Parasite (film 2019): differenze tra le versioni

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Settimane dopo essere stato colpito, Ki-woo si risveglia dal coma e viene condannato, insieme alla madre, a [[libertà vigilata]] per frode. Ki-jeong, invece, è morta a causa della sua ferita e di Ki-taek si sono completamente perse le tracce.
Settimane dopo essere stato colpito, Ki-woo si risveglia dal coma e viene condannato, insieme alla madre, a [[libertà vigilata]] per frode. Ki-jeong, invece, è morta a causa della sua ferita e di Ki-taek si sono completamente perse le tracce.


Un giorno, mentre osserva la casa dei Park, ormai venduta ad una famiglia tedesca, Ki-woo riesce a codificare un messaggio da parte del padre Ki-taek, scoprendo che ora vive nel bunker sotto la casa. Ki-woo spera che un giorno avrà abbastanza denaro da poter comprare la casa e liberare il padre.
Un giorno, mentre osserva la casa dei Park, ormai venduta a una famiglia tedesca, Ki-woo riesce a decodificare un messaggio da parte del padre Ki-taek, scoprendo che ora vive nel bunker sotto la casa. Ki-woo spera che un giorno avrà abbastanza denaro da poter comprare la casa e liberare il padre.


== Produzione ==
== Produzione ==

Versione delle 12:31, 10 feb 2020

Parasite
File:Parasite film.png
Song Kang-ho in una scena del film
Titolo originale기생충
Gisaengchung
Lingua originalecoreano
Paese di produzioneCorea del Sud
Anno
Durata132 min
Rapporto2,35 : 1
Generethriller, commedia, drammatico
RegiaBong Joon-ho
SoggettoBong Joon-ho
SceneggiaturaBong Joon-ho, Han Ji-won
ProduttoreBong Joon-ho, Kwak Sin-ae, Moon Yang-kwon, Jang Yeong-hwan
Produttore esecutivoMiky Lee
Casa di produzioneBarunsun E&A
Distribuzione in italianoAcademy Two
FotografiaHong Kyung-pyo
MontaggioYang Jin-mo
Effetti specialiHong Jeong-ho, Jung Do-ahn, Park Kyung-soo
MusicheJung Jae-il
ScenografiaLee Ha-jun
CostumiChoi Se-yeon
TruccoKim Seo-jeong, Kwak Tae-yong, Hwang Hyo-kyun
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Logo ufficiale del film

[[Categoria:Film sudcoreani del 2019]]

Parasite (기생충?, 寄生蟲?, GisaengchungLR, Kisaengch'ungMR ɡ̊i.sʰɛ̝ŋ.t͡ɕʰuŋ) è un film del 2019 diretto da Bong Joon-ho.

È stato presentato al 72º Festival di Cannes, dove ha vinto la Palma d'oro, diventando il primo film sudcoreano ad aggiudicarsi tale riconoscimento.[1][2] È stato anche il primo film coreano a venire candidato ai Premi Oscar, vincendone quattro, tra cui quello per il miglior film.[3][4]

Trama

La famiglia Kim, composta dal padre Kim Ki-taek, la madre Chung-sook, il figlio Ki-woo e la figlia Ki-jeong, vive di sussidio di disoccupazione in un piccolo e sudicio appartamento seminterrato, facendo lavori temporanei a basso costo e lottando per far quadrare i conti. Una sera, un amico di Ki-woo, Min-Hyuk, che si sta preparando per andare a studiare all'estero, regala alla famiglia Kim una roccia della collezione del nonno, la quale dovrebbe portare loro ricchezza: la famiglia Kim è entusiasta del regalo.

I due amici escono insieme e Min-Hyuk suggerisce che Ki-woo si finga studente universitario per assumere il suo lavoro come tutor inglese per la ricca figlia adolescente della famiglia Park, Da-hye. Ki-woo accetta e si reca al colloquio, dove incontra la madre della famiglia: questa rimane sorpresa dalla bravura del ragazzo durante la lezione, e lo assume. Una volta che il ragazzo viene assunto, anche il resto della famiglia trova lavoro presso la famiglia Park (fingendosi sofisticati e di non essere parenti) grazie a ingegnosi suggerimenti dati ad ognuno di loro: Ki-woo inizia una relazione con Da-hye, Ki-jeong si finge un'affermata artista e comincia a tenere lezioni di arteterapia al loro figlio Da-song, Ki-taek viene assunto come loro autista dopo il licenziamento del precedente(Ki-jeong aveva lasciato della biancheria nella loro auto per far credere che l’uomo avesse avuto relazioni sessuali in auto) e Chung-sook diventa la loro domestica, facendo licenziare la precedente governante Moon-gwang, dopo aver fatto scambiare ai Park una sua comune allergia alle pesche per tubercolosi.

Quando i Park lasciano la casa per andare in campeggio e festeggiare il compleanno di Da-song, i Kim occupano completamente la loro villa e fanno finta che questa sia la loro reggia. La notte stessa la famiglia si ubriaca, fino a quando l'ex governante Moon-gwang ritorna alla villa con la scusa di aver dimenticato qualcosa nello scantinato. La famiglia decide di farla entrare e l'ex governante si dirige nel seminterrato. Apre tuttavia un bunker segreto, rivelando che suo marito Geun-sae vive lì da anni per scappare dai suoi numerosi debiti e nascondersi agli strozzini. Mentre supplica Chung-sook di mantenere il segreto, la donna casualmente scopre la presenza degli altri Kim nel bunker e minaccia di rivelare a tutti il loro imbroglio di aver finto di non essere una famiglia, iniziando così una lotta.

All’improvviso chiamano i Park, comunicando alla loro domestica che una forte pioggia ha rovinato il loro viaggio e che rientreranno a casa entro pochi minuti. I Kim imprigionano la coppia nel bunker e sistemano freneticamente la casa per farla apparire in ordine; Moon-gwang, però, si libera, prova a scappare e avvisare la famiglia Park dell'imbroglio: salendo le scale del seminterrato, l'ex governante viene fermata da un calcio di Chung-sook, cade dalle scale e sbatte la testa sul muro, causando una commozione cerebrale che si rivelerà fatale. Ki-taek fissa il corpo esanime della donna per qualche secondo, prima di trascinarlo nel bunker e chiudendo i due all'interno. Nel frattempo, la signora Park spiega a Chung-sook che da piccolo, dopo la festa del suo compleanno, suo figlio era rimasto traumatizzato dalla visione di un “fantasma” che emergeva dallo scantinato: Geun-sae. Durante la notte, i tre Kim riescono a scappare dalla casa inosservati ma ritrovano il proprio appartamento seminterrato inondato dalla pioggia. Dopo aver recuperato alcuni oggetti, i tre trascorrono la notte in una palestra locale, assieme ad altri centinaia di cittadini cacciati dalle proprie abitazioni a causa del diluvio.

Il giorno dopo, la signora Park organizza una festa di compleanno per suo figlio e invita anche lo staff. Ki-woo torna al bunker con la pietra regalatagli dall'amico per uccidere i due, ma perde la pietra e viene imprigionato da Geun-sae. Ki-woo riesce a scappare, ma arrivato in cima alle scale cade e viene colpito alla testa da Geun-sae con la roccia. Geun-sae è ora libero, recupera un coltello dalla cucina e corre verso la festa, dove pugnala Ki-jeong nel petto. Quando Da-song vede il "fantasma", ha un attacco epilettico e i genitori supplicano Ki-taek di lanciargli le chiavi per correre all'ospedale; questo, però, rimane immobile mentre cerca di salvare la figlia. La gente prova a fermare Geun-sae ma viene ferita e durante la fuga degli invitati dalla festa scoppia una collutazione tra Geun-sae e Chung-sook; quest'ultima riesce a uccidere l’uomo. Ki-taek lancia le chiavi dell'auto al signor Park ma finiscono sotto il corpo di Geun-sae. Park le recupera, ma è schifato dal suo odore: a questo punto Ki-taek recupera un coltello e pugnala fatalmente il signor Park nel petto, stanco della sua arroganza. La signora Park sviene, e Ki-taek è costretto a scappare dalla villa, lasciando soli i propri familiari.

Settimane dopo essere stato colpito, Ki-woo si risveglia dal coma e viene condannato, insieme alla madre, a libertà vigilata per frode. Ki-jeong, invece, è morta a causa della sua ferita e di Ki-taek si sono completamente perse le tracce.

Un giorno, mentre osserva la casa dei Park, ormai venduta a una famiglia tedesca, Ki-woo riesce a decodificare un messaggio da parte del padre Ki-taek, scoprendo che ora vive nel bunker sotto la casa. Ki-woo spera che un giorno avrà abbastanza denaro da poter comprare la casa e liberare il padre.

Produzione

Le riprese principali del film sono cominciate il 18 maggio 2018 e si sono concluse il 19 settembre dello stesso anno,[5][6] per una durata totale di 77 giorni[7], nelle città di Seoul e Jeonju, con un budget di circa 13,5 miliardi di won, pari a circa 11,5 milioni di dollari.[8][9]

Colonna sonora

La colonna sonora del film è stata composta da Jung Jae-il, che aveva già collaborato con Bong Joon-ho nel suo precedente film Okja (2017).[10] È stata pubblicata in un album in Corea del Sud il 31 maggio del 2019 da Stone Music Entertainment.[11]

Il brano presente durante i titoli di coda, Soju One Glass, è stato scritto dal regista e cantato da Choi Woo-shik, interprete di Ki-woo nel film.[12] In una scena del film è presente il brano In ginocchio da te di Gianni Morandi, scelto dal regista per via del suo titolo.[13]

Tracce

Musiche di Jung Jae-il.

  1. Opening – 2:07
  2. Conciliation I – 1:04
  3. On the Way to Rich House – 0:55
  4. Conciliation II – 1:10
  5. Plum Juice – 0:55
  6. Mr. Yoon and Park – 1:51
  7. Conciliation III – 1:17
  8. The Belt of Faith – 7:13
  9. Moon-gwang Left – 0:56
  10. Camping – 3:05
  11. The Hellgate – 1:15
  12. Heartrending Story of Bubu – 1:53
  13. Zappaguri – 1:47
  14. Ghost – 2:00
  15. The Family is Busy – 1:09
  16. Busy to Survive – 1:53
  17. The Frontal Lobe of Ki-taek – 2:42
  18. Water, Ocean – 4:41
  19. Water, Ocean Again – 1:36
  20. It is Sunday Morning – 4:03
  21. Blood and Sword – 3:02
  22. Yasan – 1:15
  23. Moving – 1:44
  24. Ending – 0:53
  25. Choi Woo-shikSoju One Glass – 3:20 (testo: Bong Joon-ho)

Promozione

La locandina del film è stata diffusa online l'8 aprile 2019.[14] Il primo trailer internazionale del film è stato pubblicato online il 9 aprile 2019.[15]

Distribuzione

Il cast del film nell'aprile 2019.

Il film è stato presentato in anteprima il 21 maggio 2019 in concorso alla 72ª edizione del Festival di Cannes.[16][17] È stato distribuito nelle sale cinematografiche coreane da CJ Entertainment a partire dal 30 maggio 2019.[18]

È stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane il 7 novembre 2019 da Academy Two.[19]

Il 6 febbraio 2020 è ritornato nelle sale cinematografiche italiane.

Accoglienza

Incassi

Il film ha incassato in Corea del Sud l'equivalente di 70,9 milioni di dollari statunitensi e altri 51,7 milioni nel resto del mondo, per un totale di 122,6 milioni di dollari.[20] È diventato il film di maggiore incasso del regista Bong Joon-ho.[21]

Critica

Il film è stato accolto in maniera unanime e positivo dalla critica: su Rotten Tomatoes detiene una percentuale del 99% di pareri positivi basata su 248 recensioni da parte dei critici specializzati, con una media del 9,4.[22] Metacritic gli assegna un punteggio di 96 su 100, basato su 48 recensioni.[23]

A. O. Scott del New York Times lo ha definito «terribilmente divertente, quel tipo di film intelligente, generoso, esteticamente energico che annulla le stanche distinzioni tra film d'essai e film di intrattenimento».[24]

Riconoscimenti

Parasite ha vinto la Palma d'oro al Festival di Cannes del 2019. È stato il primo film sudcoreano a farlo, così come il primo film a vincere con un voto unanime da La vita di Adele del 2013. È stato candidato per tre premi ai Golden Globe: miglior regista, miglior sceneggiatura e miglior film in lingua straniera, vincendo in quest'ultima categoria e diventando così il primo film coreano sia a ricevere una candidatura, che ad aggiudicarsi una statuetta. È inoltre diventato il secondo film straniero a venir candidato per lo Screen Actors Guild Award per la miglior interpretazione di un cast in un film (e il primo a vincere il premio) dopo La vita è bella. Candidato inoltre a sei Premi Oscar 2020, è stato il trionfatore dell'edizione aggiudicandosene ben quattro, ovvero quelli per il miglior film (prima opera in assoluto non in lingua inglese a riuscirci), la migliore regia, la migliore sceneggiatura originale (primo lavoro non in lingua inglese a riuscirci da Un uomo, una donna nell'edizione del 1967), e per il miglior film internazionale, diventando anche in questi casi la prima pellicola sudcoreana ad aggiudicarsi la statuetta in tali categorie, nonché il primo film in assoluto a vincere il premio in quest'ultima con la nuova denominazione.

Adattamenti

Nel gennaio 2020 è stata annunciata una miniserie televisiva HBO, adattata dal film, prodotta da Bong e Adam McKay.[46]

Note

  1. ^ a b (EN) Peter Debruge, Bong Joon-ho’s ‘Parasite’ wins the Palme d’Or at Cannes, su variety.com, Variety, 25 maggio 2019. URL consultato il 26 maggio 2019.
  2. ^ (EN) Anthony D'Alessandro, ‘Parasite’ Palme d’Or winner Bong Joon-Ho on pic’s North Korea jokes, su deadline.com, 25 maggio 2019. URL consultato il 26 maggio 2019.
  3. ^ (EN) Oscars: The Complete Winners List, su hollywoodreporter.com, 9 febbraio 2020. URL consultato il 10 febbraio 2020.
  4. ^ (EN) Bong Joon Ho's 'Parasite' makes Oscars history as first-ever Korean best picture nominee, su Los Angeles Times, 13 gennaio 2020. URL consultato il 26 gennaio 2020.
  5. ^ (EN) Sonia Kil, Bong Joon-ho’s ‘Parasite’ starts shooting (EXCLUSIVE), su variety.com, Variety, 30 maggio 2018. URL consultato il 3 febbraio 2019.
  6. ^ (EN) BONG Joon-ho’s PARASITE enters production, su koreanfilm.or.kr. URL consultato il 3 febbraio 2019.
  7. ^ (EN) BONG Joon-ho’s PARASITE wraps production, su koreanfilm.or.kr. URL consultato il 3 febbraio 2019.
  8. ^ (KO) 황금종려상 받은 ‘기생충’ 제작비 135억원 든 이유…봉준호 “비정상의 정상화”, su msn.com, 26 maggio 2019. URL consultato il 26 maggio 2019.
  9. ^ (EN) Gisaengchung (2019), su the-numbers.com. URL consultato il 5 novembre 2019.
  10. ^ Manuela Santacatterina, Parasite - La colonna sonora del film di Bong Joon Ho firmata da Jung JaeiI, su hotcorn.com, 24 novembre 2019. URL consultato il 14 dicembre 2019.
  11. ^ (EN) Soundtrack Album for Bong Joon-Ho’s ‘Parasite’ Released, su filmmusicreporter.com, 31 maggio 2019. URL consultato il 14 dicembre 2019.
  12. ^ (EN) Joan Macdonald, Bong Joon-ho’s ‘Glass of Soju’ nominated for Oscar Song shortlist, su Forbes, 17 dicembre 2019. URL consultato il 23 dicembre 2019.
  13. ^ Max Borg, Parasite, parlano il regista e l’attore: “Gianni Morandi? Non lo abbiamo ancora incontrato", su Movieplayer.it, 14 novembre 2019. URL consultato il 14 dicembre 2019.
  14. ^ Parasite, il poster originale del film, su MyMovies.it. URL consultato l'8 aprile 2019.
  15. ^ Parasite, il trailer internazionale del film [HD], su MyMovies.it. URL consultato il 9 aprile 2019.
  16. ^ (EN) Peter Debruge, Cannes: 2019 lineup includes Terrence Malick, Pedro Almodóvar, four films by women, su variety.com, Variety, 18 aprile 2019. URL consultato il 18 aprile 2019.
  17. ^ (EN) The Screenings Guide 2019, su festival-cannes.com, 9 maggio 2019. URL consultato il 9 maggio 2019.
  18. ^ (KO) 기생충, su movie.naver.com. URL consultato l'8 aprile 2019.
  19. ^ Parasite, da giovedì 20 settembre al cinema, su MyMovies.it, 20 settembre 2019. URL consultato il 2 ottobre 2019.
  20. ^ (EN) Parasite, su Box Office Mojo, IMDb.com. URL consultato il 23 dicembre 2019. Modifica su Wikidata
  21. ^ (EN) 'Parasite' Sets New Record for Director Bong Joon-Ho at Indie Box Office, su thewrap.com, 3 novembre 2019. URL consultato il 4 novembre 2019.
  22. ^ (EN) Parasite, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC. URL consultato il 5 novembre 2019. Modifica su Wikidata
  23. ^ (EN) Parasite, su Metacritic, Fandom, Inc. URL consultato il 12 dicembre 2019. Modifica su Wikidata
  24. ^ (EN) A. O. Scott, Old Masters and Fresh Surprises at the New York Film Festival, in The New York Timesdata=4 ottobre 2019. URL consultato il 7 ottobre 2019.
  25. ^ (EN) Patrick Hipes, Oscar Nominations: ‘Joker’ Tops List With 11 Noms; ‘1917’, ‘Irishman’, ‘Hollywood’ Nab 10 Apiece, su deadline.com, 13 gennaio 2020. URL consultato il 13 gennaio 2020.
  26. ^ (EN) 2020 Golden Globe Nominations: The Complete List, in Variety, 9 dicembre 2019. URL consultato il 9 dicembre 2019.
  27. ^ (EN) Brent Lang, Golden Globes: ‘Once Upon a Time in Hollywood’, ‘1917’ Win Big, su Variety, 5 gennaio 2020. URL consultato il 6 gennaio 2020.
  28. ^ (EN) Bafta Film Awards 2020: The nominations in full, su BBC News, 7 gennaio 2020. URL consultato il 7 gennaio 2020.
  29. ^ (EN) Tim Dams, ‘1917’ Rules Over BAFTAs With Seven Wins; ‘Joker’ Takes Three, su Variety, 2 febbraio 2020. URL consultato il 2 febbraio 2020.
  30. ^ Premio Afcae al coreano "Parasite", su news.cinecitta.com, 25 maggio 2019. URL consultato il 25 maggio 2019.
  31. ^ (FR) Cannes 2019: "Les Misérables" distingué par le prix CST de l’Artiste-Technicien 2019, su ecran-total.fr, 25 maggio 2019. URL consultato il 25 maggio 2019.
  32. ^ (EN) Alex Ritman, British Independent Film Awards: 'For Sama' Wins Top Prize, su The Hollywood Reporter, 1º dicembre 2019. URL consultato il 2 dicembre 2019.
  33. ^ (EN) Once Upon A Time...In Hollywood Leads Chicago Film Critics Association 2019 Nominations, su chicagofilmcritics.org, 12 dicembre 2019. URL consultato il 12 dicembre 2019.
  34. ^ (EN) Anita Bennett, Chicago Film Critics Give Best Picture To ‘Parasite’ And Best Director To Bong Joon Ho, su deadline.com, 14 dicembre 2019. URL consultato il 15 dicembre 2019.
  35. ^ Ryan Lattanzio, LA Film Critics Crown ‘Parasite,’ Bong Joon Ho, Mary Kay Place, and Antonio Banderas, su indiewire.com, 8 dicembre 2019. URL consultato il 9 dicembre 2019.
  36. ^ (EN) Anthony D'Alessandro, ‘The Irishman’ Named Best Film By National Board Of Review, Quentin Tarantino Wins Best Director, su deadline.com, 3 dicembre 2019. URL consultato il 3 dicembre 2019.
  37. ^ (EN) Zack Sharf, New York Film Critics Circle 2019 Winners: ‘The Irishman,’ Lupita Nyong’o, and More, su indiewire.com, 4 dicembre 2019. URL consultato il 4 dicembre 2019.
  38. ^ (EN) 2019 San Diego Film Critics Society’s Awards, su sdfcs.org, 9 dicembre 2019. URL consultato il 9 dicembre 2019.
  39. ^ (EN) 2019 NOMINEES (PDF), su pressacademy.com. URL consultato il 3 dicembre 2019.
  40. ^ (EN) Dee Jefferson, Bong Joon-ho's Parasite wins Sydney Film Festival official competition prize, su abc.net.au, 16 giugno 2019.
  41. ^ (EN) Etan Vlessing, Toronto: Taika Waititi's 'Jojo Rabbit' wins Audience Award, su The Hollywood Reporter, 15 settembre 2019.
  42. ^ (EN) Critics' Choice Awards: 'The Irishman' Leads With 14 Nominations, su The Hollywood Reporter, 8 dicembre 2019. URL consultato l'8 dicembre 2019.
  43. ^ Andrea Francesco Berni, Critics’ Choice Awards 2020: il miglior film è C’era una volta a… Hollywood, su badtaste.it, 12 gennaio 2020. URL consultato il 13 gennaio 2020.
  44. ^ Andrea Francesco Berni, Independent Spirit Awards 2020: miglior film The Farewell, Diamanti Grezzi miglior regia – tutti i vincitori!, su badtaste.it, 9 febbraio 2020.
  45. ^ (EN) Zack Sharf, SAG Award Nominations 2020: ‘Irishman,’ ‘Hollywood’ Dominate, ‘Bombshell’ Surprises, su indiewire.com, 11 dicembre 2019. URL consultato l'11 dicembre 2019.
  46. ^ (EN) 'Parasite' HBO Limited Series in the Works From Bong Joon Ho, Adam McKay, su The Hollywood Reporter. URL consultato il 12 gennaio 2020.

Altri progetti

Collegamenti esterni

Predecessore Oscar al miglior film Successore
Green Book 2020 in carica

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