Clemenzia di Zähringen

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Clemenzia di Zähringen
Duchessa consorte di Sassonia e di Baviera
Stemma
Stemma
In carica11471162 (Sassonia)
11561162 (Baviera)
PredecessoreSofia di Winzenburg come duchessa di Sassonia
Teodora Comnena come duchessa di Baviera
SuccessoreMatilde d'Inghilterra
Contessa consorte di Savoia
In carica11641173 circa
PredecessoreGertrude delle Fiandre
SuccessoreBeatrice di Mâcon
Morte1173 circa
Luogo di sepolturaAbbazia di Altacomba, Savoia, Francia
DinastiaZähringen
PadreCorrado I di Zähringen
MadreClementia di Namur
ConiugiEnrico il Leone
Umberto III di Savoia
FigliDi primo letto:
Enrico
Gertrude
Richenza
Di secondo letto:
Sofia
Alice
Eleonora

Clemenzia di Zähringen (... – 1173 circa) fu duchessa consorte di Sassonia dal 1147 e di Baviera dal 1156 fino al 1162 e poi contessa consorte di Savoia, dal 1164 alla sua morte.

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Clemenzia, secondo il Chronicon Sancti Michaelis Luneburgensis, era figlia del duca di Zähringen e Rector Burgundiae[1], Corrado I[2], e, come conferma il Gisleberti Chronicon Hanoniense, di Clemenzia di Namur[3], che, secondo la Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, era figlia del conte di Namur, Goffredo I e della sua seconda moglie, Ermesinda di Lussemburgo, figlia del conte di Lussemburgo, Corrado I[4] e di Clemenza d'Aquitania, figlia, secondo La comtesse Reine di Ad. Fabri era discendente dai conti di Poitiers e duchi d'Aquitania[5] di Pierre-Guillaume VII, duca d'Aquitania e conte di Poitiers.
Corrado I di Zähringen, come ci conferma la Genealogia Zaringorum era figlio del duca di Svevia e duca di Zähringen, Bertoldo II, e della moglie, Agnese di Rheinfelden[6], figlia del duca di Svevia e anti-re, Rodolfo di Rheinfelden[7] e della moglie[8], Adelaide di Savoia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Tomba di Clemenzia di Zähringen nell'abbazia di Altacomba

Nella politica di contrapposizione al casato degli Hohenstaufen, suo padre Corrado I si avvicinò al casato dei Welfen, e per rafforzare questa alleanza, fra Corrado I e i Welfen della Germania meridionale[9], Clemenzia, nel 1147, fu data in moglie, come conferma anche la Helmoldi Chronica Slavorum II, al duca di Sassonia, Enrico il Leone[10], figlio di Enrico l'Orgoglioso (duca di Baviera, Sassonia e marchese di Toscana) e di Gertrude di Sassonia, e cugino dell'imperatore Federico Barbarossa (figlio di Giuditta di Baviera, duchessa di Svevia, sorella di Enrico l'Orgoglioso).
A suo marito, Enrico il Leone, a Ratisbona, il 17 settembre 1156, gli fu conferito anche il titolo di duca di Baviera, da cui venne distaccato il neonato ducato d'Austria, dato a Enrico II di Babenberg, detto Jasomirgott, precedente duca di Baviera[11].

Clemenzia, fu la prima moglie di Enrico il Leone e, in dote aveva portato delle terre attorno a Badenweiler che Enrico poi cedette a Federico Barbarossa nel 1158 ricevendo in cambio altre terre.

Dopo questi avvenimenti rapporti tra suo marito, Enrico e Federico Barbarossa erano ottimi, mentre tra il fratello di Clemenzia, il duca di Zähringen, Bertoldo IV, che nel 1152, aveva in pratica perso il titolo di Rector Burgundiae, in quanto Federico Barbarossa aveva sposato la contessa di Borgogna, Beatrice[12] e Federico erano più problematici; questa situazione portò Enrico a decidere di ripudiare Clemenzia per poter salvaguardare l'alleanza con l'imperatore. I due si separarono formalmente a Costanza il 23 novembre 1162.

Clemenzia rimase quindi libera per un paio d'anni quando, anche per la ricerca di una nuova alleanza con i Savoia da parte di Bertoldo, come ci viene confermato dallo storico inglese Charles Previté-Orton, si sposò in seconde nozze, diventando la sua terza moglie, con il conte di Savoia e conte d'Aosta e Moriana, Umberto III di Savoia[13], che, secondo lo storico francese, Samuel Guichenon, nel suo Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, era il figlio maschio primogenito del settimo conte di Savoia e conte d'Aosta e Moriana, che era stato il primo ad assumere il titolo di conte di Savoia, Amedeo III, e di Matilde di Albon[14], figlia del conte d'Albon Ghigo III, e e della moglie Regina detta Matilde (Regina nominate Maheldis)[15], di ascendenze inglesi (Dominus Vuigo comes et uxor eius Regina quæ fuit de Anglia), come viene descritta dal documento n° 17 del Cartulare monasterii beatorum Petri et Pauli de Domina[16], forse figlia illegittima di Edgardo Atheling, ultimo discendente del casato del Wessex, oppure di Eremburga di Mortain e del primo conte di Sicilia, Ruggero I di Sicilia[17].
La prima moglie, secondo lo storico francese, Victor Flour de Saint-Genis, era stata Faidiva di Tolosa[18] (1133 circa-1154), che non gli aveva dato eredi[18], mentre la seconda, come ci viene confermato dalla Genealogica Comitum Flandriæ Bertiniana, Continuatio Leidensis et Divionensis, era stata Gertrude delle Fiandre[19] (1135-1186); il matrimonio viene confermato da Charles Previté-Orton, il quale sostiene che ci furono incomprensioni tra i coniugi e Umberto fece imprigionare la moglie, che fu rimessa in libertà solo dopo l'intervento del fratello, Filippo[20], e dalla quale divorziò nel 1163; anche Gertrude non gli diede figli[20].

Umberto si era ritirato nell'abbazia di Aulps, vestendo l'abito bianco dei monaci entro l'ordine dei Certosini[18]; tuttavia poiché, per la contea, occorreva un erede, Umberto III, si alleò con gli Zähringen e, nel 1164, si sposò con Clemenzia[13].

Clemenzia morì nel 1173 circa[21], lasciando Umberto di nuovo senza un erede maschio; il documento n° CCCXLV del Regesta comitum Sabaudiae, datato 1173, fa riferimento a Clemenzia, senza nominarla (ex relicta Henrici ducis)[22], per cui si risposò una quarta volta con Beatrice del Viennois da cui, finalmente ebbe l'erede, Tommaso I di Savoia.

Figli[modifica | modifica wikitesto]

Clemenzia ad Enrico diede tre figli[23][24]:

Clemenzia ad Umberto diede due[26] o tre[27] figlie:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Austin Lane Poole, Federico Barbarossa e la Germania, vol. IV, cap. XXIV, pag. 831
  2. ^ a b (LA) #ES Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXIII, Chronicon Sancti Michaelis Luneburgensis, pag. 396, nota 39 Archiviato l'11 marzo 2016 in Internet Archive.
  3. ^ (LA) #ES Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXI, Gisleberti Chronicon Hanoniense, pag. 508, nota 98 Archiviato il 15 dicembre 2017 in Internet Archive.
  4. ^ (LA) Monumenta germanica Historica, tomus XXIII; Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, Pag 851 Archiviato il 12 dicembre 2017 in Internet Archive.
  5. ^ (FR) #ES Fabri ´La comtesse Reine´, pag. 8
  6. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores (in Folio) (SS), tomus XIII, Genealogia Zaringorum, par. 3 e 4, pagg 735 e 736
  7. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores (in Folio) (SS), tomus XIII, Genealogia Zaringorum, par. 3, pag 735, nota **
  8. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores (in Folio) (SS), tomus V, Bertholdi Annales, anno 1079, pag 319
  9. ^ A. Haverkamp "Medieval Germany" Oxford University Press 1992
  10. ^ a b (LA) #ES Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXI, Helmoldi Chronica Slavorum, par. 10, pag. 95
  11. ^ Austin Lane Poole, Federico Barbarossa e la Germania, vol. IV, cap. XXIV, pag. 827
  12. ^ Austin Lane Poole, Federico Barbarossa e la Germania, vol. IV, cap. XXIV, pag. 832
  13. ^ a b (EN) The early history of the house of Savoy, pag 329
  14. ^ (FR) Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, pag 230
  15. ^ (LA) Regeste dauphinois, ou Répertoire chronologique et analytique des documents, tome I, fascicolo II, doc. 3067, colonna 524
  16. ^ (LA) Cartulare monasterii beatorum Petri et Pauli de Domina, doc. 17, pagg. 19 - 22
  17. ^ Francesco Cognasso, I Savoia, Ed. Corbaccio, Milano, 1999, ISBN 88-7972-135-6, pag. 43. Si è ritenuto a lungo che Matilde fosse figlia di Edgardo Atheling, ultimo discendente del Casato del Wessex, ma pare infine che ella fosse invece figlia di Ruggero I di Sicilia e della sua seconda moglie, Eremburga di Mortain. (vedi: genealogy.euweb e Geneanet Archiviato il 16 aprile 2013 in Internet Archive.)
  18. ^ a b c (FR) Histoire de Savoie, pag 213, nota 2
  19. ^ (LA) #ES Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus IX, Genealogica Comitum Flandriæ Bertiniana, Continuatio Leidensis et Divionensis, pag. 307, nota 21 Archiviato il 15 maggio 2018 in Internet Archive.
  20. ^ a b (EN) The early history of the house of Savoy, pag 319
  21. ^ (EN) The early history of the house of Savoy, pag 329, nota 3
  22. ^ (LA) #ES Regesta comitum Sabaudiae, doc. CCCXLV, pag. 126
  23. ^ a b (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: DUKES of SAXONY 1137-1138, 1142-1180, WELF - KLEMENTIA von Zähringen (HEINRICH "der Löwe" Duke of Saxony)
  24. ^ (LA) #ES Genealogy: Welf 2 - Klementia von Zähringen (Heinrich "der Löwe")
  25. ^ (LA) #ES Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXI, Helmoldi Chronica Slavorum, par. 14, pag. 99
  26. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: COMTES de SAVOIE et de MAURIENNE 1060-1417 - KLEMENTIA von Zähringen (HUMBERT de Savoie)
  27. ^ a b (LA) #ES Genealogy: The House of Savoy - Klementia von Zähringen (Umberto III of Savoy)
  28. ^ (LA) #ES Regesta comitum Sabaudiae, doc. CDVII, pag. 151
  29. ^ (LA) Peter der Zweite, Graf von Savoyen, Markgraf in Italien, doc. 31, pagg 8 - 12
  30. ^ (LA) Chronique de Robert de Torigni, abbé du Mont-Saint-Michel, Volume 2, pag 27

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie[modifica | modifica wikitesto]

Letteratura storiografica[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Contessa consorte di Savoia Successore
Gertrude delle Fiandre 1164 - 1173 circa Beatrice di Mâcon
Controllo di autoritàVIAF (EN80322979 · CERL cnp01146445 · GND (DE135881919