Giuseppe Anatrelli

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Giuseppe Anatrelli in La donna della domenica (1975)

Giuseppe Anatrelli, detto Geppino (Napoli, 3 gennaio 1925Napoli, 25 ottobre 1981[1]), è stato un attore italiano.

Formatosi alla scuola della rivista e della filodrammatica (interpretando quasi sempre ruoli brillanti), Anatrelli esordì in giovane età nei teatri della sua città durante gli anni della guerra dove interpretò le burlette, melodramma in vernacolo molto in voga in quegli anni, riprese dalla pochade francese.

Dal 1946 al 1954 fece parte della compagnia teatrale di Eduardo De Filippo e interpretò, tra le altre, la commedia Miseria e nobiltà il 2 ottobre 1953 e La chiave di casa. Dopo l'esperienza del Teatro Comico accanto ai fratelli Titina e Peppino De Filippo, Anatrelli lavorò negli anni sessanta insieme con il concittadino Guido Mazzella; nel frattempo venne chiamato per piccoli ruoli cinematografici.

Il primo ruolo di una certa consistenza sul grande schermo gli fu offerto nel 1975 da Bruno Gaburro per la pellicola Il letto in piazza; la consacrazione arrivò nello stesso anno con l'interpretazione dell'arrivista e ruffiano geometra Luciano Calboni nei primi tre film della saga dedicata al ragionier Ugo Fantozzi, ideata da Paolo Villaggio: Fantozzi (1975), Il secondo tragico Fantozzi (1976) e Fantozzi contro tutti (1980). Quello del geometra Calboni rimase senza dubbio il suo ruolo più famoso; l'accentuata mimica facciale e l'atteggiamento istrionico dell'attore erano perfettamente in linea con le caratteristiche del personaggio e lo stesso Anatrelli, insieme a Gigi Reder nel ruolo del ragionier Filini e a Villaggio nel ruolo del protagonista Fantozzi, formò un vero e proprio trio comico.

Anatrelli nei panni del geometra Calboni in Fantozzi (1975)

Poche, e con fortuna alterna, le altre apparizioni di Anatrelli: partecipò a film che ebbero un certo successo come Detenuto in attesa di giudizio (1971) di Nanni Loy, La donna della domenica (1975) di Luigi Comencini, Tre tigri contro tre tigri (1977) di Steno e Sergio Corbucci, Doppio delitto (1977) di Steno, e Figlio mio sono innocente! (1978) di Carlo Caiano, nonché agli sceneggiati televisivi Il marsigliese (1975), ove interpretò il ruolo di Pascalino Agnone, camorrista napoletano, Storie della camorra (1978) e L'eredità della priora (1980), entrambi trasmessi su Rete 1.

Anatrelli morì improvvisamente nella notte del 25 ottobre 1981, all'età di 56 anni, a causa di un infarto, nella sua casa di Napoli di viale Colli Aminei, dove viveva insieme alla sorella[2]. Dopo i funerali, che si sono svolti il 28 ottobre, il suo corpo riposa nel cimitero di Miano, alle porte di Napoli, insieme ai genitori Vincenzo Anatrelli e Giuseppina Ragosta, dove sarà poi tumulata anche la sorella[3][4].

Alla sua memoria venne dedicato il film Fantozzi subisce ancora (1983), in cui il personaggio di Calboni venne affidato a Riccardo Garrone, per poi non apparire più nei successivi film dedicati al celebre ragioniere.

Prosa televisiva RAI

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“La Medea di Porta Medina”, 1980, regia di Piero Schivazappa, Rai 1.

  1. ^ Gabriele, Trent’anni fa moriva Giuseppe Anatrelli, su cineblog.it, 26 novembre 2011.
  2. ^ Morto Anatrelli attore di Eduardo, in Stampa Sera, 27 ottobre 1981, p. 28.
  3. ^ Morto Anatrelli, una forza del palcoscenico di Napoli, su archiviostorico.unita.it, 27 ottobre 1981 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  4. ^ [1].

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