Festività in Italia
Giorni festivi[modifica | modifica wikitesto]
In Alto Adige il lunedì di Pentecoste è considerato giorno festivo.
Il 17 marzo è stato proclamato festa nazionale nel 1911, 50º anniversario dell'Unità d'Italia, nel 1961, 100º anniversario dell'Unità d'Italia, e nel 2011, 150º anniversario dell'Unità d'Italia.
Con la legge 23 novembre 2012, n. 222 è stata istituita la "Giornata dell'Unità nazionale, della Costituzione, dell'inno e della bandiera" da celebrarsi il 17 marzo di ogni anno, nel giorno della proclamazione nel 1861 dell'Unità d'Italia, tuttavia non è da considerare giornata festiva.
Fino al 1977, in base alla legge 5 marzo 1977, numero 54, erano considerati giorni festivi agli effetti civili anche:
- 19 marzo, San Giuseppe;
- 40 giorni dopo Pasqua, Ascensione;
- 60 giorni dopo Pasqua, Corpus Domini;
- 29 giugno, Santi Pietro e Paolo, patroni di Roma (rimane festa a Roma);
- 4 ottobre, San Francesco d'Assisi, patrono d'Italia;
- 4 novembre, Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate, celebrazione del giorno della vittoria dell'Italia sull'Austria-Ungheria nella Prima guerra mondiale
Inizialmente anche l'Epifania (il 6 gennaio) era stata soppressa, ma otto anni dopo venne ripristinata.[1] Il senso di questa eliminazione fu di aumentare il PIL tenendo aperte le aziende e quindi contribuendo a una maggiore produttività non già del lavoro, ma delle infrastrutture.
Solennità civili[modifica | modifica wikitesto]
Giornate celebrative nazionali e internazionali[modifica | modifica wikitesto]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ D.P.R. 28 dicembre 1985, n. 792, su normattiva.it. URL consultato il 23 aprile 2018.
- ^ Detta anche "Festa del Tricolore" o "Giornata Tricolore"
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Ufficio del Cerimoniale di Stato - Festività e giornate nazionali, su presidenza.governo.it.