Kedyw
Il Kedyw (acronimo parziale di Kierownictwo Dywersji)[1] fu un'unità dell'Armia Krajowa polacco durante la seconda guerra mondiale, si occupò di sabotaggio, propaganda e operazioni armate contro nazisti e collaboratori tedeschi.[2]
Operazioni
[modifica | modifica wikitesto]Il Kedyw fu creato il 22 gennaio 1943 dalla fusione di due organizzazioni già esistenti all'interno dell'Armia Krajowa: Związek Odwetu e Wachlarz. Inizialmente le unità furono poco numerose e a carattere cittadino. Nel tempo, man mano che se ne formarono altre, alcune unità si trasferirono nelle aree boschive per iniziare la guerriglia partigiana. Il Kedyw organizzò le fabbriche di armi e munizioni, le scuole militari, l'intelligence, il controspionaggio, gli ospedali da campo e una rete di comunicazione clandestina. La maggior parte dei membri del Kedyw furono i boy scout del Związek Harcerstwa Polskiego e della sua organizzazione in tempo di guerra, le Schiere grigie: molti degli ufficiali erano cichociemni, agenti speciali addestrati nel Regno Unito e paracadutati nella Polonia occupata.
I gruppi selezionati del Kedyw effettuarono svariate operazioni in tutta la Polonia occupata:
- sabotaggio di ferrovie, ponti e strade;
- incendio di treni e depositi di carburante;
- distruzione o danneggiamento delle fabbriche di armi che lavoravano per la Wehrmacht;
- liberazione di centinaia di prigionieri e ostaggi, una famosa operazione del genere ebbe luogo il 26 marzo 1943, nota come Operazione Arsenal (in polacco: Akcja pod Arsenałem);
- esecuzioni di collaboratori nazisti e traditori condannati da un tribunale clandestino, un caso noto coinvolse Igo Sym, un attore polacco che informò i tedeschi sulle operazioni dell'Armia Krajova;
- esecuzioni di individui particolarmente brutali tra le truppe di occupazione tedesche, Gestapo, SS e polizia, note come Operazione Główki:[3] tra i giustiziati ci furono il SS- und Polizeiführer Franz Kutschera, ucciso il 2 febbraio 1944, il SS-Hauptscharführer August Kretschmann, comandante del campo di concentramento di Gęsiówka, il SS-Rottenführer Ewald Lange, il SS-Obersturmführer Herbert Schultz, il SS-Oberscharführer Franz Bürkl e molti altri (più di 2.000 persone), tutti furono ufficialmente condannati a morte per i loro crimini dal tribunale dello Stato segreto polacco.
- Operazione Belt, operazione su larga scala contro le stazioni tedesche di frontiera.
Insurrezione di Varsavia
[modifica | modifica wikitesto]Prima della rivolta di Varsavia, l'unità Kedyw nell'area di Varsavia fu spostata in città e raggruppata in battaglioni di fanteria: i più noti furono il Zośka, il Parasol e il Miotła. Dopo lo scoppio dei combattimenti, la maggior parte delle forze del Kedyw si unirono al gruppo Radosław. Le unità Kedyw furono tra le più efficienti nella rivolta, i boy scout non solo avevano più esperienza di molti soldati regolari, ma riuscirono anche a raccogliere più rifornimenti e armi.
Le unità Kedyw presero parte per la prima volta alla presa del controllo del distretto di Wola a Varsavia. Dopo due giorni di pesanti combattimenti nel cimitero di Powązki, dove tutti gli attacchi tedeschi furono respinti con pesanti perdite, le unità si ritirarono durante la notte nel centro della città e nello Starówka dove si raggrupparono e si difesero fino alla capitolazione della rivolta nell'ottobre 1944.
Comandanti
[modifica | modifica wikitesto]- Emil August Fieldorf (Nil), generale di brigata, (fino al marzo 1944);
- Jan Mazurkiewicz (Radosław) (fino all'agosto 1944).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ George J. Lerski, Historical Dictionary of Poland, 966-1945, Greenwood Press, 1996, p. 251.
- ^ (PL) Konflikty Zbrojne, Artykuły, Historia, II wojna światowa: Kedyw, su konflikty.pl.
- ^ Tomasz Strzembosz, Akcje zbrojne podziemnej Warszawy 1939-1944, Warszawa, 1978
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Henryk Witkowski, KEDYW" OKRĘGU WARSZAWSKIEGO ARMII KRAJOWEJ W LATACH 1943 - 1944, Instytut Wydawniczy Związków Zawodowych, 1985, ISBN 83-202-0217-5.
- Rybicka Hanna, Kedyw okręgu Warszawa Armii Krajowej Dokumenty - rok 1944, Wydawnictwa Uniwersytetu Warszawskiego, 2009, ISBN 978-83-235-0508-2.
- Drzyzga Bernard, Kedyw Okręgu AK Łódź i 60 Pułk AK, 1988.
- Jan Gozdawa-Gołębiowski, Kedyw "Białowieży", Książka i Wiedza, 1990, ISBN 83-05-11968-8.
- Jan Gozdawa-Gołębiowski, Kedyw "Białowieży", Książka i Wiedza, 1990, ISBN 978-83-05-11968-9.
- Marek Ney-Krwawicz, Struktura Organizacyjna Armii Krajowej, in Mówią wieki, n. 9/1986.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | VIAF (EN) 143095312 · LCCN (EN) n82162091 · GND (DE) 4400075-3 · J9U (EN, HE) 987007592306905171 |
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