Nastassja Kinski

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Nastassja Kinski nel 2017

Nastassja Kinski (pseudonimo di Nastassja Aglaia Nakszyński; Berlino, 24 gennaio 1961) è un'attrice e modella tedesca.

Figlia dell'attore Klaus Kinski, è ricordata soprattutto per l'attività cinematografica negli anni ottanta, in cui ebbe modo di lavorare con Francis Ford Coppola in Un sogno lungo un giorno (1982), Wim Wenders in Paris, Texas (Palma d'oro al Festival di Cannes 1984) e Andrej Končalovskij in Maria's Lovers (1984). Wenders ha diretto anche l'esordio dell'attrice, nel 1975, nella pellicola Falso movimento (dove era accreditata come Nastassja Nakszynski) e il successivo Così lontano così vicino (1993). Ha vinto un Golden Globe per la migliore attrice debuttante e ricevuto una candidatura per la migliore attrice in un film drammatico per Tess di Roman Polański.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

È nata nel 1961 (benché alcune fonti citino il 1960 o anche il 1959) dal secondo matrimonio di Klaus Kinski con l'allora ventenne Ruth Brigitte Tocki,[1] a nove anni di distanza dalla sua sorella maggiore Pola. Ha anche un fratello, Nikolai, nato nel 1976. Il nome Nastassja Aglaia, che comprende i nomi delle due donne amate dal principe Myškin, le viene imposto dal padre, grande ammiratore di Dostoevskij.

Il 10 settembre 1984 l'attrice sposa il produttore egiziano Ibrahim Moussa, dopo aver dato alla luce il suo primogenito Aljosha il 29 giugno dello stesso anno, avuto dall’attore Vincent Spano. Il 2 marzo 1986 nasce la primogenita della coppia, Sonja Leila, modella.

Dal 1991 inizia il rapporto che la lega sentimentalmente al musicista e produttore statunitense Quincy Jones; nel novembre di quello stesso anno muore il padre Klaus. Kinski non parteciperà ai funerali: il legame tra padre e figlia, da sempre tormentato e vissuto sul precario crinale amore-ripudio, era da tempo definitivamente reciso; circolava infatti la voce che i due avessero avuto rapporti incestuosi, cosa che l'attrice ha sempre smentito categoricamente.[2]

L'anno successivo c'è la separazione consensuale da Moussa, il quale però (mosso da gelosia, secondo le cronache) a un certo punto si rivolge al tribunale per i minorenni di Roma contestando l'assegnazione della custodia dei figli: nell'estate del 1992 la giustizia italiana riconoscerà all'attrice il diritto di tenere con sé, nella sua nuova vita in California, entrambi i bambini.[3] Dal suo rapporto con Jones nasce poi, il 9 febbraio 1993, Kenya Julia Miambi Sara, terza e ultima figlia dell'artista berlinese. Dopo la separazione da Jones, avvenuta nel 1997, l'attrice vive in California.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Nastassja Kinski nel 1984, fra il collega John Savage e il fotografo Yoni S. Hamenachem, durante una pausa sul set di Maria's Lovers.

Inizia presto a lavorare, sia come modella – tra le altre cose, nel 1981 sarà protagonista di un famoso scatto di Richard Avedon con un Boa constrictor[4] – sia in televisione. Nel 1975, esordisce al cinema con Falso movimento del regista tedesco Wim Wenders. Al debutto sul grande schermo seguono altri lavori di minore spessore artistico, tra cui Una figlia per il diavolo (1976) a fianco di Christopher Lee, il film Niente vergini in collegio e il telefilm Solo per il tuo amore diretto da Wolfgang Petersen, entrambi del 1977.

Il 1978 è l'anno della consacrazione internazionale: viene infatti scelta dal regista Alberto Lattuada come protagonista del film Così come sei al fianco di Marcello Mastroianni. Nel frattempo, Kinski si lega a Roman Polański, che l'aveva conosciuta nel 1976, e che indirizza la sua giovane protetta all'Actors Studio di Lee Strasberg. Lo stesso regista franco-polacco la dirigerà nel 1979 in Tess, trasposizione del romanzo di Thomas Hardy, interpretazione che le vale il Golden Globe.

Gli anni successivi sono contrassegnati da una fervida attività: nel 1982 escono Il bacio della pantera di Paul Schrader, remake dell'omonimo film di Jacques Tourneur, e Un sogno lungo un giorno di Francis Ford Coppola. Nel 1984 è protagonista di ben tre film: Paris, Texas, diretta ancora una volta da Wenders; Maria's Lovers di Andrej Končalovskij e il remake Un'adorabile infedele, con Dudley Moore. L'anno successivo partecipa a Revolution, a fianco di Al Pacino, e ad Harem, con Ben Kingsley. Nel 1987 prende parte a Voglia d'amare, grazie al quale ottiene una candidatura ai César come migliore attrice protagonista.

Nastassja Kinski al Festival di Cannes 1990

In questo periodo trascorre molto tempo in Italia, dove ha l'opportunità di lavorare con numerosi registi: nel 1989 partecipa a In una notte di chiaro di luna, diretta da Lina Wertmüller; nel 1990 collabora sia con Francesco Maselli, con il quale gira L'alba e Il segreto, sia coi fratelli Taviani, che la dirigono ne Il sole anche di notte; infine due anni dopo è la protagonista de La bionda di Sergio Rubini. L'attrice partecipa anche al film Acque di primavera, una produzione italiana del 1989 firmata da Jerzy Skolimowski e ispirata a un racconto di Turgenev, e a Umiliati e offesi del 1991, trasposizione del feuilleton dostoevskiano.

Wenders la dirige per la terza volta in Così lontano così vicino (1993) in cui interpreta la parte dell'angelo Raphaela e, dopo il ritorno negli Stati Uniti d'America, partecipa a diverse produzioni, soprattutto televisive. Nel 2016 partecipa come concorrente alla nona edizione di Let's dance, venendo eliminata il 29 aprile 2016. Nel 2017 partecipa come ospite alla trasmissione italiana Ballando con le stelle.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatrici italiane[modifica | modifica wikitesto]

Nelle versioni in italiano dei suoi film, Nastassja Kinski è stata doppiata da:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nel 1960 Kinski era ancora sposato con la sua prima moglie, e la data di nascita di sua figlia Nastassja è indirettamente desunta dal fatto che prima del 1960 non vi sono tracce della relazione con la sua futura seconda moglie, cfr. (DE) Klaus Kinski, in Der Spiegel, 15 marzo 1961 (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2012).
  2. ^ Pietro Ferraro, Klaus Kinski: in un libro le accuse di incesto della figlia Pola, su cineblog.it, 12 gennaio 2013.
  3. ^ I due figli affidati a Nastassja, in la Repubblica, 10 luglio 1992.
  4. ^ (EN) Liam Hess, When Avedon Shot Nastassja Kinski and a Boa Constrictor, su anothermag.com, 7 febbraio 2018.

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