Albrici Monachi Trium Fontium[59].
    Umberto da Beatrice ebbe due figli[54][55]:

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Amedeo II di Savoia Oddone di Savoia  
 
Adelaide di Susa  
Umberto II di Savoia  
Giovanna di Ginevra Gérold II di Ginevra  
 
Gisella di Borgogna  
Amedeo III di Savoia  
Guglielmo I di Borgogna Rinaldo I di Borgogna  
 
Alice di Normandia  
Giselda di Borgogna  
Stefania di Vienne Gerardo di Vienne  
 
 
Umberto III di Savoia  
Ghigo II d'Albon Ghigo I d'Albon  
 
Adelaide di Torino  
Ghigo III d'Albon  
Pétronille d'Argental Artaud d'Argental  
 
Pétronille de Royans  
Mahaut d'Albon  
Edgardo Atheling Edoardo l'esiliato  
 
Agata di Kiev  
Matilde d'Inghilterra  
Margherita di Scozia Duncan I di Scozia  
 
Sibilla di Northumberland  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, pag 230
  2. ^ (LA) Regeste dauphinois, ou Répertoire chronologique et analytique des documents, tome I, fascicolo II, doc. 3067, colonna 524
  3. ^ (LA) Cartulare monasterii beatorum Petri et Pauli de Domina, doc. 17, pagg. 19 - 22
  4. ^ Francesco Cognasso, I Savoia, Ed. Corbaccio, Milano, 1999, ISBN 88-7972-135-6, pag. 43. Si è ritenuto a lungo che Matilde fosse figlia di Edgardo Atheling, ultimo discendente del Casato del Wessex, ma pare infine che ella fosse invece figlia di Ruggero I di Sicilia e della sua seconda moglie, Eremburga di Mortain. (vedi: genealogy.euweb e Geneanet Archiviato il 16 aprile 2013 in Internet Archive.)
  5. ^ (FR) Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, pag 217
  6. ^ (LA) Regesta comitum Sabaudiae, pag 79
  7. ^ (LA) Cartulaire de l'abbaye de Saint-André-Le-Bas-de-Vienne, documento n° 72, pag 281
  8. ^ (FR) Histoire de Savoie, pag 212
  9. ^ Biografie dei Savoia - Umberto III, su Storiologia. URL consultato il 4 marzo 2018.
  10. ^ (LA) Regesta comitum Sabaudiae, doc. CCLXXIII, pag 99
  11. ^ (LA) Documenti sigilli e monete appartenenti alla storia della monarchia di Savoia, pagg 60 e 61
  12. ^ (LA) Regesta comitum Sabaudiae, doc. CCLXXXVIII, pagg 103 e 104
  13. ^ (FR) Histoire de Savoie, pag 202, nota 1
  14. ^ a b (EN) #ES The early history of the house of Savoy (1000-1233), pag 311
  15. ^ (EN) #ES The early history of the house of Savoy (1000-1233), pagg 311 e 312
  16. ^ (FR) Histoire de Savoie, pag 203
  17. ^ (FR) Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, pag 228
  18. ^ (EN) #ES The early history of the house of Savoy (1000-1233), pag 312
  19. ^ (LA) Regesta comitum Sabaudiae, doc. CCXCVII, pag 107
  20. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores (in Folio) (SS), tomus VI, Sigiberti Continuatio, anno 1148, pag 453
  21. ^ (EN) The early history of the house of Savoy (1000-1233), pag 317
  22. ^ (EN) The early history of the house of Savoy (1000-1233), pagg 317 e 318
  23. ^ (LA) Cartulaires de la chartreuse d'Oujon et de l'abbaye de Hautcrêt, Cartulaires de Hautcrêt, doc. 4, pagg 5 e 6
  24. ^ Paul Fournier, "Il regno di Borgogna o d'Arles dal XI al XV secolo", cap. XI, vol. VII, pag 391
  25. ^ Paul Fournier, "Il regno di Borgogna o d'Arles dal XI al XV secolo", cap. XI, vol. VII, pag 392
  26. ^ Alessandro Barbero, Valle d'Aosta medievale, Napoli, Liguori Editore, 2000 (ISBN 8820731622) pagina 28
  27. ^ Alessandro Barbero, Valle d'Aosta medievale, Napoli, Liguori Editore, 2000 (ISBN 8820731622) pagine 22, 23
  28. ^ Frederick Maurice Powicke, I regni di Filippo Augusto e Luigi VIII di Francia, vol. V, pag 788
  29. ^ Doris M. Stenton, Inghilterra: Enrico II, in: Storia del mondo medievale, vol. VI, pag 115
  30. ^ a b (LA) Peter der Zweite, Graf von Savoyen, Markgraf in Italien, doc. 31, pagg 8 - 12
  31. ^ a b (LA) Chronique de Robert de Torigni, abbé du Mont-Saint-Michel, Volume 2, pag 27
  32. ^ (LA) Regesta comitum Sabaudiae, doc. CCCXLVII, pag 127
  33. ^ (LA) Chartes du diocèse de Maurienne, doc. 21, pagg 35 -38
  34. ^ a b Fabio Arduino, Umberto III di Savoia, in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it, 2007. URL consultato il 4 marzo 2018.
  35. ^ (LA) Chartes du diocèse de Maurienne, pag 340
  36. ^ (FR) Histoire de Savoie, pag 222
  37. ^ Jacquemoud, op.cit., p.50
  38. ^ (FR) Histoire de Savoie, pag 213
  39. ^ a b (FR) Histoire de Savoie, pag 213, nota 2
  40. ^ (FR) Histoire Générale de Languedoc, Notes, Tome IV, documento n° L, par. XV, pag. 224
  41. ^ (LA) Peter der Zweite, Graf von Savoyen, Markgraf in Italien, doc. 26, pag 7
  42. ^ (FR) Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, pag 239
  43. ^ (EN) The early history of the house of Savoy, pag 318
  44. ^ a b (LA) #ES Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus IX, Genealogica Comitum Flandriæ Bertiniana, Continuatio Leidensis et Divionensis, pag. 307, nota 21 Archiviato il 15 maggio 2018 in Internet Archive.
  45. ^ (LA) #ES Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus IX, Flandria Generosa (Continuatio Claromariscensis), par. 1, pag. 326 Archiviato il 15 maggio 2018 in Internet Archive.
  46. ^ a b (LA) #ES Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus IX, Flandria Generosa (Continuatio Claromariscensis), par. 1, pag. 327 Archiviato il 23 settembre 2015 in Internet Archive.
  47. ^ (FR) Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, pag 240
  48. ^ a b c (EN) The early history of the house of Savoy, pag 319
  49. ^ (EN) The early history of the house of Savoy, pag 329
  50. ^ (EN) The early history of the house of Savoy, pag 329, nota 3
  51. ^ (LA) #ES Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXIII, Chronicon Sancti Michaelis Luneburgensis, pag. 396, nota 39 Archiviato l'11 marzo 2016 in Internet Archive.
  52. ^ (LA) #ES Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXI, Gisleberti Chronicon Hanoniense, pag. 508, nota 98 Archiviato il 15 dicembre 2017 in Internet Archive.
  53. ^ a b (LA) #ES Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXIII, Chronicon Sancti Michaelis Luneburgensis, pag. 396 Archiviato l'11 marzo 2016 in Internet Archive.
  54. ^ a b c (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: COMTES de SAVOIE et de MAURIENNE 1060-1417 - HUMBERT de Savoie
  55. ^ a b c (LA) #ES Genealogy: The House of Savoy - Umberto III
  56. ^ (LA) #ES Regesta comitum Sabaudiae, doc. CDVII, pag. 151
  57. ^ (EN) The early history of the house of Savoy, pag 352
  58. ^ (LA) Peter der Zweite, Graf von Savoyen, Markgraf in Italien, doc. 74, pag 32
  59. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXI, Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, anno 1190, pag 863 Archiviato il 7 febbraio 2019 in Internet Archive.
  60. ^ (LA) Il conte Umberto I (Biancamano) e il re Ardoino : ricerche e documenti, doc. XXXVI, pag 204
  61. ^ Le Europäische Stammtafeln sono una raccolta di tavole genealogiche delle (più influenti) famiglie europee.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie[modifica | modifica wikitesto]

Letteratura storiografica[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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