Giorgio Cocilovo
Giorgio Cocilovo | |
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Nazionalità | ![]() |
Genere | Pop Jazz Fusion |
Periodo di attività musicale | 1976 – 2025 |
Strumento | chitarra elettrica, chitarra acustica, chitarra classica, banjo, ukulele, bouzouki, mandolino |
Giorgio Cocilovo (Milano, 26 febbraio 1956 – Cusago, 13 febbraio 2025[1]) è stato un chitarrista, arrangiatore, compositore e produttore discografico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Gli esordi
[modifica | modifica wikitesto]Nato a Milano in una famiglia di origine siciliana, in cui il nonno materno Camillo Spinelli era contrabbassista del Teatro Massimo Vittorio Emanuele di Palermo, a 13 anni inizia a studiare chitarra seguito dal maestro Filippo Daccò, e contemporaneamente si esercita da solo ascoltando i Beatles e trascrivendo i primi soli.
Durante il liceo si esibisce con piccole band come chitarrista, avendo come modelli Jimmy Page, Hendrix, Alvin Lee e altri musicisti del periodo. Dopo il diploma di liceo scientifico, si iscrive alla facoltà di ingegneria elettronica.[2]
La svolta giunge nel 1976, quando in occasione di un concorso per giovani gruppi musicali, viene notato da Tullio De Piscopo e così inizia a collaborare con lui per circa 4 anni, durante i quali ha l'opportunità di suonare jazz e fusion con musicisti come Santino Palumbo, Mario Rusca, Luigi Bonafede, Larry Nocella, Lucio Terzano, Julius Farmer, Sergio Farina. Sempre nel 1976 suona al Montreux Jazz Festival.
Decide quindi di approfondire gli studi musicali rivolgendosi al maestro Filippo Daccò.
Anni 80 e tournée
[modifica | modifica wikitesto]Negli anni 80 inizia una intensa attività di session-man collaborando alla realizzazione dei dischi di molti artisti tra i più conosciuti, come Mina, Adriano Celentano, Gianni Morandi, Eros Ramazzotti, Marcella Bella, Matia Bazar, Jovanotti, Franco Simone, Ivan Graziani, Enrico Ruggeri, Cristiano De André, Garbo, Gino Paoli, Anna Tatangelo, Gianni Togni, Angelo Branduardi, Omar Pedrini, Patty Pravo, Cristiano Malgioglio, Toto Cutugno, Al Bano e Romina Power, Giorgio Gaber, Bruno Lauzi, Mia Martini, Enzo Jannacci, Roberto Vecchioni, Renato Zero, Silvia Salemi, Annalisa, Alessandra Amoroso, Fiorella Mannoia, Audio 2, Loredana Bertè, Baltimora, Malika Ayane, Cristina D'Avena.
Tra le esperienze di concerti dal vivo si possono citare la Carovana del Mediterraneo con Angelo Branduardi e Stephen Stills (79/80), lo spettacolo di Enzo Jannacci 30 anni senza andare fuori tempo (89/90), il concerto di Eros Ramazzotti al Radio City Music Hall di New York e varie tournée e spettacoli con artisti quali Fabio Concato, Mia Martini, Ornella Vanoni, Renato Zero, Fiorella Mannoia, e molti altri.
Partecipa in varie formazioni orchestrali a diverse trasmissioni per Canale 5 (Risatissima, Premiatissima, Raffaella Carrà Show, Drive in), in particolare collaborando col maestro Beppe Vessicchio nelle varie edizioni di Viva Napoli, Trenta ore per la vita, nonché con altri direttori fra cui Augusto Martelli, Pippo Caruso, Fabio Frizzi ed altri.
Parallelamente nel 1983 inizia l’attività di compositore e di arrangiatore realizzando sonorizzazioni per la Rai e Mediaset e arrangiando LP di giovani artisti.
Nel 1985 vince il Telegatto come Miglior chitarrista italiano da studio.
Dagli anni 90 ad oggi
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1990, in occasione della reintroduzione dell’orchestra dal vivo dopo 10 anni di assenza al Festival di Sanremo 1990, Giorgio Cocilovo viene chiamato a suonare nella sezione ritmica dell’orchestra, esperienza che si ripeterà negli anni 1990-1991-1992. E poi ancora in anni successivi fino al 2019.
Nel 1994 partecipa al Festival, questa volta come direttore d’orchestra, con Enzo Jannacci (per il quale aveva prodotto e arrangiato il CD I soliti accordi, con l'intervento di Paolo Rossi).
Dagli anni 90 ad oggi la sua carriera vide prolifiche collaborazioni con artisti nazionali ed internazionali e partecipazioni a concerti in svariati Paesi, come Canada, US, Germania (vedere sotto la lista di partecipazioni).[quali?]
Il sodalizio artistico con Renato Zero ha portato Cocilovo ad accompagnare il cantautore anche nei suoi tour, oltre che in studio, per oltre trent'anni.[3]
È stato insegnante di chitarra al CPM di Franco Mussida.[4] Lo stesso Mussida ha dato annuncio della scomparsa dell'amico e collega con un post su Facebook.[5] Dal 2019 insegnò chitarra pop rock presso Conservatorio Boito di Parma.
Discografia
[modifica | modifica wikitesto]Manifestazioni
[modifica | modifica wikitesto]- Montreux Jazz Festival (1978) col gruppo di Tullio De Piscopo
- Dimostratore di Ibanez alla fiera di Francoforte (Musikmesse)
- Tour Carovana del Mediterraneo con Angelo Branduardi
- Premio Tenco con Luca Ghielmetti (1990)
- Radio City Music Hall di New York con Eros Ramazzotti (1991)
- Music Versus Hambre (Assuncion, Paraguay – Settembre 2006)
- Live8 (Roma)
- Festival di Sanremo
- RadioItaliaLive
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Ivan Zingariello, È morto Giorgio Cocilovo, leggendario chitarrista per 30 anni con Renato Zero, da Sanremo ai grandi della musica, su Spettacolo.eu, 14 febbraio 2025. URL consultato il 14 febbraio 2025.
- ^ Morto Giorgio Cocilovo: lo storico chitarrista di Renato Zero e dell'orchestra di Sanremo aveva origini palermitane, su PalermoToday. URL consultato il 21 febbraio 2025.
- ^ È morto Giorgio Cocilovo, storico chitarrista di Renato Zero e del Festival di Sanremo: stroncato a 68 anni da una lunga malattia, su Il Fatto Quotidiano, 14 febbraio 2025. URL consultato il 21 febbraio 2025.
- ^ Copia archiviata, su centroprofessionemusica.it. URL consultato il 16 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2017).
- ^ Giancarlo Passarella, La morte di Giorgio Cocilovo, storico chitarrista di Renato Zero -, su musicalnews.com, 15 febbraio 2025. URL consultato il 21 febbraio 2025.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Giorgio Cocilovo, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Giorgio Cocilovo, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- Scheda su fruduaguitars
- Scheda CPM