Mario Umberto Borzacchini

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«Mentre si corre non si ha tempo di avere paura, si deve solo guardare la strada.»

Baconin Borzacchini
Borzacchini nel 1932
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Automobilismo
Categoria Campionato mondiale costruttori, Campionato europeo di automobilismo, 500 Miglia di Indianapolis, Mille Miglia, Gran Premi di automobilismo, Targa Florio, Coppa Acerbo
Ruolo Pilota
Termine carriera 10 settembre 1933 (deceduto)
Carriera
Carriera nel Campionato europeo di automobilismo
Esordio 24 maggio 1931
Stagioni 1931-1932
Scuderie Alfa Corse 1931-1932
Miglior risultato finale 2º (1932)
GP disputati 6
Podi 6
Punti ottenuti 8
Pole position 1
Carriera nei Gran Premi di automobilismo
Esordio 23 aprile 1933
Stagioni 1933
Scuderie Ferrari 1933
GP disputati 3 (2 partenze)
Podi 1
 

Mario Umberto Borzacchini, nato Baconino Borzacchini e noto come Baconin (Terni, 28 settembre 1898Monza, 10 settembre 1933), è stato un pilota automobilistico italiano.

Attivo nel periodo interbellico, si è laureato vicecampione d'Europa nel 1932 e terzo classificato nel '31.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

L'apprendistato e la guerra[modifica | modifica wikitesto]

Nacque con il nome di Baconino (per gli amici sarà "Baconìn") in onore dell'anarchico russo Michail Bakunin. A 14 anni iniziò a lavorare come apprendista nel garage di Amerigo Tomassini, allora pioniere dell'automobilismo umbro, ma allo scoppio del primo conflitto mondiale l'officina chiuse i battenti e Borzacchini fu costretto a lavorare in una fabbrica d'armi, quindi prestò servizio militare in un reparto motorizzato. Alla conclusione della guerra Borzacchini divenne autista di autovetture a noleggio e istruttore di guida.

La carriera agonistica[modifica | modifica wikitesto]

Borzacchini (al volante) e Amedeo Bignami a bordo dell'Alfa Romeo 8C 2300 Corto Spider Touring, alla partenza della vittoriosa Mille Miglia 1932.

Disputò la prima di oltre cento gare nel 1923, la Coppa della Mengara, con un Ansaldo 4Cs, classificandosi secondo assoluto e primo nella classe turismo. La sua prima vittoria assoluta venne segnata alla Spoleto-Forca di Cerro del 1925. Divenne professionista e, grazie a finanziamenti spontanei di alcuni concittadini, poté acquistare una Salmson AL3 San Sebastiano che raggiungeva i 150 chilometri orari; con questa macchina si aggiudicò la vittoria di categoria nella prestigiosa Targa Florio che si disputò in Sicilia nel 1926.

Nel 1928 si aggiudicò la Coppa dell'Etna e il Criterium di Roma. Nel 1929 arrivò secondo al Gran Premio di Tripoli, precedendo anche Tazio Nuvolari, e nei 10 km lanciati di Cremona alla guida della Maserati Tipo V4 16 cilindri fece registrare il nuovo record mondiale di velocità, con 247,933 km/h.

Frattanto nel 1930 decise di sostituire il nome Baconino optando per Mario Umberto, in onore della famiglia reale; la scelta di abbandonare definitivamente quel nome di stampo anarchico, ormai divenuto scomodo nell'Italia del Ventennio, venne maturata in occasione della visita all'Autodromo nazionale di Monza di altezza reale il principe di Piemonte e la principessa Maria Josè di Savoia, che Borzacchini condusse in pista per la prova su un'Alfa Romeo 6C 1750.

La principessa Maria José di Savoia scende dall'Alfa Romeo 6C 1750 di Borzacchini, aiutata da Prospero Gianferrari.

Nel 1932 si aggiudicò, a bordo di un'Alfa Romeo 8C 2300 Corto Spider Touring, un'altra delle gare più importanti del periodo: la Mille Miglia, che percorse a tempo di record, stabilito alla media di 109,602 km/h.

Il suo ultimo successo lo coglie alla Susa-Moncenisio del 1933 dove alla guida di una Alfa Romeo 8C 2300 trionfa davanti a Varzi che con la Bugatti conclude distaccato di quasi 15 secondi.

La morte[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver conquistato una serie di vittorie e un consolidato rapporto d'amicizia con Tazio Nuvolari (tanto da esser definiti sulla stampa "i fratellini"), d'accordo con l'amico nell'agosto del 1933 lasciò la Scuderia Ferrari per la quale correvano entrambi, poco prima del Gran Premio di Monza di quell'anno. Sulla pista lombarda, subito dopo la partenza della seconda batteria, disputata per avere accesso alla gara di finale, perse la vita insieme a Giuseppe Campari, in seguito a un'uscita dal tracciato probabilmente dovuta a una macchia d'olio lasciata dalla Duesenberg del Conte Carlo Felice Trossi.

Poco dopo, in un secondo incidente nello stesso punto della pista, perse la vita anche il pilota polacco Stanislas Czaykowski.

Le salme dei tre piloti furono composte nella casa del Fascio di Monza, dove Benito Mussolini fece recapitare tre corone di fiori con le scritte "il Duce a Borzacchini", "il Duce a Campari" e "il Capo del Governo a Czaikowski". La camera ardente fu vegliata dai picchetti d'onore delle rappresentanze operaie di Maserati e Alfa Romeo.[1]

Ai funerali, tenutisi a Terni, partecipano tutti i piloti più famosi dell'epoca, tra cui il "fratellino" Nuvolari, che era stato pietosamente allontanato dalla camera ardente di Monza per essere caduto in una disperata crisi di pianto, non poteva mancare per rendere onore al campione ternano con il quale aveva stretto una fraterna amicizia e condiviso tanti risultati sportivi.

Borzacchini riposa nel cimitero comunale di Terni.

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Campionato mondiale costruttori[modifica | modifica wikitesto]

Anno Squadra Costruttore Vettura 1 2 3 4
1928 Officine Alfieri Maserati Maserati Maserati Tipo 26 B
Maserati Tipo 26 R
IND ITA
Rit/5
[2]
1930 Officine Alfieri Maserati Maserati Maserati 8CTF IND
36
BEL FRA SPA

Campionato europeo di automobilismo[modifica | modifica wikitesto]

1931 Scuderia Vettura ITA FRA BEL Punti Posizione
Alfa Corse Alfa Romeo 8C 2300
Alfa Romeo 6C 1750[3]
Rit 2 2 -[4] -[4]
1932 Scuderia Vettura ITA FRA GER Punti Posizione
Alfa Corse Alfa Romeo Monza
Alfa Romeo Tipo B[5]
3[6] 2 3 8
Legenda

Gran Premi di automobilismo[modifica | modifica wikitesto]

1933 Scuderia Vettura MON FRA BEL ITA SPA Posizione
Scuderia Ferrari Alfa Romeo Monza 2 NP Rit -
Legenda

Gare extra campionato[modifica | modifica wikitesto]

Anno Vettura 1 2 3 4 5 6 7 8 9
1925 Salmson Bandiera dell'Italia
COP
9
1926 Salmson Bandiera dell'Italia
TGF
13
Bandiera dell'Italia
COF
13
Bandiera dell'Italia
CAM
1
Bandiera dell'Italia
COM
3
1927 Salmson Bandiera dell'Italia
TRI
Rit
Bandiera dell'Italia
TGF
1
Bandiera dell'Italia
MES
4
Bandiera dell'Italia
PER
Rit
Bugatti Bandiera dell'Italia
BOL
Rit
Maserati Bandiera dell'Italia
CAC
Rit
Bandiera dell'Italia
COM
3
Bandiera dell'Italia
GAR
Rit
1928 Salmson Bandiera dell'Italia
TRI
1
Maserati Bandiera dell'Italia
TGF
Rit
Bandiera dell'Italia
CFL
Rit
Bandiera dell'Italia
MES
Rit
Bandiera dell'Italia
CET
1
Bandiera dell'Italia
MUG
8
Bandiera dell'Italia
ROM
9[7]
Bandiera dell'Italia
MON
Rit
1929 Maserati Bandiera dell'Italia
TRI
2
Bandiera dell'Italia
TGF
Rit
Bandiera dell'Italia
CFL
Rit
Bandiera dell'Italia
ALE
2
Bandiera dell'Italia
ROM
Rit
Bandiera dell'Italia
MUG
Rit
Bandiera dell'Italia
MNZ
7
Bandiera dell'Italia
CRE
Rit
Bandiera della Tunisia
TUN
Rit
1930 Maserati Bandiera dell'Italia
TRI
1
Bandiera di Monaco
MON
Rit
Bandiera dell'Italia
TGF
11
Alfa Romeo Bandiera dell'Italia
COC
4
Bandiera dell'Italia
CAC
3
Bandiera dell'Italia
MNZ
Rit
Bandiera della Rep. Ceca
BRN
Rit/3[8]
1931 Alfa Romeo Bandiera di Monaco
MON
NP
Bandiera dell'Italia
TGF
2
Bandiera dell'Italia
COC
Rit
Bandiera dell'Italia
CAC
Rit
Bandiera dell'Italia
MNZ
2
Bandiera della Rep. Ceca
BRN
Rit[9]
1932 Alfa Romeo Bandiera di Monaco
MON
Rit
Bandiera dell'Italia
TGF
2
Bandiera dell'Italia
COC
2
Bandiera dell'Italia
CAC
6
Bandiera della Rep. Ceca
BRN
Rit
Bandiera dell'Italia
MNZ
4
1933 Alfa Romeo Bandiera della Tunisia
TUN
2
Bandiera dell'Italia
TRI
Rit
Bandiera della Germania
AVU
3
Bandiera dell'Italia
TGF
Rit
Bandiera dell'Italia
COC
4[10]
Bandiera dell'Italia
CAC
Rit
Maserati Bandiera della Francia
MAR
Rit
Legenda


Targa Florio[modifica | modifica wikitesto]

Anno Scuderia Costruttore Vettura Numero Categoria Classe Giri Risultato
assoluto
Risultato
di classe
1926 Bandiera dell'Italia Baconin Borzacchini Salmson Salmson GP 33 Categoria 1 1.1 3 13º
1927 Bandiera dell'Italia Baconin Borzacchini Salmson Salmson Val 44 Categoria 1 1.1 3
1928 Bandiera dell'Italia Officine Alfieri Maserati Maserati Maserati 26B 34 Categoria 3 2.0 4 Rit Rit
1929 Bandiera dell'Italia Officine Alfieri Maserati Maserati Maserati 26R 16 Libre 5 Rit Rit
1930 Bandiera dell'Italia Officine Alfieri Maserati Maserati Maserati Tipo 26 M 2 Formula Libre 5 11º 11º
1931 Bandiera dell'Italia S.A. Alfa Romeo Alfa Romeo Alfa Romeo 6C 1750 GS 16 Formula Libre 4
1932 Bandiera dell'Italia Scuderia Ferrari Alfa Romeo Alfa Romeo 8C 2300 6 Categoria Corsa senza Limiti 8
1933 Bandiera dell'Italia Scuderia Ferrari Alfa Romeo Alfa Romeo 8C 2600 Monza 10 Categoria Corsa senza Limiti 3 Rit Rit
Legenda

Coppa Acerbo[modifica | modifica wikitesto]

Anno Scuderia Costruttore Vettura Numero Giri Risultato
assoluto
1927 Bandiera dell'Italia Baconin Borzacchini Maserati Maserati 26 13 0 Rit
1930 Bandiera dell'Italia Scuderia Ferrari Alfa Romeo Alfa Romeo 6C 1750 GS 42 10
1931 Bandiera dell'Italia Scuderia Ferrari Alfa Romeo Alfa Romeo 8C 2300 Monza 46 2 Rit
1932 Bandiera dell'Italia Scuderia Ferrari Alfa Romeo Alfa Romeo 8C 2300 6 12
1933 Privato Maserati Maserati 8C 3000 66 0 Rit
Legenda

Mille Miglia[modifica | modifica wikitesto]

Anno Scuderia Costruttore Vettura Numero Categoria Classe Co-pilota Risultato
assoluto
Risultato
di classe
1929 Maserati Maserati Maserati 26R 37 Sport S 1.5 Bandiera dell'Italia Ernesto Maserati Rit Rit
1931 Bandiera dell'Italia Scuderia Ferrari Alfa Romeo Alfa Romeo 6C 1750 GS Spider Zagato 106 Sport S +1.1 Bandiera dell'Italia Eugenio Siena Rit Rit
1932 Bandiera dell'Italia Alfa Romeo Alfa Romeo Alfa Romeo 8C 2300 Corto Spider Touring 106 Sport S +1.5 Bandiera dell'Italia Amedeo Bignami
1933 Bandiera dell'Italia Scuderia Ferrari Alfa Romeo Alfa Romeo 8C 2300 Spider Zagato 94 Sport e Turismo preparate S/TP +1.5 Bandiera dell'Italia Ascanio Lucchi Rit Rit
Legenda

500 Miglia di Indianapolis[modifica | modifica wikitesto]

Anno N° auto Partito Media qualifica Finito Giri Giri in testa Causa ritiro
1930 26 28º 95.213 36º 7 0 /
Totale 7 0

Omaggi[modifica | modifica wikitesto]

  • A Borzacchini è intitolato l'Autodromo dell'Umbria di Magione, in provincia di Perugia.
  • Il suo nome è stato dato all'asteroide 6923 Borzacchini, scoperto il 16 settembre 1993 dal Team S. Lucia di Stroncone.
  • Viene citato rispettivamente nelle canzoni Nuvolari di Lucio Dalla, e Formula 1 di Claudio Lolli.
  • Nella sua città, Terni, gli è stata intitolata un'importante e trafficata via, precisamente quella che collega piazzale dell'Acciaio a viale Eroi dell'Aria.
  • Sempre a Terni, nel 1997, è stata apposta all'interno del parco di viale Campofregoso un cippo commemorativo a Borzacchini, con un suo mezzobusto.
  • Tra il 1934 e il 1943 la Ternana, principale squadra di calcio della sua città, assunse in suo onore il nome di Polisportiva Fascista Mario Umberto Borzacchini.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Aldo Farinelli, I fiori del Duce sulle bare dei tre campioni, La Stampa, 12 settembre 1933
  2. ^ Si ritirò con una vettura privata e concluse con un'altra vettura condivisa con Aymo Maggi e Cesare Pastore. Al fine della classifica viene considerato solo il primo risultato.
  3. ^ Al Gran Premio del Belgio 1931.
  4. ^ a b Borzacchini è stato copilota con Tazio Nuvolari al GP d'Italia e del Belgio e con Giuseppe Campari al GP di Francia, quindi il regolamento lo escludeva dal campionato.
  5. ^ Dal Gran Premio di Francia.
  6. ^ Condivise la vettura con Attilio Marinoni e Rudolf Caracciola.
  7. ^ Condivise la vettura con Cesare Pastore.
  8. ^ Si ritirò con una Alfa Romeo P2 e arrivò terzo con un'altra vettura condivisa con Tazio Nuvolari. Al fine della classifica viene considerato solo il primo risultato.
  9. ^ Condivise la vettura con Tazio Nuvolari.
  10. ^ Condivise la vettura con Mario Tadini.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Remo Tomassini, Borzacchini - L'uomo, il pilota, il suo tempo, ACI Terni, CESTRES Centro Studi Ricerche Economiche e Sociali, 1983.
  • Giuseppe Prisco, Baconin Borzacchini - Il Cavaliere del rischio, Giuseppe Prisco, 1998.
  • Giuseppe Prisco, Baconin Borzacchini - Il fratellino di Nuvolari, Giuseppe Prisco, 2015.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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